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domenica 25 ottobre 2015

Lo scudetto potrebbe anche essere un piacevole incidente

A quelli che già non s’intendono di vini vorrei almeno suggerire che il vero gentleman precede la signora nel locale, la conduce al tavolo, la fa accomodare e solo dopo si siede di fronte alla televisione per vedere la partita. A quelli che invece non vogliono pronunciare quella parola solo per scaramanzia, dico che tanto è destino. Così com’è destino quando l'angolo più lontano della cucina rimane sporco perché il cavo dell'aspirapolvere non ci arriva. I dubbi quindi non sono tra chi s’intende di vino, e neanche sull’esito finale di questo campionato, il dubbio più grande rimane quello di formazione circa l’utilizzo di Marcos Alonso. Poi più Roncaglia che Tomovic. Mentre il Bambi ieri ci faceva preoccupare davvero, quando la sua compagna mi chiama, sconvolta, e mi racconta che lui è lì che sostiene di sentire delle voci in testa, e lei poverina, che non sapendo cosa fare, gli ha anche suggerito di uscire dalla pizzeria pensando che fosse il casino. Per fortuna si è risolto tutto quando ha pareggiato Gilardino, e lui ha spiegato meglio che aveva sentito voci che l’Inter era balzato in testa. Oggi malgrado una partita in più, ha invece gli stessi punti nostri, ma è dietro perché ha perso lo scontro diretto. Siamo ancora primi. E se Alonso non ce la fa saremo di fronte a quelle domande più temute che a volta la vita ci mette di fronte, non solo chi scenderà in campo al suo posto, ma tipo “Io chi?” dopo che hai citofonato e risposto “Io”. Poi per quelli che non s’intendono di vini, forse ho capito perché tutto quel Sangiovese a prescindere, cosa gliene può fregare a loro se nel mondo si produce anche altro. Svuotano bottiglie per averne una scorta da riempire con messaggi se mai si trovassero naufraghi su un'isola che non c’è. Messaggi dove chiedono sempre chiarezza, anche se in questo caso circa la loro posizione geografica. E certa decadenza  non si esprime solo per una carta dei vini così limitata, la diffusione del cappuccino con il latte di soia nei bar è forse un segnale ancora più chiaro della decadenza della nostra società. Ieri poi ho avuto modo di leggere il comunicato della Curva Fiesole, non mi sarei aspettato certo un tentativo di giustificare il significato di quello precedente, circa la chiarezza che oggi stona se messo in relazione alla posizione attuale in classifica. Però almeno un qualcosa che andasse incontro alla società, e che anche solo velatamente suggerisse alla curva di non “bubare” sempre e comunque. Tipo: "Inverno si dorme bene, primavera ci sono i fiori,  estate si va in moto, autunno si accendono i camini. Basta lamentarsi!!" Per chiudere vi esorto ad una semplice riflessione, la Venere di Milo è bellissima senza braccia, la Nike di Samotracia è bellissima senza testa, e tu scudetto sei bellissimo anche senza speranza.







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