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martedì 28 febbraio 2023

La maionese


Penso che un sonno così non ritorni mai più. Mi riferisco a Dazn che si perde letteralmente il tracciante di Biraghi. A prescindere da quegli incapaci, guardo sempre la vittoria in trasferta con la stessa emozione dell’archeologo che scopre una pittura rupestre del Paleolitico. Così superati Sassuolo e Lecce, riagganciato l’Empoli, diventa un campionato in cui la trama si infeltrisce. Anche se la partita è stata brutta, anzi, non una partita ma una finestra sul porcile di questo campionato. E dire che il maltempo di domenica, quella pioggia piena di rabbia, è stato come se al cielo fosse ritornato in mente il gol di Pinamonti la scorsa stagione al Castellani. Direi che con questa Viola ci teniamo per mano come due anziani che vogliono tornare a casa assieme. E se il Pd aveva bisogno di una donna figuriamoci noi. Dopo i selfie di fronte al relitto della Concordia, davanti al cancello di Avetrana, quelli al funerale di Costanzo, adesso ne rimane solo uno. Tombale. Con Giuseppe Barone. Menomale che siamo tutti d’accordo almeno su una cosa, lasciamo perdere se Nico vale quanto è stato pagato, ma dopo il fuoco e la ruota la più grande invenzione dell’umanità è il Pinot Grigio Rosato Macerato Orange della Torrazzetta (il cartone arriva oggi). Bene ancora Cabral, ieri va dato merito finalmente anche a Ikonè. Mentre peggio del Verona solo la Goal Line Technology. E alla fine la Fiorentina che vince tre a zero in trasferta è come quei video che durano 25 minuti per spiegare come fare la maionese in tre minuti.

lunedì 27 febbraio 2023

Il gemellaggio


Cosa vorrà dire che ormai mi emoziono solo con i vini. Macerato dentro come sono, buccia sulle bucce. Ora che ho messo a riposare la mia passione sui lieviti. Al + 10 del Bologna, al 15° posto, rispondo con i 14 gradi del Pinot Grigio rosato, macerato, orange della Torrazzetta. Un antidoto agli americani di Broccolino. Un siero contro le classifiche che parlano chiaro. Oltrepò Pavese e Oltrarno in un gemellaggio che va oltre. Se almeno Rocco avesse messo la vigna di famiglia invece che della tomba, al nuovo centro sportivo sportivo si potrebbe produrre Cirò Rosso come il bilancio sportivo della sua gestione. Un’annata in cui se non portiamo a casa una delle due coppe saprà di sughero. Non a caso vi avevo iniziato ai tappi a vite, perché mentre voi non guardate più là del campo, io vado oltre. 7 votazioni in meno alle primarie del PD valgono una bottiglia di GriMaRo comprato online in Azienda. Il mio disaccordo nei confronti della gestione Commisso lo esprimo attraverso la potenza di certi tannini. Chiedo a tutti un minuto di silenzio in memoria di una Fiorentina che fu. Sono esonerati i venditori ambulanti di ombrelli che potranno continuare la propria attività, non solo durante il minuto di silenzio, ma anche quando in coppa pioverà sul bagnato. Ma la gente normale senza vino che si beve quando guarda la classifica? Non si berrà mica quello che dice Rocco?

domenica 26 febbraio 2023

Il film tedesco


In questa mattina di tempo come la classifica mi è venuto in mente che quando si litiga con la propria passione la colpa non è mai di uno solo, ma anche del Direttore Generale. Ma orientativamente sono sempre tifoso Viola. Malgrado loro. E poi sono convinto che tutto questo non detto sul momentaneo zero a due contro il Braga, sono macigni sull’anima della Fiesole che pesano quanto vedere la propria squadra soccombere. O forse più semplicemente siamo tutti la rottura di palle di qualcuno. Intanto fuggo dalla malinconia con interessanti merende, perché nella vita bisogna sapere incassare i “io sono Giuseppe Barone”. Enzo diceva “E mi vieni incontro con un ombrello che non è quello che ti ho regalato io. Anche da lontano si vede che non mi vuoi più bene”. Anche la Viola ci viene incontro con la terza maglia. Menomale che ci sono le coppe, anche se passare dal gin tonic al Polase è un attimo. Ma non ci resta che aspettare, anche se 13 minuti di cottura non è pasta, è un film tedesco.  

sabato 25 febbraio 2023

Una segnalazione che vale Kvaratskhelia


Vorrei tornare indietro nel tempo non tanto per ritrovare la giovinezza, soprattutto per ritrovare certe situazioni come quando s’incazzò la Beatrice dalle poppe grosse perché dopo avermi chiesto di dire parolacce mentre trombavamo cominciai ad insultare Pontello per la cessione di Baggio. Nel frattempo ho avuto una grande esperienza attraverso un menù degustazione di un ristorante prossimo alla stella a Sacerno (poco fuori Bologna), tanto che mi sono convinto che in questa vita siamo nati per soffriggere. Così posso regalarvi una segnalazione importante, preziosa, un vino pazzesco, un biologico macerato rosato orange dell’Oltrepò Pavese (Pinot Grigio): azienda Torrazzetta “GriMaRo”. Comprare subito (non è Nico, non è Ikonè e costa meno di quanto il Napoli ha pagato Kvaratskhelia). Adesso mostra in Sant'Ambrogio e poi panino con il polpo da “Fratelli di Mare”, e se mi dite che penso solo a mangiare, alludendo meschinamente al sesso, vi rispondo che il sesso da giovani ci fa sentire adulti, che da adulti ci fa sentire giovani, mentre da vecchi ci fa sentire miracolati.



venerdì 24 febbraio 2023

Il numero fortunato


Cerco risposte dentro di me su Ikonè e Nico, e non le trovo. Penso che sono un uomo e che allora devo farmi aiutare dalla Rita. Come sempre lei trova tutto. Di Dodo non parlo. Non ho molto tempo per scrivere cose banali sulla rimonta, non ho neanche tanta voglia ad essere onesti, quindi mi limiterò all’evento meno banale, a differenza della solita partita oscena dei due di cui ho già detto. E di Dodo non parlo. Il tempo non c’è, la voglia nemmeno, dei due ho già detto, allora che dire se di Dodo non parlo? Di banalità dico solo bravo Cabral, per il gol ma soprattutto per l’esultanza. Allora chiudo con la consapevolezza di chi ha assistito ad un cambiamento epocale cogliendone il significato che solitamente viene capito e studiato nel lungo periodo. Dopo ieri, cioè, la goal-line-technology sarà come la matematica per Frassica quando dice che il numero fortunato è il blu.

giovedì 23 febbraio 2023

Paranoia di un tifoso


Ho idea che quando la volpe non arriva all’uva, la volpe si iscrive in piscina, ci va una volta, viene cacciato perché non indossa la cuffia, torna con la cuffia ma prende i funghi e non ci torna più. Dopo tutto l’uva non vale tutta questa superficie commerciale. Se qualcuno si chiede perché non mi sono innamorato di Rocco appena arrivato, e poi perché non l’ho portato in trionfo, la spiegazione sta tutto nel mio approccio a certe situazioni, un allenamento giornaliero della mente proprio allo scopo di evitare innamoramenti troppo affrettati. Quando ancora avevo appetiti sessuali, prima cioè dell’avvento di “spaghetti meatballs”, se vedevo una bella ragazza mi chiedevo come poteva essere stare con lei, ma non andarci e basta, conviverci proprio, erano pensieri carichi di cinismo. Lei era in bici con il casco, luce, giubbottino. E pensavo a che rompicoglioni poteva essere. Così tra di noi finiva subito. Si dice che il segreto di Corvino, e quindi del Lecce, capace di precederci in classifica con il monte ingaggi più basso d’Europa, sia quello di allinearsi agli sconti di Poltronesofà. Insomma, per farla breve vorrei tornare a guardare la Fiorentina come Nina Simone guardava il suo pubblico, prima del concerto. Anche perché sto diventando paranoico, vedo addirittura esterni a piede invertito, e così penso che le mie piante mi guardino di sottecchi mentre metto l’acqua nella macchina del caffè.

mercoledì 22 febbraio 2023

Allora era meglio il tonno del Chianti


A volte quando scrivo editoriali mi sembra di parlare da solo, e non sono neppure d’accordo. Intanto la persona più anziana mai registrata a Firenze è morta nel 2019 a 106 anni. Grazie al DNA estratto dal suo ragù hanno clonato un bomber scomparso ormai dal 2000. Firenze è città difficile, e per chi entra a far parte della famiglia Viola lo è ancor di più, noi avevamo le vespine immaginarie prima ancora di Napo Orso Capo e già davamo fastidio ai grandi per il rumore, e agli ambientalisti per i fumi di scarico. Però c’è anche da dire che non vorremmo non esserlo tifosi Viola. E a questo proposito mi viene in mente quando Troisi postino diceva a Neruda di essere innamorato, mentre il poeta rispondeva che non era molto grave, che c’era rimedio insomma. E qui il postino, impaurito, si affrettava a precisare che lui non voleva rimedi, che voleva stare malato. Anche se sappiamo benissimo che ci stanno propinando giocatori non giocatori, proprio come il tonno per vegani: 0% tonno 100% Viola Park. E poi proteine di pisello, cosa c’è di più adatto se lo dovessimo prendere nelle mele anche in coppa?

martedì 21 febbraio 2023

L'errore fortunato


Metà delle cose che dice Freud sul significato dei sogni si può spiegare col fatto che la Viola scivola sul fondo della classifica. Mentre l’altra metà si può spiegare col fatto che Giuseppe Barone è come avere il cinghiale della Brioschi sullo stomaco. E ormai della domenica mi piace solo il sabato. Prendendo spunto dalla ripetizione di un calcio di rigore, la Fiorentina avrebbe bisogno di un arbitro che faccia ripetere anche i gol sbagliati su azione. E poi il vero rammarico non è aver preso Nico al posto di Kvaratskhelia, ma che anche quest’anno il Giappone stia fiorendo senza di me. Ma il mondo va avanti e così dopo il latte senza lattosio, i dolci senza zucchero e la pasta senza glutine, c’è anche la Viola senza mai una gioia. Ma io dico, come è possibile che per errore, almeno una volta, non ne abbiano comprato uno buono davvero. Mi sembra incredibile che tra tante operazioni non si siano create mai condizioni favorevoli malgrado la volontà opposta dei nostri geni del male. Tipo un ingrediente sbagliato che genera un grande piatto. Lo dico perché ricordo ancora quando il Bambi durante la pandemia incrociò lo sguardo della farmacista e si sorrisero con gli occhi. In realtà lei stava sbadigliando dietro la mascherina, mentre lui cercava di trattenere uno starnuto, ma ormai era tardi e così essendo l’ultimo cliente lei chiuse e finirono a trombare tra gli antibiotici e gli integratori. Così come succede al Napoli che per un errore  fortunato vince il campionato senza lo stadio di proprietà.

lunedì 20 febbraio 2023

Certe volte ci vorrebbe un gemello


Vista la partita al ritorno da Livorno devo dire che il cacciucco meritava. Mentre a proposito di Modigliani ho dovuto prendere atto che anche il Lecce ci è passato avanti. Menomale che ci sono le coppe, che da una parte ci regalano speranze, e dall’altra, nel caso in cui la Cremonese bla bla bla, potrebbero mettere fine allo scoramento di certi editoriali del giorno dopo. E se Cabral e Jovic, anche se a stento’, qualche golletto alla fine riescono a racimolarlo, gli esterni sono invece indifendibili, Ikoné e Nico la delusione più grande. Come tifoso mi sento triste come quei meccanici che con le macchine elettriche non potranno più pulire le candele e cambiare i filtri. Ma quando ci tieni davvero a una squadra, come succede a me, sai che l’ultimo vaffanculo è sempre il penultimo. Modigliani non potrà certo cancellare questa ennesima delusione, ma il cacciucco si. Ecco, ieri è stato uno di quei giorni in cui se avessi avuto un gemello lo avrei costretto con la forza a guardare la partita registrata al mio posto. Mentre il Bambi sostiene, oltretutto dopo aver visto il video di Barone che affronta il tifoso, dato che Rocco ama snocciolare numeri, sostiene che a Joe e Rocco preferisce una Moretti da 66.

domenica 19 febbraio 2023

Niente più ti lega a questi luoghi


Non ricordo nemmeno da quanto tempo non saltavo una partita della Viola, ora però che i miei sogni sono nel cassetto fiscale, sono cambiate le priorità. Oggi cacciucco domani chissà, magari il trapano della LIDL. Troppi 8 punti dal Bologna, e se anche l’Empoli è davanti allora meglio rifugiarsi nella mostra di Modigliani per capire se anche i suoi soggetti allungavano il collo per vedere la classifica dell’Udinese. Se almeno Joe e Pradè per una volta facessero le corna ai 13 Gobbi e andassero da Cannavacciuolo potrei sperare in una delle sue pacche. Quindi accolgo questa nuova giornata con un bel sorriso smagliato, perché alla fine penso che fino a quando ci sarà Rocco saremo clandestini dentro la passione. E magari mi perdo la rovesciata di Cabral. Però ho l’opportunità di verificare se è uno di quei giorni dove ieri ero giovane e oggi non digerisco più il cacciucco. A prescindere dalla verifica di cui sopra, succeda quello che deve succedere contro l’Empoli, ho l’età giusta per smettere di rimanerci male. Poi passato Sanremo, per fortuna è tutta una discesa verso l’estate.  

sabato 18 febbraio 2023

Là dove c'è un sole bellissimo


Gin tonic e Rustica San Carlo, poi considerazioni sparse del tipo che uno sposato pensa al divorzio per più di tre anni in tutta la sua vita matrimoniale, e il tempo rimanente pensa alle coppe. A sessant’anni suonati mi aspetto che al posto del resto mi diano la Settimana Enigmistica, per questo ho comprato le scarpe arancioni. Come antidoto. E malgrado l’essere boomer con le scarpe arancioni, trovo ancora insopportabile tutta questa presunzione femminile nel ritenere banale centrare la tazza del wc indipendentemente dalle condizioni. Cosa mi aspetto dal futuro? Una puntata speciale di “Storie maledette” nella quale, davanti a Cabral la Leosini chiede “Prima di addentrarci nel cuore buio della vicenda, ci racconti il suo amore per le rovesciate…” E a proposito di Cabral mi sono fatto persuaso che sia elefante e cristalleria allo stesso tempo. Perché fuori dalla sterilità offensiva c’è un sole bellissimo. Sono molto contento dei gol degli attaccanti, anche se so già che qualcuno obbietterà che i gol delle punte sono come quando a Natale ti regalano una cravatta. Mentre il Bambi ha visto il video di un balletto hip hop sul vagone della metro Milano, e ha detto che a lui succede ogni volta che non si regge sulla tramvia. Il problema del tifoso che si allontana dalla propria passione, come succede in questo momento a me, è colpa del cuore che è tutto muscolo e niente cervello.

venerdì 17 febbraio 2023

Il test


Se Berlusconi ha un’assoluzione per ogni problema, la stessa cosa non si può dire per Italiano, in senso generale, ma il problema degli attaccanti almeno ieri sembra averlo risolto. Dopo il giovedì grasso, anzi, forse è più corretto dire con le ossa grosse, oppure con la ritenzione idrica, o ancora con un pantalone che ingrossa, insomma, dopo quel giovedì lì, c’è quello di Jovic il grasso. E se la Viola vincerà una coppa, forse Ruby utilizzerà la sentenza per entrare nell’asse ereditario di Mubarak. Se invece chiuderò il blog sarà per alzare il gomito solo per tossire. Non vi ho mai chiesto niente, ma oggi ho bisogno che qualcuno di voi crei un fotomontaggio con Cabral in sforbiciata. Quando finisce un amore, così come quando finisce un blog o una messa, nel mio caso non sarà un semplice “amen”, ma un più gustoso ramen. Perché il mio problema è capire se ho già fame o ancora fame. Se la Cremonese si dimostrerà più forte del Braga così da buttarci fuori ho già trovato come sostituire il tempo dedicato agli editoriali: scriverò una storia sulla donna gommista. Un’idea basata su gente di sesso maschile che si bucava le ruote di proposito per farsele riparare. Poi, nel caso, avvierò una serie test, il più importante dei quali la torsione del braccio, sotto la doccia, per lavare la schiena. Al momento rimane il test d’invecchiamento più efficace. Se invece la Cremonese verrà asfaltata continuerò a fare il giovane comprando scarpe di colore arancione, che non sono proprio le più indicate per un uomo di sessant'anni suonati.

giovedì 16 febbraio 2023

La sterilità offensiva è un virtuosismo


Vediamo di calare l’asso di Coppa e non le Braga. Ma non c’è solo la Viola a dover fare i conti con la morigeratezza del proprietario, anche Amsterdam attua una nuova stretta nel quartiere a luci rosse.  No cannabis e serrande abbassate entro le 3. Ormai come segno di trasgressione e perdizione è rimasta solo la rovesciata di Cabral. E mi sono limitato a non rivelare chi aveva perso il pallone sul gol della Juve perché sarebbe stato vilipendio di cadavere. Penso di spostare l’attenzione dalla Fiorentina ai negozi che espongono i manichini in posizioni verosimili, tipo la segretaria che aspetta la fotocopia dalla stampante. E se la Fiorentina non riuscisse a eliminare la Cremonese in Coppa Italia come gesto eclatante di protesta, oltre a chiudere il blog spezzerò gli spaghetti, poi sostituirò l’inno di Narciso Parigi con “cubetti cubi cu”.  Si dice che la proprietà abbia concordato la prossima intervista post-partita di Italiano, quando a fronte della solita sterilità offensiva il tecnico dichiarerà che il gol fa battere il cuore, quindi aumenta la respirazione, quindi fa emettere più CO2. Il gol è un pericolo per l’ecosistema.

mercoledì 15 febbraio 2023

L'autoritratto


Prima di vedere il 4 2 4 della disperazione pensavo che non ci fosse niente di più orribile di un set di nani da giardino slavati dal tempo, acquattati in un giardino umido e ombroso. Ormai bisogna rifugiarsi in quella felicità che sta nelle piccole cose, fermo restando che per le piccole cose serve il filo interdentale. E poi è un calcio che esprime episodi tipo Lukaku che fa apprezzamenti sulla mamma di Barella, nemmeno avesse parlato con Gino Paoli. In soffitta nascondo un autoritratto che guarderà le partite al posto mio. Magari è arrivato il momento di parlarmi. La compagna del Bambi, forse per confortarmi, dice che di facile c’è solo ingrassare. Perché alla fine ho pensato che il problema non è quando in televisione si vedono due uomini che si baciano per finta, ma quando si vedono due centravanti che fanno cagare davvero. Se guardi ininterrottamente un tifoso Viola per la durata di tutta la partita gli vedi ingrossare le palle, tipo i filmati dei fiori che sbocciano. E dopo la decapitazione la testa umana rimane cosciente per 3 o 4 secondi, durante i quali non vuole più sentire parlare di Viola Park.

martedì 14 febbraio 2023

Un San Valentino per diabetici


Purtroppo sono arrivato lì dove temevo, domenica mostra e ristorante, la Fiorentina non è più la priorità. E la cosa più amara è fare outing proprio per San Valentino. Meglio il cacciucco del calcio. Insomma, apro la stagione dell’astensionismo. Certo, poteva anche andare peggio, potevo essere tra quelli che fanno il pubblico in “Ciao Darwin”. Non ce la faccio più a seguire questa Fiorentina, ho continui sbalzi di umore, basta cazzo, basta! Ahahahahaha. Ieri mattina quelli del Bar Bianchi, raccolto il mio sfogo dopo la sconfitta coi gobbi, mi hanno piazzato un pallone spia sulla testa con la scusa di distrarmi, ma secondo me l’hanno fatto per vedere se Rita gira in mutande. E sempre riferito alla Viola, del resto la parola “Amore” deriva dal greco “Buscofen”. Basta con i post-partita dove si rimugina sul solito 4 2 4 della disperazione, dopo partita che è poi come nelle terapie di gruppo, quando il terapeuta ti fa venire fuori tutto e arriva l’ora di cena. Tu vai a piangere in camera, e lui va a ingozzarsi ai 13 Gobbi.

lunedì 13 febbraio 2023

A proposito di Ranieri


Malgrado una Juve in avanzato stato di decomposizione siamo riusciti a rendere ancora più mediocre la classifica. Fanno meno danno due uomini che si baciano a Sanremo (forse neanche Andreotti e Riina si erano spinti così avanti) che i nostri due centravanti partendo dalla panchina. E ormai proprio come per Sanremo, a guardare la Viola vince chi rimane sveglio. La formazione iniziale ci ha detto comunque che Cabral e Jovic possono tranquillamente aprire un’autofficina. E se alla fine Ranieri si è dimostrata la migliore versione stagionale di un centrale di difesa, non ci resta che aspettare l’inaugurazione del Viola Park. Guardando Amrabat, e non avendo seguito i mondiali mi chiedo se alla fine il Marocco ha vinto il Mondiale. Di buono c’è che dopo una settimana di canzonette oggi possiamo finalmente tornare a parlare di calcio. Se il calcio vi avesse invece un po’ indisposto perché nel 2023 solo Samp, Cremonese e Salernitana hanno fatto peggio di noi, propongo una bella vacanza, una settimana a percorrere la vastità delle gambe di Luisa Ranieri. O se preferite, la migliore versione stagionale di un paio di cosce.

domenica 12 febbraio 2023

Il superpotere del Viola Park


L’uomo che non può partorire risponde alla depressione post-parto con quella post-partita. Noi tifosi Viola siamo come la lucertola di Apple che schiatta e risorge solo quando arriva il Rocco di turno. Con la speranza che si ripaventi finalmente un centravanti così come ha fatto Vessicchio nella serata delle cover. Mentre è stato trovato un pacco sospetto vicino alla sede della Fiorentina. C’era dentro la lista dei nomi acquistati da Pradè e Barone. Noi che abbiamo fatto passi indietro da gigante. Comunque voglio pensare che qualunque cosa succeda, è sempre meglio di come sarebbe andata se fosse andata peggio. Perché se questa squadra mi togliesse la banalità non saprei più cosa scrivere. E sono pure convinto che nel Viola Park ci sarà pure un superpotere tipo quello di Tesla capace di trasformare l’automobilista in un Testimone di Geova dell’elettrico. Purtroppo per porre fine alle sofferenze c’è bisogno di andare in Svizzera, mentre dal chiosco del porchettaro fuori dello stadio, ricordo benissimo provenire un meraviglioso profumo d’infarto. Un altro ricordo mi riporta proprio a una partita contro la Juve, quando da sedicenni, alla terza raffica di tramontana persi la Cecilia e non la vidi più, non denunciai nemmeno la scomparsa per non allarmare i suoi. Poi persi anche la partita.

sabato 11 febbraio 2023

Quel che resta di Juve-Fiorentina


Questo periodo di calo del desiderio Viola mi è almeno servito per fare pace con i mali estremi. E forse ritroveremo un centravanti vero solo quando finiranno i saldi Poltronesofà. Purtroppo quando vedremo finalmente la famosa rovesciata di Cabral ci verrà l’ecopelle d’oca. Il fatto che da Batistuta siamo passati a questi è la conferma che non importa quanto ci impegniamo, moriremo comunque tutti democristiani. Perché quando si ha voglia di cambiamento come Italiano, senza averne il coraggio però, allora si compiono piccole, ingannevoli variazioni, tipo invertire gli esterni. C’è il Pizzichi che un tempo faceva tutte le trasferte, oggi quando vuole godersi la vita occupa per un po’ il lato libero del letto. Per fortuna possiamo dire che l’andamento demografico aiuta l’estinzione del tifoso. A chi si meraviglia che Tom Morello suoni con i Maneskin, si è lasciato trarre in inganno come Pradè quando ha preso Cabral, quello non è Morello ma Aldo Baglio. Ci sarebbe anche Juve-Fiorentina, che se fosse un esame sarebbe “Prof ma neanche 18?”. Come sono lontane le domeniche di quasi quarant’anni fa, arrivavo a sera senza l’immagine di Rocco in tribuna, mi piaceva cenare con il caffellatte e guardare Drive-In, con il paninaro e le poppe di Tinì Cansino. Insomma, Juve-Fiorentina con i gobbi devastati, noi cosmosodomizzati, praticamente una cena sushi all you can eat. Addio dignità, addio mondo, addio appetito.

venerdì 10 febbraio 2023

Con la Beatrice nel cuore


Quando ieri dicevo del mio bipolarismo, confermo che alla visione di Lazza ho esclamato “alzati e vaffanculo”. Perché la sera Sanremo, la mattina alla meno (come la Viola). Devo dire con la Beatrice nel cuore che è proprio l’anno senza poppe. Il colpo di fulmine avviene nei primi 7 secondi, che nel mio caso però sono tutti dedicati a guardare la carta dei vini. Il ballottaggio tra Jovic e Cabral, invece, è come quei bicchieri alti e stretti che ti portano in birreria e che sembrano portaombrelli. Ormai è chiaro che bicchiere e centravanti vanno portati da casa. La partita con la Juve si porta dietro i soliti dubbi, siamo soli nell'universo oppure c'è lo sciopero del tifo? Poi quel gran tossico di un Bambi, se ne è uscito dicendo che gli Articolo 31 si erano vestiti da cartine. E penso che non ci sia altro da aggiungere.

giovedì 9 febbraio 2023

L'amico napoletano


Il Bambi entusiasta di Pelù che ha rubato una borsa, costretto a guardare Sanremo perché si è tagliato i capelli corti e sta a casa per via del freddo alla testa. Di mio dico che il monologo lo avrei fatto fare a Sabrina Salerno. Mentre c’è chi avanza l’ipotesi che il cantiere del Viola Park sia stato l’ultimo covo di Messina Denaro. Per tornare sulla Terra, l’allarme di una macchina suona senza apparente motivo, una signora anziana in Santo Spirito maledice il freddo, il commesso della ferramenta fuma sulla porta, la barista argentina ha un gran bel culo. Se Rocco dice che tutto va bene madama la marchesa, mentre noi qualcosina che non va l’abbiamo notata, ci ritroviamo davanti al più classico bivio interpretativo, tipo quando non sai se quello è un bambino bruttissimo oppure è un cane bellissimo. Così come la mia bipolarità che va dalla poesia al vaffanculo. Diciamo pure che ho provato a scrivere qualcosa di intelligente, ma nulla, non ci sono riuscito. Quindi ho mangiato un po’ di lecitina di soia e non è successo niente. Vorrei gioire per la semifinale, ma ho un amico napoletano che ci rimarrebbe troppo male. Ieri la zia del Bambi, con qualche problema di pronuncia per via dell’instabilità della dentiera dopo aver finito il Kukident, cantava "Sean Penn per brindare a un incontro". E comunque lui è invecchiato molto meglio di lei.

mercoledì 8 febbraio 2023

Editoriale tratto da una storia verosimile


La tristezza presente nelle parole di Rocco la ritrovo tra gli ingredienti dello yogurt magro bianco. Così come Madonna ormai è Maria Giovanna Maglie. Ieri è cominciato Sanremo, guardando l’età media del pubblico in sala mi sono convinto che quelli presenti erano lì solo perché non sono stati capaci di aggiornare il digitale terrestre. Tracce di sangue sulle gengive dopo essersi lavato i denti può essere sintomo di qualcosa di più serio, e cosa c’è di più serio del proprietario della tua squadra del cuore che non si sciacqua mai la bocca? Qualcuno dovrebbe ricordare al nostro presidente che il calcio è un gioco, anche se fanno di tutto per trasformarlo in semplice spettacolo (pessimo il più delle volte). E come tutti i giochi è una cosa tremendamente seria. Importante. E come diceva Huizinga, prima è nato il gioco, poi la cultura. Non facciamo mai gol su calcio d’angolo? Per migliorare l’elevazione proviamo con la farina di grilli. Vi chiedete perché i nostri non la buttano dentro, io per non innervosire Rocco, invece, voglio chiedermi perché certa gente sente il bisogno di buttarsi da un ponte con un elastico. Così siamo tutti felici, sereni, e dodicesimi. Poi diciamoglielo a Rocco che macchine come la Ritmo non le fanno più. Qui dove ormai tutti provano a fare le rovesciate, ma solo Cabral sarà il colpo di scena finale.

martedì 7 febbraio 2023

Nel paniere Istat


Non capisco Rocco che alla fine è addirittura meglio quando tace dopo le sconfitte, non lo capisco forse perché sono di quella generazione che chiamava ancora “lucidi” le slide. E non capisco nemmeno perché gli esterni, piedi invertiti o meno, poi non fanno gol di testa su palla accomodata dalla traversa, visto che la testa è una sola. Mentre Giannattasio capisce benissimo che non è una questione di modulo se contro le prime 11 in classifica non vinci mai, e le vittorie sono arrivate solo con le ultime 6. E’ questo il valore della rosa. Punto. Quindi la Sinistra riparta pure dal 4 3 3 di Italiano. Poi ci sono eventi che vanno al di là anche della comprensione di Giannattasio, penso al Bambi quando gli veniva duro al mare, e io gli suggerivo di pensare alle suore nude, ma gli diventava ancora più duro. C’è uno studio in fase embrionale che vuole dimostrare che chi ha fatto l'antitetanica ha la capacità di inibire il grafene che a contatto con il portiere avversario si impaurisce e spara a lato. Prende lo specchio della porta, ma comunque senza fare gol, solo chi ha Fastweb. Trovo la gestione di questa Società abbastanza grossolana da rimanere in fondo al setaccio. O magari Rocco è veramente da portare in trionfo perché i treni che abbiamo perso ci avrebbero messo sotto. Di questo passo nel paniere ISTAT ci entrano le sconfitte interne.

lunedì 6 febbraio 2023

Il recupero dell'umiltà


L’impresa di perdere in casa anche con un Bologna rimaneggiato passa in secondo piano, c’è Rocco che persa la partita non parlerà, c’è il Viola Park, ma c’è soprattutto il ritrovato senso della misura, finalmente e di nuovo. E oggi, per fortuna, il settimo posto è tornato ad essere un obiettivo agognato, finalmente cancellati i tempi dell’insofferenza davanti a quarti posti inaccettabili, nuovo ridimensionamento della tifoseria che mi ha riportato magicamente alla mente il Turi, un magnaccia di via dei Macci, che in occasione della festa delle donne dava la giornata libera alle sue mignotte. L’analisi tecnica sarà a vostro carico, a me ciò che veramente interessa è questo recupero dell’umiltà, dimensione e atteggiamento del popolo Viola più modesto, che mi ha riportato alla mente anche un altro episodio dopo quello del Turi. Una ventina di anni fa ad una festa di compleanno avevo rubato per scherzo il naso a una bambina, e solo ieri durante l’arrembaggio sconclusionato in cerca del pareggio mi sono ricordato di non averglielo mai ridato. E con un attacco hacker in corso, capace di compromettere molti sistemi nazionali, noi siamo stati in grado di vedere la partita. Mai una gioia.

domenica 5 febbraio 2023

Quando l'alternativa è preferibile


Una statistica ci dice che lo scorso anno (non ho capito se in America o in totale) si sono sposate 4.153.237 persone, ora non voglio passare per quello petulante che non capisce la ali a piede invertito, ma è un numero dispari. Ieri ho parlato di buco nella mia giacca mimetica, oggi parlo di toppa che spesso è peggiore del buco. La topa invece? Domanda che ha motivo di essere in un blog dove si parla di cibo, di calcio, con parole di plastica per quanto mi riguarda, e quindi dove ci può stare anche “Il tofu Mattia Pasqual”. Anche se Manuel. Del resto sono cresciuto con il terrore di Gubbio e del Millenium Bag, col ventilato disastro dei PC, e il ritorno del Poggibonsi nelle nostre vite. Non solo, sono in ansia per quelli che scrivevano sui muri “Dio c’è” e che sembrano scomparsi. Nasco in un quartiere povero e quindi sono preoccupato anche per quelli che scrivevano “Dio ce”. Non ho mai fatto sesso di gruppo per evidenti miei limiti oggettivi fisici e psicologici, ma ne sogno uno con Ana de Armas, Scarlet Johansson, Sanna Marin. In alternativa un gol in rovesciata di Cabral. E poi non vorrei sembrare troppo cinico, ma il pallone nei cieli USA non potrebbe essere quello di Baggio? Mentre se i pianeti rimangono allineati e non si scatena la terza guerra mondiale dovremo, dopo 10 anni, rivedere la Fiorentina in una finale di Coppa Italia.

sabato 4 febbraio 2023

Come coprire quel buco


Adesso però andare fuori ad opera della Cremonese sarebbe come tornare a quando dovevamo andare in giro con l’autocertificazione. Ce la faremo comunque. Intendo che noi tifosi Viola non molliamo mai, e a questo proposito ricordo il Torcini di Via Romana, che sulla foto di una grande passerona tutta nuda si fece tradurre la descrizione in braille, dopo che a forza di farsi le seghe era diventato cieco. Poi, niente parcheggio sul fronte occidentale. Ma alla fine Jovic è buono o non è buono? Perché i ravioli ripieni di fichi e formaggio di fossa come esempio per le promesse che non sempre devono essere mantenute. Così come sbaglia chi sceglie di prendere la selezione di Bastianich al Mac. Un’accozzaglia di gusti a caso. Il Mac deve restare il regno delle schifezze ben assortite. E se mi chiedete dopo tutti questi anni chi mi spinge a scrivere ancora editoriali, rispondo: il vino. Se poi devo essere sincero fino in fondo mi piace pensare che quelli che in macchina parlano da soli, stiano parlando da soli. E’ passato tanto tempo da quando staccai lo stemma del Gruppo Chiava dalla mimetica che usavo per la partita, adesso ho ritrovato finalmente come coprire quel buco.

venerdì 3 febbraio 2023

Quel libro scampato al fango che ci racconta il perché


Lo dico quasi con obiettività, sono abbastanza simpatico, faccio un lavoro interessante, sono sufficientemente intelligente, il mio principale limite sociale è che dell'argomento del giorno non mi interesso. Guardo la gente che si azzuffa come guarderei un acquario. E dell'affaccio in finale di Coppa Italia riconosco le stesse sensazioni positive di quando mi affaccio dalle spallette del Ponte alla Carraia. Mentre certe guance di chi so io sono vere e proprie chiappe del viso. La vicenda Amrabat, e più in generale la categoria dei calciatori, o almeno quelli di oggi, equivale al commovente sforzo di non mostrare gratitudine da parte dei gatti. Sono altresì convinto che si stava meglio quando i cuochi cucinavano. E le donne indossavano calze velate. Per fortuna ci sono documenti che danno un senso al blog e allo stare su questo blog. Su un vecchio libro scientifico scampato all’alluvione, custodito nella Biblioteca Nazionale con ancora le i segni del fango malgrado il restauro, un libro prezioso, ho letto di certe evoluzioni negative che sfociano in alcune passioni deleterie, di cui una ci riguarda molto da vicino. Lo studio indica come chi ha mal di schiena prende una pillola per il mal di schiena, che però provoca il mal di pancia, e allora è costretto a prendere una pillola per il mal di pancia, che però provoca il mal di testa, così è necessario prendere una pillola per il mal di testa, che però provoca mal di denti. Ed è solo allora che si diventa tifosi Viola.

giovedì 2 febbraio 2023

Salviamo la passione


La semifinale vale anche lo scotto di vedere gli uomini di Broccolino che a me fanno venire in mente che alla fine tutti desideriamo un funerale pacchiano. Il passaggio alla semifinale è un dono bellissimo, ma anche la busta con i soldi non è male. Del resto si sapeva che Amrabat è uno che va in bagno ed esce senza essersi lavato le mani. E poi c’è da considerare che febbraio è solo un ponte di frittelle verso la primavera. Sono contento, anche se per onestà devo confessare che la mancanza di fiducia verso questa squadra prima della partita si può esprimere anche con il petto di pollo alla griglia. Sarà che pure le piste ciclabili cominciano ad essere ornate di piccole lapidi e fiori di stagione, così ci ritroviamo in semifinale contro la Cremonese. Avrete capito che gioco con le parole, tra l’altro le uniche che vincevano prima di ieri. Grazie a Jovic e Ikonè siamo fuori da quel buco nero in cui non potevamo uscire perché in contromano, ma abbiamo fatto tutto il giro passando dai viali. Forse sono salvi anche quei ragazzetti che si sono affacciati adesso alla passione Viola, teneri, e che si stavano accorgendo della situazione, ricordandomi quando cominciai a frequentare i barbieri e capire le figure che guardavo. E’ così che ho scoperto Cronaca Vera. C’erano omicidi efferati, grandi passerone, e mi ero convinto che tutte le donne fossero così, poi uscivo dal Barbiere incrociavo la Tosella e capivo come tutto fosse un’illusione. Vinciamo questa Coppa Italia e salviamo la passione dalla Tosella.

mercoledì 1 febbraio 2023

Non era forfora


Rocco in qualche modo lo capisco pure, non è facile gestire una società di calcio quando c’è anche la famiglia, il cane o un gatto, e il lievito madre. E la foto di oggi è la testimonianza che il gol-vittoria sbagliato da Milenkovic non ha fatto male solo a me. Si parla di pene esemplari per la Juve ma nessuno che chieda uguale severità per chi cucina le crocchette di patate nella friggitrice ad aria. Esperienze più brutte del gol di Pinamonti, e di quello sbagliato da Milenkovic, solo quella del Bambi in India quando si faceva ancora e leggeva i libri di Carlos Castaneda. Rimasi impressionato dal suo racconto di quando stava con una ragazza di Nuova Delhi, che a quel tempo abitava sulle rive del Gange. Succedeva che lavavano i vestiti nel fiume in cui, 20 metri sopra, lanciavano le ceneri dei parenti defunti. Lei gli disse che aveva la forfora, ma invece era suo suocero. Personalmente sono stato così male solo quando incontrai la Samantha, una ragazza di via del Campuccio che ansimava. Mi veniva l’asma ogni volta che la sentivo. Speriamo che adesso Amrabat non faccia la fine di quelli che amano gli spaghettini da cinque minuti e le penne lisce, costretti a nascondersi al pubblico ludibrio. Forse sarà perché sono analogico nell’anima, ma devo fare un appello per un ragazzo delle Piagge, uscito di casa ieri alle 13,34, da allora i suoi cari non hanno più notizie. Aveva detto di andare a comprare le sigarette e a leggere le motivazioni, perché secondo lui non esisteva il reato di plusvalenza. Indossava un paio di jeans e una maglietta bianca e nera. Chiunque avesse notizie è pregato di fornirle.