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giovedì 16 luglio 2020

Una cucina a modo


Che poi l’insonnia è un fatto privato o di un'intera tifoseria? Interrogativo che mi sono posto andando a letto dopo aver vinto la sfida salvezza. Anche il Bambi ha lottato con l'adrenalina e si è svegliato alle 5:30 col pensiero ancora a quanto successo al Via del Mare, così sono ritornate persino le erezioni mattutine. Perché la vittoria è come il turista asintomatico, arriva quando meno te lo aspetti. Finalmente possiamo dire Benetton ma non benissimo visto il rigore sbagliato e il gol subito per i quali non possiamo dare la colpa nemmeno agli anarco-insurrezionalisti. Devo confessare che mi ero preparato al peggio e se fossimo usciti sconfitti dalla partita di ieri avrei cominciato a sostenere con forza che il Coronavirus è piatto. Ora che siamo tutti più sereni e lo stomaco si è finalmente aperto, al solito vino dell'Etna posso accostarci anche un bel cacciatorino che ha sempre il suo fascino, e poi mi ricorda lo zio Gigi che se ne mangiava uno al giorno con un litro di rosso e 100 Stop senza filtro riuscendo a vivere fino a 91 anni. Nei momenti di felicità tornano anche i ricordi più belli. Da oggi non sarò solo io a smettere di bestemmiare, posso finalmente smettere di raccogliere viti e chiodi dalla strada per evitare che qualcuno buchi una gomma, che mi ero imposto come fioretto per salvarci ma che faceva  bestemmiare anche i gommisti. Basta editoriali vivaci come quel ragno morto che agita ancora una zampina, sperando che grazie ai bonus del Governo Commisso si possa ristrutturare la passione e così buttare giù quell’angolo tortura e rifare una cucina dove si mangia a modo.

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