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sabato 30 luglio 2016

Gli impegni di lavoro: ovvero spettacolari cadute rocciose del monte e un mare dal blu intenso a incorniciare la spiaggia di San Michele


Come quando gli errori ti aiutano a crescere, ma poi cresci e continui a fare gli stessi errori (ovvero in 14 anni di gestione non siamo mai riusciti a vincere il Memorial Lugaresi) allora perché rifarsela con i Della Valle, e non con i vostri detti di merda? Oppure credete davvero che sono i carrelli con le ruote storte a cercare voi? I Della Valle hanno un alibi solo parziale però, per i primi 10 anni della loro gestione: Lugaresi ancora non era morto. Comunque buongiorno, avviatevi pure voi oggi a fare l’analisi tecnica della prima sconfitta, io devo scegliere il vino. Vi raggiungo più tardi, tanto so che malgrado i vari tatuaggi dei gigli sui bicipiti, ci mettete tre quarti d’ora per superare la rotonda del Ponte alla Vittoria. E poi vi consiglio di fare attenzione a legare troppo le ambizioni ai bacini d’utenza, moltiplicando i fattori arrivano anche i maiali. So per sentito dire dal solito amico che lavora in banca dove una filippina di Casette d’Ete fa un versamento mensile ai parenti di Manila, che avrebbero ceduto la Fiorentina (anche se quello lo sapeva già 5 anni fa una parente che pulisce gli uffici dal Gallori Gomme), ma soprattutto che in quella parte di tifoseria più propensa all’introduzione di nuove tecnologie (e non ci si riferisce alla moviola), già si sta pensando ad una società senza più conducenti marchigiani. Non fatevi ingannare dalle auto che guidano da sole e sfrecciano sui viali, non siamo arrivati ancora a questo punto, guardate bene dentro, rintronati, e troverete una di quelle nonne che non arrivano al volante. Delle volte mi viene da pensare che sono io quello sbagliato, mi è capitato quando il Bambi ha cercato di scuotermi da un ingiustificato ottimismo verso il prossimo (rubi una borsa di Gucci in Santo Spirito e ti accorgi che era falsa). Ma vorrei comunque togliervi di dosso il complesso dell’orfanello abbandonato, i nuovi tifosi poveri non siamo noi, anche se in autofinanziamento, ma sono quelli che hanno ancora il Tom Tom attaccato con la ventosa al parabrezza. La differenza è che a voi risulta difficoltosa la ricerca del difensore centrale, mentre per me la cosa più impegnativa durante le vacanze è quella di pulire le cozze. Io comunque tanto per cambiare rimango fiducioso sul mercato e sulla prossima stagione, temo di più quelli che si allargano contromano per tagliare i tornanti. Intanto, sempre i soliti ben informati, per sputtanarlo circa il suo allontanamento dalla squadra mascherato da continui e fantomatici impegni di lavoro, hanno pubblicato la foto dell’avvistamento di Gesù che invece se la spassava sulle acque limpide della Riviera del Conero.

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