.

.

venerdì 23 agosto 2019

Lo sforzo


Dopo la mia solita ora di camminata mattutina, e dopo i miei 1500 in vasca da 50, non appena toccato la trentesima, mi è apparso Ribery che mi ha detto “chi è vecchio?”. E una volta risalito sul bordo vasca mi è sembrato di percepire che Hagi fosse stato già panchinato al Genk. Purtroppo non ho più l’età di Ribery, e gli sforzi li pago con visioni del tipo Carnevale di Rio, dove dietro a culi ondeggianti al ritmo di samba appare Joe Barone che saltella la sua antijueventinità. Una volta rimontato in macchina, con il costume ancora bagnato, mi sono ripromesso di concentrarmi solo sul semaforo rosso per bruciare tutti ed entrare nella top 5. Respirazione rallentata perché ci si gioca tutto in una frazione di secondo. Concentrazione massima, basta pensieri alla partita di sabato. Poi un culo meraviglioso mi si affianca in bicicletta. Suonano. Forse dietro festeggiano perché abbiamo preso Caceres? E dopo un’altra vecchia gloria, sempre per la questione dello sforzo sostenuto, mi sono ritrovato in mezzo a Fiat 128, Ford Capri, 131 Mirafiori, Autobianchi A112, Prinz, e Rocco giovane con una BMW 2002. Ora il sospetto è che quei 50 miliardi che Salvini avrebbe nel frattempo trovato nel cassetto per la manovra, di fatto li ha presi dal cassetto di Rocco. E a noi rimangono così vecchie glorie e svincolati. Di buono dopo l’arrivo di Frank c'è però il calo dello spread. Sempre a proposito dello sforzo sostenuto, a casa del Bambi mi è sembrato di vedere le poppe grosse della Beatrice proiettate sul soffitto. Ribery intanto non è pronto per sabato, ma c’è ancora tanto tempo fino al 10 agosto. Prima di prendere una bustina di magnesio e potassio mi è sembrato di vedere pure una baracconata a stelle e strisce dove è mancato solo Sylvester Stallone. Tanto che a un certo punto mi è cominciata a girare la testa come chi soffre di vertigini e paura del voto.

Nessun commento:

Posta un commento