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giovedì 29 dicembre 2011

L'ultima magia di Santiago Silvan

Era successo un fatto molto strano al rientro dalla sosta invernale, erano spariti tutti i palloni dal nuovo centro sportivo. Delio Rossi non la prese affatto bene perché quel tipo di inconveniente era in grado di rallentarne il programma di lavoro. Cominciò a masticare ancora più nervosamente del solito quando gli si insinuò nella mente il dubbio che fosse stato qualche giocatore per boicottare l'allenamento, come si faceva a scuola con l'allarme bomba quando c'era il compito di matematica. Allora iniziò a pensare ai più vagabondi, e con un moto di rabbia si mise le cuffie per ascoltare la musica e stemperare la tensione. Lo speaker, proprio in quell'istante stava lanciando la dedica “ a Delio per tutti quegli anni di amore masticati assieme”, da Dalia a Delio era il finale, che però il Mister non aveva sentito perché si era strappato le cuffie furiosamente pensando che fosse diretta a lui, e in quel gesto scomposto la ciccingomma gli era uscita di bocca involontariamente. Per cercare di agguantarla al volo senza farla cadere, cominciò ad annaspare a vuoto bucando tutte le prese. Qualche metro più in là, Gamberini, che non aveva visto cadere la gomma, scambiò quella tarantella gesticolata, quel misto di acchiappa farfalle e pizzica, come una maniera molto gestuale di attirare la sua attenzione. Di farlo sentire parte di un progetto, di dimostrargli il suo affetto e rinsaldargli la fiducia. Senti l'orgoglio del capitano salirgli alla testa, mi sta salutando, pensò, e allora, con la manina apri e chiudi bausettete, contraccambiò sbracciandosi e sorridendo felice. E a quel punto Rossi si incazzò di brutto “ ma smettila di fare l'imbecille” gli gridò, amaro, proprio Gamberini, il capitano, in un momento così delicato si metteva a fare lo stupido. Un giocatore tra l'altro, dalla barba incerta e dal rendimento da Lega Proraso. E il suo pensiero ritornò subito a quella dedica sentita a metà, e si convinse sempre di più che lo stessero prendendo per il culo. Chiamò tutti i suoi collaboratori a metà campo, chiamò Corvino, Cognigni, Guerrini e a quel punto anche Paloscia, che essendo in tutte le trasmissioni pur avendo un secolo di giornalismo alle spalle, pensò fosse scortese non invitarlo anche lì, ma anche per fare un piacere alla moglie. Marchionni, vista la scena, gli tirò le pettorine arancioni pensando che volessero fare due tiri senza pallone, e una volta visto da vicino il tono muscolare di Paloscia, migliore del suo, capì perché lo avevano accantonato. In quel conciliabolo di cervelli, il sospetto cadde subito su Vargas, che una volta messo alle strette confessò che la pancia non era dovuta a quello che pensavano loro, ma non gli credettero. Cominciarono tutta una serie di radiografie, ecografie e risonanze magnetiche, che effettivamente non conclamarono quel tipo di indigestione, ma rivelarono invece che il giocatore era rimasto incinta. Fecero un amniocentesi d'urgenza per verificare la disponibilità del giocatore contro il Novara, e a quel punto, già che c'erano, anche per stabilire il sesso del nascituro. Era molto strano quel feto, non si riuscivano a distinguere bene gli arti, sembrava una massa gelatinosa allungata, fino a quando finalmente si mosse e stabilirono che era un bel maschietto di cotechino intero. Per fortuna il peruviano lo aveva ingerito con tutta la scatola, e da quella si videro per la prima volta e chiaramente, i bellissimi lineamenti Fini e di Modena del figlio di Vargas. Alla fine della giornata alzò la mano uno sconsolato Silva per assumersi tutte le responsabiltà di quanto accaduto. Il povero Santiago, una volta capito di essere arrivato al capolinea della sua esperienza in maglia Viola, e non avendo invece ancora capito bene la nostra lingua, si convinse che In Italia era particolarmente apprezzato quel tipo di giocatore, più di altri, in grado di far sparire la palla, tradito anche dalle telecronache di Caressa, volle esagerare.

55 commenti:

  1. .... alla fine della riunione, in cui aveva molto sofferto perchè aveva perso la gomma e non ne aveva più, Delio chiese a tutti "c'avete 'na ciclets?".
    I giocatori della vecchia guardia, pensando che quello fosse l'inizio di una nuova sessione di allenamento pesante alla ciclette, fecero finta di nulla; chi aveva da fare la spesa, chi doveva passare dal sindacato per la ricostruzione della carriera ai fini pensionistici, chi doveva parlare col procuratore.
    I giovani invece gli offrirono onorati le proprie gomme pregandolo di masticarle come lui sapeva, per trarne più succo possibile.
    Delio prese la palla che nel frattempo Silva aveva riconsegnato, mandò i senatori a cercargli la gomma caduta in tribuna e si mise felice a giocare a torello con i giovani.
    Corvino nel frattempo se n'era già andato; non voleva che Delio gli chiedesse nuovamente "come mai quel Romizi è ancora in ritardo?".

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  2. Zap allora dillo che mi vuoi rubare il lavoro!

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  3. Non sarà che si chiama così, il giovin talento, perché usa darsi anche lui, con tutto il tempo libero che si ritrova,agli stravizi, ma in quel di Roma? Pensò tra sé e sé, ciancicando il nuovo ciclet, lui che, come Anita Ekberg, conosceva bene quella zona piena di fontane dove ci si fa il bagno per diletto. E Corvino glielo lasciò credere, basta che non rompesse con domande fastidiose. Succo del discorso: controllate bene in tribuna durante le partite, secondo me c’è solo la controfigura di Romizi, quello vero è a Roma col rischio che non torni più.

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  4. Virna, almeno un balsamico di Modena, spero.

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  5. ...Mentre gesticolava nello spazio alla ricerca della cilingomma cadente portò la mano destra a battere nel gomito sinistro in un involontario clamoroso, gesto dell'ombrello. Corvino che lo guardava pensando dentro di sè come annunciargli che, venduto Gilardino, gli stava comprando il secondo cugino grasso di Vargas (quello vero, nemmeno parente, gliel'aveva già fregato il cinepanettonaro), si convinse che l'uomo leggeva nel pensiero e capì che aveva perso la guerra e si arrese liberando il giovane Romizi senza pretendere riscatto alcuno (dalla Juve).

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  6. Jordan sei troppo in forma, non sei mica per caso già a palle all'aria con un bicchiere di cachaca?

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  7. @Pollock - grazie, troppo buono

    @Chiarificatore - ecco appunto. D'istinto diffiderei di un miliardario che gira con "il Fatto" in tasca ma penso che abbia consigliato bene il suo protetto. Giustamente là ci si mette a sedere da Sora Lella e fra n'abbacchio e 'na pajata si arriva quasi sempre ad alti livelli o perlomeno ci si prova. Qui il proprietario di Pinchiorri mette sotto contratto Pierangelini e gli apre un kebab che, per sua natura, risulta essere un'accozzaglia di sapori così male assortiti (come i miliardi ed il Fatto) da meritare la retrocessione a mensa allievi ufficiali.

    Mi accorgo che forse sono troppo drastico ed il motivo è che ho i fortori e la lingua impastata dagli stravizi delle feste.
    Ho bisogno di sapori forti e quindi, poichè chiodo scaccia chiodo, seguirò il consiglio di Pollock tentando una colazione a base di Stilton e Chateau d'Yquem.
    Dovrebbero averlo all'angolo fra via Erbosa e viale Europa.
    Se poi le mie tasche non dovessero sopportarlo potrò sempre rivolgermi di fronte e calare la temperatura d'esercizio con un Sorriso.

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  8. Appunto, è dopo la caipirinha che entro in moto! però sulla spiaggia non ci vado, piove, come spesso qui, porco mondo! Meno male che, almeno, fa caldo, ciao infagottati!

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  9. Una colazione di grande personalità quella che dichiari Zap, appoggiati pure con fiducia a Findomestic prima di rinunciare definitivamente a un viaggio nell'orgasmo gastronomico. Unica avvertenza, nella zona di via Erbosa bisogna consumare lo Chateau d'Yquem solo quando non tagliano l'erbosa. La zona in quel periodo è soggetta al rilascio di pulviscolo del taglio, che potrebbe depositarsi sul prezioso nettare, e deteriorarlo.

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  10. Jordan caro, ieri sono stato tutto il giorno (dalle 10 alle 19) alle terme di Rapolano, trantanove gradi e mezzo, una libidine senza precedenti, infagottato una sega. Ti sono andato nel culo. Il post che ho scritto oggi è scaturito da quel generale senso di benessere, anche se da quello che è venuto fuori non sono riuscito ad esprimerlo al meglio.

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  11. Pollock sei andato dove a Jordan più piace.
    LA VERA PACE

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  12. In realtà sarebbe all'angolo di viale Europa con via del Paradiso, ma comunque prospiciente una delle piazze della Firenze periferica dove meglio si rappresenta l'attuale condizione sociale italiana.
    Da una parte un ipermercato per proletari senza tempo da perdere, dall'altra una boutique del cibo, degna delle migliori gioiellerie di Place Vendome.
    In mezzo il vuoto.

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  13. ..e a proposito del paradiso, c'è n'è uno di là dalla strada, quello del gelato, si insomma non è Grom ma va bene..

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  14. Appunto "calare la temperatura d'esercizio con un Sorriso".
    Ammetto che era un filo criptico e fine a sè stesso.
    Chuck Palahniuk direbbe "Narciso è il termine ma non rende l'idea".

    Visto che è il momento delle ammissioni dico che non mi è ancora riuscito di andare da Grom, anche se mi parlano di uno zabaione e di un cioccolato fondente notevoli.

    Metterò questa visita fra i buoni propositi per il nuovo anno.

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  15. Pollock era una battuta, infagottato ero anch'io fino a ieri l'altro e tornerò ad esserlo tra quindici giorni. Così hai dato l'estro al solito anonimo del cazzo a farci la battuta pesante. Ma io alla terza caipirinha non mi ci incattivisco più di tanto. Sono un rasoterra, lo Chateau d'Yquem per me potrebbe essere anche la residenza estiva della Pompadour, ma la capirinha, geladinha, basta a farmi sorridere ('n culo agli Anonimi!)

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  16. Chiari del tuo dialogo con Zap non ci ho capito una mazza. Chi è che gira col "fatto" in tasca? E' uno che è passato da Cesena? e che cacchio c'incasta Romizi? Per seguirvi mi tocca a lasciar perdere la capirinha. Ho anche perso le coordinate e non mi riesce a vedere questo incrocio via Erbosa-Viale Europa, ma io son di Firenze Nord, rifredino di nascita, la zona Sud l'è un po' 'ndo c'erano e leoni.

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  17. No Jordan, hai perso le cordinate proprio perché tu bevi troppa capirinha. E' una fortuna che tu l'abbia lasciata perdere.

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  18. Si potrebbe dire Jordan che tu se'fatto di caipirinha, ma ho il sospetto che tu abbia capito molto bene e non so se lo chef qui mi consente di andare più in profondità.

    Ma che ora è laggiù?

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  19. Eh, sì, tu hai ragione, a una certa età...Ho anche sbagliato due volte a scrivere e ho indotto in errore anche te: "caipirinha" che vuol dire "contadinella". Pensa che ora che si snebbia la vista avevo confuso Via Erbosa con Via dell'Erta Canina, chissà perchè, forse perchè cominciavano per "er" o per ricordi giovanili che affioravano nel rincoglionimento etilico. Se vendan Gilardino e compran un altro popone mezzo rotto ne bevo altre tre o quattro!

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  20. Come fai Jordan a non farti scoprire dalla tua signora quando rimiri l'incedere dondolante della sinuosa Gabriella garofano e cannella?

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  21. Quanto alla zona cui mi riferivo è quella di Firenze sud dove hanno fatto il nuovo ipercoppe, tinto di rosa come gli ippopotami in Fantasia.
    E' la vecchia Piazza del Bandino dove, in mezzo al vuoto già citato, è rimasto solo il baracchino del trippaio di Gavinana diretto discendente di quello che col carrettino girava dintorno le strade di casa mia negli anni '70 (la savana dei leoni) gridando "Trippa!".

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  22. L'ora è quella di andare a mangiare, infatti mi chiamano, son le 13,22, tre ore meno che in Italia. La Gabriela la fosse una sola! Al mare solo da soli, meno male che piove!

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  23. Il differenziale autobloccante “Q2”, progettato da Alfa Romeo per assicurare una guida sportiva in condizioni di massima sicurezza, è stato inserito anche nella 147, con la motorizzazione JTDM da 150 CV. Per apprezzare i vantaggi del differenziale Q2 occorre chiaramente avere uno stile di guida che sappia portare la vettura ai limiti della tenuta di strada, o in altri casi portare la vettura su un asfalto sporco su cui è facile perdere aderenza in modo asimmetrico. Ecco come funziona: quando si affronta una curva, il differenziale tende a erogare la coppia soprattutto sulla ruota meno gravata, ossia quella interna. Quando la velocità è molto elevata può succedere che la ruota interna finisca per essere eccessivamente carica di trazione e inizi a pattinare, generando un effetto di sottosterzo. Questo crea difficoltà nella guida o, se si ha un sistema come l’ASR-VDC, induce immediatamente una riduzione della coppia erogata agendo direttamente sulla valvola a farfalla.

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  24. Allora sei nel fuso di Rio.
    Permettimi di manifestarti gli estremi della mia più profonda invidia (in senso buono s'intende).
    Nè basterebbe a consolarmi una prodezza come quella di Pollock, al termine della quale potrebbero servirmi in tavola con sottaceti e salsa verde.
    Quanto a "il Fatto" mi riferivo proprio al quotidiano ed il miliardario ad esso abbinato(frequentavo lui ma soprattutto il cugino, ai fantastici tempi del liceo) è quello che, a sentire il Chiarificatore, ha prenotato per Romizi il tavolo dalla Sora Lella.
    Per quanto riguarda il Gila, che dire, vederlo così ridotto mi crea un senso di disagio e forse Delio ha rinunciato in partenza a recuperarlo. Un giocatore così difficilmente rientra nei suoi schemi e probabilmente non c'è neanche il tempo.
    Senza contare che anche il giocatore mi sembra parecchio motivato ad andarsene.
    E da quello che si dice non pare una questione di soldi; o almeno non solo.
    Mi sarei anche fatto un'idea dei motivi ma preferisco tenerli per me poiché in questi casi si ragionerebbe sul nulla, mancando il punto di vista del diretto interessato.
    Rimane la riflessione, amara come un cesto di cicoria, che uno come il Gila preferisca il pesto e lo sciacchetrà alla bistecca annaffiata da un Pergole Torte d'annata.

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  25. Un amante come me di motori boxer collocati nel posteriore e aspirati ad aria, di quelli per intendersi che per accenderli bisogna inserire la chiave alla sinistra del volante e non a destra, ti risponderebbe che troppa elettronica ammazza il piacere della guida sportiva. Sempre che uno sappia guidare in maniera sportiva, e che di sportivo non si limiti ad appoggiare la Gazzetta sul sedile del passeggero

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  26. I macedoni sono un popolo di probabile stirpe dorica, che i greci considerarono alla stregua di barbari in ragione della loro mescolanza con genti non elleniche. Intorno alla metà del VII secolo a.C. sorse il primo regno macedone legato alla figura di Perdicca. Dopo una forzosa sudditanza ai Persiani, il regno riacquistò l’indipendenza nella metà del IV secolo a.C. dopo un lungo periodo di contese dinastiche, Filippo II (359-335 a.C.) e il suo celebre figlio Alessandro Magno (336-323 a.C.), resero la Macedonia la potenza egemone del mondo ellenico. Il declino giunse solo nel 146 a.C., quando il paese divenne una provincia romana alla conclusione di tre lunghe e difficili guerre. In seguito alla divisione dell’impero romano la Macedonia passò sotto la giurisdizione dell’imperatore d’Oriente, subendo poi profondi mutamenti etnici a causa delle migrazioni slave, per finire assorbita nel regno bulgaro – fra il IX e il X secolo – e nel regno serbo – nel XIII e XIV secolo. Dalla fine del XIV secolo il paese fece parte degli sterminati possessi territoriali dei turchi ottomani, finché fu divisa tra Serbia, Bulgaria e Grecia nel 1913. Nella riorganizzazione del regno di Iugoslavia del 1929, la Macedonia fece parte delle province denominate banovinas, ma col nome di Serbia meridionale (Južna Srbija). Alla fine della Seconda Guerra mondiale, la Macedonia assunse un’identità più definita divenendo una delle sei repubbliche della federazione socialista di Iugoslavia. Dopo la secessione di Slovenia e Croazia nel 1991, anche la Repubblica macedone reclamò il riconoscimento da parte della comunità internazionale, ma la decisione fu sottoposta a temporaneo congelamento per opposizione della Grecia, che non ha mai riconosciuto l’esistenza di una nazione macedone al di fuori dei propri confini. La Repubblica macedone indipendente ha goduto di condizioni pacifiche fino alla destabilizzante guerra del Kosovo nel 1999, in seguito alla quale dissidenti estremisti di etnia albanese hanno preso le armi contro il governo repubblicano rivendicando la propria indipendenza. Ne è seguita una breve guerra durante la primavera del 2001 terminata con l’intervento d’autorità della NATO. Gran parte della popolazione è ortodossa macedone, accanto ad un restante 29% aderente al credo islamico (albanesi, turchi e bosniaci). La lingua macedone, creata sulla base dei dialetti locali e scritta con caratteri cirillici, ha rappresentato un fattore essenziale nel rafforzamento dell’identità culturale e nazionale.

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  27. Sono a Santos, nel fuso di S.Paolo e anche di Rio. Per il Gila il discorso è strascicato da diversi mesi, complicato dal nuovo infortunio e dal nuovo allenatore, ma credo che il motivo base sia un rinnovo che non si vuol fare a quei livelli e nemmeno spalmando nel tempo come ha fatto, sembra, Preziosi. Non è tanto il perderlo che mi preoccupa (un centravanti che fa due gol a girone non può mandarci in B se non c'è più), ma quello che verrà al suo posto. Da lì si vedrà che idee si hanno davvero. Con quanto guadagnano i nostri idoli si mangia e si beve bene dappertutto, caro Zap, siamo noi che ci si deve affezionare a quelli che pensiamo siano nostre prerogative.

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  28. Anonimo caro stai predicando nel deserto, dopo il periodo delle offese, il passaggio alla cultura è un salto troppo grande per questo blog. Sarò costretto a censurare le tue generose divulgazioni di sapere per salvaguardare i miei ospiti. Ti assicuro comunque, che prima di farlo copioincollerò il tutto in una cartella per leggermelo con calma. Perdonaci.

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  29. Grazie sulla fiducia per la censura Pollock e sono d'accordo sul deserto ma io credevo di sostenere il sito, per la verità senza offese, con riempitivi dello stesso spessore di quelli che leggo e quel che dici tu Jordan, per esempio, è molto giusto e molto pertinente se tu non fossi nel fuso di San Paolo come dici ma addirittura tu fossi il fuso di San Paolo. Tra una decina di giorni saranno infatti disponibili sugli scaffali dei supermercati europei i primi pompelmi rossi della varietà Chandler, commercializzati sotto il brand israeliano Jaffa. La raccolta è infatti appena cominciata nelle zone della Galilea, Gilboa e Beit Shean. Solo i frutti che risponderanno ai rigorosi criteri di maturazione controllati dai servizi israeliani alla protezione delle colture potranno essere raccolti e confezionati. Durante la stagione scorsa furono esportati 714.000 cartoni di pompelmi a polpa gialla e rossa da Israele e ci si attende che i volumi di quest'anno saranno sullo stesso livello. Per riuscire a far assorbire simili quantitativi al mercato europeo, i produttori hanno pensato ad alcune sinergie con gli enti di ricerca del loro paese, per concentrare le indagini sul tema dei consumi. Finora, infatti, non c'è mai stata una "guida" su come le persone siano abituate a consumare questi agrumi. Li sbucciano come un'arancia e cercano di dividerli in spicchi (con ciò spargendo succo ovunque)? Si può realizzare una marmellata a base di pompelmo? E sarebbe possibile offrire questi agrumi al mercato in forme parzialmente pronte al consumo? Per rispondere a questi quesiti bisogna fare un passo indietro e investire denaro in conoscenza, pianificazione e marketing, soprattutto quando si vogliano approcciare i "nuovi" mercati europei, costituiti dai paesi orientali e da quelli dell'ex-Unione Sovietica, zona da cui proviene per esempio una forte domanda di pomelo (importati dalla Cina). Proprio la crescita nelle forniture di pomelo (simili ai pompelmi) da parte ci Cina e Thailandia è un fattore certamente da non sottovalutare per i produttori israeliani, che stanno organizzandosi anche per giocare questa partita sul piano della sostenibilità ambientale. Israele, per esempio, esporterà solo pompelmi in confezioni riciclabili e non più avvolti da pellicole di plastica o retine come avviene per i pomelo cinesi. "Siamo convinti infatti - spiegano gli israeliani - che le autorità e le organizzazioni ambientaliste europee possano trovare la nostra soluzione molto più apprezzabile, data la sensibilità al tema ecologico". Per il futuro, inoltre, Israele è consapevole che non potrà più esportare gli stessi quantitativi del passato a prezzi ragionevoli e che sarà il caso di puntare soltanto all'export di frutti di elevata qualità, cosa che ridurrà significativamente i volumi ma creerà l'adeguato valore aggiunto per la remunerazione del lavoro dei produttori. Tale scelta strategica dovrebbe essere già visibile nei primi arrivi di pompelmi rossi sul mercato europeo.

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  30. Jordan! Sii sincero.
    Per rovinare così un essere umano gli devi aver fatto qualcosa di brutto forte.

    Guarda non lo voglio neanche sapere!

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  31. Questo è carino perché ironico e attinente al blog. Come vedi nessuna censura se il prodotto è conforme agli standard di mercato. Grazie per aver scelto di sostenerci, penso che gli altri stiano rodendo dall'invidia.

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  32. Pollock, siamo in festa, siamo tra amici, ma questo coglione che si diverte a intromettersi, prima con offese e polemiche patenti, poi con sbrodolate di disturbo infarcite delle solite offese per niente provocate, potresti davvero toglierlo dalle scatole. La libertà ha come confine, invalicabile, il non mettere in pericolo quella altrui. Perchè gli permetti questa continua azione di disturbo?

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  33. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  34. Zap, ti giuro che non so chi è, anche se posso immaginarlo, ma quello si è rovinato da solo, io non gli ho fatto proprio niente.

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  35. JORDAN io ho tentato, alla mia maniera un po’ rudimentale quando voglio fare il creativo, di continuare lo scritto di ZAP che chiamava in causa Romizi, per riderci un po’ su, altrimenti ci sarebbe da piangere. Quanto a quello che gira con Il Fatto quotidiano in tasca, non essendo bene informato di cose cittadine, non ho capito bene anche io, immaginavo che si riferisse a qualcuno del suo entourage, di quelli spregiudicati che si lavano la coscienza facendo i rivoluzionari del Campari Soda (come li chiamo io da vecchio riformista della prima ora)col quotidiano della sinistra salottiera in tasca, sembra invece, dalla sua precisazione, che si riferisse al proprietario della testata.Vero ZAP? Scrivendo poi del pericolo che corre di perdersi a Roma non mi riferivo alla società calcistica ma all’ambiente in generale. Anche a me l’unica voce che è giunta, spero infondata, riguarda un "pesante" interesse dei gobbi.

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  36. Perché sono fondamentalmente un buono Jordan, e perché penso che quando sarò io ad aver bisogno di conforto sfogandomi sul suo di blog, lui si ricordi di oggi e me lo lasci fare.

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  37. Sono il vicino di Vicchio caro Za-la-Mort e quello là son dieci anni che spenzola metà dei rami del pero sul mio giardino e non li taglia e poi crede di poter andare in Brasile come nulla fosse. Come torna trova le carte bollate. E' lunga ma la vinco (via e un la ritagliare, Pollock, e s'incazza pe nulla!).

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  38. Pollock tu sei persona intelligente e spiritosa non credo che avrai mai la necessità psichica di andar a seminar zizzania e casino nei blog altrui, men che meno in quelli di quest'infelice che eviterei come la peste. Tu sei il padron di casa, a te l'onore e l'onere di mantenerla in ordine.

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  39. Allora
    1) Non avevo capito il riferimento di Chiarificatore all'ambiente romano. Ora mi è più chiaro e l'unica cosa che ho da dire è: lui ai gobbi, a noi i gobbi ricomodati. eccheccazzo!!!
    2)Non mi sono spiegato bene parlando del procuratore di Romizi che mi pare sia la parte diversamente povera di nascita e di natali nobiliari dello studio Branchini.

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  40. Poeretto chi s'incazza dovrebbe esse' la tu' mamma a ave' un figliolo così.
    Nevrastenix

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  41. La Branchini-Band è abbastanza composita, la procura di Romizi ce l'hanno Corsi-Pallavicino e quest'ultimo è sì ben imparentato e tra l'altro nipote di quel Gazzoni-Frascara, ex-presidente del Bologna che ha una diatriba milionaria in Tribunale contro la Fiorentina e i Della Valle per calciopoli e la retrocessione del Bologna.

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  42. Beh ZAP, allora sul procuratore ti avevo capito bene.

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  43. Pollock mica per dire ma io con quattro post di cui tre a costo zero ne ho stanati il doppio almeno. A me va bene anche il cottimo come s'è fatto finora ma se vuoi discutere un forfait ci mettiamo davanti a un tavolo, tu porti Za-la-Mort testimone e io il notaio, il Chiarificatore inscena una rissa delle sue sotto le finestre e mentre tu ti distrai per il casino infilo una clausola sanguisuga del tipo "il compenso raddoppia se l'ingegnere tocca o supera 110/220" (che non sono km/h).

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  44. Si appunto, gente che fa anche della beneficenza ma che non ha idea di cosa significhi lavorare.
    Del resto non gli se ne può fare una colpa, al loro posto forse avrei fatto anche di peggio.
    E poi per bere Campari Soda ci vuole anche qualcuno che alla fine paghi il conto.

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  45. Per me due piccioni con una fava, Pollock,tu mi paghi ed io ti sputtano il blog e chi lo frequenta.

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  46. Ti manca la classe per fare il vero Anonimo, o anonimo, subito s'intravede la costa sarda.

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  47. Cosa vuoi sputtanare, ma l'hai letto cosa scrive pollock? E' come se tu chiedessi il riscatto a uno per rendergli una carta di Equitalia

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  48. Smettila di fare il modestino, sei bravo e lo sai sennò starei a servizio da altri. Però smettila di farmi indossare le scarpe nuove la prima settimana quando sono ancora rigide con la scusa che abbiamo lo stesso numero e che lo fanno anche i lord inglesi. E il sabato lo voglio libero, dopo le 12.

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  49. Sì vabbè Pollock, lo so ,alla fine mi sputtano da solo, no problem lo sono già sputtanato, intanto vedi che bel traffico che t'ho montato?

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  50. Libero dopo le 14, le scarpe va bene solo tre giorni, ma alle Grenson e alle Allen Edmonds non ti avvicini nemmeno.

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  51. Sentite ragazzi, siccome a me di farmi prendere per le mele, da chicchessia, non mi va, se seguita quest'andazzo mi dedico a tempo pieno alle mele di Gabriela e vi saluto, con anonimi e cloni più o meno coglioni. Se si parla di calcio, in pace e con spirito come all'inizio, mi associo invece volentieri come, fin dall'inizio, ho fatto.

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  52. Anonimo come vedi sono costretto a scegliere, perché mi fa piacere che Jordan rimanga. Ti chiedo gentilmente di fare tre passi indietro.

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  53. Bene Padrone, obbedisco anche perché so che altrimenti mi faresti nerbare nella stalla da Cinghia de Lope. Torno al mio nick di ordinanza, in tutta serietà, e non sentirai più parlare di Sganarello. Ma come sono bui a Genova e nel Mugello, come sono bui!

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  54. Quanto dice oggi Lo Monaco torna con le rivelazioni di Baldini (RAI) di ieri. Gli affari Maxi Lopez e, quindi, Gilardino erano davvero conclusi a giugno, poi qualcosa é saltato e la scusa del veto di ADV alla vendita di Gila per paura della piazza mi sembra non stia in piedi. Credo piuttosto a problemi con la definizione del pagamento o delle garanzie di pagamento di Preziosi venuti all´ultimo tuffo che han buttato all´aria di qua e, di conseguenza, di la`

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