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domenica 12 marzo 2023

Nè carne né pesce


Il Covid mi ha cambiato, adesso il gomito non lo alzo più solo per salutare. Poi penso a De Michelis che sembrava così naif per via delle apparizioni in discoteca, ora pensate al presente, non solo in politica, tipo noi che parliamo a voce alta al telefono con gli auricolari mentre camminiamo gesticolando come se non sembrassimo degli imbecilli. Comunque chi è senza peccato scagli il primo scetticismo su Jovic. Arrivare a sessant’anni è un bel traguardo, specie come nel mio caso con la fortuna di non essere mai stata una donna che ha sperimentato la cattiveria di un’altra donna. Molto meglio aver fatto il tifo per la Fiorentina. Dopo il secondo tempo della partita di coppa, in San Frediano è calato nuovamente un silenzio carico di paura, quella del gol sbagliato, ma soprattutto quella di morire dalla noia per il continuo ricorrere al portiere. E perché allora nessuno parla dell’epidemia di sbadigli, la cosa più contagiosa al mondo. Da dove è partita? Chi è stato il paziente zero? Da quando si è cominciato a passare la palla al portiere come se non ci fosse un domani? Comunque, malgrado Rocco i ciliegi fioriranno lo stesso. La parola d'ordine di oggi per entrare in certi anfratti di San Frediano è "buttiamola dentro", lo dico egoisticamente, perché non essere né carne né pesce mi mette in difficoltà per la scelta del vino.

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