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martedì 6 settembre 2016

La Chiesa è molto meno rigida del fair play finanziario



Devo dire che le polemiche sui Dv, le bufale giornalistiche, gli agitatori da tastiera che operano attentati contro la propria squadra, non riesco più a digerirli senza l'aiuto della Citrosodina, ogni tanto ci riprovo a dire la mia, ma poi, appesantito, faccio fatica a ribattere. Le voci intorno alla Fiorentina non sono mediate, ritornano in gola come i peperoni. Tutto è diventato estenuante come quando vado al bagno dell’Autogrill. Venti minuti sotto la ventola per tentare di asciugarmi le mani e poi, sfinito, me le asciugo sui pantaloni. Anche perché io le verità in tasca come quelle di Bargiggia non ce l’ho più da quando la Rita mi ha detto di toglierle per evitare che s’intasi il filtro della lavatrice. Beati quelli che hanno lavatrici di ultima generazione. Preferisco cantare: “cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso…” è finita. O pensare che in Piazza Tasso ci sia il cafè Tortoni della Buenos Aires d’Oltrarno dove andare a vedere ballare il tango. O ancora, dirvi che il mio colore preferito non è il Viola, ma il rossetto. E non mi sento arreso solo quando cerco di mantenere un clima più leggero intorno alla passione Viola, ormai sono disilluso anche quando parlo di politica, evidentemente le violenze verbali mi fiaccano. Sono lontani i tempi di quando ancora m’infervoravo a parlare con la compagna Beatrice, lei così poco sensibile al problema, mentre io sostenevo che lo Stato doveva fare di più per i senzatette. Scusatemi se nei miei scritti c’è sempre meno voglia di combattere l’ambiente calcio, e allo stesso tempo comunque sempre troppo ottimismo pensando che mancano solo 365 giorni alle ferie. Malgrado la diversità di vedute ancora per fortuna riesco a sforzarmi di capire chi vive il calcio come uno “sfogatoio” delle proprie frustrazioni. Non a caso, e a proposito dell’ambito nel quale operano i Della Valle, anche la calzatura con allacciatura alla schiava ci mette un attimo a diventare con allacciatura alla pancetta arrotolata. Vorrei insomma che il calcio fosse vissuto come fa il prete di Serumido con i suoi fedeli, là dove la Chiesa è molto meno rigida del fair play finanziario, me l’ha detto il Bambi dopo che è andato a confessarsi. Lui gli ha detto che va dalle cinesi, e il prete gli ha risposto che farsi massaggiare non è peccato, e ha strizzato l’occhio. Altro che Cognigni.

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