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mercoledì 16 dicembre 2015

Tutta colpa dei canditi se la Fiorentina può vincere lo scudetto

Non c’è solo Sanremo e l'Isis alle porte, c’è anche la Coppa Italia alle 16:30. E pensare che avrebbero potuto trasmetterla tranquillamente anche in prima serata. Tanto “Fatti unici” con il nostro Melazzi va in onda dopo le ventitre. La partita in pieno Merendatime rovina la ritualità antica di pane, vino e zucchero. Ma che ne sanno i tifosi giovani e dallo striscione facile, di quanto aspettavamo il primo dicembre per attivare la Christmas card e avere 100 sms al giorno. Comunque alla fine è sempre meglio la partita alle 16:30 che quello che ti chiede cosa fai per l’ultimo dell’anno, che poi è sempre il nostro Melazzi. E a parte lui, non si capisce nemmeno chi te lo chiede se tutti odiano quella domanda. A lui ho risposto che per l’ultimo dell’anno devo finire di leggere il prospetto informativo della mia banca. Voi che invece preferite sapere altro, continuate pure a chiedere chiarezza. Intanto dopo la sconfitta di Torino sono riemerse le criticità tipiche di un ambiente malsano, umido e alluvionato, che non riesce a gestire i postumi della sconfitta se non da seminterrati pieni di muffe. E’ così che si è dato il via alla crociata contro Tatarusanu, e si è cercato di mettere l’accento sulla gestione “Sbagliata” delle seconde linee da parte di Sousa dopo la partita contro l’Empoli. Che sia vera o no la storia della mala gestione delle risorse umane, ho avuto modo di verificare questa estate quanto sia difficile tenere il giusto equilibrio nello spogliatoio. Me l’ha confermato la Mila alla Coop, la incontrai al reparto "Frutta e verdura", reduce da tre separazioni consecutive. Donne che sanno scegliere al tatto i migliori meloni ma che, nonostante anni di fidanzamento, scelgono pessimi mariti. No, non è facile specie se uno come Rebic il melone ce l’ha al posto della testa. Oltretutto sulle scelte delle seconde linee e sugli episodi incide molto anche la sfortuna. Sempre la Mila mi ci ha fatto riflettere quando le chiesi di dirmi su una scala da 1 a 5, quanto avesse influito la sfortuna in quei fallimenti sentimentali. E la risposta fu “Colore”. Una cosa che invece mi ha riempito il cuore di gioia è che il Bambi si è finalmente scrollato di dosso il suo di fallimento sentimentale. Ha reagito. Ha smesso di piangersi addosso e di cercare di ricomporre una frattura (di coppia) esposta come se lei l’avesse trombata Nainggolan invece dell’idraulico. Ha preso una decisione importante, ha detto no al colesterolo e si alla passera, perché il colesterolo ce l’ha di già mentre la passera no. Poi ad un certo punto ho sentito un forte profumo di rose e anche un forte formicolio alle mani. Dio cosa vuoi dirmi? Dovresti saperlo che appartengo ad un altro credo. Si, sono l’unico che credo ancora allo scudetto. Sarà che a me piacciono i canditi nel panettone e a tutti gli altri no.





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