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domenica 1 gennaio 2017

La linea editoriale


In questo risveglio col 17 sulla maglia c’è una nuova consapevolezza in me; la vita non è un film dove si beve del Nerello Mascalese mentre si cucina, pieni di fascino, poi si sorride e si fa l’amore. Lo faccio nella realtà di Legnaia e sono già ubriaco prima che bolla l’acqua. Come tutti gli ultimi dell’anno mi sono stupito nel vedere i TG mostrare all’ora di pranzo che dall’altra parte del mondo l’anno nuovo è già iniziato. E così vista l’ordinanza di Nardella che aveva vietato di sparare i botti a mezzanotte, con Furio ci siamo attaccati a quelli neozelandesi e abbiamo anticipato di un bel po'. L’oroscopo dice che sarà un 2017 pieno di amore per la Fiorentina, di quello senza barriere, e se ce ne sarà qualcuna le stelle consigliano un tiro a foglia morta. L’ultima delusione dell’anno è toccata al Bambi quando ha scoperto che Cracco non accettava i buoni pasto, mentre l’umore peggiore dovrebbe essere il mio visto che mi sono svegliato con una disposizione d’animo non proprio adatta a invecchiare. Poi abbiamo ricordato le festicciole a casa della Beatrice per salutare l’anno nuovo, con la mamma sempre vigile che cercava di capire se quando parlavamo con la figlia e abbassavamo lo sguardo lo facevamo per via di un carattere debole o perché aveva delle gran belle poppe. Poi a proposito del mercato di gennaio ci siamo detti che alla fine un giocatore non lo vedi se viene in prestito senza obbligo di riscatto, ma lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Intanto il fair play finanziario si è abbattuto anche sulle feste in tv con la presenza di Gazebo e Sandy Marton a traghettarci nell’anno nuovo. Forse allora era meglio Benalouane. Ma io ho reagito prontamente e quando sono salito sul primo trenino che passava è stato subito; BRIGITTE BARDOT, BARDOT, BRIGITTE BEIJOU, BEIJOU! Mentre per il primo post dell’anno, sempre così importante perché segna la linea editoriale vorrei andare sul sicuro e chiudere con un bel: W LA PASSERA.


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