.

.

sabato 30 aprile 2022

Il calcolo delle possibilità


Resuscitato Raiola adesso tocca alla Fiorentina. Per salvare il campionato e non costringere la compagna del Bambi a salvare solo la galanteria disinteressata degli uomini di una certa età. Nel caso contrario sarà lui a fare gli orrori di casa. Ricordo quando ci si stupiva negativamente alla notizia di un giocatore che fumava, oggi questo ci permette invece di capire tutto sulla tipologia di giocatore, perché se fuma sigarette finte è un simulatore. Il timore più grande di questa partita di Milano è che se anche uno decide di non vederla, può comunque capire come è andata grazie all’altalena che cigola senza nessuno sopra. Quindi questa è l’occasione giusta per tutti coloro che fino a due anni fa morivano di lockdown per colpa della dittatura sanitaria, di andare il più lontano possibile dalla partita. Io sfrutto il fine settimana per fare il cambio di stagione; l’ultimo rosso e poi passo al vino bianco. Non ci hanno dato i biglietti per gli ospiti? Tranquilli, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Scusate, ma mi dicono che la cucina chiude tra dieci minuti. E allora lasciamo da una parte i rancori, invece della rabbia dobbiamo rifugiarci più nella statistica, a quelle legate al calcolo delle possibilità di chi ce la fa malgrado i grossi limiti che qui sono stati puntualmente e prontamente identificati, per esempio vedere un ceppicone lassù mi fa subito pensare che allora anche Cabral possa finalmente sforbiciare in area di rigore. Contro Pioli, come Piola.

venerdì 29 aprile 2022

Non incontrarsi mai


Vorrei scusarmi per i miei ultimi 3.789 editoriali nei quali ho volutamente omesso che non riusciamo a produrre abbastanza grano in Italia perché abbiamo 200.000 Kmq piantati a pistacchio di Bronte. E prima di omettere altre cose importanti che riguardano la Fiorentina affermo che adesso si possono finalmente avere entrambi i cognomi dei genitori, ma rimane il paradosso di quando si assegnava in automatico quello del padre sul quale però potevano esserci anche dei dubbi. Poi tra 10 generazioni qualsiasi bambino avrà 645 cognomi, e sulla maglia dei giocatori sarà indicato il codice fiscale. La foto vuole dimostrare che non bisogna incontrare mai i propri eroi, magari qualcuno di voi ama Elon, lui compra la riblogghita e dopo avervi conosciuto non vi permetterà più di dare del ceppicone a Pioli. Quindi il vostro eroe sono io ed è per questo che è meglio non incontrarsi mai. Oggi per me piuttosto che i ricchi e i belli è più importante individuare i calmi dopo la figura di merda dell’altra sera. Figura peggio che andare in giro con la figlia che ha il cognome della madre, ed essere rinchiuso in una stanza di ogni aeroporto del mondo, con due tizi che ti chiedono dove hai rapito la bambina. Tanto che alla fine conviene anche a te prendere il cognome della figlia. Penso positivo e sento che Italiano adesso è finalmente diventato uomo, perché senza difetti sarebbe stato solo un testo di anatomia umana. Per quelli che temono la bomba atomica proprio adesso che hanno rifatto le facciate, la soluzione potrebbe essere batteriologica o chimica. Per gli altri consiglio di fare come me, è da domenica scorsa che prima di andare a dormire, tutte le sere, immagino di aver vinto contro Salernitana e adesso anche Udinese. Provate, è una bella sensazione.

giovedì 28 aprile 2022

Aspettando Dertycia


Si è smarrita la strada insieme al fascicolo giudiziario del processo ai genitori di Renzi. La squadra di Napoli e questa sono le due facce della stagione, siamo l’orso bipolare del campionato. Così come siamo messi è più tecnico persino il Governo, di Italiano, e con i 10 della clausola si compensano le accise sui carburanti. Purtroppo certe figure di merda del tardo pomeriggio vanno a minare quella beatitudine serale, vale a dire la sospensione momentanea dei giramenti di palle quotidiani. E se in Giappone un ragazzo sposa un ologramma definendosi “fictosessuale”, noi tifosi Viola abbiamo sposato cause e partite perse. I cioccolatai svizzeri questa volta la fava di cacao ce l’hanno messa nelle mele, ma non è niente Cabral a confronto del livello della nazionale argentina, se è vero come si dice che Gonzalez ne faccia davvero parte. Queste notizie andrebbero verificate prima di renderle pubbliche, anche fosse solo perché noi gli argentini che fanno la differenza dovremmo essere in grado di riconoscerli. Lui e Sottil che continuano a buttarsi in tutte le maniere, l’ultima moda è quella di farsi tamponare, modulo CID a posto di quello tattico, francamente mi hanno stancato, più ancora del fatto di vendere fumo, mentre il mio metabolismo veloce ha bisogno di arrosto. Si può giocare anche senza rotolarsi a terra, vedi Champions. Più della metà della vita la passiamo da fermi, ad aspettare qualcuno, in fila, in coda, praticamente andiamo avanti rimanendo fermi in classifica. Aspettando Dertycia. Forse queste sono partite in cui la squadra vuole farci prendere il tempo per essere tristi, altrimenti non passa. Darci il permesso di essere tristi, perdonarci perché non siamo sempre forti. Prenderne quattro (e ci è andata bene) in casa dall’Udinese mi ha spinto a mangiare uno yogurt alla ciliegia che era dall’ottantuno che non lo assaggiavo più. Stesso anno in cui aveva segnato l’ultima volta Wallace. E mi è piaciuto di più lo yogurt alla ciliegia che mi ha sempre fatto schifo, di questa Fiorentina alla frutta. Di buono c’è che il mio organismo ha bisogno di più ore di buio, e qui mi sembra che ne sia calato abbastanza, e poi per fortuna domenica c’è il ceppicone. Così ritornerà la spensieratezza di quando andavamo alla Standa solo per le scale mobili.

mercoledì 27 aprile 2022

I sogni non sono più nel cassetto


Ieri il Bambi nello spostare un mobile ha trovato 200 grammi d’erba della ex nascosti sotto a un cassetto, mi ha chiamato per chiedermi un consiglio su cosa fare, nel mentre erano diventati 197. Poi dopo aver divagato sulla lavastoviglie che è lui a svuotare e riempire, per giustificare alla compagna che se ci sono pentole che brillano più delle altre è perché gli fa fatica metterle a posto e così fanno anche 30 lavaggi di seguito, l’erba era calata a 195. I sogni non sono più nel cassetto, ma sotto, fermati con lo scotch da pacchi. E visto che la discussione sulla clausola di Italiano non la posso proprio reggere, se mi date la buonuscita me ne vado dal blog. Nel caso se ne andasse lui, invece, ce ne faremo una ragione così come ha fatto lo Spezia, che poi ha fatto anche gli stessi punti, riconoscendo la validità del lavoro svolto, anche se non finire il campionato in maniera positiva equivarrebbe ad aver fatto tanto e alla fine non aver salvato l’antico vaso. C’è la partita, ma se dobbiamo continuare a parlare d’altro allora preferisco fare gli auguri a lui, anche se in ritardo, e solo per costringervi a capire chi cazzo è.

martedì 26 aprile 2022

La truffa svizzera quasi come il crac Parmalat


Ho sempre imposto alla Rita questo disinfettante perché affascinato dalla filosofia del 0,001 su cento ce la fa, ma dopo Salerno ho capito che non ce la faremo mai. E finalmente liberata dalla tirannia della passione passerà al Quasar Doccia, a proposito di quelle fredde. Ma le grosse delusioni non arrivano mai da sole, ieri mattina sono passato da via Maffia dove nella notte qualcuno aveva scritto sul muro accanto all’ingresso della scuola: “viva i pizzoccheri, viva la polenta con il gorgonzola”. Forse influenzato dalla scritta razzista, forse solo un po' fava, per il centrocampo contro l’Udinese sarei per il rombo con le patate, ma se sarà ancora delusione mi rifugerò nella torta di male. Così non guarderò la mia ombra che conosce le storie dei miei fantasmi, e sa dove sono i punti che ho perso per strada. Mi sembra impossibile che si possa tornare alla normalità non tanto per questi due anni di pandemia, quanto per l’inopinabile sconfitta all’Arechi. Pur non avendo mai apprezzato troppo Rocco sarei comunque salito volentieri sulla 2 cavalli del vincitore. Poi mi sono messo a guardare un tutorial, e se ho capito bene domani vinciamo. Intanto in un universo parallelo Duric e Bonazzoli continuano a non segnare, Gonzalez viene realmente colpito ma non cade, Cabral confessa che in Svizzera erano tutti d’accordo a farlo segnare in cambio di una percentuale sulla vendita alla Fiorentina, le poppe hanno tre capezzoli. La realtà purtroppo è che specie quando hai furia le maniche si incastrano nella maniglia della porta. E allora è così che il mondo finisce, non con un asteroide, ma con qualche partita sbagliata.  

lunedì 25 aprile 2022

Igorribile


C’è gente che si struscia le mani per averci venduto lana al prezzo della seta, e per questo vorrei non aver scritto che la società ha lavorato bene nel mercato di gennaio. Mettici un atteggiamento da squadra senza attributi, mettici il ritorno di Igor alle proprie radici, e la sconfitta è tempesta perfetta per la nostra passione. Sconfitta che indica l’obiettivo di riserva della stagione; in fondo al corridoio a destra. Anche se basterà vincere contro l’Udinese per essere quinti. Una vera partita di merda, terribilmente deludente a parte Saponara che pure da ex giocatore, come si dice qui, indica invano la via del gol ai vari Cabral, Ikoné e Gonzalez purtroppo già incamminati sulla via della lana piuttosto che su quella della seta. Anche Odriozola si salva. Probabilmente devo aver combinato qualcosa di veramente grave nella precedente vita per nascere tifoso Viola ai tempi di Pioli primo in classifica. Roba davvero imperdonabile. Del resto il male vince sul bene, così come il meteo vince sempre sul bene. Oggi è almeno il giorno ideale per sperare nella liberazione dagli esterni a piede invertito. Anche una dieta sana, equilibrata e con pochi grassi ha tra i suoi elementi basilari un esterno da 27 milioni che faccia più gol di quel bidone di Biraghi. E magari anche la panchina Viola consegnata finalmente a un allenatore toscano, escluso Allegri naturalmente, che in comune con noi ha già la triste esperienza con Ambrarabat. Poi resta la scelta del portiere, e tra i più desiderati per sostituire Terracciano sale prepotentemente Meret, che insieme a Igor in giornata No potrebbero riuscire nell’impresa di far segnare pure Cabral in allenamento. Brucia assai questa sconfitta così come il sesso anale che si può giudicare solo a posteriori. Oltre al bruciaculo questa partita mi consegna a un altro disagio, quello di chi trova l’unico parcheggio disponibile sotto casa dei genitori di una ex, storia finita in maniera burrascosa, e indovina chi ti incontro ovviamente? Esatto, Cecilia. Un’amica che non vedevo da tempo e che non c’entra una sega con quanto scritto all’inizio, mi ha fatto piacere incontrarla. O forse il giallo della maglia e quello della Ribolla è stato effettivamente troppo. Basta e avanza il giallo dello zafferano con il quale a Milano, grazie a un piatto della tradizione, curano i ceppiconi.

domenica 24 aprile 2022

Il portaburro


Bei tempi quando mi venne voglia di chiudere il blog. Invece sono ancora qui a prendermi sberleffi in caso di rovesciata di Cabral. Quanto ai rovesci si punta tutto su Pioli. E speriamo di non vedere cose turche all’Arechi lasciando spazi sterminati al contropiede, anche solo per protestare contro Erdogan e i bombardamenti in Kurdistan che fanno meno rumore di un eventuale gol russo di Kokorin. Mi ritrovo qui a temere la fame della Salernitana perché sono stato un bambino che ha dovuto superare da solo la paura del buio. Riguardo alla foto vuole essere una presa di coscienza, ognuno del resto ha i figli dei genitori che si merita. Così come non troverei accettabile una sconfitta contro un allenatore senza uno straccio di cognome, trovo incredibile che io non sia ancora influencer enogastronomico e debba pagare di tasca i vini. Lo trovo assurdo. Non vorrei che la colpa fosse da ricondurre alle cene eleganti che organizzo, insomma, che qualcuno si sia accorto che il portaburro in ceramica lo tengo in bagno e ci metto la saponetta profumata. Detto ciò nella prossima vita non voglio essere bello né ricco, non voglio neanche la terrazza che si affaccia sull’oceano. Rinuncio anche ai migliori Riesling della Mosella. Voglio solo il terzo scudetto. E magari a Dragowski gli ha dato noia il vaccino. Mentre se perdiamo userò la rabbia come depistaggio per rompere la lampada di sale dell'Himalaya.

sabato 23 aprile 2022

Subito prima e subito dopo


Vista la giornata di ieri, nel mio piccolo ho invitato a salvare la Terra dalle uscite di Dragowski. Poi ho fatto la scelta ecologica di fare il bancomat senza ricevuta. Lungimirante Italiano a farlo giocare, come il Bambi quando comprò i guantoni da boxe ai cuginetti e prese pugni tutta la domenica. Oggi ho deciso di omaggiare tutti quelli contro Biraghi con il fermo immagine dell’attimo prima che colpisca di testa e serva sciaguratamente Bernardeschi. I più attenti delle dinamiche di gioco avranno notato la somiglianza sbalorditiva con l’espressione di Pioli subito dopo la semifinale di coppa persa con l’Inter. Subito prima e subito dopo. Purtroppo non ho nessun fermo immagine di quando uno sparisce dal blog e non si sa che fine ha fatto. Ho letto la lista dei possibili/desiderabili futuri numeri 1 Viola, e non capisco come mai ho aspettato così tanto prima di mettere tra i preferiti in rubrica il numero della Pizzeria da Michele. E secondo me chi sminuisce le colpe di Dragowski, e mi riferisco a Giovanni Galli, si merita una donna che compra il Parmigiano grattugiato in busta. Anche la Rita lo compra, boh, forse sono l’eccezione che conferma la regola (con il parmigiano intendo). E non vorrei che chi non vede somiglianze tra Biraghi/Pioli e la foto, poi sia uno di quelli che controlla la propria qualità del sonno sullo smartwatch. Dopo questa considerazione, che prima di scriverla a voi l’avevo fatta al Bambi fuori dal bar Bianchi, ha finito l’ultima sigaretta guardandola spegnere come il sole che muore, come un amore che finisce, chiedendosi “e adesso che faccio?” Subito dopo mi ha guardato dicendomi che andava dal tabaccaio, e che non sapeva che altro avrebbe potuto fare. Quindi buona rovesciata di Cabral a tutti.


venerdì 22 aprile 2022

Solo analisi triviali


Oggi contro tutte le analisi più approfondite possibili sulla sconfitta di coppa, contro tutte le possibili responsabilità addebitate all’uno piuttosto che all’altro, contro i gol degli ex, contro gli infortuni, contro tutti i contro Biraghi, voglio essere triviale e dico che ci è mancato il culo. Così rimedio subito. Mentre per augurare il vento in poppa per questo finale di campionato ce ne metto un paio di propedeutiche alla bisogna. Per non parlare dei contro Pioli che alla fine hanno fatto solo il suo interesse, lui che per scappare prima dalle critiche e poi da stesso, oggi primo, evidentemente si è portato dietro qualcun altro. Oggi solo analisi triviali, come quando il Bambi disse alla Cecilia di non voler parlare del passato perché troppo nostalgico, e neanche del futuro perché metteva ansia, piuttosto avrebbe voluto parlare del loro gerundio. E fu così che lei andò a prendere una cosa in macchina e non tornò più. Oggi solo analisi macinate grosse come certi salami. Mi inquietano le analisi troppo approfondite, come gli interrogatori che fanno ai sospettati di qualche crimine al cinema. Quando gli chiedono: “dov’eri 10 giorni fa, intorno alle 8:45, e cosa indossavi?”. Mentre se ci prendiamo una pausa da questa ansia da vivisezione del capello in quattro possiamo rispondere: “ricordo solo che ero vivo”. A tal punto che se rimanessi bloccato in ascensore tutto il giorno non mi dispiacerebbe.



giovedì 21 aprile 2022

Non mi passerà mai


E’ inutile, certe respinte sulla linea di porta avversaria del tuo centravanti su tiro a botta sicura di un compagno ti spezzano in due. Ti conoscono così bene da scuotere nervi, smuovere interiora, vivere nella tua testa, abitare in ogni tua cellula. Certe storie sono la nostra storia. Questa partita non mi passerà mai, e mi ritornerà in niente. Visti gli sbalzi climatici, una partita vestita a cipolla, ma non solo per quello lacrimo. Mentre il prezzo della felicità lo cercherò su Amazon. Allora, è una di quelle domande che di solito ci si pone la sera seduti in terrazza dopo la partita, mentre col vino si cerca di dimenticare il tuo secondo portiere del cazzo, guardando gli albatros volare via verso una fuga finalmente vincente di Ikoné: che cosa ci facevano degli albatros sulla mia terrazza? Mentre scrivo mi sento perfetto come dirupo. Se almeno dalla terrazza stamani avessi visto il mare. Forse certe cose non cambieranno mai e noi siamo qui a dimostrarlo. Mi viene da dire che questa partita è stata solo un test in vista del nostro imminente ritorno al carbone. Stamani avrei bisogno di uno di quei giochini che mi comprava la nonna dal tabaccaio. Ringrazio di non essere un samurai costretto al suicidio per ogni gol subito da un ex, se almeno avessi potuto limitare i danni come quando mi interrogava la prof di Storia dell’Arte, che malgrado non avessi studiato, bastava dirgli “abside”, l’interrogazione svoltava e non prendevo meno di 5. O forse dovevamo prendere un antistaminico. Magari sono morto e questa non era la semifinale, ma solo il mio girone. Insomma duemila e passa anni di storia e ancora non abbiamo risolto ‘sta faccenda del dopo Pasqua e Pasquetta, sarà successo qualcosa anche il martedì successivo al lunedì dell’Angelo, ma soprattutto il mercoledì, magari con Cabral che si toglie dalla linea di tiro di Torreira.

mercoledì 20 aprile 2022

Io superficiale, Viola solo super


Mentre sono più che convinto che Draghi abbia preso il Covid ad un tasso vantaggioso, mi auguro che Allegri, invece, lo prenda nelle mele. Sono ancora confuso, per fortuna a noi al massimo tocca Zakaria, guardando Napoli-Roma mi è venuto il mal di testa, tra Zaniolo, Zanoli, Zielinski, Zalewski. Al povero Castrovilli intanto è mancata solo la rottura delle acque. Sarà stato per allentare un po’ la tensione, ma a un certo punto il Bambi mi ha pregato di chiedere se anche voi andate su Google a cercare chi vi sta chiamando con i numeri sconosciuti invece di rispondere. E poi per me la vita è troppo breve per vedere ancora Juve-Inter. Fare gol per evitare che qualcuno alla fine possa esaltare pure uno zero a zero, che si esalti le Pasquette senza brace, senza la gente, senza la Pasquetta, ma si lasci la Fiorentina andare in gol. Anche io però devo cercare di allentare la tensione, non solo il Bambi, così leggendo analisi su analisi di guerra mi sono accorto che nessuno di voi ha mai preso in considerazione cause un po’ più frivole di quelle di cui si narra. Così vi racconto un aneddoto che potrà aiutare a ricredersi in qualche modo, non necessariamente, ma aiuterà comunque a riflettere. Avevo 20 anni ed ero con una mia ex argentina in Grecia in attesa del traghetto per Bari, quando noto una ragazza inglese con il suo stesso vestitino a fiori. Senza pensarci troppo, e a riprova di una certa superficialità di fondo, mi scappò un “siete vestite uguali”. E’ così che è scoppiata la guerra delle Malvinas.

martedì 19 aprile 2022

Una frase iconica


L’importante è che tutta ‘sta cioccolata non nasconda una carenza d’affetto, di sicuro anche i carciofi hanno un cuore. E’ già vigilia e risuonano ancora stonate le parole di Allegri, confesso che ogni volta che lo ascolto sento le farfalle scotte al sugo nello stomaco. Sono tornati i turisti, anche quelli che vanno al Bargello pensando di prendere un cappuccino. Alla notizia della sua morte ieri non ho fatto altro che domandarmi perché “er Mandrake” non mettesse la testa a posto per quella meravigliosa donna di nome Gabriella. Rime di Pasquetta, tra la verdura, il peperone, tra la pasta, il rigatone. Mentre della serie quel che resta del giorno; alcune fette di un buon salame di Gaiole. E invece del solito forza Viola ho detto “tanto stasera non si cena”. Una frase iconica. Adesso prima del ritorno al carbone ci toccherà digerire. Nel frattempo Calvino, e prendo spunto leggendo “del mordersi la lingua”. “In un’epoca e in un paese in cui tutti si fanno in quattro per proclamare opinioni o giudizi, il signor Palomar ha preso l’abitudine di mordersi la lingua tre volte prima di fare qualsiasi affermazione. Se al terzo morso di lingua è ancora convinto della cosa che stava per dire, la dice; se no sta zitto. Di fatto, passa settimane e mesi interi in silenzio”. Ma io non so se col blog posso permettermelo.

lunedì 18 aprile 2022

Il tocco


Ci farebbe comodo risorgesse anche Kokorin, con la festività macchiata dall’infortunio di Castrovilli e dagli auguri di buona Pasqua su WhatsApp. Ma sono contento di poter parlare di resurrezione e non più di simulazione. Mentre il miglior gesto tecnico non è stato la rovesciata di Cabral, ma il tocco della suocera del Bambi che nell’impasto della pastiera ci ha messo il Gaviscon. E la cosa più strana, cosa che fa innervosire alquanto il Bambi, è che se succede qualcosa ai giocatori Viola, niente, ma ogni volta che succede qualcosa a Gesù, la compagna ingrassa due chili. Lui e le sue buone intenzioni, mentre aspettava quei tre minuti del tè in infusione si è mangiato un pezzo di lasagna fredda avanzata dal pranzo. La mia amica guida si è divertita a pensare a Fiorentina-Venezia come derby del Rinascimento e in porta della Viola ci ha messo Poliziano che era un marcantonio diperride. E a forza di dire bischerate siamo arrivati al Medioevo quando il cioccolato non c’era e quindi come uova di Pasqua si usava una vescica di maiale con dentro la sorpresa, che di solito era un ponte levatoio o un esilio a Caprera. Si pensa che sia stato proprio questo aneddoto a ispirare Sgarbi per cominciare a gridare “caprera, caprera, caprera”. Insomma, avrete capito che scrivo editoriali perché costa meno dello psicologo. E poi oggi è un giorno troppo a favore di Pioli.

domenica 17 aprile 2022

C'è di peggio


Primo tempo con l’84% di possesso palla, passaggi riusciti 92%, percentuali che ci avvicinano al cioccolato più fondente. Qualche occasione sbagliata, poi un secondo tempo striminzito con infortunio grave. Nel complesso partita brutta, ma vittoria come la colomba che ho ordinato, ripiena di chantilly. Cala nel secondo tempo la percentuale di possesso palla e cresce la percentuale del latte, quello ai coglioni. Non sempre è possibile giocare come a Napoli, sembra infatti che nella vita ci sia un periodo in cui tutti i bambini devono indossare dei giacconi orribili. E anche Radio Maria alla fine osserva un minuto di silenzio per la morte del suo fondatore. Mi sembra che possiamo compensare oltre che con i tre punti con i pareggi di Juve e Lazio, l’Atalanta è dietro, poi è andata peggio a Biden che dopo il discorso ha teso la mano al fantasma formaggino. Peggio che a Castrovilli. E poi la turista nordica è negli occhi di chi guarda. E se non fosse Pasqua ricorderei che c’è chi chiama Giampaolo “maestro”. Quindi mi limito a farvi gli auguri. Ah, togliete le catene da neve dal bagagliaio.

sabato 16 aprile 2022

Preferisco la direzione sbagliata


Se perdiamo il treno, ve lo dico subito, sosterrò che sono proprio i treni perduti quelli che ci porteranno alla nostra vera destinazione. Sarebbe una Via Crucis, lo so, anche se senza le persone, ormai introvabili per via del reddito di cittadinanza. E anche se il gioco è sporco per definizione. Se invece calasse il buio, potrei sempre dire che è un bene perché altrimenti le stelle si vedono a malapena in città, annegate nella luce. Direi che stiamo perdendo il cielo, con i nostri ragazzi che non hanno mai visto la Via Lattea. Però preferisco vincere e andare nella direzione sbagliata, se poi Tommaso non vede la Via Lattea, c’è sempre via dei Serragli a illuminare l’Oltrarno. E in tasca anche agli allergici se vinciamo, perché non potranno lacrimare senza sentire domande sui pollini. Che entusiasmo!! Se penso che agli allenamenti c’erano 8.000 persone, dico che altrove solo se resuscita Mussolini e va a Formello. Mi raccomando soprattutto a Nico, che continui con l’atteggiamento giusto di Napoli, perché per l’appunto c’è la Pasqua a ridosso, non vorrei che un po’ uomo, un po’ uovo, non sappia più (un’altra volta) come stare in piedi. A proposito di pranzi di Pasqua nella più classica tradizione italiana, Il Bambi fa sua la polemica di Borghese, e qui la foto, per dire che non ci sono più quelle persone disposte a spaccarsi la schiena per imparare a cucinare come una volta. Naturalmente dopo aver evitato l’insidia della partita facile, non rimarrà che evitare i canditi nella colomba per fare un grande passo non solo in classifica, ma piuttosto verso la pace. Insomma, datemi i tre punti e nessuno si farà male.

venerdì 15 aprile 2022

Prova di maturità


Per sabato si prevedono più di 30.000 persone, e si vanno esaurendo anche i posti dalla parte del torto. Questo per dire dell’entusiasmo che circola in città, erano anni che non c’era così tanta attesa per una partita di campionato contro una squadra che lotta per la salvezza. Ieri sono stato rassicurato circa lo stato del Venezia, mi si dice in discesa libera se ho capito bene, perché non vorrei fare come quello che l’importante è farla ridere e poi la tromba un altro. E’ tutto così bello che non voglio fare pensieri tipo che non è tutto oro quello che luccica. E neanche oro colato, semmai culato. Per quanto riguarda la rovesciata di Cabral vi ricordo che io sono stato quel bambino la cui fantasia è stata stimolata dalle favole di Gianni Rodari, ed è per questo che oggi posso immaginare cose che non esistono e un mondo migliore. Un mondo in cui ormai ho la sensazione di scrivere editoriali ai Corinzi. Sono diventato più maturo, e ieri ne ho dato grande prova quando sono uscito per comprare l’acqua e ho comprato l’acqua. La cosa che invece ancora non riesco a decidere, visto che finora non ho ancora preso il Covid, se non fosse il caso di donare il mio corpo alla scienza, oppure venderlo al miglior offerente. E così come quando a scuola dicevamo di voler andare ad Amsterdam a vedere i musei, continuiamo a sostenere con forza di voler aprire l’uovo di Pasqua per vedere la sorpresa. Che poi magari ci troviamo davvero la rovesciata di Cabral.

giovedì 14 aprile 2022

Cabral hybrid


Come sintesi finale, tra la bistecca fritta di Tullio a Montebeni e il Maradona ferito dal colpo arrotato di Cabral, direi che la guerra è piatta. Come buon auspicio, evidenziata ieri la scarsa capacità di fare gol di testa, e sempre come motivatore, domenica voglio pensare ad un’elevazione leggendaria di Arturo, tipo quella di CR7 contro la Samp, tanto per intenderci. In modo che da lì in poi potremo chiamarlo CRX, come la Toyota. Hybrid, metà uomo, metà Dio. Intanto c’è già chi ha creduto bene di mettermi in guardia dai facili entusiasmi perché il Venezia bla bla bla bla, così per non lasciare nulla al caso e far sparire anche l’angoscia sottile provocata da tali avvertimenti ho preso le forbici perché si sa che s’infila sotto le unghie. E con le giornate così belle è ora di andarsi a lamentare all’aperto. L’ho detto anche al Bambi che mi ha risposto di aver visto giorni migliori ma vestiti peggio. Poi ha aggiunto che il mercoledì pomeriggio iniziano i rinvii alla settimana successiva, e se è la settimana Santa, allora diventa dopo Pasqua. Così prega che il rinvio muoia sulla croce e non risorga. Questa prestazione dei nostri là davanti a Napoli, da una parte ha suscitato entusiasmo e dall’altra preoccupazione se continueranno a crescere nel rendimento, intendo per le eventuali sirene dei grandi club. Per questo ha ragione chi dice che non bisogna affezionarsi ai giocatori, una sorta di formula che usava anche il Centi quando per raggiungere la felicità con l’altro sesso suggeriva di restare buoni amici e di trombare ogni tanto, di non fidanzarsi mai per non smettere di trombare e iniziare a odiarsi. Più o meno. E a proposito di movimenti fatti per liberare un compagno, voglio dimostrare l’importanza di fare velo anche al di fuori del campo.

mercoledì 13 aprile 2022

Dopo il Vinitaly


Non vorrei pensare a quelli che sottolineano con la matita, magari capaci pure di piegare i vestiti quando si spogliano per trombare. Che in definitiva sono soprattutto quelli che vogliono la Superlega. E siccome mi sento pervaso da calma e ottimismo non so se è dovuto al rinascimento Viola oppure mi hanno drogato al bar. Adesso parlo per chi ha una vita sedentaria e si ritroverà tra poco a fare i conti con la prova costume, voglio svelarvi un segreto che mi rivelò un vecchio artigiano di via dei Serragli, me lo confessò mentre dorava una cornice, se avete paura di pesarvi bevete prima un bel bicchiere di grappa, la grappa elimina proprio la sensazione di paura. C’è chi sta peggio e non voglio entrare nel merito, ma a casa del Bambi c’è chi non riesce a dormire con l’anta dell’armadio aperta, figuratevi. Dopo il Vinitaly avrei il vino 2021 da consigliarvi, intendo quello da comprare assolutamente, ma avendo una paura bestia che siate tra quelli che sopravvalutano il Morellino di Scansano, allora preferisco dire che ieri sono stato a mangiare il lampredotto alla Coop di Ponte a Greve. Siccome ho già criticato abbastanza certi nostri giocatori, nel caso si ripresentassero fastidiose analogie, non tornerò indietro, non scriverò niente e andrò invece a urlare un vaffanculo nel bosco, come Fantozzi. Poi così come voi vi domandate di chi sono le responsabilità della guerra, io mi chiedo se casomai fossero le poppe a fissare gli uomini. Mentre in merito alla foto devo dire che dovremo sopportarlo ancora un po’. Ma la cosa a cui tengo di più tra le cose che questo blog mi permette di dire, premesso che siamo stati fortunati a nascere in questa precisa parte del mondo, è che per essere un mondo senza nessun senso, senza scopo e senza redenzione, non si mangia neanche male.


martedì 12 aprile 2022

Poeti per caso


Per una domenica senza VAR ci sono quelli che invece lo invocano per i missili, coi morti in fuorigioco, con la simulazione che Nico scansati! Che non c’è da fidarsi dell’arbitro perché tanto si sa come vanno certe cose, poi alla fine non c’era nessun rigore, neppure giornalistico. Sono passato a una posizione più moderata sugli esterni e su Cabral dopo la prestazione di Napoli, e con lo stesso metro di giudizio, dopo aver dato un’occhiata ai giornali mi sono comprato “Tutto caccia”, quello con la posizione più moderata. Adesso che tutto gira come dovrebbe, esterni decisivi, centravanti che fa male alla difesa avversaria, mi è passato quel fastidioso disagio che qui è stato un po’ travisato, naturalmente per colpa mia che non l’ho saputo esternare, ma a posteriori posso dire che era frustrante come chi indossa stivali in pelle per recarsi al lavoro in tramvia piuttosto che a cavallo. Ecco. So che tanto mi darete la colpa anche per il chiaro di luna, l’alba e il tramonto perché Dio disse solo “sia luce: e luce fu”, il resto è solo roba da poeti. Voi mi considerate incompetente e io per dispetto vi stimo tutti. Siete troppo attenti, non puoi dire male di uno che subito vi rivoltate alla prima finta azzeccata, era meglio quando ce l’avevate coi runner e chi non voleva vaccinarsi. Ma io me lo sentivo domenica mattina tanto che aperte le finestre ho detto alla Rita che ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole, a tal punto che è stato subito maritozzo con la panna. 


lunedì 11 aprile 2022

Padrona al Maradona


La migliore Fiorentina della stagione, quella di Italiano che supera Gasperini, contempla necessariamente esterni e centravanti che fanno la differenza. Quello che poi aveva richiesto soprattutto lo stesso Italiano. Tolti gli inutili e controproducenti avvitamenti di Nico, più sta in piedi e più può fare la differenza, trovata finalmente la concretezza di Ikoné, insieme agli sprazzi di Cabral con la giocata di classe e potenza, la Fiorentina si regala conferme importanti. Il Napoli perde anche oltre a quello che dice il risultato, Spalletti recrimina su fantomatici episodi mostrandoci con l’orgoglio tipico di chi trova nuovi interessi, il suo curatissimo viale del tramonto. Dispiace solo per Igor che sporca un’altra prestazione di spessore per difficoltà fisiche non prontamente considerate. E tutto in assenza di tre titolari. Vittoria e partita che dimostrano che a gennaio è stato fatto un buon lavoro, oggi esterni determinanti e gol dei due arrivati dal mercato di riparazione. Quindi concretezza, personalità e coraggio. Bravi tutti. Poi all’ottantaseiesimo Italiano ha deciso di umiliare la Serie A. Così a valle di questa partita è bello avere delle grandi aspirazioni, adesso però è importante espirare. Se pensate che oggi non sia contento, dopo che invece mi sono immolato anche per voi, vuol dire che lascio tutto e vado a salvare le piante nei supermercati. Anzi, dopo i grandi successi riscontrati ieri, adesso inizio a sistemare la terrazza per chiamare questa volta la bella stagione. E mentre malgrado Draghi i condizionatori vanno a palla, capaci di gelare i sogni di scudetto del Napoli, il grande inganno ieri non è stata la domenica, per una volta, ma il caracollare di Kokorin.

domenica 10 aprile 2022

Per una rovesciata di Cabral andrei a Pisa


Lunga vita alla Vitovska, incipit promozionale per chi vuole guardare oltre. Oltre Oltrarno. Raccogliere informazioni da Internet sulla guerra è la variante colta di “me l’ha detto mio cugino di via del Campuccio”. E mi fermo qui, l’idea era quella di scrivere di geopolitica, menomale che gioca la Fiorentina. Dico invece che adesso i figli fanno una domanda e alè Internet e via, sono lontani i tempi in cui il Bambi chiese al suo babbo “ma gli elefanti…” e lui prese e andò in Africa alcuni mesi e poi tornò. Alla fine scoprirono che aveva un’altra, li lasciò e non l’hanno più visto. E pensare che per una rovesciata vincente di Cabral a Napoli sarei pure andato in Piazza dei Miracoli, se non mi avesse fermato la Rita facendomi presente che non funziona. E comunque penso di parlare a nome di tutti quando non dico niente. Ma la cosa più strana è che alcune volte vorrei cantare con voi in magica armonia. Sul discorso di cambiare continuamente formazione mi viene in mente un modo di dire pieno di quella saggezza popolare che ci ha insegnato che chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia e non sa più dove sono gli autovelox. Infine mi sono svegliato con la convinzione che se le punte segnano poco, se gli esterni hanno i piedi invertiti, se Nico cade travolto dal peso delle responsabilità, è dovuto a tutte le catene che non ho mandato a 10 amici negli ultimi 15 anni. E solo perché io faccio come mi pare e poi lo chiamo destino. La foto è quindi per rispondere a chi ha brutti presagi. Poi visto che ho detto tutto ieri ora vi saluto, anche perché ho finito di asciugarmi i capelli.

sabato 9 aprile 2022

Ci sono tanti modi di dire la stessa cosa


Non è che non sia corretta la valutazione fatta da Ikoné, la Fiorentina del resto è un club medio, lo sappiamo, ma avrebbe potuto dirlo anche in maniera diversa, per esempio il Bambi una decina di anni fa si lasciò con la fidanzata e ci raccontò che la causa scatenante fu che a lui non piaceva come faceva il caffè. Aggiunse che il caffè gli piaceva come una fidanzata, cioè senza l’uccello di un altro dentro. Ci sono tanti modi di dire la stessa cosa. Mia mamma che come già vi ho raccontato è molto religiosa ieri mi chiama tutta trafelata gridando al miracolo, dopo averla fatta calmare mi spiega che il condizionatore ha cominciato a perdere il liquido da dopo il discorso di Draghi, considerandolo di fatto alla stregua di una madonnina che piange. Così mi è venuto in mente una questione di cui si parla poco, allora le ho chiesto se sapeva cosa succede quando una persona muore con le lenti a contatto, se gliele tolgono oppure gliele lasciano per l’eternità. Mi ha risposto che sono il solito dissacratore, che oltretutto considera Nico un cascatore, che è il suo preferito. Anche questo editoriale conferma che il mio essere così prolifico dipende dall’avere mille cose da non dire. Sono oltremodo convinto che il 60% dei sardi fanno finta di capirsi quando parlano tra loro. Ed ammetto che è impressionante la quantità di cose che non mi interessano più, ormai solo qualche racconto strampalato sul Bambi, reminiscenze di un passato Diladdarno, friggitorie e duraio. C’è stato un tempo in cui il Materassi aveva fatto i soldi con il forno in via de’ Serragli, e il Bambi non si capacitava a cosa fosse servito diventare ricco se poi si doveva svegliare lo stesso alle 4 per fare il pane. Quello che per ironia della sorte mi chiedo io oggi  pensando a Nico, a cosa gli sia servito essersi elevato così in questa società per buttarsi continuamente a terra. Mentre nella foto una rovesciata di Cabral ai tempi del Basilea rimasta fuori dai video propagandistici.

venerdì 8 aprile 2022

Mediawar


Rinunciare all’aria condizionata per far terminare la guerra in Ucraina più che una sanzione mi ricorda un fioretto. Pensa se ci avessero chiesto “volete la pace o la fica?”. E poi per me la pace è riuscire a vedere anche qui quello che ci hanno fatto vedere di Cabral sui vari video con rovesciate e cotillons. Insomma dopo la pancia (anche quella di Cabral) adesso si parla all’ascella del popolo. Per lavoro frequento la Liguria e posso testimoniare che è da molto prima di Draghi che gli indigeni del posto dicono di tenere i condizionatori spenti. In mancanza di un ricordo nitido dello scudetto ho fatto mente locale e tra i tanti ricordi che potevo salvare per bilanciare tale carenza affettiva ho scelto il pane e frittata dei viaggi, gite, famiglia. Il ricordo del Bambi è invece più legato ad un’attività imprenditoriale torbida che aveva messo su all'inizio degli anni 80. Abitava in via Santa Maria quando venne a stare proprio davanti a lui una esibizionista che si spogliava lasciando le tende aperte, così lui invitava gli amici del bar di Mimmo facendogli pagare il biglietto. Non so perché ancora non è scoccato l’amore per Nico, ma per correttezza quando Cupido scocca una freccia e non centra il bersaglio, è necessario che scriva un verbale perché ogni freccia costa tantissimo e sono soldi pubblici, non di Commisso. A parte il solito ballottaggio tra Cabral e Piatek, si torna finalmente alla normalità dopo l’emergenza sanitaria, il primo vero ritorno a vivere è stato sancito al bar Bianchi grazie alla nuova ragazza che fa i caffè, tatuaggi e piercing a perdita d’occhio, quando ieri ha fatto un cuore bellissimo con la schiuma del cappuccino. Il Bambi ha sorriso e le ha chiesto se le andava di bere qualcosa insieme, così ha fatto un sorso a canna e a lui ha dato un bicchiere dal rubinetto insieme allo scontrino.

giovedì 7 aprile 2022

Datato dentro


L’ormai cinquantacinquenne Bambi si è ritrovato improvvisamente a fare i conti col suo essere datato dentro, è successo ieri quando il signore davanti a lui in farmacia (uomo sulla settantina) ha comprato un gel lubrificante. Lui era in fila per il Polase. E pensare che il giorno prima metteva il ghiaccio nel mojito e quello dopo lo ha messo sulla caviglia gonfia. Aggiungo che ieri era il “carbonara day” e lui è pure a dieta. Questo non gliel’ho ricordato naturalmente, ho però cercato di fargli considerare un cambio di atteggiamento ipotizzando che gli ultimi giorni dell’umanità dovremmo passarli tra orge, festini, e non rinunciando al lampredotto. Come spiraglio gli ho mostrato la Cupola. E pensare che c’è stato un periodo abbastanza recente in cui credeva fermamente alla frittovaluta. Oggi ha altre intuizioni, tipo quella degli allenatori che fanno giocare gli esterni a piede invertito, anche se Italiano non è a dieta low carb come lui, ora si è fissato con una startUp che riguarda il meteo. In breve uno si dovrebbe scaricare la sua App, lui però non invia le previsioni meteo, piuttosto le considerazioni meteo. Praticamente ti commenta la pioggia dopo che ha spiovuto. Ti dice la sua. Poi sostiene con forza la veridicità di quella che io giudico invece una delle tante leggende metropolitane, in cui si narra che il nano più alto d’Europa misura 1,80. E quando gli ho chiesto il perché mi ha risposto perché altrimenti non era un nano. Lo vedo giù, a terra come Nico, tra amici che escono da storie importanti, parenti che escono da storie mediocri, e lui che si ritrova a uscire dal bagno. Gli ho detto di non pensare se anche Elon Musk ha le padelle in forno, e a proposito del terzo scudetto gli ho consigliato un libro cult dove si insegna veramente ad avere pazienza. Solo a pagina 345 lui e lei si baciano. Purtroppo ha smesso di leggere certi libri, di ascoltare certa musica, di vedere certi porno, e ha cominciato a credere solo alla pubblicità.

mercoledì 6 aprile 2022

La Pasqua coerente dei terrapiattisti


Alla fine vorrò essere morente per vedere tutta la vita passarmi davanti e scoprire dove ho perso la sciarpa del Gruppo Chiava. Mentre la gente mi parla, penso ai cavoli miei, e mi sento come una caramella al rabarbaro che vive in un cappotto fuori dal tempo. Quel cappotto che indossavo proprio quando persi la sciarpa. Mi consolo con la primavera grazie alla quale le fogne in San Frediano sono tutte in fiore. Non solo, edifici con le facciate mitragliate, immondizia e cibo marcio lasciato ovunque, donne e bambini che vagano senza un’apparente meta, urla, poi esco del mercato di Santo Spirito, e insomma tutto a posto. Pensando al gol di spalla, poi guardandomi intorno penso alle poppe che tirano sempre, faranno gol anche loro? Il bonsai di Masahiko Kimura come risposta alla solita piantina di salvia che dura poco più di un’ora. Come testimonianza diretta il Bambi è voluto intervenire con il Centi a proposito dell’aumento delle spese militari, ricordando che durante l’anno di militare passò 5 mesi in cucina a ritagliare punti dal latte per la moglie del capitano che faceva la raccolta per avere le posate in acciaio. A leggere come la pensiamo diversamente su Nico mi sento sbagliato io che le padelle le tengo nel mobile della cucina e non nel forno. Ma la cosa che mi fa più sorridere è l’uso della prima persona plurale di noi tifosi. “Abbiamo disputato una grande partita” detto dal Bambi ormai tutt’uno col divano sfondato. Poi ho scoperto che i terrapiattisti per Pasqua comprano tavolette di cioccolata al posto delle uova.

martedì 5 aprile 2022

Non toccate il tifoso Viola


Non si sa più se le immagini della guerra siano vere o false, la foto potrebbe quindi mostrarci come si vive in pace. Non sto a spiegarvi perché ma sono finito sul sito del Mulino Bianco a leggere le recensioni lasciate alle merendine, questo per rassicurarvi che qui sul blog non siete poi così gravi. Mentre una serie di orgasmi ti rimettono in pace col mondo, ho appena visto la foto di un allenatore italiano molto incazzato e ho pensato “toh, che bello”. Poi ci sarebbe il fatto che non sono capace di scrivere libri, ma quando vado a letto prima di addormentarmi mi vengono dei titoli bellissimi tipo “Chi è che ha minacciato Di Maio?”. Se per forma di protesta ci togliessero la Z dal vocabolario dovremmo rendere merito agli emiliani che sono stati dei precursori. Sono contento che il Milan abbia pareggiato perché non mi piace vedervi tristi come una frase senza pronomi. Così come tra le cose di cui avrò sempre voglia c’è il lampredotto. L’Italia è fuori dal mondiale, il curling ok ma poi nessuno lo pratica, in previsione della bella stagione con il fatto che invece adesso giocano tutti a paddle con la racchettina per le zanzare sarà una strage. E tra i tifosi Viola maschi single che aspettano il primo gol di Ikonè circola la voce che quando uno di loro è appena uscito da una relazione importante non deve essere toccato altrimenti la propria ex non ne riconosce l’odore e non lo rimette nel nido.

lunedì 4 aprile 2022

Un gol saporito


Partita che gira sugli episodi e che poi certifica l’incapacità della squadra di sfruttare superiorità numerica e dominio del gioco lasciando vivo l’avversario fino alla fine. Mancanza di concretezza che questa volta non può essere addebitata a Nico, che anzi risolve, prima e dopo il solito film già visto. Sono contento perché temevo la beffa nel finale, sono deluso perché mi aspettavo il raddoppio, e per ciò che è successo dall’espulsione in poi mi ci vorrebbero le ferie. Soddisfa Castrovilli e il Coda di Volpe, meno Sottil e il polpo con le patate. Forse il due a zero non esiste e quando si parla di Transinistra bisognerebbe precisare se a piede invertito. Forse quando arriverà il nostro turno di essere felici per un risultato messo in cassaforte già a 30 minuti dalla fine saremo solo stanchi. O forse 5 sensi sono troppi. Comunque da quello che vedo allo specchio (dove attacco la classifica) ieri devo essermi divertito. E poi dopo 160 giorni Nico non poteva che segnare di spalla, da sempre più saporita del prosciutto. Ma a prescindere dalla proprietà, da chi scende in campo, da chi allena, dalla terza maglia, così come un figlio di un figlio dei fiori sarà un nipote dei fiori, i nostri figli ameranno la Fiore. Anche quando si presenteranno tutti i sintomi della vecchiaia tranne la pensione. Allora penso che i palloni trovati sul tetto di quella chiesa dovrebbero essere restituiti a quei bambini di tanto tempo fa mentre riparano caldaie, sono in riunione, curano persone, vendono fiori. Nel frattempo porto a casa il pallone della vittoria, e per strada penso ai bambini di oggi, quelli nati di recente che pensano che le impalcature dei bonus 110% siano i balconi delle case.

domenica 3 aprile 2022

Tutti insieme appassionatamente


C’è da fidarsi di Cabral, non come di quelle persone che quando sono in macchina da sole non cantano ma stanno in silenzio. Chissà a cosa pensano, cosa tramano. Ieri ho preso atto che nel secondo segreto di Fatima c’è un chiaro riferimento ad una probabile terza guerra mondiale. Purtroppo nessun accenno al terzo scudetto Viola, per questo per me può giocare chiunque. Per questo per me la foto rappresenta l’incontro tra il sacro con il profano. Sull’Empoli posso solo dire di aver saputo dal Bambi una cosa imbarazzante, che ha una chat “i cugini di campagna” coi suoi cugini che abitano a Empoli. L’ultima volta che è stato con la compagna a trovarli gli ha risposto al citofono in maniera matura e semplicemente “noi” dopo aver suonato, poi il loro “noi chi?” è stata pura istigazione ad un meno consono “stocazzo”. Comunque dopo avergli detto che oggi sarà la giornata degli esterni e anche di Cabral, tutti insieme appassionatamente, mi ha attaccato un pippone sui giocatori che quando crescono troppo non riusciamo più a trattenerli. Atteggiamento che ritrovo anche in altri ambiti al di fuori della Fiorentina, ricordo una volta che dopo la quarta puntata di una serie tv che seguiva lesse da qualche parte che la protagonista era lesbica, si disperò come se avvesse mai potuto avere una possibilità. Per allentare la tensione ha voluto salvare con nome una vecchia discussione del blog su un argomento non proprio facile, ma fatta da persone colte nominando il link “erudito in culo”. Ha precisato con un augurio a suo modo, perché sa di una certa competenza anche per quanto riguarda il cinema che tira sul blog come la tramontana al Franchi, che la partita non sia come i film norvegesi d’autore perché lui li vive troppo come se una renna lo prendesse a cornate, e che poi gli caca pure addosso mentre striscia per terra cercando di recuperare il telefono.  

sabato 2 aprile 2022

Lo champagne Diladdarno


Non mi abituo, la partita alle 12:30 è un po’ come un colloquio di lavoro dove non puoi chiedere dello stipendio, ma ti possono chiedere se vuoi avere figli. Ieri primo aprile mia mamma che è molto religiosa se ne è uscita fuori che per i miracoli era il giorno per moltiplicare i pani piuttosto che i pesci. Quindi che cosa mi aspetto da questa partita? Che non sia come un pacchetto di caramelle alla frutta dove c’è scritto frutti misti e poi sono tutte al limone. Il Bambi memore della rimonta empolese dell’andata è terrorizzato dalle loro ripartenze, a tal punto che se dovesse succedere un’altra volta ha già buttato giù le regole per affiliarsi alla setta che fonderebbe subito dopo il triplice fischio. Una setta di gente che non parla ma impreca e si trascina attraverso la vita sognando la pensione. Già all’andata avrebbe voluto sacrificare Pinamonti agli dei. Io per farla breve gli ho detto che a mali estremi poi ci pensiamo, intanto cerchiamo parcheggio. Mentre saluto con un grande abbraccio il nostro caro Lampre, e per cercare di strappargli un sorriso racconto di come San Frediano sia diverso da quella Milano da bere in cui si stappa lo champagne con la sciabola. Intanto si fa con il coltello perché non si è mai vista una sciabola, e l’ultima volta che qualcuno ci ha provato lo champagne è riuscito a togliere di mano il coltello e gli hanno dovuto sparare. Insomma, se non vinciamo contro l’Empoli possiamo dare una data all’inizio della nostra estinzione, anche se la maschererò con il ritrovamento per la prima volta di microplastiche nel sangue umano.

venerdì 1 aprile 2022

La svolta del Bambi


Domenica sono fiducioso che gli esterni riusciranno finalmente a fare la differenza, ma ho deciso nel caso in cui la differenza non si noti abbastanza, che per ammortizzare la delusione da qui in avanti userò i loro nomi in tutte le nuove password. E se Bruce Willis si ritira perché non riesce più a recitare, l’alternativa era cambiare il nome in Nico Gonzalez. Il Bambi mi ha chiamato ieri con grande concitazione, che all’inizio pensavo fosse andato in gol Ikoné, invece era per confessarmi che dopo cinque anni di analisi era finalmente riuscito a capire da dove è iniziato il suo percorso all’interno della tossicodipendenza. Sostiene che adesso è tutto chiaro e che l’epicentro è avvenuto quando aveva solo sei anni e domandò alla mamma se avesse voluto un maschietto o una femminuccia, e lei rispose che veramente si era solo chinata per prendere la padella dentro il mobile. Immagino le storie delle mamme di domani quando racconteranno di aver preso solo la tranvia e di essere scese alla fermata sbagliata. E per la prima volta l’ho sentito fischiettare, e pensare che ho sempre sospettato che chi lo faceva era perché aveva un cadavere nel bagagliaio. Sono contento per lui che finalmente ha capito, perché l’ultima volta mi aveva fatto una brutta impressione, mi aveva raccontato di aver riscontrato del potenziale con la nuova vicina, e i suoi innamoramenti hanno sempre coinciso con un gran casino, poi però aveva aggiunto che in 50 secondi avevano già scoperto un sacco di cose interessanti tipo: portata 4 persone, max 320 chili, matricola numero 77132469113.