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venerdì 30 agosto 2019

MercatOne


Ieri sono state fatte delle considerazioni sul mercato in attesa di possibili e augurabili colpi prima del 10 agosto. Intanto si è operata una netta distinzione tra Proprietà e comparto tecnico, e su certe operazioni che fanno discutere integro il pensiero di Nassi, come ulteriore spunto di discussione:

Se si ama la Fiorentina non si può accettare sempre quanto avviene, altrimenti non si andrebbe avanti. Credo si debba evidenziare ciò che non va per correggere il tiro e avvicinarci a chi è partito in largo anticipo. E’ per questo che ho perso il sonno quando ho letto che interessava il 36enne Ribéry. Ho rivisto un film girato nell”84. A Firenze arrivarono il 31enne Socrates e il 32enne Gentile. La città impazzì. Fu battuto il record degli abbonamenti. Ma il primo era un grande ex calciatore e il secondo in parabola discendente. Altrimenti la Juventus l’avrebbe tenuto. L’anno dopo il Dottore, che aveva un contratto da 1,8 miliardi, tornò in Brasile e Claudio fu la riserva di Contratto e Passarella. Da chi partì la viola, dilaniata da faide interne, per ricostruire? Da Berti, anni 18, Baggio 18, Onorati 19, Pellegrini 19, Carobbi 21 e Battistini 22. Alla fine del campionato la squadra raggiunse il quarto posto e l’Europa, oltre alla semifinale di Coppa Italia. Per fare l’interesse dei tifosi devi andare contro le loro convinzioni. E’ la risposta all’acquisto di Ribéry. Ma Ancelotti, due anni or sono, non è stato esonerato dal Bayern Monaco per aver messo in panca una vecchia guardia in fase calante? Se dopo due anni Uli Hoeness e Rummenigge decidono di chiudere il rapporto con Ribéry e Robben, significa che l’età non perdona. Non bisognerebbe avvertire Commisso e Barone che la Serie A non è l’MLS? E’ già arrivato il 32enne Boateng, quando il compito era ricostruire una squadra che si era salvata all’ultima giornata."

L’auspicio è che la direzione presa non sia come quella del PD, non vorrei ritrovarmi nei guai fino al Colle. Anche se l’operazione Biraghi-Dalbert sembra più portata a termine dal kamikaze Salvini. Di buono c’è che non c’è più Pioli, così come non c’è più la Lega, così con il PD adesso si potrà finalmente fare la revoca delle concessioni autostradali. E visto che siamo alla ricerca spasmodica di una vittoria in campionato che ormai risale giustappunto all’era del ceppicone, se la prossima felpa di Salvini non sarà quella della Fiorentina potremo già annoverarla tra le vittorie più prestigiose. Salvini che chiama la piazza anche se si farà in via Tornabuoni davanti al negozio Tod’s. Ma alla fine non conta solo vincere, anche pareggiare i conti ha un suo perché. Solo per partecipare il meglio è invece Mazzarri. Per il nuovo stadio proporrei una soluzione low cost e lo farei disegnare su quello vecchio a mo’ di murales. Quando l’abito fa lo stadio come quello di Monaco.

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