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venerdì 19 maggio 2017

Il rapporto Istat è annuale, non anale


Ho una sensazione che vorrei condividere per avere conferma e svincolarla così dall’ambito della mera percezione, mi scuso se il tema non riguarda il nuovo allenatore, la Juve che ruba campionati, coppe Italia e forse anche Coppe dei Campioni, e naturalmente il terzino destro. Arrivo al punto; secondo me quelli che prendono il gelato nella coppetta potrebbero essere gli stessi che poi quando vanno a giro si fanno fare la caricatura dagli artisti di strada. E’ una sensazione anche vostra oppure a voi non interessa perché c’è spazio solo per valutazioni associate prevalentemente alla sfera professionale di Cognigni? Intanto con il caldo partono i tormentoni spagnoli, ma sembra solo a me, o anche voi tra un’ipotesi tattica e l’altra siete convinti che i veri colpevoli di queste mode estive sono stati i comunisti al tempo degli Inti-Illimani con “El pueblo unido”, proprio l’esatto contrario di ciò che succede al Franchi dove la curva fischia la società e il resto dello stadio fischia la curva, per non parlare dei partigiani per i quali fischia addirittura il vento e infuria la bufera. E in un mondo dove siamo sempre connessi, dove la velocità la fa da padrona, vedi l’eiaculazione precoce, lo stress, l’accumulo compulsivo di rabbia verso i Della Valle, un’oasi di pace dove potersi rifugiare esiste ancora nella nostra quotidianità convulsa. Provate ad entrare in uno di quei gruppi WhatsApp abbandonati e rimanete un po' lì, in pace. Lontano dalle lettere aperte di Bucchioni. Altra considerazione resa possibile dalla calma presente in un gruppo WhatsApp abbandonato, riguarda la statistica devastante quanto quella dei rigori a favore, e cioè che muore su strada un ciclista ogni 35 ore. Allora mi chiedo perché quelli del Marasma non regalano biciclette invece di scrivere striscioni. Poi leggo il rapporto annuale Istat (spero non mi diate di gobbo anche per questo) e scopro che è scomparsa la piccola borghesia e la classe operaia, aumentano le diseguaglianze, in poche parole la prossima sarà un’altra stagione dove vince tutto la Juve. Infine, per non passare da quello che non segue la discussione sotto l’editoriale, mi associo al vostro dolore: R.i.p. Chris Cornell chiunque tu sia.

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