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martedì 26 novembre 2019

Overflow


Venerdì parto per Auckland, seguire questo nuovo progetto con le sue belle 12 ore di fuso orario mi solleverà dal mantenere la maniacale cadenza dell’editoriale. Forse un bene, così non ci sarà più tutto questo ritardo nel capire l’ironia. Forse farò finalmente uso di miele di manuka. Poi vi dirò delle sue tanto decantate proprietà. Naturalmente niente a che vedere con quelle di Vlahovic. E forse proprio in Nuova Zelanda potrebbe avvenire la definitiva consacrazione di Hagi. Ora però devo pensare soprattutto al Central Interceptor, la più grande infrastruttura per il trattamento delle acque reflue mai realizzata in Nuova Zelanda. 13 km di condotte d’acqua (diametro 4,5 mt) che gestiranno i flussi in eccesso. Il progetto intende ovviare al problema dell’inquinamento, che deriva dall’afflusso di acque di scolo piovane non trattate nella baia di Auckland. Il tunnel ridurrà gli “overflow” di acque reflue dell’80% migliorando la qualità dell’acqua in alcune delle spiagge della città. Niente a che vedere con il Centro Sportivo di Bagno a Ripoli naturalmente. Il costruttore dell’opera è lo stesso della Galleria di Base del Brennero, mentre Watercare (la nostra Publiacqua) è il committente che è venuto a vedere il cantiere di Mules per capire quali soluzioni di sicurezza/comunicazione sono state adottate (la Nuova Zelanda è giovane in questo ambito), così ha deciso di riproporre lo stesso sistema. Per questo motivo andiamo ad Auckland, ma forse ci vado soprattutto per scappare dall'inverno di questa squadra. Non solo da Boateng (lui non gioca ma continua a piovere). O anche dalle nebbie di un campionato che avrebbe bisogno di overflow d’entusiasmo. E non degli ultimi straripamenti avvenuti nel cagliaritano e nel veronese. Insomma, parto soprattutto per andare verso l’estate.

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