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mercoledì 29 maggio 2019

Clima teso


C’è un clima teso tra i DV e Commisso, tra la curva e i DV, tra Nardella e i DV, tra di noi sul blog, tra io e me, e pensare che Greta Thunberg ci aveva avvertiti. Noi non sappiamo leggere le formazioni e capirne il valore, oppure non sappiamo eleggere e non capirne il pericolo? Leggere o eleggere? Champion o Ceppicon? Me lo chiedo adesso che Pioli non può fare più danni. E che Montella si sia dimostrato un pesce fuor d’acqua lo dimostra il fatto che giustappunto con questo clima teso non abbia preso né un raffreddore e neanche la sinusite. Pensando a Ciriaco De Mita mi domando se non fosse auspicabile che invece di Commisso tornasse Pontello. Vedo che ogni tanto ci si confronta anche sulla politica, a questo proposito, visto che non mi sono mai espresso prima, vi mostro l’Europa che mi piace. Da apprezzare la rinuncia di Gattuso ai soldi del contratto, probabilmente influenzato dal fatto che Di Maio ha abolito la povertà. Per dormire meglio in questi giorni di avvicendamento tra i Della Valle e Commisso, tra Montella e Gattuso, tra la primavera e l’estate, ho pensato alla camomilla. Un rimedio che sa di famiglia, di antico, di buono, che con un qualsiasi altro elemento in aggiunta potrebbe anche funzionare. E mi viene in mente oltre lo zucchero di metterci dentro 5 milligrammi di Tavor. Se poi Della Valle non vende, Montella rimane, e si vuole comunque un cambio radicale per continuare a sperare, per chi ne ha la possibilità consiglio di farsi la riga dall’altra parte. Anche nelle cose che durano poco come una speranza Champion che si affievolisce e poi scompare del tutto, c’è del bello. Come in Simeone. Certo ognuno nei passaggi più tristi della propria vita ha una profondità di analisi diversa, penso a Thomas Mann quando scrive “La morte a Venezia”, una metafora della malattia, la decadenza della società aristocratico-borghese. Ma io vengo da San Frediano, ho fatto solo l’Istituto d’Arte, e per raccontare la decadenza di un sedicesimo posto malgrado con Pioli fossimo decimi, e nel caso che un calabro-newyorkese juventino ci abbia solo sedotto e poi abbandonato, voglio ricordare con piacere la morte dello spermatozoo che calava lentamente tra le poppe della Beatrice.

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