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venerdì 23 dicembre 2016

Il tifoso Viola è ipocondriaco e soffre


Per certi tifosi Viola la fortuna di avere in squadra un talento straordinario come Bernardeschi è per assurdo che sarà difficile da trattenere come dice Poletti. Si, così soffriranno poco per i palloni persi magari anche in allenamento (la foto mostra un errore di Bernardeschi in allenamento a ottobre, ma che Salcedo da sudamericano sveglio già ne capisce la gravità, sarà grazie a un domino di eventi pazzeschi, non ultima l’influenza a Ilicic, a causare il rigore di ieri), quelli più terribili, perché causano movimenti innaturali alle caviglie dei difensori soprattutto sudamericani che poi nelle partite successive a scelta, a seconda cioè a chi si vuole dare la colpa, condizioneranno la prova dei vari Mammana, che così procureranno rigori da polli tipicamente e rigorosamente italiani a 30 secondi dalla fine. Il tifoso Viola si sa, è  ipocondriaco, soffre i giocatori di talento e qualità, specie se italiani, e anche la prestazione di Chiesa non viene apprezzata perché il tifoso Viola è anche ateo e bestemmia di calcio. Per tutti gli altri la Fiorentina invece si ritrova, gioca una partita tutta cuore rischiando di vincere contro un avversario non proprio facile. Tutti gli altri godono della nostra migliore gioventù. E godono di più perché è italiana e viene dal vivaio. Le due minchiate difensive di Tomovic e Salcedo purtroppo ci privano di una vittoria che avevamo ormai a portata di mano dopo essere riusciti a rimontare ben due volte e a passare in vantaggio con un gran gol di Zarate sempre su magnifica idea di Bernardeschi. Questa partita secondo me dimostra che la squadra ha dei valori che non è riuscita del tutto ad esprimere, Chiesa e Bernardeschi sono un merito di Sousa, mentre per altre cose non mi sento di condividerne le scelte. Zarate oscurato per mesi è una, Cristoforo inutilizzato, fino ad arrivare all’assurda formazione di Genova. Diciamo così, è Natale e almeno io, forse addolcito da un panettone di pasticceria marron glacés e crema gianduia, mi sento di poter chiudere un occhio quando uno fa uno cazzata (Salcedo, Tomovic, Sousa), ma quando invece uno la dice non serve a niente chiudere un orecchio.

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