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lunedì 9 dicembre 2019

Cercasi controfigura


Stadio mezzo vuoto tra il malumore delle tifoserie e lo spettacolo ideale da trasmettere nei peggiori bar di Caracas. Mazzarri e Montella due rottami da vendere a peso. Una tale pochezza per la quale servirebbe tanto Pioli a cui dare ancora la colpa, pochezza per la quale ormai niente può più nemmeno il miraggio Vlahovic. Quarta sconfitta consecutiva con la quinta all’orizzonte, nota positiva il fatto di aver trovato finalmente l’obiettivo; la salvezza. Castrovilli predicatore tra sordi. Non era quindi slang fiorentino quello di Commisso quando dichiarava “I “sordi” non sono un problema”, non intendeva denaro, ma non udenti. Altra nota positiva il fatto che la squadra continua a crescere se è vero che al peggio non c’è mai fine. Squadra triste come un formaggino nella minestra. Senza Pioli e i Della Valle per fortuna ci rimangono le ruspe. Rocco non ci capisce una sega di calcio, però è una persona per bene, di quelle che quando vengono a trovarti a casa portano i pasticcini. Così come non ci capisce una sega chi dava la colpa a Pioli per il rendimento di Montella, con l’aggravante che non ti porta nemmeno i pasticcini. Io intanto cerco una controfigura per gestire il post partita della prossima sconfitta. Così posso dedicarmi al presepe facendo attenzione a non mettere subito Gesù, devo fare insomma come Montella con Montiel. Mentre il rischio è che se continua così sarà inevitabile che Vlahovic alla fine vada a prendersi le sue belle soddisfazioni al Genk. Ma bisogna tenere duro noi tifosi, ammettere di aver detto un monte di bischerate potrebbe spingere qualcuno a mollare tutto per andare a guardare i cantieri. Diciamo che in questo momento siamo il ritratto della palude. E alla fine una qualche capacità a questo gruppo dobbiamo riconoscergliela; fare l’albero senza avere le palle. Se è vero che il Primo Mondo mi ha regalato visione grandangolare, dovete credermi se dico che Rocco è un prestanome di Diego.

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