.

.

martedì 19 marzo 2019

Ribaltare risultati e concetti stantii


Alla fine e con percorsi diversi siamo tutti arrivati a condividere le parole di Coelho. Voi che avete da subito contestato Pioli, io che invece l’ho difeso, e la società che senza cambiare di una virgola la sua filosofia autofinanziata oggi sa come riuscire finalmente a renderla vincente. Siamo quindi arrivati tutti a essere d'accordo con quanto sostiene lo scrittore brasiliano quando dice che chi desidera vedere l'arcobaleno deve imparare ad amare la pioggia. Oggi sappiamo che Pioli è la pioggia (voi il trench l’avevate già comprato) e il Gasp l'arcobaleno (io avevo bisogno di bagnarmi per comprarlo). E poi Coelho si chiama Paulo. Come Sousa. Anche se rimango abbastanza convinto che quando Gasperini morirà quasi certamente non verrà costruita una chiesa in suo onore con un sepolcro per conservarne i resti. E non voglio essere nemmeno offensivo, ma questa ricerca del colpevole unico non vorrei che fosse come quando una ragazzina di 16 anni denuncia il riscaldamento globale, e lo stolto guarda le treccine. Comunque si, ormai è deciso. Aria nuova, come nel PD. Si, perché capisco benissimo che le vostre spalle larghe ormai non giustificano più certi pesi in panchina. Un consiglio che vorrei dare circa De Zerbi, è quello di ignorarlo, così prima o poi si stancherà di piacervi. Ma come arrivare in fondo mitigando la frustrazione che nasce dalle tracce di Rinascimento presenti nel nostro DNA? So che questo è il problema che poi ci spinge a frequentare farine e lieviti madre. Mentre aspettiamo di capire se possiamo giocare la finale di Coppa Italia, vanno ribaltati certi concetti ormai stantii, e così darci alla pazza noia.

Nessun commento:

Posta un commento