.

.

lunedì 25 febbraio 2019

Rassicuranti certezze



Se Matteo Salvini ha rotto il silenzio elettorale, il VAR sembra aver rotto le palle. Insomma, così come tra uomo e donna, non credo all’amicizia tra il tifoso e lo strumento tecnico. Per il Bambi questo calcio non è alla frutta e neanche all’ammazzacaffè. Il calcio sta scappando senza aver pagato il conto. La sua compagna, alla faccia di Collovati, ha invece sempre apprezzato l’utilizzo del VAR. Reazioni degli allenatori che pensano di aver subito un torto? C'è un Abisso tra Spalletti e Semplici. A me, a prescindere dagli episodi contestati (sul rigore del 3 a 3 nessuno ha valutato il movimento del giocatore che si sposta di lato per accompagnare la palla, e anche se prima la tocca di petto è questo movimento a convincere l’arbitro, così come era sembrato in diretta), la squadra è piaciuta e non avrebbe meritato di perdere. Malgrado le assenze dietro e la difficoltà del doppio svantaggio immeritato, ha dimostrato ancora grande carattere e qualità importanti. Per lunghi tratti nel primo tempo la squadra gioca meglio della più quotata Inter, più determinata e arrembante. Il gol di Muriel come si diceva una volta vale il prezzo del biglietto. Strepitoso. Annichilisce Handanovic sul suo palo, che alla fine non ha nemmeno colpa. Mentre Lafont avrebbe potuto fare meglio su entrambi i gol in cui tocca il pallone. Veretout più freddo del vento, e Chiesa più veloce delle folate. Comunque malgrado la Fiorentina di Pioli mi sia piaciuta, non capisco nulla di calcio, e santo cielo se è rassicurante avere almeno questa certezza nella vita. Mentre la tristezza del dopo partita di Spalletti ha il volto di qualcuno che pesa la pasta. E a questo proposito, e alla faccia sua, me ne vado a Roma a mangiare una cacio e pepe.

Nessun commento:

Posta un commento