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martedì 31 dicembre 2019

Se ci fosse ancora Luna avrei il vestito adatto per stasera


Sarà che ad Ascoli sono tutti schietti come Beppe, così succede che nel presepe vivente del capoluogo di provincia il bue si è ingroppato l’asinello. Intanto il Bambi ha già immagazzinato una quantità di grappa tale che basterebbe sia per il discorso di fine anno di Mattarella che per la prima di Beppe. Ultima parola d’ordine del 2019 “bisogna dare fiducia a Rocco”, fiducia ma anche il tempo necessario a realizzare la sua idea di Fiorentina. Se ne avesse avuto anche Salvini ci avrebbe tolto le accise, tanto per evidenziare alcuni danni della fretta. E se solo fossimo giovani mammine, dopo aver sostituito Pioli, potremo dare la colpa di non essere andati in Champions alla depressione post-partum. Quindi la colpa per il nostro scarso entusiasmo legato alla lotta per la retrocessione invece che per la coppa dalle grande orecchie è dovuto principalmente al minimo storico in fatto di nascite nel nostro Paese. Editoriale dopo editoriale eccoci arrivati agli auguri, ci siamo frequentati tutto l’anno, anche se io guido con il divisorio come certi taxi, ed è il momento di augurarvi tante cose buone per il 2020, che se non sarà salvezza, vorrei comunque il meglio. Se Beppe non ce la farà, che almeno non siate voi a prendere il tubetto del dentifricio nuovo dopo aver scoperto che l’altro è vuoto, e che neanche tocchi a voi buttare via il rotolo di carta igienica finita. E poi per il 2020 vi auguro che gli ex siano infortunati quando ci incontrano. Per i più sensibili sostituisco l’augurio d’infortunio con una semplice squalifica. Vorrei farvi tanti altri bellissimi auguri, ma per riuscirci dovrei smettere di usare le parole.

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