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giovedì 8 dicembre 2022

Gavino Pancetta


Ho 60 anni ma il dato è in aggiornamento, sono sempre stato una persona equilibrata: se facevo una cosa intelligente, poi mi fidanzavo per far qualcosa la domenica. Molto presto sarò io quello che grida ambo dopo il primo numero uscito a tombola, e intorno avremo gente che si misura la febbre col termometro dell’arrosto. E rimarranno comunque persone che troveranno ancora romantici i cappotti e la brina sulle ragnatele. Poi ci sono sogni che hanno l’aggravante della reiterazione: gran bel sogno con delusione a risveglio, riaddormentarsi e riprendere lo stesso sogno pensando allora che non fosse un sogno, e poi di nuovo il risveglio. Il Bambi anche lui alle prese col boicottaggio, in questo periodo di riflessione ha ripreso a considerare vecchie problematiche che aveva abbandonato perché veicolato le emozioni da altre parti. Tipo come fare a pomiciare con il raffreddore, riproponendo la vecchia soluzione dello sfiatatoio delle balene. Ed essendo diventato un buon fruitore di serie tv, a forza di frequentare piattaforme tipo Netflix, mi sono accorto che su Raiplay ci sono ospedali che non esistono, medici che non esistono nella nostra realtà, e soprattutto medici che parlano continuamente con i propri pazienti. Altro che Careggi, se avrò bisogno mi farò ricoverare da Raiplay. Attenti alla stella di Natale perché muore come il basilico, poca acqua, troppa acqua. Tempo che ho dedicato anche alla mia paura di una guerra nucleare, ho rivestito il ripostiglio di carta argentata e ci ho messo una trentina di scatolette di tonno, acqua e la Settimana Enigmistica con una penna: sono pronto. Diciamo per finire che la vita è come lo stipendio lordo.

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