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martedì 7 maggio 2019

Mangia Prega Ama


Per dimenticare ieri sono stato alla Pizzeria Trianon da Ciro. Dal 1923, che è anche l’anno dell’ultima vittoria Viola. Ho preso la Margherita pizza napoletana S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita). La Margherita 5 €, la Marinara 3,80 €. Meno di un prestito secco. Birra Moretti Baffo d’Oro in bottiglia da 50 cl, bicchiere di plastica. Il Bambi invece, rimasto a Firenze, si è finito tutti i Boeri perché voleva ubriacarsi e in casa non c’erano alcolici. Poi sarà stato il freddo (ma anche a Napoli fa freddo) gli è venuta voglia di castagne, non Timothy. Mentre dalla terrazza al 6° piano si vede il Vesuvio. Napoli è caotica, tanto che ho trovato un ingorgo sul viale del tramonto delle nostre speranze per la prossima di campionato. Sarà stato per il Ramadan ma piazza Garibaldi era piena di kebabbari vuoti. Una situazione che mi ha ricordato la Curva Fiesole del primo tempo quando c’è la contestazione ai Della Valle. Il gap non era solo dovuto a Pioli perché la fantasia che c’è qui a Napoli non la potevamo comunque affrontare neanche con il preparatore atletico dell’Atalanta. E vedrete che una volta strappato quel punto per la salvezza, ritrovata la tranquillità insomma, ricominceremo a lamentarci per il caldo. Mentre noi ci rammarichiamo per un’altra stagione buttata via qui si frigge tutto. Molti tifosi Viola che non hanno pizzerie di qualità nel loro quartiere, hanno già preso l’abitudine di ritrovarsi la domenica all’Ikea nelle corsie dove si prendono i mobili prima di andare alle casse. Per questo sono a Napoli, e stasera vado all’Antica Pizzeria da Michele a Forcella, perché a questa squadra è sparita l’anima così come l’Udeur di Mastella. Solo due pizze disponibili; Margherita e Marinara, come gli schemi di Pioli, e forse ci trovi anche Julia Roberts. Ricordatevi che tutta questa negatività non paga, almeno se avete qualche ambizione da pollice verde. Perché bisogna essere felici per coltivare le rose. E Corvino non c’entra niente.

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