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martedì 10 ottobre 2017

La rimpatriata


Mi sono sempre astenuto perché la chiarezza è una cosa seria, e una delucidazione non vorrei certo sprecarla per sapere sempre la stessa storia sull’autofinanziamento, vorrei averla invece da quel popolo di automobilisti che fanno lunghe code per pagare il pedaggio. Perché? Lasceremo un mondo con la gente in coda ai caselli malgrado il Telepass, la Fiorentina ancora ai Della Valle, e i giovani del futuro avranno nonne vegane. Meglio il presente o il futuro? Al presente degli Azzurri che vanno agli spareggi da teste di serie, alla Fiorentina dei giovani che vogliono spaccare il mondo, a noi che a pancia piena progettiamo diete, pieni di buoni propositi, e a pancia vuota svuotiamo il frigo? Noi che siamo così multitasking che quando scendiamo a compromessi ci chiedono di comprargli le sigarette. Ma chi ce lo chiede? Perché gli assassini finisce sempre che erano educati, tranquilli, “salutava sempre”. Almeno io non ho il coraggio di guardare troppo avanti, e per fortuna le case automobilistiche hanno ovviato con la frenata d’emergenza assistita a queste paure. Anzi, tendo più volentieri a girarmi indietro, con l’aiuto di vecchie foto e della telecamera posteriore quando parcheggio. Mi tornano in mente episodi, mi sembra ancora di sentire il tuo sapore, vorrei assaggiarti ancora, ma prima devo dirlo alla Rita. Perché mia suocera non fa più il tiramisù? Non solo frenate assistite, sensori parcheggio, telecamere e controlli elettronici di stabilità, ci sono anche i Social che aiutano a farci incontrare di nuovo, a fare il remake dei nostri ricordi, "Blade Runner 2049", i compagni della maturità. Vecchi amori come "Loving Vincent". La rimpatriata insomma, ma in tempi di referendum per l’indipendenza.

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