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giovedì 23 gennaio 2020

I rischi della partita di sabato


Il centrocampo disegnato da Pradè (se l’ha disegnato lui) sembra disegnato piuttosto da Picasso. Testa, cuore, anima, tutti rimescolati. Diciamo che è come se avesse ideato un navigatore con la voce di Maurizio Costanzo. Tifosi dispersi nella depressione. Il Bambi che negli anni ottanta guardava al duemila pensando sì allo scudetto, ma soprattutto a macchine volanti, ora più che con Pradè ce l’ha con Nardella. Immaginatevi la delusione, altro che Badelj, a fronte di tali aspettative invece di mutanti che ti vendono il giornale, ritrovarsi con il blocco del traffico. E’ arrivato addirittura a sospettare che ci sia un nesso tra le dimissioni di Di Maio da leader dei pentastellati e il ritorno dei tifosi napoletani delle curve. La foto non c’entra niente, così come Boateng nella rosa, sono solo topolini che lottano nella metro di Londra. E non so se mi da più fastidio l’assenza di Montiel o quelli che si mettono sulla scia dell’ambulanza. Mentre il problema della partita di sabato è che la compagna del Bambi ha attaccato un Post-it sul frigo per ricordarsi che domenica dopo la messa vuole andare da Poltronesofà. E adesso che Iachini ha invertito la tendenza speriamo che non ci succeda come quando mi piace un disco, lo sento 45 volte e alla fine mi fa schifo. Intendo a forza di vincere. Poi in via dei Serragli, all’improvviso, ho visto una bionda portatrice sana di coda di cavallo. Ho pensato che potesse essere stata anche campionessa di altalena da come si muoveva. Penso che Iachini ha fatto solo le cose semplici tipo aver rimesso Pulgar nella sua posizione, sembra che non tutti sapessero che il pomodoro e il cetriolo sono frutti e non verdure. Comunicazione di servizio: sto mettendo a punto con Disqus un sistema che dopo il terzo Negroni non vi consenta più di pubblicare commenti.

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