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giovedì 22 ottobre 2015

Ritorno allo scudetto

Il fatto che Robert Zemeckis non abbia azzeccato che il 21 ottobre 2015 la Fiorentina sarebbe stata in testa alla classifica, non mi va giù. Certo, cosa ne può sapere Marty McFly di quanto sono stati duri questi anni? Lui in fondo arrivando nel 2015 ha saltato tutta la fase della Florentia Viola. E se oggi passasse da Mormanno penserebbe che il vecchietto con la Panda e il cappello è una DeLorean che non ce l'ha fatta. Ben conscio comunque che la DeLorean al plutonio inquina sempre meno del diesel Volkswagen. Così oggi me ne torno a casa un po’ deluso, non solo perché non so se farò in tempo per vedere la partita, rientro tra i fighetti, e lascio i bar dove servono vino e caffè corretto alle 8 di mattina, quelli dove i vecchietti col cappello e la Panda scatarrano giocando a briscola dalla mattina alla sera. Quelli dove il caffè è vero caffè. Dove si dice no a Starbucks, e si alle bestemmie quando viene giocato l’asso di briscola. E se avessi un lasso di tempo nella manica, per la partita di oggi penserei a Verdù. Mentre capisco come ciò che scrivo possa apparire di difficile comprensione, almeno da quando ho sposato totalmente la filosofia di Cognigni. Quindi so benissimo che per voi sono diventato uno di quegli uomini come le frasi latine da tradurre. Non hanno molto senso, e servono solo per verificare se si sono capite le regole. Poi è successo l’incredibile, io che per lavoro sono uno che “Think Deep”, che crede cioè all’uso del sottosuolo non solo per mitigare i fenomeni dell’ìimpermeabilità della superficie che ormai non riesce più a ricevere, causa di una cementificazione selvaggia. Sono uno che crede alla galleria anche come opera non solo in funzione della viabilità, ma per aiutare a far defluire le acque, per esempio là dove i canali non sono più sufficienti perché il mondo nel frattempo si è popolato molto di più di quando quei canali erano stati pensati. La galleria anche come opera di contenimento per fermare le frane, e più sicura quando si verificano eventi  catastrofici come i terremoti. Insomma, ieri mio malgrado anche io ho dovuto manifestare il mio dissenso, neanche fossimo in Val di Susa. E quando mi hanno portato il vino sono diventato un “No Tav ernello”. La sera poi la coscienza mi ha chiesto il conto però, ero  talmente a pezzi che il parroco di Mormanno, non conoscendomi, mi ha scambiato per il mosaico della cattedrale. Per tornare invece alla mancanza di chiarezza, si è vero, i miei editoriali sono poco comprensibili perché prendo troppo le difese dei Della Valle a prescindere, è vero che l’innamoramento verso Cogngini per molti che mi leggevano e prendevano spunto prima di scrivere striscioni, è inspiegabile. Però la mancanza di chiarezza ha anche un origine più lontana, e non mi riferisco a Cecchi Gori o ai Pontello. Quello che scrivo di così poco chiaro non risente insomma solo dal fatto di aver maturato nel tempo l’arte dell’adorazione. Molto di quello che sono diventato oggi lo devo al nonno Gastone. Lui mi diceva sempre una cosa prima di dormire, purtroppo però, quando lo faceva aveva già tolto la dentiera e non si capiva un cazzo.









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