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domenica 25 agosto 2019

Le mani in tasca


Sapevamo che avremmo dovuto contenere i danni in questa partita di transizione, in questa stagione di transizione. Come questo fine agosto che è il periodo di transizione tra le ultime grosse poppe libere di sfidare con turgore la forza di gravità sulle nostre spiagge, e il ricordo di grosse poppe libere di sfidare con turgore la forza di gravità sulle nostre spiagge. Voglio pensare che questa sconfitta sia stata solo un’interruzione dello spot di Poltronesofà. E che purtroppo sulle pareti di questa sconfitta ha premuto una grossa Massa tumorale. Vi prego solo di scrivere piano perché anche Drago mi ha fatto venire un gran mal di testa. Abbiamo venduto cara la pelle come mi ero auspicato, anzi di più, tanto che ho trattenuto il fiato per tutta la partita, come faccio di solito mentre corro sotto un acquazzone per bagnarmi di meno. Soddisfazione per la prestazione, per l’intensità dei primi trenta minuti, rammarico per il risultato, e gli errori del resto vanno messi in preventivo con una squadra così giovane. Tipo aver giocato sempre alla stessa maniera. Ma c’è anche l’orgoglio di tanta cantera Viola, per completare la squadra adesso c’è il mercato. Dopo aver perso su colpo di testa di Insigne oggi voglio solo accorgermi della felicità: raccogliere plastica sulla spiaggia, sentire il profumo dei peperoni, Firenze in trattativa, ma ‘sta volta con un temporale. Poi le mani in tasca per non gesticolare più contro l’arbitro.

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