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martedì 29 giugno 2021

Un periodo da dimenticare


Impiegherò il tempo della telenovela Pezzella per capire come fa il venditore di aquiloni a farne volare 72 contemporaneamente. Intanto non vorrei che fosse un messaggio subliminale, ma Piazza della Passera è zona a traffico limitato. E se posso darvi un consiglio disinteressato, quando uscite per andare a festeggiare l’Italia una mascherina portatevela sempre dietro che la sera rinfresca. Scusatemi se non ho partecipato emotivamente all’arrivo di Italiano e del suo staff, ma ieri mi sentivo di stare molto vicino ai venditori di rossetti, mentre noto questa fantastica nonché dilagante assenza dello strumento di tortura noto come “reggiseno”. Poi ho fatto spazio in cantina recitando un “lasciate che le merci vengano a me” perfetto per l’occasione. Non vi sembra che girare senza mascherina provochi lo stesso imbarazzo di quando ti esce una palla di fuori? La storia di Chiesa mai alla Juve mi ha portato a riflettere sul fatto che gli uomini non trovano le cose, ho capito che sono le donne a nascondergliele scientemente. L’esperienza del Bambi non è stata da meno, ieri quando ha saputo della conferenza stampa di Conte gli è risalita l’ansia, gli è mancato il respiro come ai veterani del Vietnam quando nei film si svegliano urlando tutti sudati. Stessa cosa che succederà a me alla prossima conferenza stampa di Rocco. So che vi sembro distratto e senza interesse, e infatti sono distratto e senza interesse. Rimango sulla sponda ad aspettare che passino di moda i piatti di ardesia, del resto tutti abbiamo almeno un periodo da dimenticare nella vita, e penso alla vostra fase shabby schic. Stoici resistono i 32 minuti, ho fatto vedere a Tommaso i vecchi album delle figurine Panini dove ho trovato qualcosa che mi piace dell’Europeo. E’ lassù.

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