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mercoledì 30 novembre 2022

Fino alla fine della Juventus


Con tutti i falsi in bilancio che si perpetrano nel nostro Paese proprio la Juve dovevano andare a controllare, mi diceva quel gobbo dell’idraulico di Santo Spirito, che poi non è niente di diverso da ciò che è successo ad Ischia, con tutti gli abusi edilizi che ci sono in Italia proprio lì è andato a fare l’acquazzone. VAR o non VAR la colpa è di un rigore finanziario sospetto. Gianluca Ferrero se non ho capito male dovrebbe essere il nuovo curatore fallimentare. Non è certo colpa mia se questo scandalo Juve, se questo odore di Serie B nell’aria, mi distolgono dal Mondiale. Adesso i vulcani che dopo anni e anni di silenzio si risvegliano e sbottano un po’ possiamo capirli. Il Bambi ha festeggiato addentando un panino con la marmellata di albicocche e il burro di arachidi, una roba che ti mette contro i compagni, i fasci, i nutrizionisti, e il pane in cassetta, però al farro, giusto per confondere le idee sul Mondiale. Fosse solo non guardare questa manifestazione in Qatar, il problema vero è che mi sono distratto un attimo e mi ritrovo un figlio di 23 anni. Negli anni ho conosciuto tante persone, e oggi vi parlo di una perché è l'esatto contrario di Nico Gonzalez. Questo tizio, a differenza dell’argentino, si aggrappava a tutto pur di non cadere: è capitato che si aggrappasse al tram, che si aggrappasse al cazzo, che si aggrappasse al collo. Finché alla sua porta bussò la morte. Aprì la porta, riconobbe la morte e si aggrappò a lei per essere portato via. Forse perché la morte è l’unica cosa che riesca ancora a stupirci. Altro che una tallonite degenerata in lesione di secondo grado del bicipite femorale.

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