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venerdì 13 gennaio 2017

Le caramelle gelée



Passa il Milan anche se non l’ho vista perché ho fatto come i gatti che sceglierebbero Masterchef. Ho preferito vedere il sorriso di Cannavacciuolo, quello di Montella già lo conoscevo. Viste le temperature sarà stato al settimo gelo. Col freddo è facile amare la propria squadra anche se gioca male come contro il Chievo, la vera sfida è amarla con i 40 gradi umidi di Ferragosto, e magari con un mercato che non soddisfa. Un tempo avrei preferito vedere altro che una gara di cucina, era quando la Beatrice dalle poppe grosse mi confessava di non riuscire a togliersi i miei occhi di dosso. Altri tempi, non solo c’era Antognoni, e non solo condividevamo il letto, anche altri interessi vari e soprattutto le caramelle gelée, ci compensavamo anche in questo, era daltonica e si mangiava quelle più schifose perché tanto non vedeva il colore. Masterchef o la partita di Coppa Italia è il bello di poter decidere, così come c’è chi si alza alle 5 di mattina per andare a correre e chi si fa una sega. Mentre il brillantino sul dente solo se si hanno le giostre. Domenica intanto è prevista neve a Firenze manco fossimo a Pescara, Sousa potrebbe continuare così a fare turnover in campionato lasciando Kalinic ancora a riposo.  E che poi non si venga a dire che non gioca perché è stato venduto ai cinesi. Lo so che ci sono quelli del ridimensionamento che sanno, quelli che la verità è sotto gli occhi di tutti e che noi non la vogliamo vedere pensando che la verità siano le occhiaie. Per me non nevica, domenica potremo quindi giocare e vincere, bisogna sempre trovare un modo per vivere meglio. Non si può sempre e solo cercare una data utile per il recupero della partita in un calendario pieno di impegni. Certo la mattina è più bello avere un caldo abbraccio che ci scalda, un gol di Bernardeschi al 92°, ma quando non c’è funziona anche spararsi addosso l’aria del phon. Oppure sei a farti la doccia e finisce l’acqua calda? E’ subito Gipsy Kings. Insomma, c’è stata la guerra civile spagnola ma ora c’è il Guernica.




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