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sabato 7 dicembre 2019

Orgoglio italiano


E’ tutto diverso qui, le case, la luce, le cose no. Per quelle c’è la globalizzazione. Da Piha Beach a Pisa Merda il passo non è stato affatto breve. Anzi. Come l’attesa per il terzo scudetto. Miglia su miglia per tornare in famiglia. Riporto a casa con me esperienze importanti, ricordi, emozioni, giada pounami. Jonathan, italiano itinerante con cui ho condiviso le attività di questi giorni, quando parla di Nuova Zelanda parla di Primo Mondo. Ero rimasto al Terzo, quello del nostro campionato. Non gli ho chiesto perché ma forse l’ho intuito, come chi scopre talenti. Ora basta aerei, ad eccezione di quello per la finale Champions. Basta estate, case di legno, editoriali dilatati come il pelo di cani rognosi. Le rogne solo quelle sul campo. A cominciare dalla prossima col Toro. Basta guida a destra, meglio la classifica da quella parte, più famigliare. Le staccionate basse, bianche come certi zero a zero. Fuso orario permettendo domenica torno in piscina, e lunedì mi riprendo l’inverno. La pasta anche prima. Poi ci sarà da ritornare ancora perché là c’è tanto da fare. Per vedere anche le spiagge bianche, non solo quelle vulcaniche. Con il materiale di scavo della condotta d’acqua verranno “ricostruiti” tre vulcani saccheggiati a loro tempo per costruire l’aeroporto. E sarà un parco nazionale. Auckland è cresciuta troppo velocemente e le infrastrutture sono insufficienti, Le fogne ormai non contengono più e quando piove parecchio (e lì succede spesso) va tutto a finire nella baia. C’è una APP che a seconda delle correnti indica se quel giorno è possibile fare il bagno in una delle tante spiagge. Orgoglio italiano di chi costruisce opere nel mondo. Non solo le prodezze di Hagi. Non esportiamo solo malavita o Montella a Siviglia. Sono tornato a casa con la speranza che mi abbiate fatto ritrovare tutto in ordine, non come la camera di Tommaso.

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