.

.

giovedì 2 marzo 2017

Dopo Montella solo l'Abbazia di Novacella



L’unica maniera per cercare di eliminare la tristezza che ti rimane addosso come il puzzo di fritto dopo certi secondi tempi, è pensare a chi sta peggio. Spostando l’asse temporale; tipo i tifosi avversari alla fine del primo tempo. Non basta più quindi sapere che per accedere ai PC dell’ufficio il 50% delle password sono “MagicaViola” e il restante 50% “JuveMerda”. Una volta ero giovane e potevo affrontare stagioni fallimentari perché non capivo una sega. Ora però le cose sono cambiate, infatti non sono più giovane. Vorrei anche precisare che non ce l’ho con Salcedo per quella sua maniera un po’ ruvida con la quale si relaziona all’interno di aree protette da un regolamento cavilloso che prevede persino il calcio di rigore. Lui ha i suoi bei pregi come anche quelle ragazze dagli occhi bellissimi che però vorresti trapiantare nelle ragazze che hanno anche gran culi e belle poppe. Io penso che le difficoltà con le quali stiamo facendo i conti siano dovute a una certa mancanza di maturità, lo si nota bene quando la squadra riesce a passare da una cazzata difensiva all’altra senza perdere l’entusiasmo. Ormai la situazione che ci coglie sgomenti ogni volta che l’arbitro fischia l’inizio del secondo tempo è paragonabile alla casalinga che a dicembre deve lavare a mano in acqua fredda. Come dicevo nei giorni scorsi per fortuna mi salvo perché in questo periodo sono impegnato altrove, anche con la testa, in zone dove capisci bene che il Tavernello è l’unico vino che devi essere ubriaco per berlo e non il contrario. E comunque non è solo per il Pinot Nero, Riesling o Lagrein che la sfango, qua riaffiora forte il poeta che è in me, non solo titillato dalla neve che mi stimola a una visione più aulica dei secondi tempi, se fossi per esempio un giocatore della Fiorentina in avvio di ripresa, conscio di non poter sconfiggere il mio avversario, non farei falli di frustrazione che portano al cartellino giallo ma gli direi semplicemente che è ingrassato. Dicevo però non solo la neve mi rende immune dall’oblio dei nostri eroi in marcatura sui calci da fermo tipico dei secondi tempi, anche le avversità atmosferiche più rigide mi ispirano, oggi infatti piove sui volti Sylvaner.

Nessun commento:

Posta un commento