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giovedì 11 aprile 2019

Il lavoro sporco


L’esonero di Pioli e il ritorno di Montella sono solo un altro argomento che alimenta un periodo dove mi capita spesso di discutere con Tommaso, la Rita sostiene che la colpa è delle crisi adolescenziali. Probabilmente non per molto ancora visto che ne compirò 57 a maggio. Per la Giornata Mondiale dell’omeopatia che si è svolta ieri ho ideato per tutti gli utenti del blog una dieta a base di pasta, di attività fisica giornaliera, che se associata alla lettura dell’editoriale fa dimagrire. Ho scelto anche una tipologia di pasta, che a chi non vede la passera da un po’, può aiutare già dalla confezione. Altro che pizza. Non vi sarà sfuggita la sospetta contemporaneità tra la conferenza scientifica nella quale è stata mostrata la prima foto di un buco nero e il deferimento del Milan alla Camera Arbitrale per il mancato rispetto del fair play finanziario. E se è vero che il Vaticano ha aperto un’inchiesta dopo 35 anni sul caso di Emanuela Orlandi, potevamo tenere Pioli almeno un altr’anno. Ma adesso dobbiamo lasciare perdere quello che è stato perché dobbiamo guardare solo avanti, che ce lo dice anche la cervicale. Naturalmente tutti contro Cognigni senza pensare che qualcuno lo deve pur fare il lavoro sporco, e io lo difendo giustappunto perché sono uno di quelli che mangia l’uvetta. Questo cambio di allenatore, il comunicato, le dimissioni, la presentazione di quello nuovo, le dichiarazioni di entrambi, le discussioni che ne conseguono, sono tutte scene di un film già visto. Vanno prese come graffi sulla carrozzeria di un grande carrozzone. La passione, la maglia, la voglia di vedere la partita rimangono intatte. Saremo tutti più sereni quando avremo capito che se cerchiamo parcheggio e vediamo una macchina messa male che prende due posti, è inutile lamentarsi, tanto quel posto lo avrebbe preso comunque un altro.

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