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mercoledì 31 maggio 2023

Sindrome da post patteggiamento


Per non pensare al patteggiamento immagino i tetti di Parigi. Che sono meglio anche del tetto ingaggi. Più pericoloso per la passione di questo patteggiamento c’è solo la donna che vuole mettere a posto qualcosa, perché salirà su una sedia oppure su un tavolo, oppure su una sedia messa sopra un tavolo. Non gli importa se casca e muore. Il patteggiamento potrebbe essere altra causa di chiusura del blog, e se non lo farò mi costringerò comunque ad usare con regolarità shampoo antiforfora. Perché secondo certe teorie visionarie, dentro a un buco nero ci potrebbe essere un patteggiamento. Se non ci fosse stato il ponte del due giugno, sul patteggiamento Juve si sarebbero usati fiumi d’inchiostro. Stessa cosa per chi organizza l’ordine sulle testate giornalistiche. Questi ponti ci stanno distruggendo la passione. Un po’ mi vergogno di non affrontare temi seri nei miei editoriali, ma sono abbastanza convinto che è meglio tacere che fare figure di merda. Forse dovremmo chiedere ai cinesi che hanno una soluzione adesiva per ogni cosa. Mi resta più facile esprimermi attraverso delle foto, e quella di oggi per dire che questa volta la Juve ha trovato un buon avvocato. Non posso neanche del tutto fare lo scandalizzato perché ricordo quando alla Beatrice dalle poppe grosse dissi andiamo al patteggiamento e gliel’appoggiai.

martedì 30 maggio 2023

L'asta tosta


C’è stato un tempo in cui esisteva un solo continente, poi però i continenti si sono staccati ed è da lì che è successo che alcuni esterni d’attacco si sono trovati nella parte sbagliata. E’ quindi una conseguenza di tutto ciò che oggi alcuni esterni si ritrovano a giocare a piede invertito. Malgrado i continenti staccati abbiano poi formato la Fiesole da una parte e la Ferrovia dall’altra, la passione non ha età, la passione non ha distanze. La passione ha 5 trofei in bacheca e ne regala al Bambi abbastanza da averne poi la metà di quelli che aveva, quindi quanti trofei aveva già il Bambi? E non è mai troppo tardi per dire “Mai una gioia” se lo dici tramite PEC. Intanto non solo il Brova ha avuto un’interessante nuova opportunità di lavoro liberandosi finalmente di quei tristi cuscinoni, anche il Bambi è stato contattato per affidargli l’incarico di puntare la pistola in faccia per costringere il passante ad entrare in libreria. Dopo il primo sopralluogo ha richiesto un rinforzo per puntare la pistola in faccia a quelli che tentano di uscire dalla finestra del bagno. Non parlo di tattica e quindi su come affrontare il West Ham per non far salire troppo la tensione e poi perché mi sembra che interessi di più il valzer delle panchine. Allora faccio un doloroso recupero di certi rudimenti imparati sui banchi di scuola dove c’era scritto che il Centi c’aveva la mamma maiala, solo per dire che per generazioni c’è stato fatto credere che quando il Nilo straripava, allagava i campi e li rendeva fertili con il limo, mentre adesso tutti i contadini si lamentano dei campi della Romagna ricoperti di fango. Quello che invece posso dire in merito all’allenatore, mi sono aggiudicato su Katawiki l’attaccapanni di casa Pioli usato l'altra sera per la cena della qualificazione in Champions. Quindi non affronto nemmeno il problema centravanti, se Jovic oppure Cabral, in compenso invece se il segreto di bellezza della Canalis è l’acqua San Benedetto oppure aver sposato un chirurgo plastico. 


lunedì 29 maggio 2023

Il senso della vita lato giallorossi


Tra i grandi rammarichi del Bambi, dopo la finale persa con l’Inter, si è ricordato improvvisamente della Cecilia, lamentandosi che a volte si incontrano le persone della vita al momento sbagliato, così come se l’Inter l’avessimo incontrato quando stavano per esonerare Inzaghi, insomma, lui a quel tempo aveva la sinusite e lei non si era ancora rifatta le poppe. Ma il pensiero corre veloce verso i più sfortunati, a quelli con i coprisedili in macchina e a quelli con i copridivani sintetici che fanno sudare le cosce anche quando ti sei alzato, derivati da una nuova molecola estratta dall’eternit dismesso. Ieri a Roma lato giallorossi si è discusso a lungo sul senso della vita, di come la vita è quella cosa che pensi di avere due minuti tutti per te, ed arrivano i gol di Jovic e Ikone. Metti insieme tanti due minuti così ed è finita la vita. Vivo questo momento da sopravvissuto alla chiusura del blog, alla finale persa, all’ansia di perdere anche la prossima, in quella sottile linea tra il sentirsi l’unico sano di mente circondato da rincoglioniti e il sentirsi l’unico rincoglionito circondato da sani di mente. Al bar Bianchi per festeggiare la vittoria contro la Romerda, dopo diversi americani, negroni, gin tonic e bianchi della casa, il Pizzichi ha raccontato di quando vide per la prima volta una donna nuda, che si spaventò e non dormì tutta la notte. Sostiene che anche a tutti gli uomini che conosceva allora (frequentava lo Statuto) successe la stessa cosa. Lei era di piazza Leopoldo e lui chiese al gruppo di donne di quella zona di essere retribuito. Ma non gli diedero mai una sega. Il Centi per non essere da meno ha fatto polemica sull'impossibilità di raggiungere la parità dei sessi, o almeno fino a quando secondo lui non inseriranno nelle favole anche le nane, fino ad allora saremo noi gli svantaggiati. Quando è stato il turno del Benedetti se n’è venuto fuori con la storia che le guardie del corpo di Jason Momoa servono per proteggere gli altri da Jason Momoa. Così mi ritrovo a sessant'anni suonati a pensare che finiamo per somigliare alle mostre che andiamo a vedere.  

domenica 28 maggio 2023

Per non deludere Scarlett


Dopo la 47ma sagra del ranocchio di Brozzi in scena questo fine settimana e il prossimo, le due finaliste delle competizioni europee minori mettono in scena un’altra sagra, quella delle seconde linee (è tempo dei ranocchi mentre le principesse si riposano). Torna Jovic insieme al gol, e poi torna anche il cooling break. Jovic che sembrava più bove persino di Bove, poi però per me si è guadagnato la finale. La squadra non ha giocato bene ma ha avuto la forza di ribaltarla anche grazie ai cambi, con orgoglio, determinazione e forse anche grazie a Mou che ha arretrato persino la panchina fino al bar Marisa. La vittoria allo scadere contro la Roma in vantaggio fino quasi alla fine, un’icona, anzi Ikone. La partita ha detto che mi è piaciuto svegliarmi di sorpresa al gol del due a uno e cogliermi mentre non ero ancora io. Tutto ciò ognuno per preparare al meglio la propria finale. Ma per noi, o forse è meglio dire per me, se andrà male anche la seconda sento di sprofondare al punto che se incontrassi la Johansson le sorriderei appena e le direi ciao Scarlett scusa ma non è serata magari un’altra volta. Quindi voglio andare avanti senza fermarmi fino al 7 per evitare questa tremenda ipotesi senza pensare senza virgole senza me tutto d'un fiato. Impegnerò il tempo che ci separa da Praga cliccando su “traccia il pacco” dieci secondi dopo aver fatto l’ordine, e dopo aver  prenotato l'appartamento a Parigi per l’ultima settimana di agosto. Il bello di questa partita, che oltre al risultato ha poco altro, è stato che dopo aver fatto diventare fenomeno pure Missori, siamo comunque riusciti a battere il resto del mondo infame.

sabato 27 maggio 2023

Grazie a tutti per le foto


Chi mi conosce ed è stato là mi gira sempre le foto del Viola Park, ieri è stata la volta del nostro Lele, la settimana scorsa quella di Neri, vi ringrazio e così colgo l’occasione per confessare le mie paure. Mi sta bene il prestanome, ma non potrei accettare con la stessa superficialità un proscioglimento al maxiprocesso. Qualunque cosa, Viola Park o no, lui non è innocente, al massimo potrebbe essere una persona che non ha commesso il fatto. E’ giornata di partita e dovrei avere il buonsenso di accennare a qualcosa che tenga conto di questo fatto, anche se con sforzo consistente confesso che ieri a Genova (ormai la mia nuova seconda casa) ho potuto prendere atto che sono bastati due giorni di clima adeguato al calendario per sentire quelli che si lamentavano della pioggia lamentarsi del caldo. Peggio del mio approccio alla partita di oggi quello del Bambi che per il cinquantaduesimo compleanno della compagna ha pensato bene alla torta della nonna. Il blog si è salvato anche 'stavolta per merito di un argentino che naturalmente non è Nico, sappiate comunque che in alternativa avrei fondato il club degli uomini tristi, accogliendo tutti i delusi che non hanno più voglia di ricominciare a credere in Cabral, e quelli senza rancore nei confronti di chi l’ha comprato, in penombra a mangiare davanti al frigorifero. E’ stato intanto decifrato il messaggio arrivato da Marte: “Quando apre il Viola Park?”.



venerdì 26 maggio 2023

Un cucchiaino di olio a crudo


Che ce ne frega, del resto la felicità è un bicchiere di vino con un panino, soprattutto se il vino è quello dell’Oltrepò Pavese, e il panino è con il salame del Chini. Meglio, molto meglio di quel salame di Jovic, che però potrebbe ancora farci vincere l’altra finale. Ci sono sostanzialmente due motivi per i quali non ho più adrenalina nel serbatoio e nemmeno frustrazione sadomaso quando le cose vanno male, da una parte direi che c’entra l’età che avanza, dall’altra che le figurine dei calciatori oggi sono troppo perfette, i giocatori vengono tutti bene con certi filtri più efficaci di fasi difensive allentate come millefoglie dimenticati sui sedili delle macchine. Quando ero piccolo, invece, aprivo l’album e guardavo il Parma, per dirne una, e mi pareva l’equipaggio di un peschereccio. Mi sento di dire che la nostra passione è grande come una balena e che questa balena mangia 500.000 calore in un boccone, ma una passione alla quale è concesso solo un cucchiaino di olio a crudo. Mentre vorrei avere la stessa fiducia nella Società di quelli che aspettano il 23A per Sorgane. A volte non è stanchezza per le vasche ma tristezza per la Viola. E viceversa. E pensare che questo editoriale lo volevo scrivere una decina di giorni fa e poi non ne feci di nulla. Intanto mi dicono dalla regia che comunque ci sono ben altri tavoli sui quali fallire. E allora che cos’è che potrebbe fare da contraltare a questo grande rammarico? Forse una grande busta di rucola? Ma Rita mi fa notare che nessuno ha bisogno di tutta quella rucola.

giovedì 25 maggio 2023

Ero un uomo felice


Nulla esclude che al centro di un buco nero ci sia dell’amarezza. Adesso è più chiaro che il mondo è diviso in giocatori inquieti e inquietanti. Così come dimostrato da Jovic e Cabral ci ritroviamo tra l’inconcludenza che ci ha accompagnato fin da piccoli, doti genetiche di tifoso Viola, scuole cambiate a iosa, come anche sport, lavoro, fidanzate. Dopo questa finale passeremo dal latte all’orzo al caffè, e non dall’oggi al domani, ma dallo ieri all’oggi. Forse ci rimane solo il padel. Le prossime generazioni di tifosi Viola saranno caratterizzate dal cadere dalle sedie, si sposeranno con donne che anche loro cadranno dalle sedie. Quando divorzieranno lo faranno da terra, col culo in terra proprio come noi adesso. Forse anche perché ispirati da Nico. Forse adesso potrò finalmente appassionarmi al cambiamento climatico. Ho un amico progettista 3D che vive di rendering, mi farò disegnare uno sfondo adatto all'ennesima inculata. E’ stata più che una partita una giornata perfetta per uscirne a pezzi. Insomma, i corvi è appurato che riconoscono i volti dei tifosi Viola, gli fanno consapevolmente regali, e si tengono anche lo scontrino nel caso li volessimo cambiare con l’altra finale. Quello che vi chiedo è di tenere duro ancora un po’ cari allergici, tra un po’ smetterete di lacrimare ovunque e nessuno vi chiederà più se state male, se vi è morto un caro, se siete stati mollati. Bisogna resistere, resistere, resistere. Fino al 7 di giugno almeno. Poi un appello ai postini, quando la gente è triste come noi evitate di recapitarci le bollette. Che già non coaguliamo più.


mercoledì 24 maggio 2023

Portiamola a casa


Ci siamo. Ci vorrà il giusto mix per non risultare tali da essere tagliati con un grissino, e neanche troppo duri di menta. Rimane forte la premessa di Ettore detto “il selettivo”, quando dice che le napoletane e le interiste sono le più fiche di tutte, ma che le juventine e le milaniste non sono da meno, come le Viola, romaniste e laziali del resto, e così via fino alla Serie C. Il Bambi non teme la partita e l’affronta a petto in fuori come quando sentiva la sabbia di Santa Croce con la maglia dei Bianchi, e per fare forza anche alla compagna ha dato l’esempio lasciando volutamente il giubbotto a casa, che secondo lui  è stata la prima decisione rischiosa della giornata. E tutti i consigli in tema di calma e gestione dell’ansia li userà nell’insalata di riso. Stasera che la routine esplode, che magari il mondo del “mai una gioia” finirà a pezzi, che di un’esistenza di tifo sottotono rimanga solo qualche pallone in fondo alla rete dell’Inter, e poi palloni oltre la traversa di Terracciano sparsi nel silenzio di un villaggio Viola nel lontano mare della speranza, un’istantanea dai Viola presenti nel Mondo, nei mattoni rossi di una casa nella periferia della passione. Per godere è sufficiente che sia una finale bella come Grace Kelly in Rear Window diretto da Alfred Hitchcock nel 1954. E che possa  l’Inter da quella finestra sul retro guardare la nostra felicità. Poi una volta vinto metterò questa gioia in vasetti di vetro da tirare fuori nei momenti bui del Viola Park.

martedì 23 maggio 2023

Mezzo e mezzo


In questo martedì di vigilia meglio pensare allo sciamare di culi disperati, almeno così mi dice la compagna del Bambi, perché Instagram non funziona, da qui la transumanza verso altri social. Mentre la mia vigilia è agitata ma non mescolata. In attesa delle emozioni forti, questa volta mi rivolgo solo ai partecipanti al corso sull’autostima, ai quali consiglio di usare la porta sul retro. Cosa dire per farvi arrivare al giorno della prima delle due, qualcosa che non abbia la pretesa di entrare nel merito della finale, e che abbia l’ambizione di non farvi pensare neanche troppo al Viola Park. Se non siete troppo presi dal tracollo Juve a Empoli forse potrei raccontare storie di vita di via dell’Orto, dove lei, Gaia, è donna vera che si alza un’ora prima, anche se il suo uomo anche lui vero cerca di prenderla in contropiede perché si apposta ancora prima, ma lei vera donna davvero lo sa ed è fuori dalle 2, lo incrocia imboscato in auto con Fernanda 32 cm attivo-passivo mezzo e mezzo. Suggerimento per domani dell’Unesco che ha appena decretato patrimonio dell’umanità la pizza da asporto, con salame piccante, gorgonzola e cipolla, il mercoledì della finale di coppa, e due giorni dopo la penalizzazione della Juve. Mangiata nel cartone sul divano. Suggerimento per il post coppe? Anche vista l’età media (che lo sappia la signora sul bus che ci legge!), rigorosamente Dr Gibaud, che ci sostiene, ci accompagna, ci protegge. E non fatevi trarre in inganno dall’assonanza col centravanti del Milan.

lunedì 22 maggio 2023

Lo strano caso che ci porterà a mercoledì


Una partita decaffeinata e pure con tracce di frutta secca. Una partita low cost e un po’ InGORfata. Massima solidarietà a chi è costretto a subire il niente di Ikone. La cosa strana non è giocare così in mezzo a partite che contano, e neanche che Romina si facesse le canne, aggiunge il Bambi, ma che si facesse Albano. Come si fa a parlare di partite in offerta perché molto prossime alla scadenza? Come si fa a tirarci fuori un editoriale quando la testa è già alle finali. Editoriali, quelli, che conterranno materiale infiammabile. Mentre è difficile raccontare di una partita come se fosse esistita davvero. Facciamo che non importa, davvero, stavolta, e così mi distraggo dalle mie conclusioni su Sottil. Non resta che, ve la butto lì per farvi arrivare a mercoledì pensando ad altro, lo strano caso dell’Inter: nessuna partita alle 15 di domenica da due anni.

domenica 21 maggio 2023

Importanza non percepita


Vivere così in autunno mi ricorda quando almeno nel calcio c’erano giocatori che si chiamavano Maggio. Ma a proposito di autunno stamani guardo la classifica fuori dalla finestra e vedo che siamo scivolati indietro, e dovrei percepire l’importanza della partita col Toro avvinghiandomi all’algoritmo di calcolo per un posto in Europa tra tutte le combinazioni possibili, ma pensando alle due finali non la percepisco affatto questa importanza, ed è per questo che i miei editoriali hanno la stessa popolarità di una rubrica su una rivista di settore. Mi auguro da tifoso Viola col metabolismo ancora attivo malgrado l’astinenza da gioie, di mangiare finalmente una ciambella col buco. Che mi attira più di quella pubblicità su Internet che mi chiede se voglio fare sesso con delle casalinghe trascurate. Mentre la polemica di ieri sul blog può essere facilmente risolta dando le responsabilità a Noè che aveva uno spazio libero e ha fatto salire sull’arca una coppia di comunisti. Chi per adesso è contenta è la compagna del Bambi felice di aver superato la prova k-way. Anche perché dopo la povertà è sparita pure la siccità. Zuppa di pesce e un rosso che si presta, anche per ribadire con forza che il tè alla pesca fa cacare. E che agli angeli di Pioli sia arrivato all’orecchio dell’interferenza di Ibra e vengano dove ce n’è veramente bisogno.

sabato 20 maggio 2023

Come Nadal


Così se vinciamo entrambe le coppe mi ritirerò come Nadal, e insieme ci godremo la pensione. Lui di più. Anche se io mi dedicherò soprattutto a seguire le chat di WhatsApp degli ultracinquantenni senza occhiali, che sono un vero spasso. Cercherò di mantenere viva la passione, del resto l’erezione è una chiara dimostrazione di affetto. Se chiuderò come da foto, nel coccodrillo non vi darò ragione su Rocco, né sulla geniale operazione Jovic, ve la darò per avermi sottovalutato in tutti questi anni. E allargando lo sguardo oltre il Cupolone, l’Italia non era così protagonista nelle coppe dai tempi del selfie di Salvini nel salumificio. A questo punto mi sento di dire che i film di Nanni Moretti sono bellissimi perché essendo di nicchia li guardiamo noi, che poi siamo i 5 del bar Bianchi, però se c’è la Conference preferiamo la partita. Anche se facciamo i ganzi siamo disorientati da queste due finali così come lo sono i girasoli che non sanno più dove guardare. Jovic? Secondo me è uno di quelli che prende le polpette al ristorante. Intanto ieri non ho perso tempo e sono subito andato da Pegna a comprare del prosciutto di Praga tanto per entrare in clima partita. Mentre a Glasgow hanno censurato una pubblicità nella Metro con il David di Michelangelo, ma non è meglio lui nudo che loro con il kilt?

venerdì 19 maggio 2023

Two finali is meglio che one


Ieri è stata la giornata mondiale delle cento sfumature di cross. Mentre il colpo di fulmine che ha avuto la società per Jovic  invece di essere avvenuto nei canonici primi 7 secondi, in quanto conclamato reato di atti osceni in luogo pubblico, sono diventati 5 con la scelta del rito abbreviato. Ho studiato in maniera così approfondita il possesso palla della Viola che quando la Rita mi chiederà di passarle la bottiglia di vino, educherò Tommaso a offrire due soluzioni di passaggio. Due finali di coppa sono un gran bel risultato, finalmente Nico decisivo con la speranza che lo sia anche nelle partite che decideranno l’assegnazione dei trofei. Essere arrivati in fondo ci regalerà comunque due grandi serate, e se andrà male ho già pensato a come compensare le delusioni sportive, pensando cioè a quella trentina di donne, forse quarantuno che trovo irresistibili, che anche loro insomma appena sveglie non hanno un alito perfetto, non sanno di lavanda, svuotano la vescica rumorosamente e non parlano, ecco perché dell’Oltrepò Pavese con i suoi orange un po’ spinti. E poi che le rese più importanti non le fai con West Ham e Inter  ma solo con te stesso. E perché non crederci a questo punto, tanto che  mi verrebbe da chiedervi qual è secondo voi l’età massima per un bambino per cui si dovrebbe smettere di credere a Babbo Natale. Il Bambi teme i risvolti negativi pensando ancora alla finale col Napoli, ha paura che se andrà male, la passione tornerà ad essere come un melone troppo maturo che nessuno palpa con interesse. Dopo la partita ha confessato di essere una persona che ha una gran voglia di festeggiare, intrappolata nel corpo di una persona che non ha voglia di fare una sega. Io invece questa coppa la voglio per un amico. Se andrà male mi rimarranno fantasmi del passato con la quinta di reggiseno.

giovedì 18 maggio 2023

Le aspettative


E’ stato bello festeggiare ieri la giornata mondiale contro Pioli. Personalmente oggi vado in Santo Spirito a mettere una candela a Ibra, magari stasera guarda la Fiorentina e andiamo in finale. Mentre per quella parte del blog amareggiata per l’esclusione del ceppicone, e quindi per la mancata possibile chiusura del blog, dovrò pensare a qualcosa di alternativo legato all’immenso talento di Hagi. Intanto devo stare attento a quale coppa desiderare perché fra un po’ esce il modello nuovo. Gli esperti di mercato sostengono che se è vero che la Rai cede Fazio e la Littizzetto e prende Barbara Russo, solo la Fiorentina avrebbe fatto peggio. Purtroppo dovremo fare a meno delle mitiche interviste di Fazio, tipo quando arrivò il Papa ed eravamo tutti radunati al bar Bianchi a dire “chiedigli dello IOR” e invece chiese se gli piaceva vestirsi di bianco. Il Bambi è a fare i conti con la giustizia ordinaria, e non solo, sta cercando di evitare qualche Daspo pendente a seguito di comportamenti diciamo “anarchici”, tanto che sta cercando una figura professionale che possa tutelarlo nelle varie sedi, ma che non sia né civilista né penalista, stava piuttosto pensando a un nichilista. Lui che si ostina a frequentare ambienti giovani e dinamitardi. Io nel frattempo ho parlato delle aspettative per stasera con la mia pozzanghera di fiducia, con la quale abbiamo anche condiviso, che una volta persa, ritrovare quella passione lì sarebbe come cercare un ago in un Pagliari.

mercoledì 17 maggio 2023

Virtuoso tentativo di metafora


Penso che quando zappi ridimensioni tutti gli altri problemi, soprattutto se riferiti al mondo di un blog sopravvissuto a Pioli. In attesa di giovedì la conversazione di punta al bar Bianchi è stato un virtuoso tentativo di metafora per comparare Kvara e Nico. Alla fine si è concluso che se è vero che i cerchi nel grano sono opera di un alieno, e quindi di Kvara, i disegni sul cappuccino no, quelli sono opera di Nico. A esclusione del Pizzichi che si è tirato fuori da tale impostazione per proporne una tutta sua, indipendente come certo cinema. Per lui sono sì due giocatori che hanno lo stesso ruolo, ma è come darsi appuntamento di fronte al Capitol, uno va all’albergo, l’altro al cinema, e non si videro più. Del resto non esistono più le mezze stagioni, non c’è più religione, ma quando non piove crescono i prezzi dei prodotti agricoli, quando piove crescono i prezzi dei prodotti agricoli, segna Kvara crescono i prezzi dei prodotti agricoli, non segna Nico crescono i prezzi dei prodotti agricoli. Oggi è toccato al Milan e tutto ok, giovedì invece ho come la sensazione che possa sanguinare dal naso perché è da lì che si sanguina quando si sanguina. L’allerta rossa intanto continua, ormai piove ininterrottamente dall’ultimo trofeo vinto. O forse l’allerta rossa l’ha diramata che tempo che fa. Del resto a noi tifosi Viola non ci allettano le cose belle, ma piuttosto la febbre. E come segno di ottimismo, dopo aver goduto per l'Inter in finale Champions vi spingo a riflettere che andare fuori da due coppe di maggio ci vuole tanto, troppo coraggio, ma visto che sembra novembre, alla fine ce ne vuole un po’ meno. 

martedì 16 maggio 2023

Che tempo che fu


Alla fine siamo fatti per amare la Viola, tempo permettendo, per questo ho aperto un blog. Un diario di viaggio con segnalazioni di vario tipo che non sono altro che collaborazioni con ristoranti e aziende vinicole che poi vi spennano. In questo spazio hanno scritto anche persone di poche parole, utenti il cui “Forza Viola” è stato più un richiamo verbale. Così oggi vi indirizzo verso un buon Bardolino del Garda, da abbinare al pesce, anche da servire leggermente fresco. C’è infatti tutta una serie di incongruenze che mi reggono in piedi la passione, un esoscheletro di contraddizioni a piede invertito. E dopo il fallimento di Pioli in Champions mi accorgo di aver sbagliato il progetto originario non avendo previsto per il blog l'obsolescenza programmata. Non a caso oggi sono a Milano ma non per la Champions. E anche da tifoso Viola agli sgoccioli devo dire che ogni tanto un po’ di delusione ci sta. Sono quindi molto tranquillo per giovedì. Se uno si fosse chiesto cosa c’entra il titolo si sarebbe fatto una domanda appena appena anticipata alla spiegazione che sto andando a dare, che è poi perché è morto il re dei condizionatori Riello proprio adesso che c’era un gran bisogno di cambiare aria, così ecco Barbareschi al posto di quel fratacchione di Fazio. Mentre per quanto riguarda la foto è l’ennesimo tentativo di veicolarvi verso eccellenze enogastronomiche dal gusto molto rotondo.

lunedì 15 maggio 2023

Sussulti


Segnali di passione se sono riuscito a innervosirmi per ben due volte, una quando Nico non l’ha data a Brekalo per scoccare la solita ciofeca di tiro, due per il controllo spanato di Kouame che altrimenti sarebbe andato in porta. Segni positivi per me, ma che di fatto dimostrano la costante delle scelte sbagliate da parte dei nostri. E se mi chiedete cosa provo davanti ad una giocata decisiva sbagliata penso che sia possibile far impazzire una donna a letto anche con le briciole dei biscotti. Sussulti però, solo sussulti visto lo schifo che provo per il tifo organizzato, le curve, e che tristezza le squadre che si umiliano e vi si inchinano. Intanto oltre alle ferite di giovedì mi sono leccato un gelato del Vivoli dopo tanti anni. Bello il gol di Jack e poco altro, e se io non ho ancora capito l’operazione Jovic, Salvini non ha capito che doveva togliere il bollo e non il superbollo. Della serie ognuno vive la partita a modo suo, il Bambi quando la Fiorentina aveva messo in scena la solita incapacità di chiudere i conti, per smorzare l’ansia da rimonta che lo stava consumando, ha ritenuto fosse arrivato il momento giusto per fare un numero di telefono a caso con chiamata anonima, emettere un potente rutto e poi riattaccare. Alla fine lo slalomeggiare regale di Jack lo ha riportato a fare il ganzo e a parlare addirittura della Ligue1, ieri contro l’omofobia, ma nella quale alcuni giocatori sono a favore visto che si sono rifiutati di scendere in campo. Solo in Toulouse-Nantes mancavano 5 titolari. Del resto anche questo maggio non riesce a darsi pace e io lo capisco.

domenica 14 maggio 2023

I distributori di merendine


Non solo giocatori che tirino da fuori area, c’è carenza anche di semiconduttori, altro che oro. Tanto che il mattino ha ormai solo i semiconduttori in bocca. Mentre le auto nuove te le consegnano direttamente dopo il restyling. Capisco che i tempi siano cambiati e che non è più considerato auspicabile allenarsi su quel fondamentale specifico come fece Batistuta all’inizio, però bisognerebbe farlo comunque, magari con una presentazione in powerpoint. Ma i giocatori con le polveri bagnate fanno il paio con le merendine progettate ad hoc per rimanere incastrate dentro i distributori di merendine. E se dopo il Covid i fumatori sono tornati a tossire convulsamente senza essere guardati male, noi quando sparacchiavano da tutte le parti tranne che in porta non abbiamo mai smesso di mandarli affanculo. C’è anche il fatto che nessuno scrittore ha mai previsto che il mondo sarebbe stato salvato dagli esterni a piede invertito. In merito alle diverse strategie societarie da una parte Rocco investe sul Viola Park, dall’altra De Laurentiis chiede più armi per i festeggiamenti. Così grazie a questa instabilità meteo, nuvole rosse su tutte le mamme del mondo. Quanto invece a invecchiare vuol dire anche avere degli strani flashback, mi sembra solo giovedì che vincevamo e poi abbiamo mandato a puttana una semifinale, e altre nuvole questa volte grigie sul cielo di Udine. 

sabato 13 maggio 2023

Una drammatica inflazione


Il giorno dopo ancora, quando “ancora” sta per l’impazienza di ricevere le nuove Camper che DHL non mi ha ancora consegnato, e dire che io volevo fare solo il tifoso Viola poi qualcosa è andato storto. Ricordiamoci che il viaggio in coppa non è ancora finito e che ogni viaggio inizia da un singolo passo, mica vai in bagno prima, no no tu inizi con la prima semifinale e appena andati in vantaggio mi dici di accostare perché devi andare in bagno. Sarà stata tutta ‘sta 'nduja. Insomma, ancora un passo e non sarò mai stato così lontano dalla passione Viola. E che la passione sia quasi arrivata al capolinea, o se preferite a Villa Costanza, è emerso ieri notte quando ho sognato la formazione di giovedì prossimo, con la telecamera di DAZN che scorre sui giocatori Viola, uno a uno, fieri e diversamente tiratori da fuori area, fino a Jonhatan Ikoné che mi è apparso come potete vedere in foto. Fino a quando nella borraccia della piscina non metterò più gli integratori ma il Vin Santo. Forse il sogno si trasformerà in una casa vista Campo di Marte. Ma se Robert De Niro diventa ancora padre a 79 anni non possiamo usare la stessa controfigura anche per Nico Gonzalez? Purtroppo per colpa di Pioli che non vincerà, ci sarà prossimamente una drammatica inflazione di opinioni sul Viola Park.

venerdì 12 maggio 2023

Non ricordo una parata del loro portiere segno che sto invecchiando


Parlare di finale oggi è come entrare in ascensore con almeno un altro e…accidenti si è fatta già l’ora di cena, è sì adesso le giornate sono così lunghe e poi non si sa mai come vestirsi. Fa ancora freddo però tempo mattarello. Insomma, l’imbarazzo di una partituccia che invece di profumare di semifinale europea anche se minore, puzza di merda. Stanotte ho dormito bene e mi sono svegliato sorridente e riposato, ci vorrebbe una partita decisiva di Nico ogni sera. Avere il sole dentro, è bene chiarirlo, non significa vivere una vita in ciabatte. Non potrei mai rinunciare alle mie Camper (la collezione è arrivata a 15) neanche se uno qualsiasi dei nostri cominciasse a inquadrare la porta. Naturalmente ognuno vede i giocatori a modo suo, c’è chi vede grandi campioni, oppure come me che pensavo fosse il Ceccherini sull’Isola dei Famosi, e invece era Milito a San Siro. La platealità fine a se stessa di alcuni dei nostri mi riporta allo zio del Bambi, Pino, che girava con una catena d’oro alla quale era appeso un ciondolo a forma di passera a grandezza naturale. Sì, la Viola fa piangere ma anche riflettere. Però se uno mi chiede cosa è successo dopo il nostro vantaggio ho messo in atto tutta una serie di non ricordo cosa stavo dicendo. E già mi fanno male le trincee dove mi rifugerò il 24 notte.

giovedì 11 maggio 2023

Il blog è salvo


Se è vero che l’uomo produce un ormone che gli impedisce di morire se Pioli vince la Champions, la donna ha un cromosoma X dove ci sono salvati i nomi di tutti i parrucchieri che hanno sbagliato i capelli a sua madre, sua nonna, e via indietro fino al primo scudetto. E diciamocela tutta, per stasera Nico non basta, serve pure l’albume. Anche se rimane il dubbio dei dubbi che sia possibile l’amicizia tra un uovo e una donnola. Per fortuna adesso possiamo tranquillamente dire che l’equivalente della chiusura del blog nel caso in cui Ibra compia il miracolo, è l’improvviso interesse per la camicia a maniche corte che scatta nell'uomo dopo i 50. Ieri ero a Genova e forse mi sono distratto, mi si dice che la Juve verrà nuovamente penalizzata, ma non sono così convinto perché non penso che le facciano disputare un’altra finale di Champions. Distratto sì, ma non potrei mai dimenticare il triste anniversario dell’adorata Adelina, sposa e amante impareggiabile. Intanto la semifinale milanese ci ha detto che se Pioli va all’Eurospin fa la spesa deficiente.

mercoledì 10 maggio 2023

La lunga lavorazione


Mi viene da pensare che la felicità è nelle piccole finali, o anche in quelle grandi ma solo se in offerta o con Ibra. La donna vive più dell’uomo proprio per avere maggiori possibilità di cogliere quelle offerte. Anche se c’è da dire che le finaliste non proprio avvezze alla partita che vale tutto il cucuzzaro sono come le riunioni di Teams tra non professionisti. Potrebbero uscire fuori dei capolavori neorealisti. Però devo essere onesto fino in fondo, e se tornassero i vecchi tempi non so se sarei pronto. Sicuramente non andrei allo stadio in piena notte ad aspettare la squadra di ritorno con la coppa. Poi magari, invece, le vinciamo entrambe in carrozza perché certe convinzioni vengono smentite dai fatti. Lo dico visto che un tempo, avrò avuto poco più di vent'anni, mi ero fissato che se non mi fossi fatto accompagnare dalla Beatrice dalle poppe grosse ovunque andassi mi sarei fatto distrarre da qualcun'altra e l’avrei lasciata. Poi successe che una volta si ammalò e sono dovuto andare da solo a una festa a Marignolle. Nessuna per tutto il tempo mi considerò, anzi alcune si avvicinarono per chiedermi della Beatrice. Quindi sì, anche Nico può essere decisivo, anche più di Leao infortunato. Oppure le cose vanno chieste ai papaveri che loro sicuramente sanno. Poi se alla fine la verità in Champions non vi dovesse piacere, il consiglio è quello di lavorarla così tanto che alla fine diventi una bugia. Perché c'è anche la possibilità che trovare il bagno occupato non sempre sia un male.

martedì 9 maggio 2023

Bando alle ciance


Mentre aspettiamo la sfida con il Basilea belli convinti di far fuori gli svizzeri di Cabral e di andarci a giocare la seconda finale con qualche chance in più di vincere mi chiedo in quale parte della Bibbia si parla di chiusura del blog? Sul rendimento dei giocatori più pagati sto riordinando le idee in ordine decrescente. Nel caso in cui Pioli non condanni il blog chiedo solo di avere cinque minuti prima di morire per cancellare l’account. A questo punto spero di cadere in letargo fino a giovedì, o forse no perché domani scriverò le cose che voglio scrivere domani. Intanto sul volo Ryanair Edimburgo-Tenerife c’è stato un addio al celibato dove è successo di tutto, l’incubo è passato dalla vodka a fiumi, al fumo di gruppo tanto che erano così fatti che invece di applaudire all’atterraggio hanno applaudito il secondo tempo dei Viola a Napoli. E che il mondo sia piccolo lo dimostra la donna che in Australia è sopravvissuta cinque giorni nella boscaglia bevendo vino, che era pure il motivo per cui era finita nella boscaglia dopo aver saputo della possibilità di chiusura del blog. Ma non solo esterni a piede invertito, Cottarelli dà le dimissioni dal PD perché sta diventando di sinistra. Più a disagio lui o gli esterni dall’altra parte della comfort zone? Adesso però bando alle ciance, bisogna pensare solo a mettere qualcosa in bacheca, perché non farlo equivarrà a strisciare in un campo di spighe.

lunedì 8 maggio 2023

Gli occhi del Bambi


Gara dei 400 a Lucca poi partita e poi ristorante indiano, anche se per come ci siamo fatti fregare, pollo tandoori mi sento più io. La complicità perfetta non è con l’orgasmo simultaneo di coppia, ma con l’accoppiata di falli da rigore che gli autori andrebbero mandati a fare in culo contemporaneamente. Gioiamo invece per aver visto Nico finalmente decisivo. Quindi mi è piaciuto il primo tempo e del secondo salvo solo Kouame (anche se in quell’occasione doveva fare gol). Comunque su certe valutazioni posso sbagliarmi più di tutti qua dentro visto che non credo esista qualcuno più rapido di me nel cambiare canale appena riceve palla Nico. Purtroppo non posso scegliere di chi innamorarmi della rosa Viola, e siccome non ho avuto la fortuna di innamorarmi degli esterni a piede invertito Viola, ho scelto il colore dei sedili dell’auto. Ho pure smesso di guardare negli occhi il Bambi per non vedere speranze vuote e falli da rigore. L’unica cosa positiva tanto per farla breve è stata Diletta Leotta col pancione in omaggio a Jovic.

domenica 7 maggio 2023

La consegna


Purtroppo non c’è solo il problema dello stadio e degli esterni a piedi invertiti, perché tra l’indifferenza generale, distratti da guerre, pandemie e Viola Park, la Barilla, tanto per dirne una, ha diminuito il peso dei biscotti del Mulino Bianco e alcune confezioni di pasta speciale si sono magicamente trasformate da mezzo chilo a 400 grammi. Mentre quello che è mancato all’incoronazione di Carlo è stata la sciarpa del Napoli. C’è da dire che nel mondo all’incontrario quando si è un po’ esagerato con i vini dell’Oltrepò Pavese si diventa più morigerati. Si è persino gentilissimi e privi di linguaggio scurrile, quando invece si ritorna sobri, c’è chi addirittura esalta le doti realizzative di Nico Gonzalez. Perché alla fine il vero re è lui, Victor. E di conseguenza la vera regina non è il Napoli ma Camilla Parker Bowles. In tutto questo bailamme vi faccio notare che la Rete sta cercando di vendermi il magnesio. E che grazie a Ibra per il Milan è tutto facile, anche se s'infortuna il più forte. Del resto l’incoronazione è un evento storico che avviene, visti i problemi di reperimento della componentistica, ogni volta che viene consegnata una nuova auto. C’è anche da considerare che dopo le dichiarazioni dell’Oms è possibile che i festeggiamenti non siano per lo scudetto, ma per la fine della pandemia. Ma la cosa da evidenziare davvero in merito ai tre anticipi  è che almeno in Gran Bretagna hanno un capo di stato che parla inglese.

sabato 6 maggio 2023

Tutto si riduce a una domanda


Siamo abbastanza vicini a giocarci un trofeo, la possibilità di portarlo a casa pensando anche all’ultima finale persa mi fa credere nella reincarnazione decaffeinata. Quindi tra mortaretti e tric e trac hanno commissariato INPS e INAIL e così la BCE ha alzato ancora i tassi d’interesse. Chissà se con questo casino il ceppicone farà giocare Tonali e Bennacer non avendo la possibilità di ascoltare i suggerimenti di Ibra. Io a un certo punto ho sentito festeggiare anche in Santo Spirito e mi sono un po’ innervosito, poi il Bambi mi ha rassicurato dicendo che non c’entrava lo scudetto del Napoli, ma più semplicemente era arrivata la bamba. Festeggiamenti napoletani, pericolo Pioli in Champions, Nico che con i rigori raggiunge Nicolò Cambiaghi senza, sì mettiamoci tutto ma non dimentichiamoci i momenti di solitudine di quelli che bevono il tè. O forse a Firenze nasciamo tutti con la sindrome della figurina mancante. Si, abbiamo la sindrome ma c’è anche chi abita dietro la faccia di Maradona e non ha mai visto la luce. Per non parlare del Bambi che ha iniziato con l’arrotolarsi le maniche lunghe della camicia, per finire in mutande davanti al frigorifero aperto. Di fatto siamo diventati tutti lettori avidi di notizie false e tendenziose. Quindi alla fine il tutto si riduce a una domanda: il tifoso competente e massimo esperto di calcio che muore di dolore a causa della vittoria in Champions di un ceppicone, può essere trattato come un caso di suicidio?

venerdì 5 maggio 2023

Patrimonio dell'Unesco


A volte basta guardarsi intorno se sei in una città come Firenze, oppure se sei Dia basta guardarsi intorno e se vedi Igor o Martinez Quarta, sai che ti porterai a casa il pallone. Mantenere le distanze non sempre è un problema, o almeno non lo è là dove hai la macchina aziendale. Mentre là davanti, in attesa che Cabral recuperi la forma migliore per affrontare la fase più importante della stagione, sono sicuro che la mamma di Jovic lo veda comunque sciupato. Io che non sono la mamma, al contrario gli proporrei di sniffare il cibo per inebriare l’olfatto e sentirsi appagato. Così sempre nell’ottica di trovare soluzioni più o meno efficaci, per ovviare al rancore che suscita lo sviluppo positivo della carriera di un noto ceppicone, ma vale anche in generale per gli arbitri, propongo di odiare i manichini e così nessuno si risentirà, si legherà a un traliccio dell’alta tensione o farà uno sciopero della fame. Odiamoli pure per le loro forme e per le loro pose perché se avessero un’anima potrebbero anche vincere la Champions. Il rischio per i grandi intenditori è che se un ceppicone vince ancora qualcosa, per cercare di valorizzare tale figura, altrimenti derisa, lo potrebbero promuovere Patrimonio dell’Unesco. E sappiate che se uso l’ironia è solo perché sono incapace di andare in profondità. Come invece riesce benissimo a Dia. E’ comunque il mese di noi del Toro che non ce ne frega una sega dell’astrologia, e dovete pensare, per capire meglio chi è che gestisce questo blog, che delle partite guardo solo le figure. Mentre la foto, con una tale risoluzione, mi ricorda certe opere di Mario Schifano.

giovedì 4 maggio 2023

Si fa presto a chiamarla fase difensiva, piuttosto farsa


Mi ero dimenticato di dirvi, prima di questa partita naturalmente, che il fiume Viola contro la Samp non ha letto le notizie sulla siccità, e ha tracimato facendo di testa sua. Ma siamo già oltre, oltre i mortaretti scoppiati nella notte per disturbare il sonno Viola. Siamo al burro di malga di una difesa che frana più del monte TOC sul Vajont. Siamo ad una capacità di fare filtro pari a certi culi spanati di ragazze d’Oltrarno che non si facevano mancare niente. Personalmente per dare un po’ di colore a questo risveglio grigio da imbarcate difensive ho girato nudo per casa con il gilet ad alta visibilità dell’auto. E per quanto riguarda il ceppicone corre voce che oltre a Ibra, e per il pareggio in extremis di ieri con la Cremonese, sia stato dotato di intelligenza artificiale. Il nostro tre a tre ha di positivo il carattere dimostrato per averla sempre voluta riprendere. Jovic? A me dà l'idea di quel mito greco che parla di un tizio greco che ha comprato una centrifuga convinto che avrebbe fatto un sacco di succhi di frutta, ma poi ha scoperto che la doveva pulire. Jovic è un po’ così, non ha tanta voglia di sbucciare la frutta, figuriamoci di rincorrere il pallone. Terracciano mi ha lasciato un po’ perplesso, anche se niente è più lo stesso dopo l’ingaggio di Viviano grazie al quale avevo cominciato a credere alla reincarnazione a km zero. E quando il cielo non è stellato perché le nuvole della tripletta di Dia si addensano sopra le nostre teste di minchia difensive, ecco che allora il telescopio può essere usato per guardare quella gran passera della vicina che si spoglia. Perché la felicità si riconosce proprio dal rumore che fa andandosene dopo aver concesso ogni amplesso all’attaccante dal grande riflesso che il difensore ha fatto fesso, e gli automatismi di reparto buttati nel cesso. E come deodorante per il cesso un bel po' di pessimismo da spruzzare sulle finali di coppa.

mercoledì 3 maggio 2023

I 12 tunnel


C’è la possibilità di giocare due finali e già c’è chi come il Pizzichi, che al bar Bianchi discute amabilmente sulle donne, nel senso di preferirne alcune più di altre che provengono da qualche parte del mondo, lui che non capisce più niente per le iraniane, e per le quali darebbe via proprio le due finali. Una giornata di grandi confessioni, dopo il Pizzichi che invece dei reni si vende le partite più importanti, il Bambi ha raccontato di avere avuto una nonna nata il 2, il 4 e il 5 maggio, così era riportato su tre diversi documenti. Figlia della grande guerra, amava raccontare che gli uomini tornarono a casa e trombarono le mogli con ancora lo zaino addosso. E giù risate, anzi gin tonic. Poi hai voglia a incentivare l’attività fisica, solo il Goretti sembra rispondere ai miei stimoli, non a caso ha installato la App del Contapasti e a suo dire sta andando fortissimo. Che siano distratti dalle coppe, e che quindi il campionato interessa ormai a pochi, lo dimostra il Benedetti che invece di parlare della Salernitana si è messo a raccontare la sua versione su certi fatti accaduti molti anni prima, e il bello è che tutti se ne fregano della partita, delle formazioni, del risultato, della classifica, anzi sono coinvolti ed ognuno da la sua versione in risposta a quel certo complottismo tipico e ridondante del Benedetti. In breve si chiedeva ad alta voce che fine avessero fatto i muratori che costruirono i 12 tunnel per far uscire la navicella spaziale di Goldrake, o meglio lui sospetta che non furono mai pagati, e che anzi furono uccisi immediatamente dopo la fine dei lavori per mantenere il segreto dei progetti. Ha chiuso il Fude che non dico di parlare delle formazioni, ma almeno dell’intervista di Rocco, e invece si è messo a discutere sugli aut aut di coppia, cosa per lui inaccettabile, nello specifico di quando passò un periodo di 4 settimane senza cambiarsi le mutande, e lei a suo dire fece l’errore di metterlo con le spalle al muro “o scegli me o le mutande”. Scelse le mutande.

martedì 2 maggio 2023

Ibra meglio di San Gennaro


Mi rimane difficile da capire come mai uno dei popoli più scaramantici del pianeta, e tra i più legati a imponderabili forze soprannaturali che governano il destino, sia così ansioso di festeggiare in anticipo un traguardo sportivo non ancora raggiunto. Contraddice tutto ciò che pensavo di sapere sulla città del golfo. Credenze popolari come quella della maledizione veltroniana, che appena diventi segretario del PD non capisci più niente. Il rammarico è invece un’altra cosa, un gobbo che ogni tanto passa al bar Bianchi quando va in Santo Spirito per affari loschi con il Bambi, mi ha fatto presente che siamo noi genitori a sbagliare, intendendo che se un bambino di 6/7 anni ti chiede di fare danza classica non devi insistere per fargli cambiare idea e portarlo a calcio solo perché è un maschio, che poi succede il saltello di Milik sul dischetto. Comunque niente come i miracoli di Ibra sui risultati del Milan, che non hanno superato solo quelli di San Gennaro, ma che hanno scalzato persino i sospetti sulla pista anarchica per la morte dell’orso problematico in Trentino. Insomma, la festa per lo scudetto è rimandata, ma non per i falsi invalidi visto che tanto ormai si erano già alzati dalla carrozzina per esultare.

lunedì 1 maggio 2023

Il limbo


Devo dire che molto ingenuamente mi sono messo in un limbo in cui l’editoriale non trova più espressione ariosa, il limbo è quello di chi ha la spada di Damocle nella possibile chiusura ad opera di Ibra. Trovo qualche spunto solo grazie alle macerazioni della Torrazzetta, così come Sarri dal gol di Felipe Anderson. Mettici che oggi friggiamo con l’olio di semi, di semifinali intendo, e ci interessa di più la finale che la partita con la Samp. Anche se la partita diventata divertente nel secondo tempo evidenzia che Nico Gonzalez è decisivo quanto Ibra. Oppure Damocle. E se si parla sempre male di Biraghi è perché qualcuno beve vino rosé solo per via del colore. E tra gli spunti generati sulle bucce di Chardonnay e Malvasia di Candia c’è anche la sopraggiunta consapevolezza che Gesù vede i vostri indirizzi IP. Vi chiederete come possa riuscire a sposare la mia anima sportiva con quella più godereccia persa tra le vigne dell’Oltrepò Pavese, è facile visto che in soffitta nascondo un mio ritratto che quando mangio i cereali integrali con il latte di riso, invecchia sul gabinetto al posto mio. Sempre molto bene Dodo e anche Castrovilli dopo una prima parte del match condita da troppi errori, nel complesso una vittoria che fa gruppo. E si rivede anche un buon Duncan. Così come è risaputo che ci tengono all’ordine pubblico a Napoli, possiamo persino dire che se fossi un giovane manderei a fare in culo il concertone, i sindacati e il primo maggio. L'importante a questo punto è prendere consapevolezza, in caso di dolori da finale di coppa, che l’arnica non fa una sega.