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lunedì 27 giugno 2022

Una lenta agonia


Sarà che non mi piacciono certe operazioni perché sono un tifoso semplice, non ci arrivo. Per questo mi piacciono le ragazze acqua e sapone, specie quando lo raccolgono. Ma anche lì non ci arrivo mai. Il Bambi sostiene che l’ufficialità dell’anfibio renderà la serata ideale per ruttare ai citofoni. Dopo aver già affermato che l’estate è bella solo per drogarsi in un motel. Intanto penso che alla fine resteranno sempre gli stessi interessati più all’immobiliare che a chi fa gol come Immobile, ma in comode rate. E tutti i terzini destri che abbiamo avuto sono stati “il peggiore terzino destro”. Ho il timore che se non viene inaugurato il nuovo Centro Sportivo, e non lo si consegna a chi farà dell’autofinanziamento una metodologia superata dall’interesse per i risultati sportivi, non importerà più curare il merchandising, non serviranno le maglie, sciarpe e cappellini, il vero tifoso Viola si riconoscerà dalla gastrite. Vorrei non pensarci, ho inserito ingredienti come vino e fantasia per dimenticare e per pensare ad altro, purtroppo però non è sufficiente quando mi imbatto nell’impietoso, e sempre più lungo scorrere verso il basso nel menù a tendina per inserire l’anno di nascita. Una lenta agonia. La situazione è arrivata a un punto di non ritorno, quella di non sapere se noi tifosi stiamo guardando le bellezze della città o progettiamo di buttarci giù dal Ponte alla Carraia. Scriverò su questo autofinanziamento un editoriale postumo, quindi devo andare perché non vorrei morire prima di aver cominciato.

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