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sabato 26 settembre 2015

Una raccomandazione per domani



Domani si confrontano due squadre “sparagnigne”, subiscono poco, segnano poco, l’Inter ne ha vinte quattro per uno a zero ed ha subito un solo gol. Probabilmente una aspetterà l’altra in attesa dell’azione decisiva. Anche la Fiorentina di Sousa si è dimostrata una squadra gentiluomo, che poi altro non è che un porco che sa attendere il momento giusto. Ci arriviamo senza il favore del pronostico, senza le pressioni della prima in classifica, nessuno ci chiede di vincere. In poche parole siamo favoriti. E la mia sensazione è che i giocatori abbiano la consapevolezza di essere una grande squadra. Ci credono insomma come il Papa che nel suo viaggio in America dice no a pena di morte e commercio delle armi, perché si crede John Lennon. La Fiorentina non avrà fretta domani, questo è sicuro, e dovremo imparare anche noi a non giudicare certi primi tempi di attesa, così come prima di dire che le canzoni di Ligabue sono tutte uguali, aspettiamo almeno che faccia la seconda. Sul fatto di giocare tutte queste partite ravvicinate, noi tifosi non ci facciamo certo prendere dall’ansia visto che Sousa ha praticato un turnover vero, di quelli massicci, non è come me che scrivo tutti i giorni e sono logoro. Ormai si salva bene o male un editoriale alla settimana, che non a caso è quello che faccio pulendo la tastiera. Poi emerge che la formazione, con Sousa, non la indoviniamo noi, non la indovinano mai i giornalisti, ma non la conoscono nemmeno i giocatori fino a quando non salgono sul pullman per andare allo stadio. Il Mister pondera fino all’ultimo minuto, si vocifera che l’ispirazione la cerchi tutte le volte guardando il film diretto da Ridley Scott, e alla fine ha avuto sempre ragione. Non come me che sostengo che quando prendi una decisione affrettata rischi di fare una cazzata, e se invece la ponderi, la cazzata arriva dopo. Sull’amore per esempio ho parecchie riserve ma non faccio mai turnover. Sarà un gran bell’esame quello di domani, come quello di ieri a Castelferretti è stato invece un gran bel primo di pesce, inaspettato, neanche ordinato, in un bar lungo la strada dove mai avresti pensato, tra Ancona e Falconara. C’erano vongole, cozze, cicale, scampi e seppie. Dei rigatoni fantastici anche se adesso l’esame più importante lo devo superare con la Rita, intanto domani la porto al mare dalla Contessa Cinzano, ma prima dovrò dimostrargli la mia eterosessualità dopo che mi ha trovato a caricare la lavastoviglie ballando Britney Spears. E ancora più importante domani a Milano. Ricordatevi il colbacco.






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