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martedì 31 gennaio 2023

Spreco imperdonabile


Dopo il gol sbagliato da Milenko confesso di aver chiesto al farmacista qualcosa per la fauna intestinale, non solo, la merla non sa del riscaldamento climatico di Greta. Mentre la mia non è paura di non farcela ad arrivare a fine stagione, è consapevolezza. Perché quando la Fiorentina latita tra le mie passioni, mi appare sempre una gran passera, la incrocio, e lei fissa l’orizzonte non degnandomi nemmeno di uno sguardo distratto. Perché trovano così interessante l’orizzonte? Così quando la Fiorentina latita tra le mie passioni, ed è già passata quella gran passerona di cui sopra, guardo l’orizzonte per capire cosa ci sia, e al massimo c’è una Panda. A questo punto mi sento di poter eleggere come coppia dell’anno il padre di Djokovic e la mamma di Zaniolo. Speriamo che almeno mercoledì non mi faccia male il buonumore, perché in questo scorrere degli anni abbracciati alla mediocrità, ritrovo pari pari il medioevo dei passaggi a livello. Accontentarsi di non perdere è come evitare di sorridere per paura che con il freddo si spacchi il labbro inferiore. L’errore di Milenko? Lo stesso di quando per smorzare il piccante delle olive ho usato il gin tonic. Non vincere certe partite? Un autolavaggio e nessuno a fianco da ravanare in mezzo alle cosce. Spreco imperdonabile.

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