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venerdì 29 novembre 2019

In giro tra fusi orari


Parto alle 15:40 e arrivo ad Auckland domenica mattina alle 5:00 (17:00 di sabato in Italia). Un editoriale da Doha? Ma sarà ancora oggi. Di sicuro in giro tra fusi orari c’è molto rancore se è vero che ci sono lettere a Babbo Natale con dentro dei proiettili. Lo stesso rancore che Firenze ha provato per Pioli quando ne vinse una sola alla volta per sei volte di seguito, e non sei volte in 90 minuti come avrebbe voluto il tifoso. Forse dovrebbero piovere gocce di Xanax. E per questo al primo duty free comprerò un calendario dell’avvento fatto da una ditta di psicofarmaci. E non a caso così tante volte la diffidenza verso Pradè viene scambiata per insonnia. Dico che mi sento fortunato quando perdo contro Cagliari e Verona se penso a quelli che hanno perso la testa per Hagi. Adesso non ci rimane che aspettare Pedro, con la speranza che non sia come chi si avvicina alla laurea e allo stesso tempo alla disoccupazione. Poi quando leggo tutte le soluzioni che vengono proposte mi viene in mente di sviluppare una  APP che le trasforma in immagini semplificatrici di realtà complesse. Naturalmente c’è anche il tutorial di come tagliare efficacemente una melagrana. Anche se nelle soluzioni vincenti che leggo trovo sempre un po’ gli stessi rimedi, come quelli che iniziano il corso di sommelier e per i primi sei mesi in qualsiasi bottiglia ci raccontano sempre sentori di salvia, liquirizia, e frutti maturi. Il mio sogno a questo punto non è Maran, ma vedere le persone andare in giro non con i telefonini ma con la bandiera Viola. Sappiate comunque che dopo ogni editoriale mi faccio sempre la doccia. Poi vorrei fare un test per capire chi tra gli utenti del blog azzecca almeno gli interruttori di casa.

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