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martedì 19 luglio 2016

L'altruismo ai tempi del pesce crudo



Il tempo ci prepara a superare tutti i dolori della vita, tipo Benalouane, la mancanza di uno sponsor sulla maglia, a superare anche il Colfiorito, tranne solo i bagnoschiuma rinfrescanti sulla cappella. E visto che tanto lo so che reputate scurrile quello che ho scritto, almeno quanto un marchigiano che chiama “vingisgrassi” le lasagne, aggiungo, per non inquinare di volgarità anche l’editoriale di domani, che il Bambi si è portato a casa una straniera imbroccata davanti al “Dolce Vita”, poi, quando si è spogliata, le ha chiesto di non fumare dopo aver trombato. E finalmente mi ha svelato perché ce l’ha tanto con i Della Valle, tutte le volte che qualcuno me lo rivela sono contento perché penso subito che questo mi aiuterà a capirvi meglio. Insomma, mi ha detto che ha imparato a non fidarsi delle persone da quando la mamma gli disse di andare subito da lei dando il via al fatidico “conto fino a TRE”. E già all'UNO aveva uno zoccolo piantato in fronte. Io sarò anche contorto, ma secondo me per stupire il nemico bisogna sorprenderlo, dovreste quindi fare uno striscione con scritto “forza Viola”. E poi una domanda ai più pessimisti: secondo voi è più facile vincere il terzo scudetto oppure aprire il microonde e trovare almeno una volta il manico della tazza girato verso di voi? Voglio rassicurarvi, qualsiasi risposta abbiate dato, lo vinceremo. Si, riusciremo per una volta ad essere gli spigoli, invece che i mignoli. Per non dire che Renzi, tramite Nardella, per il prossimo referendum di ottobre prometterà 80 punti in classifica alla Fiorentina. E già che ci siamo sfatiamo anche la favola che se vincessimo lo scudetto saremmo tutti felici, diciamo quasi tutti, pensate a Cogngini che sarebbe costretto a pagare il premio scudetto. Non pensate quindi sempre e solo al vostro interesse. Siate più altruisti. Io per dare il buon esempio oggi sarò a pranzo da “Vivo” a mangiare del pesce crudo pensando a voi.

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