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lunedì 30 ottobre 2017

Senza piagnucolare


L’ora di buio in più se l’è presa tutta la Fiorentina a Crotone, circostanza che non aiuta nemmeno la Dea che già ha l’handicap della benda, luce che in trasparenza consente sempre di vedere qualcosa quando si vuole intravedere per aiutare. E così sulla traversa di Chiesa si stampa una sconfitta inaspettata. Un’ora in più di notte fonda che pesa sull’economia del gioco come per chi soffre di insonnia. Ma siccome ci contraddistingue la continua ricerca del lato positivo, da questa sconfitta potranno ritrovare smalto tutti coloro che non apprezzano Pioli. Non amo scrutinare il giorno dopo una sconfitta perché è più facile proporre la bocciatura del tecnico e di chi commette errori, mi è sufficiente la sconfitta in se stessa, quindi se avete qualcosa da dirmi menzionatemi quando andate a letto, direttamente in sogno. Oppure dopo una vittoria. Olivera, Chiesa e Benassi gli unici miei sufficienti, in un primo tempo pessimo con il solo guizzo di Benassi, poi un secondo tempo volitivo e arruffato. Di più straziante ho visto un ciclista che saliva il San Gaggio nel tardo pomeriggio. Altro lato positivo, sembra che se non hai una storia lacrimevole come questa sconfitta Viola non vali niente, perché vanno di moda i perdenti. Ho capito che per alcuni la vittoria è troppo solare, e così come l’ora è preferibile cambiarla con una sconfitta per poter finalmente bubare. Al triplice fischio dell’arbitro, quando l’immaginazione aveva appena smesso di gesticolare, mi sono comunque tirato su da questa sconfitta senza piagnucolare. Con dignità. Perché mentre c’è chi canalizza la delusione trovando il conforto nelle proprie convinzioni, a quelle che ho già mi si sommano le rughe da disappunto.

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