.

.

giovedì 4 giugno 2020

I consigli della nonna



Vorrei esportare uno dei consigli di mia nonna per far funzionare il matrimonio, nell’ambito del distanziamento sociale. Diceva che per far funzionare un matrimonio bastava non odiarsi mai l’un l’altro nello stesso giorno. Quindi è sufficiente che un soggetto asintomatico non incroci mai il soggetto da infettare. Diceva anche che chi si sposa per i soldi è probabile che divorzi per lo stesso motivo. Così è probabile che chi s’infetta per una mancanza di osservanza delle regole poi come regola numero uno ne infetti un altro. Per assurdo possiamo definirlo di merda, non ci sono altre parole per un virus che se ne va da solo mentre c’è gente che ha investito un sacco di soldi, istituito task force di esperti, nominato commissari straordinari. Il tradimento di martedì con un vermentino maremmano ha lasciato strascichi, sono arrivato persino a pensare che l’interprete della lingua dei segni dietro a Conte stia lì per suggerire proprio a lui. In San Frediano per paura delle imboscate intanto abbiamo interdetto tutti i vicoli ciechi, strade senza sfondo, persino gli androni di certi palazzi sono stati interdetti alla popolazione, il tutto per evitare le inculate. Per fortuna siamo sprovvisti di cucuzzoli dove oltre c’è solo il vuoto e dove non c’è spazio nemmeno per girarsi e salvare il culo. Visto il brutto tempo in arrivo oggi cercherò di caricarmi in auto tutti quelli che dopo l’incentivo sulle due ruote hanno deciso di muoversi in bici o monopattino, ma sono troppi e non riuscirò a salvarli tutti. Ho già il cuore a pezzi. Comunque farò il massimo come Conte ha fatto il massimo dei debiti. I virologi, esperti, task force spesso contraddicendosi, mi hanno confermato che l’unica scienza esatta è l’arte. Chiudo sempre con la nonna che suggeriva anche di non svegliare il can che dorme, ma estremizzando il concetto e portandolo oltre la fase tre; il problema che sta bene lì disteso non va mai sollevato.

Nessun commento:

Posta un commento