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martedì 12 luglio 2016

Egalitao Fraternitao Libertao


Ricapitolando, la Francia gioca in casa, arriva in finale affrontando una sola partita seria, rompe Ronaldo dopo 25 minuti, e perde pure. Neanche Fassino. Certo, i francesi che scrivono sul pullman scoperto “Campioni d’Europa 2016” prima della finale, sono più incoscienti di me quando puntavo allo scudetto, non abbiamo tenuto conto invece che c’è sempre qualcuno che ti gufa contro prima della partita (a Firenze i picchi massimi delle fronde interne furono registrati prima di quella con la Lazio). Così la delusione è stata grande in Francia, Deschamps ha raccontato che più grande di così solo quella volta che è andato su Google Earth a zummare, zummare, zummare, zummare street view, zummare, zummare, e scoprire, che invece Nicole i pompini li faceva eccome. Ma alla fine il Portogallo è come quel corteggiatore al quale le donne la danno per sfinimento. Nell’anno in cui Di Caprio vince l'Oscar, il Leicester il campionato, il Portogallo l’Europeo, viene facile pensare al TERZO, almeno per i più sempliciotti come me. Poi capisco anche che non tutte le architetture di pensiero sono così elementari, e da qui i dilemmi interiori per chi in curva è invece capace di strutturare delle domande intellettualmente oneste: Ljajic si, Ljajic no, Montella come Bartezzaghi, più verticale oppure orizzontale, meglio i cinesi di San Donnino o quelli del Milan, Sousa motivato fino alla fine o come l'Avvocato se ne andrà via anche quest'anno alla fine del primo tempo, il lampredotto è meglio quello di Porta Romana o quello del Porcellino, è nato prima il carrello della spesa o il guanto della frutta che ci trovi dentro. La Vorwerk va bene o no come sponsor, considerato che non c’è solo Folletto, ma anche il Bimby, inimitabile robot da cucina multifunzionale, che però non accontenta quella destra della tifoseria politicamente più vicina a Berlusconi, e che ha sempre sostenuto che i comunisti mangiano i Bimby. Tutti interrogativi complessi ai quali naturalmente non so rispondere, anche se continuo a pensare che possiamo vincere lo scudetto, perché come si nota bene nella foto, la differenza la fanno i particolari e a Firenze siamo veramente particolari. Tanto che le menti più argute e critiche sapranno dirmi, se l’ultimo striscione apparso a Moena (veramente particolare) “scopo senza fine” sia più di natura filosofica o sessuale.

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