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domenica 3 febbraio 2019

Quella bizzarra storia d'amore



Qui si è spesso parlato di manovra involuta, del resto siamo tutti tecnici della recessione, ma l’ultima uscita di Conte che l’ha definita “manovra espansiva”, mi ricorda molto quella di Pasquale, un nostro manutentore degli impianti al Brennero, che proprio per la sua origine siciliana, mi saluta baciandomi. Quindi ho fatto un selfie con il boom economico, Muriel e Chiesa, ma dietro è venuta la recessione, Simeone e Pjaca. Per cercare in qualche modo di prolungare il più possibile questo momento fatto di vittorie, gol di Muriel e Chiesa, contropiedi devastanti, in una sorta di scaramantico rituale della continuità, ho cominciato a non scendere dalla macchina finché non finisce la canzone. E comunque non ho mai creduto che “pensate con la vostra testa” fosse un buon consiglio”. Questa Fiorentina dello scampato esonero ne è l’esempio. Se poi volete proprio scrivere cose controcorrente, tipo si gioca male, non si tira in porta, oppure Biraghi è una pippa, potete sempre scrivere un commento in cui si precisa che non sta nevicando. Molto più originale. Piuttosto speriamo di essere baciati dalla sorte. Sulla camicia bianca, perché si fa presto a dire bianco, anche il bianco ha un suo suono. E non lo dice un ceppicone, lo diceva Kandinsky. Che poi la fortuna abbia baciato quelli nati a maggio del ‘62 è storia. Altra considerazione propiziatoria sull’ingresso in campo di Simeone e i suoi tiri che spesso sorvolano la traversa, non tutto finisce lì con l’occasione incredibilmente fallita. C’è un romantico dopo le occasioni fallite dal Cholito, che mi riporta a quando ero ragazzino. Quella bizzarra storia d’amore tra i rami dell’albero e il pallone.


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