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venerdì 24 giugno 2022

L'anfibio


Se chiudiamo tutto adesso salviamo il Natale e l’inaugurazione del nuovo Centro Sportivo. Nel frattempo ho chiesto a Doc di portarmi nel 1998 a fare benzina. Nella foto mostro la mia personale percezione di un mercato con poca liquidità. Comunque anche se abbiamo venduto i migliori, non riscattato i migliori, e ci è stato detto che questi sono i migliori anni della nostra vita, a noi il fatto di rimanere in mutande permette di non mentire se si è dei cessi, ed è meglio che farsi parlare dietro. Certo, le mutande vanno cambiate molto spesso, non come fa quel sudicione di Fulco Pratesi. Che ci sia una certa confusione sul mercato è anche comprensibile visto che i soldi sono un problema, altrimenti non si spiegherebbe come si fa in tempi di siccità ad andare a cercare un anfibio come Salamandragora. Da tifoso, una volta con la maglia Viola, l’anfibio intendo, non dovremo sminuirlo, anzi, magari dovremo cercare di valorizzarlo per una futura plusvalenza. Come? Beh, intanto sgombrando le sue lacune tecniche mettendoci un gazebo, togliere i vasi da quell’incedere non proprio elegante, e rifare il vialetto. Tinteggiare la sua autostima, passare l'antimuffa presa in prestito da Ibra, mettere un tavolo e poi darlo in prestito ad una neopromossa. Quello che non capisco, francamente, sono gli applausi rivolti alla Società, ma deve essere un problema tutto mio perché mi sono sempre chiesto cosa ci sia da applaudire ai funerali. La mia fortuna però è quella di aver usurpato il titolo di poeta, che anche se non mi fa dormire mi permette di morire spesso.

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