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lunedì 12 dicembre 2011

Senza il Viola ma con le zanzare

E’ vero che a dicembre ci sono ancora le zanzare, ma ad un tifoso munito di fornellino questo importa poco, importa invece, e molto, che una squadra da sempre Viola, allenata da un Rossi, giochi alla Scala del calcio in giallo. E’ come se un prete abbagliato dallo sponsor tecnico, si mettesse per Pasqua la stola verde pisello, qualcuno dei suoi fedeli potrebbe anche risentirsi, specialmente se oltre a quella stravaganza cromatica avesse eliminato dalla celebrazione tutti gli “Amen”, così come ha fatto Gilardino con i gol.  Gol che è diventato un piatto per ricchi evidentemente, come lo era un tempo la caponata realizzata con il pesce (lampuga), e che solo in seguito fu sostituito dalla melanzana per renderlo più popolare, così come mi racconta Francesco, chef del “Fresco” di Cefalù, che ci aggiunge pomodori secchi sminuzzati e alla fine una spolverata di buccia d’arancia grattugiata, lui che dalle palme del suo ristorante raccoglie un magnifico cous cous di pesce. Ecco, è lunedì, la Fiorentina ha perso, piove, ci sono ancora le zanzare, non ci resta che sbattere una bella caponata sul muro del pessimismo.

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