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martedì 2 giugno 2020

Mi ricorderò di questo 2020


Dopo innumerevoli pareri discordanti durante il picco dell’epidemia, in questa fase di miglioramento per fortuna tutti gli esperti hanno trovato il modo di fare addirittura peggio. Di buono c’è che è stato ufficializzato il calendario di Serie A così tutti i virologi possono tornare a fare gli allenatori. E in un 2020 così doveva morire pure Christo. Anno che ricorderò perché nei mesi del lockdown a letto ho provato tutte le posizioni grazie all’insonnia. Anno che ricorderò perché ieri ho chiuso un contratto con la Nuova Zelanda che vale più di quello iniziale del Brennero. Perché questo 2020 odia essere fugace. Perché non è stato tutto un gioco di sguardi vitrei. E perché quando torneremo allo stadio potremo gridare ai greci “C’avete solo Pollon”. Non me ne vorrete, infine, se al ponte sullo Stretto preferisco gli arancini che vendono sui traghetti. Mi ricorderò di questo 2020 anche per non essere riuscito a sgretolare certe abitudini maledettamente radicate, tipo quando è il mio turno al bancomat e ci metto tre minuti mentre quelli davanti a me ce ne mettono minimo dieci.

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