.

.

martedì 30 novembre 2021

Castro si è fermato a Empoli


Ieri mentre mi facevano la terza dose ho pensato se il Covid e il green pass non fossero soltanto armi per distrarre il popolo Viola dal gol di Pinamonti. C’è la Samp oggi con il rischio, così come succede quando si ferma la lavatrice, che non sia realmente finito il ciclo di lavaggio e parta un altro giro di centrifuga. Per evitarlo basterà non squagliarellarsi nel finale un’altra volta. Mi diceva il Bambi che ci vuole anche culo per toccare il sedere a qualcuno senza il suo permesso, mi faceva presente che la prima persona uccisa da Raffaele Cutolo è stato un tizio che aveva palpeggiato la sorella. Ma la cosa più rilevante non è stata la sconfitta Viola e neanche la pacca sulle mele della Beccaglia, da quanto pioveva l’ambulante che vendeva gli ombrelli fuori dallo stadio ha comprato l’Empoli. Rimane pacifico che la prima domanda che mi pongo appena sveglio, visto che alla fine è stato acclarato che non è stato lui a toccare il culo a Greta, riguarda l’utilità di Kokorin. O forse la Fiorentina ha fatto come me che predico bene e razzolo male, e mi riferisco a quando avrei voluto fare grandi cose ma poi mi si addormentò una gamba. E pensare che Beatrice nel 1200 riuscì a passare tra inferno, purgatorio e paradiso senza incontrare molestatori, il 2021 può essere considerato quindi un nuovo Rinascimento. La verità è che non sono ancora riuscito a calmare il Bambi, gli ho detto che bestemmiare non risolve il problema, ma lui dice che è comunque un modo per organizzare le competenze. Vincerne una e poi perderne un’altra corrisponde a togliersi la fame di successi con le noci. Se continua così ci toccherà mangiare l’albero. Poi siccome le disgrazie non vengono mai sole, non bastava la gita in campagna rovinata dal rovescio improvviso, è arrivato pure il lampredotto in barattolo.

lunedì 29 novembre 2021

Del doman alle 18:30 non v'è certezza


C’è più allarmismo sulla variante Omicron che sul fatto che il Bologna ci abbia raggiunto. E questo mi allarma. In verità i clown non sono le persone più tristi del mondo, siamo noi dopo Empoli. La botta della sconfitta ci ha intrappolati nello sconforto come la tuta della domenica. Ho riposto troppa fiducia in Italiano e nei giocatori neanche fossero quelli che mi spinano il pesce al ristorante, o come loro e sono morto strozzato. E se per dimenticare i mercatini di Natale ci offrono solo il vin brulé allora meglio perdere anche con la Samp. Con questa inopinata batosta è come se a dicembre ci avessero messo a dieta. Senza pensare che c’è anche la rogna Vlahovic, la mia idea sarebbe quella di richiamare Batistuta e mettergli i filtri della Santanchè. Del dopo partita di Empoli mi fa specie quelli che toccano i culi per strada, se si continua così ci toccherà inventare anche la ruota. Forse sono io che sono troppo vecchio visto che quando sento parlare degli anni 80 penso che siano passati 20 anni e invece ne sono passati 40. Al Bambi la sconfitta contro i carciofai ha ricordato Roma-Fiorentina 1-0 del primo anno del gobbo in panchina, cento occasioni buttate via, supponenza ai massimi livelli, poi Totti nel finale e borda nelle mele. Quindi sempre secondo lui a Gennaio si rompe Dusan, Kokorin scappa al carnevale, e si arriva terzi. Comunque dobbiamo tenere duro fino a gennaio quando arriveranno Berardi, Farias, Ikone, Mayoral, Larsson, Alvarez, Cabral, LeBron James, Djokovic e Max Verstappen. Tra le più ispirate interpretazioni del Bambi c’è sicuramente quella che riguarda Greta Beccaglia che sarebbe stata proprio lei a molestare venendo a contatto con la parte intima di chi le passa accanto. Sempre secondo lui sarebbe stata lei con il sedere a toccare un coglione. Secondo invece il mio modesto parere le curve degli stadi non sono più quel luogo di pensatori e filosofi che erano una volta. 

domenica 28 novembre 2021

Da Pollock a pollick


Mi rifiuto di fare uno straccio di analisi dopo aver buttato via così la vittoria e subito addirittura la sconfitta, l’analisi tecnica implicherebbe troppe parolacce. Mi verrebbe quindi da dire che Rocco porta male se non fosse che l’amarezza, invece, mi costringe a sostenere che Gonzales e Castro hanno portato zero alla causa. Mentre ci si sarebbe aspettati di chiuderla. Due gol in due minuti dall’Empoli, e non possiamo nemmeno recriminare sull’assenza di Kokorin. Segni particolari: sconfortato. Anche perché alla fine con il black friday abbiamo preso solo la pioggia. Annientata così anche la gioia per la visita della Guardia di Finanza alla sede della Juve. La sconfitta bianconera e la vittoria del Gasp si erano già annientate a vicenda. Certo niente che una raffica di mitra ad abbattere chi ha commesso quei due errori, che non possa risolvere. No, non siamo neanche polli, siamo le sovracosce. E stando alle mie ricerche è stata proprio una partita di merda. Dopo questa sconfitta imbarazzante, pensando alle nostre compagne, mi sono venute in mente le parole di Vargas Llosa che sembra ammonire proprio chi sta vicino ai tifosi Viola, intendo quando dice che non devono dire di amarci se non hanno mai visto la nostra rabbia, le nostre cattive abitudini (più di qualcuno ieri ha bestemmiato), le nostre credenze assurde (scaramanzie varie tipo Rocco che porta male), le nostre contraddizioni (quando diamo di ceppiconi agli altri). Insomma, che tutti possono amare un tramonto, ma solo alcune sono capaci di amare il caos (psicologico del post sconfitta) e la decadenza (dei nostri tratti somatici dopo aver imbarcato la rimonta). Forse sarei una persona migliore se avessi un tornio per l’argilla, avrei potuto modellare quella parte anatomica tipicamente maschile che meglio di tutte rappresenta il prenderlo nel culo. E senza tornio ho dovuto far ricorso alla fantasia raccontando la partita vista dalle nostre compagne attraverso i nostri occhi; noi che volevamo fare dei giochi sessuali, la panna sui capezzoli, i cubetti di ghiaccio, il sushi intorno all'ombelico, ma appena abbiamo finito di mangiare le cose dal corpo e loro si aspettavano di fare sesso, noi volevamo un amaro o un caffè amaro.

sabato 27 novembre 2021

Sono vietate le fionde


Volevo fare l’ennesima battuta su Kokorin ma visto il Black Friday ancora caldo ve la risparmio. Che poi chiamerei piuttosto stalking. Black Friday grazie al quale il Bambi ha preso un paio di anfibi Dr. Martens al 50% e gliene è arrivato uno solo. La cosa che non mi torna però è questo divieto ai novax di cinema e teatro perché potrebbe essere come vietare la carne ai vegani. Il Centi invece per non chiedere a quelli del Bar Bianchi se conoscono Ikoné, ha chiesto se conoscono un paese islamico dove ogni tre giorni ammazzano una donna come in Italia. Poi ha ammesso candidamente di preferire le fitte intercostali a Callejon. Adesso andiamo a vincere dai cugini di campagna per passare una buona domenica ed evitare alla compagna del Bambi quel disagio che poi le ricorda la scomodità delle tutine per il pilates quando deve fare pipì. Già deve tenere a bada l’umore di lui compromesso dalla dipendenza alle droghe, che peggiora significativamente quando piove, ore e ore con l’ombrello lo fanno sentire un Magritte. Lei che invece farebbe salti mortali per essere più Magritte. E poi la pioggia lo riporta ad un amico conosciuto in comunità che era riuscito a smettere di farsi ma che un po’ come Brosio con la Madonna aveva visto Gesù al di là del Ponte alla Carraia. Da quel giorno smise di cercare riparo dalla pioggia sostenendo che il suo riparo fosse la fede riposta nel Signore. Così morì di una brutta polmonite. Tre punti e poi terza dose, anche se la moglie del Centi dopo averla fatta è diventata ghiotta di tisana al finocchio. Guardo il David(e) convinto che da qualche parte nasconda un cuore pulsante Viola, ma oggi siamo Golia e sono vietate le fionde.



venerdì 26 novembre 2021

La Cecilia (con quelle sopracciglia spettinate)


Sono sempre rimasto incuriosito fino quasi a soffrirne di tutti quei “mmm cosa ti farei” che avrei tanto voluto sapere alla fine cosa gli avevano fatto. Purtroppo rimarranno misteri irrisolti così come il rendimento di Castrovilli. O forse non ci rendiamo conto che lui è come le farfalle e i fiori, tutte cose che danno colore alla vita degli altri ma hanno vita breve. Al Bambi che mi chiedeva il perché pubblicassi editoriali di merda ho risposto che siccome sono una persona per bene, lo faccio per umiltà. La cattiveria da mettere in campo domani a Empoli la trovo antropologicamente interessante se utilizzata per salvare il Natale, il giorno in cui dovremmo essere tutti più buoni. Adesso aspetto che arrivi il Super Green Pass rafforzato come se fosse antani, e poi con la terza dose penso proprio che dovrò andare al cenone di Natale con i parenti della Rita. Sarà la voglia di normalità, quella delle luci Natalizie e dello shopping, che in molte città hanno già messo le decorazioni a novembre, oppure per via dei vaccini sanno che Gesù nascerà prematuro. Mi sono quasi convinto, pur non essendo un complottista, che dopo la morte ci sia un gol di Kokorin (nella foto i festeggiamenti dei Bad Brains). Io prima della terza dose come desiderio esprimerò la vittoria del terzo scudetto, tanto per essere allineati. Dopo aver svelato gli ultimi dubbi di formazione rimarrà quello su chi non farà i controlli del Super Green Pass. Come tutti i 25 novembre ieri ho accompagnato il Bambi a Trespiano dove riposa il suo grande amore, si chiamava Cecilia e si sarebbero dovuti sposare due mesi dopo il fatto. La amava e amava il suo modo di affrontare le cose, tranne i cinghiali. Non gli piaceva solo come affrontava i cinghiali, e alla fine ha avuto ragione altrimenti oggi sarebbe ancora con lui.

giovedì 25 novembre 2021

Il campanile che ricorda Ennio (no Pellegrini)


Ieri ho conosciuto un novax in via delle Terme che però aveva almeno detto si a Valsoia. Poi girando per il centro, una volta sotto al Campanile di Giotto ci è subito venuto in mente il povero Ennio Doris. Parlando del più e del meno, una sorta di poggio e buca della dissertazione, abbiamo preso atto che in questa quarta ondata c’è addirittura chi pensa che tutto il male sia mettere il burro nelle crostate. Poi siamo partiti dai rientri di Milenko e Quarta per finire a parlare di vecchi difensori Viola, così mi ha raccontato che aveva dato il nome "Birillo" al cane pensando (ingenerosamente) a quanto fosse stato cane Orlandini. Birillo Benso Cane di Cavour era il suo nome completo, evidentemente lui era fatto completo quando glielo diede. Ci siamo detti anche che in fondo basterebbe vincere a Empoli per essere felici, se non ci fossero i fondi. Quelli del caffè intendeva. Una sua amica terrapiattista, infatti, leggendoli aveva visto che all’inizio le dosi erano due, poi tre, poi i bambini, gli animali, le piante. Chi si sottraeva veniva arrestato e fatto sparire, era il 2022 quando il superfarmaco, intelligente, autonomo, pensante, si ribellava al virologo di un blog che l’aveva creato, e l’annientava. Da quel giorno i vaccini comanderanno il mondo. Sarà la fortuna di Pioli che andrà ad allenare una squadra Moderna. Ho letto molte considerazioni sui possibili nuovi attaccanti, le loro caratteristiche, la posizione, ecco vorrei avere il senso della posizione che hanno le persone nei film durante le scene di sesso. Col novax ci siamo salutati non senza l'ultimo rammarico, lui con il fatto che le pessime idee potrebbero avere almeno un bel culo, io con la sconfitta di Venezia.

mercoledì 24 novembre 2021

La periferia (sottotitolo: la Juve che ne prende 4 fa sempre bene all'anima)


Bisogna salvaguardare i mercatini di Natale non tanto per l’economia locale, e tanto meno per l’atmosfera, ma perché indispensabili per i lavoratori a nero e quelli a cottimo impiegati a preparare anticorpi neutralizzanti misto Pfizer-Moderna da vendere insieme alle palle e ai Re Magi. Per quanto riguarda invece il pacco non natalizio, ovvero Kokorin, non può essere considerato un giocatore di calcio malgrado sia stato presentato come tale. Per rendere più chiaro il concetto non è che se ci scrivi guanto diventa un guanto. E vi posso assicurare che le frasi più significative degli editoriali sono quelle che ho eliminato, anche se poi ho trovato manifestanti contrari al togliere, come si può vedere bene nella seconda foto. Di contro ci sono quelli che addirittura aggiungono, mi vengono in mente quelli per questo considerati malviventi che hanno messo il denaro nella cuccia del cane della Cirinnà. E dopo l’intervista di Renzi a se stesso potrei chiudere qui l’editoriale se non fosse che dopo aver fissato la terza dose adesso mi aspetto un Green Pass per meriti della Repubblica. Comunque neanche nel futuro distopico delle serie tv che guardo è ancora venuto fuori che fine ha fatto il Generale Figliuolo, e neanche dove andrà a giocare Vlahovic. Se abbiamo superato brillantemente l’emergenza in difesa contro il Milan, sono abbastanza pessimista contro l’Empoli perché non sono così convinto che funzioni combattere la quarta ondata con la terza dose, o forse sono solo scarso in matematica. In Oltrarno ieri la situazione è andata migliorando, i milanisti fino alle 12:30 ancora non avevano detto che sabato abbiamo vinto solo grazie ai loro errori. E mentre per il Centi il Liceo Classico era una comfort zone, per il Bambi era la periferia dell’esistenza. Adesso basterà non dire a Pradè che Rudy Guede ha finito di scontare la pena.



martedì 23 novembre 2021

L'esultanza di Dusan e i riflessi sul vetro


Il mancato rinnovo di Dusan quando ancora si poteva mi porta ad equiparare il nostro DS con quegli insegnanti che ti dicono di prendere il libro e di studiare. Poi passano l’ora a guardare il cellulare. Intanto il Bambi ha saputo di un Coronaparty e si è messo in testa che saranno tutti lì a mettere il limone nel collo della bottiglia. Tutti a cercare di interpretare il significato dell’esultanza di Vlahovic, e così non mi sono potuto esimere di raccontare cosa significa per il Bambi; “ho un cuore a scarsa densità demografica”. Ieri vi ho parlato del Franchini milanista e oggi aggiungo che per tirarsi su il morale si è fatto una mela cotta. A questo punto temo la partita di Empoli come se fosse dell’amianto caramellato, forse sarà che per cena ho mangiato un avanzo di emotività. Non vorrei, insomma, che la prossima fosse una dose di sconforto. Il Bambi ha già minacciato di buttarsi sotto un carro armato sovietico in caso di nuova sconfitta tipo Venezia. Sarà che abbiamo vissuto le ultime stagioni passando da uno stagno all’altro. Una considerazione invece va fatta dopo tutti gli errori che si sono visti sia da parte nostra, ma soprattutto loro, che l’essere umano impara dai suoi errori, così come anche il polpo, animale furbo che però a differenza nostra non scrive post sui social. Tornando all’esultanza di Dusan devo ammettere che non ho grande passione per risolvere l’enigma, forse anche perché non ho interesse di sapere cosa volesse intendere, e poi ho le stesse difficoltà che ebbi quando la svedese di passaggio a Firenze mi guardò con gli occhi di chi sapeva che non mi avrebbe incontrato mai più, o almeno questo è ciò che pensai io, perché c’era il riflesso sul vetro e onestamente non si vedeva una sega. Anzi, mi ricordo che mi specchiai nel vetro e non mi piacque il mio naso.

lunedì 22 novembre 2021

I prestanomi


Ieri ho dovuto essere diretto, forse anche troppo, con il Franchini, lui milanista Diladdarno al quale dopo aver riconosciuto la difficoltà di coltivare la propria fede in territorio nemico, ho detto che la vita del milanista dopo una sconfitta ad opera della squadra del cuore degli abitanti in cui vive, è dolore. Il dolore di una speranza disillusa, e di una torta che non è per te pezzo d’idiota, che oggi è il compleanno di tuo figlio. La compagna anche lei milanista è invece diventata la ragazza del burrone accanto. Purtroppo ieri non è stato solo il giorno dopo la vittoria, è stato anche il giorno che più temevo dopo una vittoria come questa, quello cioè più lontano dalla prossima partita. Poi vedo che malgrado il Milan abbia dimostrato comunque la sua forza si continua a denigrarne l’allenatore, ma non mi stupisco, ieri hanno fatto tre anni che metto la pirofila in lavastoviglie e l’adesivo Ikea non si è ancora staccato. Però non sono così ingenuo, capisco anche il sollievo delle cose modeste come battere un allenatore mediocre. Quelle cose che non hanno la presunzione di essere il meglio, non come me che mi esalto in modo scomposto per aver battuto la prima della classe. Succede però che a forza di denigrare l’allenatore della squadra che poi batti contro tutti i pronostici, certi tifosi sono costretti a sfornare prestanomi per gioire in maniera sconsiderata senza dare troppo nell’occhio.

domenica 21 novembre 2021

La terza


Tutti gli ingredienti possibili di un menù così vario come quello del calcio, gol, super gol, autogol (manca solo Mogol), erroracci, assenze e fortuna, sfortuna e gol sbagliati, diciamo che per i milanisti stamani la strada per la colazione sarà lastricata di brioche vegane. La partita ha detto che per una volta ci ha detto bene, che Vlahovic è un mostro, e che dopo aver superato il Milan (prima sconfitta), dovremo superare anche la pandemia. Infine ci ha detto che la Regata 70-S e Kokorin sono uguali. Se la Fiorentina aggancia Lazio e Juve, se Vlahovic aggancia Immobile in testa alla classifica dei cannonieri, per festeggiare solo con uno spumante agGancia. Tra tutto il bene e tutto il male a cui abbiamo assistito evidenzio il peggio di questi ventenni che fumano sigarette elettroniche atteggiandosi ad ex fumatori incalliti mentre ne devono ancora svampare di catrame sottomarca. Alla fine si può dire che sono più sensibili certi dati che certi tifosi Viola che per enfatizzare la vittoria hanno bestemmiato la Madonnina. Ma il calcio è così emozionante, strano, nel quale finalmente le partite ricominciano dallo zero a zero, che voglio celebrarlo col destro alla Saponara di Gilmour. Per fortuna più episodi a favore che a sfavore, a favore gli errori di Tata e Gabbia nella stessa azione, l'incredibile gol sbagliato di Ibra di testa sull’uno a zero, la leggerezza di Teo Hernandez che però fa il pari con quella di Bonaventura. Infine l’autogol di Venuti. Ma se proprio devo parlare di numeri tipo occasioni da gol per parte, o possesso palla, allora preferisco più volentieri parlare della terza facendolo volutamente in maniera vaga in modo che si possa intendere che mi sto riferendo al sesso. E comunque sono state almeno seghe.

sabato 20 novembre 2021

Bambi sul chi va là (Ibra non c'entra)


A proposito di partita oggi l’aneddoto riguarda per forza il calcio, e precisamente di quella mamma che si rivolge all’allenatore del figlio per chiedere come se la cava. “Non la passa mai, pur di far gol farebbe perdere la propria squadra, non si assume mai una responsabilità, e scarica le colpe sugli altri”, queste le parole di qualche anno fa del mister alla signora Renzi. Ma se mi chiedete cosa faccio per Capodanno, se fosse per caso prevista una cena sociale, vi rispondo no, faccio la terza dose. Di buono c'è che forse mi danno prima la pensione perché gestire un blog è considerato usurante, e che posso riscattare gli anni di tifo, essendo Viola, come quelli dell’università. Per stasera un misto tra speranza, ricordo, suggerimento libro, tutto concentrato nella malinconia del sinistro di Vargas, Llosa invece se qualcuno volesse sfogliare invece della formazione “La zia Julia e lo scribacchino”. La nostra fede la nostra prigione, così dopo aver visto la foto di una cella in Danimarca, il Bambi adesso è invidioso anche dei tifosi dell’Odense. Bambi che ha messo a punto una serie di espedienti per arrivare al bancone della farmacia, e per aprirsi un varco nel muro di quelli che si devono fare il tampone, tossisce, poi per distrarre gli anziani getta in terra una scatola di supposte, di solito ci si avventano, poi a quel punto non rimane che un dribbling dietro le creme anti-età. Spero vivamente che Italiano possa prendere ispirazione per inculare quel ceppicone, che essendo tale, dovrebbe cascarci con tutte le scarpe. Bambi che purtroppo deve stare sul chi va là dopo che la nipote ha scritto nel tema che lo zio beve, fuma e si diverte. Fa anche un lavoro strano con la gente, che dopo essere stata da lui fuma e si diverte. Non rimane da dire che mentre alla Leopolda11 Renzi dovrebbe fornire delle dichiarazioni spontanee, il nostro11 stasera dovrebbe fornire una certa marcatura stretta a Leaopolda17.

venerdì 19 novembre 2021

La mensola


Oggi per non saper né leggere né scrivere, suggerisco. Ed è un libro che potrebbe risolvere molti dei problemi, non quello del centravanti però. “Qualunque sia il vostro disturbo la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o due), da leggere a intervalli irregolari”. Se letto nel momento giusto un ro-manzo può davvero cambiarci la vita. Non certo il risultato della partita col Milan, quello no. Questo prontuario è una celebrazione del potere curativo della letteratura d'ogni tempo e paese, dai classici ai contemporanei, da opere famosissime ai libri più rari e di culto. Ricette per l’anima e il corpo, un libro a rimedio di ogni nostro malanno, raffreddore, influenza, mal d’amore, mal di trasferta. Le prescrizioni raccontano le vicende e i personaggi di innumerevoli opere, svelano aneddoti, tratteggiano biografie di scrittori illustri e non, in un invito ad amare la letteratura che ha la convinzione di poter curare con efficacia ogni nostro acciacco. Forse anche difensivo. E’ almeno un idea regalo per Natale, tanto l’attaccante non arriva. Certo il libro non cura gli uomini sopra i quarant'anni con i jeans skinny (vedi foto sotto). Fuori da tutto ciò, e fuori da ogni comportamento alimentare equilibrato il Bambi si era fatto 400 grammi di carbonara con l’intento di mangiarsela davanti a un film, la compagna era uscita con le amiche, non aveva ancora deciso quale film che intanto se l’era finita. E’ stato allora che mi ha telefonato per chiedere se integrare con latte e cereali, altra pasta, panino scamorza e salame, friselle con il tonno. Questo per dire che senza di lei è allo sbando, e anche se secondo il Feng Shui la mensola va attaccata verso nord, se lei la vuole verso ovest, va bene pure verso ovest. E fino a quando non smetterete di guidare guardando il cellulare non la smetterò di parlare bene di Pioli. Ed è già vigilia.



giovedì 18 novembre 2021

Lo sciamano bacerà la maglia

C’è sempre questo confronto a distanza tra Vlahovic e Haaland che ci riempie le giornate, ma visti i problemi della Nazionale di Mancini, mi è venuto in mente che bisognerebbe preoccuparsi di capire se casomai avesse una bisnonna molisana. C’è una disgrazia addirittura superiore al solito infortunio di turno che colpisce il giocatore più decisivo, la vera tragedia che si abbatte sul tifoso Viola quando sul tetto sono finite le tegole è la rottura dell'unica tazza da colazione della misura preferita. Quella con il giglio. Ed è per questo che i galli di fede Viola non cantano ma imprecano. Così svegliarsi di pessimo umore al canto di un gallo di pessimo umore è solo un portarsi avanti con il lavoro. Tanto un ceppicone che finisce in testa alla classifica prima o poi ti capita. Mentre quella merdaccia del Bambi dopo aver letto la notizia di Decathlon che nel negozio di Calais ha deciso di non vendere più le canoe per tutelare la salute dei migranti che le usano per attraversare la manica, al Bar Bianchi suggeriva in alternativa di comprare le pinne a 5 euro. Poi la vita in una foto. Nel mini sondaggio Diladdarno più di Kokorin è risultata utile l’App torcia sul telefono. Saputo della condanna a 41  mesi dello sciamano che assalì il Campidoglio, adesso c’è il serio rischio che scontata la condanna possa diventare il sostituto del sostituto di Vlahovic. Mentre Renzi non chiede solo un confronto con Conte.



mercoledì 17 novembre 2021

Con l'aneddoto anche il lampre si fa dotto


La prima foto di oggi è esplicativa di come il Bambi faccia sempre il bischero. Ed è per questo che io sono costretto a fare il poggio dopo la buca, così l’aneddoto racconta che nell’Inghilterra del 1900 la forbice della qualità della vita e dell’alimentazione tra ricchi e poveri si era così allargata che la statura minima per le reclute dell’esercito dovette essere abbassata da 1.60 a 1.54.  E l’Italia fa bene a boicottare i Mondiali in Qatar, anche se questo ci è costato un weekend di Serie A. Renzi comunque è l’unico a non aver problemi ad andare in Qatar. L’altra foto è invece esplicativa dei 38 milioni di euro per Bernardeschi. TRENTOTTOMILIONIDIEURO. E poi non sono così convinto che nessuno avesse lo stesso numero di Cenerentola. Mio nonno Gastone voleva il pecorino preso proprio in quel caseificio, lo prendevamo al supermercato e gli dicevamo che era quello del suo caseificio. E lui era contento. Poi c’è Pradè a raccontare che il suo miglior acquisto di sempre è stato Badelj. Riguardo al recupero di Nico non posso pensare che parta dalla panchina, ma se così fosse, la tristezza avrebbe la meglio su di me e me lo farebbe vedere con il volto di Marco Cappato. Insomma, se davvero non gioca prendo le scarpe da calcetto e le libero, vado in un bosco e gli dico “andate siete libere”. La partita con l’Irlanda ci ha detto che ci stiamo qualificando per Ibiza2022. E quando si parla di Quirinale sento odore di olgettine. Comunque mi consolo col lampredotto e la tramvia, in India invece speziano tantissimo il cibo come se fossero in pochi tipo in Oltrarno e avessero un sacco di spazio, e non fossero 250 persone chiuse in un vecchio autobus del ‘68 con l’alito che sa di curcuma e curry.




martedì 16 novembre 2021

Il tassista ama la pioggia


Per non parlare di Nazionale parto in tromba, a proposito al cinema c’è “Jazz Noir” il film sulla morte di Chet Baker, in sala 22, 23 e 24 novembre,  parto in tromba con l’aneddoto. La sfortunata impresa del maratoneta Dorando Pietri ai giochi di Londra 1908 fece sensazione e ispirò al giovane Irving Berlin una canzone che gli fruttò 4000 dollari. Narrava di un barbiere di Little Italy che scommette il suo negozio su Pietri e finisce sul lastrico. In tempi di pioggia, intanto, l’asciugatrice scala la classifica dei beni più preziosi, perché si dice che superati i tre stendibiancheria pieni non è più un salotto ma un campo di addestramento dei Marines. Agli amanti della rima l’umidità dona ilarità qua e là, e così con piove si va dal “in ogni dove”, “ne ho le prove”, “e chi si muove”, “la cosa mi commuove”, fino a quando il Bambi ha sbancato con “che voglia di un sessantanove!”. Da tutto ciò si evince che il tassista ama la pioggia, ma non lo ammetterà mai davanti al cliente umidiccio e infuriato, costretto ad usare un taxi che mai avrebbe chiamato. Mentre la compagna del Bambi crede più al fatto che la gente si fidanza per fare qualcosa la domenica. Ieri ho affittato un piccolo spazio dove un tempo ci parcheggiavano due camper, l’ho preso così quelli che smetto quando mi pare, da una parte, gli altri come me che smettiamo tutte le volte per iniziare tutto daccapo, dall’altra. Per colpa dei cambiamenti climatici chiudono “Studio Aperto” e “TG4”, poi invece sembrerebbe una bufala la notizia della chiusura, rilanciata da loro. E non c’è solo il problema del clima, chi compra il panettone a novembre ci intossica. Insomma, l’autunno è la stagione poetica dei paesaggi a tinte pastello, della città che si riflette nelle pozzanghere, della luminosità scintillante delle goccioline sulle macchine, dei marciapiedi ricoperti di foglie dorate e mascherine usate.

lunedì 15 novembre 2021

50 cipressi


Vale, 432 gare disputate, 115 vittorie, 235 podi, 65 pole position, 9 titoli mondiali, mentre a me non riesce di andare dritto neanche per la mia strada. Senza parlare dei gobbi che non tengono dritta la schiena, tifoseria che non fa parte dell’apice della piramide evolutiva come invece noi. Poi c’è chi chiede permesso anche per entrare nella corsia Telepass. Le soste per le nazionali sono il male anche per il fatto che senza campionato si discute per minchiate clamorose tipo il clima, il Green Pass, oppure che nella regione di Dubrovnik, ex repubblica marinara, ogni promesso sposo doveva piantare 50 cipressi. Tradizione ma anche utilità visto che la resina dei cipressi serviva a calafatare le navi. Ed il focolaio Covid ad Aprilia dovrebbe essere l’omaggio al dottore, si dice la più grande invenzione dopo la ruota. Alle nostre inquietudini di tifosi Viola che non abbiamo mai pace, non bastava l’indisponibilità di tre quarti della difesa, adesso ci dobbiamo accollare anche la preoccupazione per chi adotterà Uccio. Mentre quest’anno la Leopolda avrà il corpo coperto. Oltre ai rinnovi ricordiamoci ogni tanto di dare il buongiorno anche al camion del vetro. Mi sono addormentato e mi sono svegliato davanti a uno speciale de Il Volo, adesso vivo nel terrore di riaddormentarmi. Senza contare che proponendo sempre titoli normali degli editoriali, senza cioè nessun accenno di clickbait, temo che presto sarò crocifisso nella sala mensa della piattaforma Blogger, e poi costretto ad ascoltare i dischi di Povia in un umida cella sotterranea.

domenica 14 novembre 2021

L'era del vocale


L’incipit di una domenica senza campionato è che se non calci a giro non sei nessuno, anche se pure rimuovere lo sporco impossibile ha un certo fascino. E mentre Intimissimi propone le donne tutte d'un pizzo io preferisco quelle che fanno beneficenza, specie quella che ha seguito il mio invito e a conferma di aver partecipato alla maratona di nuoto con almeno una vasca ne ha inviato prova. Sono orgoglioso di aver tenuta viva la maratona in solitaria (per un tratto insieme a me ha nuotato Big Country), la foto dell’ultima vasca dei 4000 non penso abbia niente da invidiare a quella della signorina. Torna Nico mentre a Kokorin non rimane che raccontare in un libro l’anno di prigione che gli ha impedito di vincere Scarpa e Pallone d’Oro. A chi interessa parlo di “Il lume della prigione”, scritto a quattro mani con il compagno di cella. Nico che si è negativizzato troppo presto lasciando ampio forse anche troppo spazio all’infortunio. A proposito di libri, l’ultimo letto da Enrico VIII fu “Novellette morali” del poeta di Spalato Marko Marulic (1450-1524) che si fece prete dopo che l’amico con cui divideva a turno i favori della figlia del capitano veneziano fu colto sul fatto e squartato. Magari chi non ha partecipato alla maratona di nuoto si potrà far perdonare svelando se è nata prima la pigrizia o il sabato con il tempo di merda. Che si ometta, invece, nel caso qualcuno si fosse ritrovato a guardare le offerte delle asciugatrici. Durante le 160 vasche con me stesso ho pensato che Giampiero forse è stato l’unico migliore della propria imitazione. Per quanto riguarda l’invecchiamento del blog ho pensato a come permettervi di inviare vocali per non farvi rinunciare a scrivere in mancanza degli occhiali. E già che per sentirvi più giovani avete abolito il punto di domanda in questo stile di scrittura moderna dei messaggi, ma a volte siete combattuti perché in certi casi servirebbe davvero, ed ecco il timore che se riprendete a metterlo una volta poi sarete costretti a usarlo sempre, ed è come smettere di tingersi i capelli. Stesso discorso per le virgole.



sabato 13 novembre 2021

Ultima chiamata


Tra le tante illusioni, Nico negativo, Kokorin positivo, tutte queste bellissime ragazze che ci raggiungono sul blog e per un attimo ci illudono, poi ci chiedono i soldi. Neanche un ciao come stai, o un qualche riferimento all’editoriale. Dazn non si smentisce neppure sul fare dietrofront, e dopo aver annunciato di sospendere il doppio accesso, tra le tante difficoltà, non riesce neppure ad ingranare la retromarcia. Insomma Dazn si ferma, come sempre. E’ stato la telecronaca di un gran pezzo della nostra vita, poi quel soprannome, e chissà se di chianina (no body shaming). E’ difficile da credere ma di tanto in tanto è pure sabato, giornata che nello specifico vi permetterà (ultima chiamata) di fare qualche vasca per l’AISLA (io sarò presente dalle 20:00 alle 21:30).  Nel caso foste non perfettamente in forma, non preoccupatevi perché potreste rispolverare l’Ovomaltina che dà forza. Poi per Natale invece del pacco aspettiamoci piuttosto il picco, mentre ieri tra olio nuovo e castagne la Rita e la compagna del Bambi hanno convenuto, dopo un buon Montepulciano d’Abruzzo, che la posizione più naturale per fare l’amore è quella in cui loro stanno sopra e noi stiamo nel torto. Visto che l’aneddoto di ieri è stato apprezzato, così come per i cioccolatini datati, uno tira l'altro, e allora ricordo che nel 1881 Collodi dovette interrompere le puntate di Pinocchio sul Giornale dei bambini, per le proteste di genitori e pedagoghi turbati dalla violenza e dai cattivi esempi. Riprese a scriverlo su pressione del pubblico giovane, stregato dal burattino bugiardo. Ma gli adulti non perdonarono Collodi, nel suo necrologio apparso nel 1890 su La Nazione di Firenze, il maledetto Pinocchio non veniva nemmeno citato fra le sue opere. E alla domanda della compagna del Bambi se secondo lui è più bello amare o essere amati, ha risposto che è più bello battere il Milan. Poi ha dato la colpa al Montepulciano d’Abruzzo. Codardo. Insomma, da ieri gli Abbagnale e Di Capua sono diventati il due senza.

venerdì 12 novembre 2021

Poi arriverà l'inverno


Per i pittori tedeschi di fine 800 il realismo era una fede. Philip Ernst, padre di Max, omise di dipingere un albero in un quadro raffigurante il suo giardino perché guastava la composizione. Poi si pentì di aver mancato di realismo e abbatté l’albero. E con la fede e il realismo che ci contraddistingue, con l’aggiunta anche di quel sarcasmo che vegeta in riva d’Arno, dovremmo abbattere Kokorin. Noi (come società) che abbiamo dato a lui più di quanto lui ha dato a noi, un po’ quello che è successo con i navigator che hanno dato tanto al nostro Paese, anche se non quanto il nostro paese ha dato a loro. Comunque anche il dolore più profondo si attenua, scolora. Allo stesso tempo riesce a mantenere ostinata persistenza. Lascia traccia di sé. Certi dolori alla fine sono indimenticabili, e mi riferisco a quel gol di Mattia Aramu. Menomale che la realtà può avere anche un gusto Amarone. E poi dovremo fare come ha fatto il Bambi che il giorno prima di andare a convivere con l’attuale compagna andò a MediaWorld e ne uscì con un televisore 4K e una Xbox giustificandosi che sarebbe stato dal giorno seguente che avrebbe cominciato a comandare lei. Non volendo continuare con il filone dei cioccolatini perché tanto chi vi accontenta, avevo pensato ai gianduiotti oppure agli Smarties, viro invece sui biscotti, e precisamente sui baci di dama nelle due versioni più apprezzate. Comunque c’è sempre un termine inglese capace di far sembrare più figa anche la peggiore delle sconfitte sulla Laguna. Poi arriverà l’inverno e con lui l’eterna lotta tra il bene (vittoria Viola) e sbucciare le arance con le mani screpolate (sconfitta Viola). Comunque noi di ‘sto fatto che siamo tornati al Medioevo ne sappiamo qualcosa, intendo i “Pazzi” che attaccano i “Medici”.



giovedì 11 novembre 2021

A proposito di ricordi


Non so se nella lotta al cambiamento climatico, quando si parla di sprechi energetici vale anche l’accensione dei riscaldamenti centralizzati quando fuori ci sono 20 gradi (ieri novembre ha contratto la variante estiva), mentre quando fuori faceva freddo era ancora spento. Del resto gli sbalzi di temperatura ricalcano i risultati Viola senza pareggi. Tra i tanti paralleli direi che Dazn è il Renzi delle piattaforme streaming, entrambi iniziano fingendo di rivoluzionare il sistema, finiscono tagliandosi le palle da soli. Oggi l’utente più iconico da social è quello bello e bannato, quello che non ha mai giocato al Fantacalcio perché l’amico gli ha raccontato che quando si riuniva per giocare, la fidanzata trombava con un altro. Oggi vorrei risvegliarvi un altro ricordo, e per l’esattezza quello delle banane di cioccolato. Spero che non facciate come la signora che ieri dopo essermi fermato con la macchina per farla attraversare insieme al suo bambino, mentre il tizio dietro di me suonava il clacson un paio di volte, mi ha guardato e mi ha mandato affanculo. La gentilezza ripaga sempre. Leggevo la tabella delle squadre che più di tutte hanno migliorato la classifica della scorsa stagione alla stessa giornata, ma mai come la comitiva che è tornata da Medjugorje col Covid invece delle solite pentole. Prima gli After Eight, poi le banane di cioccolato, da dicembre però sarà possibile vedere le partite di Dazn su un solo dispositivo: il Televideo. E a proposito di ricordi penso che ognuno di noi abbia avuto o abbia uno zio fascista in famiglia. Un ricordo girato da Neri Parenti.

mercoledì 10 novembre 2021

Idea per il Natale


Diciamo che le sei vittorie e le sei sconfitte vanno giustificate col fatto che Italiano ha una marcia in più e la frizione bruciata. E per ribellarsi a questa schizofrenia paranoide del risultato non ci restano che gli After Eight. Cioccolato e menta, poi chiuderemo gli occhi e penseremo che a fare i lavori socialmente utili, tipo ramazzare le foglie, debbano essere gli evasori fiscali e non chi è povero ed è costretto a chiedere un sussidio di disoccupazione. Sarà per questo bizzarro accostamento che non mi sento di dover dimostrare l’esistenza di Dio, piuttosto quella di Kokorin. Per la verità ci sono anche volpi che arrivano all’uva e se la gustano in santa pace. Comunque quelle sei sconfitte ci dicono che non dobbiamo sottovalutare il valore della tristezza e della malinconia. Hanno ispirato grandi capolavori, romanzi, poesie, canzoni e dipinti. Mentre Dazn dopo aver sviluppato la capacità di bloccarsi si evolve ulteriormente bloccando pure gli abbonamenti. I più altruisti troveranno piacere a disdire l’abbonamento in modo da liberare un po’ di banda così ci sarà qualcuno che finalmente riuscirà a vedere una partita. Ora qualche dato, Venezia è lunga circa 5 km ed è composta da 124 isole, 178 canali e rii, e 438 ponti, ora perdere i tre punti come hanno fatto Fiorentina e Roma non è poi tutto questo scandalo. Come idea per l’albero di Natale, ideale sia per festeggiare le vittorie che per dimenticare le sconfitte, vi suggerisco le palline di Mazzetti d’Altavilla con gin (Gin-Gle Ball) e/o quelle con la grappa (Merry Grappa). Così come parlo di serie tv avrei voglia di parlare anche di qualche bel libro, però mi astengo perché intimorito, qualsiasi titolo l’avreste già letto 7 volte di cui 3 in tedesco, e sicuramente qualcuno ha anche la versione originale scritta a penna. Però posso vantare il fatto che la Bibbia l’ho scritta io.


martedì 9 novembre 2021

Lo scolapasta


Della serie il calcio regala gioie e dolori, Lotito contro la Salernitana è stato felice per la vittoria e triste per la sconfitta. E forse la fine del genere umano va collocata proprio quando è stata prodotta la coperta con le maniche, ho saputo infatti di una lite furiosa sugli spalti di San Siro tra Salvini e Ghali. Bei tempi quelli dei motorini giù dalle gradinate. E a proposito di squadre di Milano, coi rossoneri dopo la sosta sarà quarta, non Martinez, ma ondata visti il rialzo dei contagi. Poi si legge che i Maneskin avrebbero copiato dai Cugini di Campagna, quando l’unico che potrebbe lamentarsi davvero per essere stato copiato è Berlusconi da Renzi. Il Fatto Quotidiano intanto pubblica l’Iban di Renzi; تفاصيل الحساب المصرفي. Visto che le giornate si stanno accorciando, le domeniche autunnali nelle quali imperversa la Nazionale non sono fatte di ore, ma di serie TV. Se prima avevo sperato nella terza dose per salvare il Natale adesso la terza dose la ritengo indispensabile per salvare il girone di andata. Il Bambi sta seguendo “L'uomo delle castagne” ed è talmente avvinto che l’altro giorno ha fatto salire un’autostoppista all’inizio di via Senese, direzione Galluzzo, che gli ha pure chiesto se non avesse paura di caricare uno sconosciuto che potrebbe benissimo essere un serial killer. Ed è qui che è uscita fuori quella sua passionaccia per le  statistiche, e ha prontamente risposto che la possibilità che due serial killer potessero incontrarsi nella stessa auto è molto remota. L’unica cosa che non rientra nelle statistiche del Bambi, ok i gol nel primo tempo, quelli nel secondo, le espulsioni, oltre a non sapere dove collocare la mancanza di impiego di Nico, non ha alcuna statistica che riguarda la capacità dei nostri padri di saper sbucciare bene le mele a differenza dei figli, non sa dove l’anno imparato, ha solo ipotizzato che ad Educazione Civica ci fosse l’ora di sbucciare le mele. Alla fine non ci rimarrà che abolire il tempo libero per non contagiarci, per non parlare di Pioli. Per tornare invece alle televendite, quelle in cui i protagonisti si slogano la spina dorsale o danno fuoco al soggiorno perché usano il solito scolapasta invece di quello che ti vogliono vendere.

lunedì 8 novembre 2021

Picolit coi grandi


Il forte vento di questi giorni mi porta a dire che verba volant ed editoriale pure. Vento che non si saprà mai cosa pensa dei discorsi che porta via. Forse qualcosa sulla fortuna di Pioli, ma contro di noi Gino Maldera è già morto. Ma che siamo messi male non lo dimostra solo quel secondo tempo con quelle seconde scelte, lo dimostra soprattutto il fatto che c’è gente sparsa in tutto il mondo disposta a pagare Renzi per farlo parlare. Chissà se i posteri faranno luce su questo tipo di feticismo. Intanto il Bambi ha comprato il pianoforte. Sicuramente ha ragione Mourinho, anzi mezza ragione, perché la rosa della Roma non è più forte di quella della scorsa stagione, ma anche mezzo torto, perché la rosa del Bodo e del Venezia non sono più forti di quella della Roma attuale. Gli Abba escono con un nuovo album dopo 40 anni dall’ultima pubblicazione, e intanto la ricerca del terzo scudetto ha fatto passi da gigante. Pure il Bologna potrebbe recriminare in tal senso, e infatti ci raggiunge in classifica. Che dire dopo la dodicesima di campionato se non che al tifoso Viola forte coi deboli e debole coi forti ormai non rimane che sognare di avere una grande villa dove fare grandi feste, e dove ogni volta qualcuno annega nella piscina. C’è anche da dire che innamorarsi di una squadra sbagliata presuppone il fatto che esista una squadra giusta, e invece no. Tutto ciò premesso io non guardo neanche più al passato, ma al passito, così mi posso passare la lingua sulle labbra.


domenica 7 novembre 2021

Dal giorno alla notte


E comunque ho perso il filo del discorso, non ricordo di cosa stavamo parlando prima del recupero. Perché capita che le cose che davano un senso alla tua vita esauriscano la loro funzione proprio dopo il novantesimo. Certo che il gol di Cuadrado equivale proprio a una foto dei Maneskin a bocca chiusa. Se non altro meglio la ripresa dei contagi che quella dei Viola. Avevamo giocato un buon primo tempo, promettente, poi dopo il secondo mi sono ammutolito, senza neanche capire i miei silenzi. Quell’espulsione sciagurata (il secondo giallo per fallo a 70 metri dalla porta) è come circondarsi di persone che in inverno aprono le finestre per “arieggiare” quando fuori c’è il gelo di una sconfitta con la Juve oltre il novantesimo. Tutti a chiedersi cosa ci sia dopo la morte, nessuno che si chiede cosa ci sia prima nella testa di Milenkovic che regala fiducia, che fa scoccare la scintilla. Anche i cambi non aggiungono niente, anzi. Torreira per Amrabat è più autogol di quello di Biraghi. Ci era andata bene sulla traversa del gobbo figlio di gobbo, ci va male sulla deviazione sfortunata, ma con Duncan, Amrabat, Sottil, Nastasic e Igor non una sola giocata. Dal giorno alla notte. Partita complicata per Vlahovic che comunque ha lavorato tanto, l’occasione migliore era toccata a Saponara che avrebbe potuto far meglio in quella circostanza. Diciamo settanta minuti di bella Fiorentina, con personalità anche se con la sola occasione di cui sopra. Adesso non ci resta che perdere con il Milan, noi senza difensori centrali, anche se loro con un ceppicone. Avremmo potuto portare via un punto, comunque proprio a causa della sconfitta non ringrazierò mai abbastanza Ornella Vanoni per avere fatto “Tristezza”, l’unica canzone che ti permette di essere triste ma sculettando.

sabato 6 novembre 2021

Il privilegio di saper aspettare


Nico asintomatico agli infortuni, neanche i creatori di Squid Game sarebbero arrivati a tanto. Considerazione amara nel giorno della SFIDA. E proprio per questo voglio mettere le mani avanti come potrebbe fare solo il tifoso Viola medio, anzi di più, visto che oltretutto è semisconosciuto, vi aiuto con la foto di oggi che mostra appunto l’arbitro becco. Per quanto riguarda invece una storia più triste di quella di un arbitraggio casalingo, è successo che una mamma ha accompagnato la figlia a scuola in via Maffia, il distributore igienizzante all’ingresso non funzionava, metteva sotto la mano ma non usciva niente, intanto le bidelle la guardavano severa, così alla fine si è amputata le mani per poter accompagnare la figlia in classe senza che poi potesse accarezzarla come invece faceva sempre. Che dire per il tardo pomeriggio se non che tentar non nuoce mentre stentar nuoce. Ormai non possiamo più far finta di niente, ci sono sempre più casi di panettoni nei supermercati, e se continua così alla fine chiuderanno tutto. Tra il nuoto e il Bambi che a parlare male della Juve mi ha tolto le parole di bocca, mi è venuta una gran fame. Di vittoria. Visto che oggi è giornata di statistiche, il Bambi dice che non possiamo vincere perché l’abbiamo fatto l’anno scorso, io sono più propenso ad indicare lo studio di un'università di qualche posto, secondo il quale la sorella minore è nove volte su dieci più bella della maggiore. Mentre aspetto la partita scopro il privilegio del saper aspettare, quello cioè di potersene andare quando si vuole.

venerdì 5 novembre 2021

Leo Messi o Leosini? (Chi ha ucciso la passione?)


Ieri mattina la prima neve, e lo shock termico mi ha provocato il ricordo della vittoria sulla Juve a Torino, quella del 2008 con gol di Osvaldo, quando Massimo Ceccherini si abbassò i pantaloni dalla Ventura. E poi Nico non infortunato ma ancora positivo al Covid non è l’unica amara consapevolezza che l’inaspettato candore mi ha regalato, purtroppo anche la notizia della svolta pop dell’enologia con il vino in lattina per scardinare l’approccio al vino troppo classico e legarlo a quello più impattante della moda. Poi ho pensato che se la verità è così dura userò l’ammorbidente. E mi ero già svegliato stranito perché avevo sognato il Bambi e la compagna che trombavano mentre io cercavo di non guardare, ma poi guardavo perché lui faceva dei versi strani e lei godeva come una pazza. Due maleducati insomma, mi invitano a casa e poi si mettono a trombare, neanche un tè mi hanno offerto. Si, sempre peggio, i tempi si accorciano sempre più. Sto arrivando a vergognarmi di quello che scrivo poche ore prima. Del resto è novembre, e così come è arrivata la vigilia della partita contro i gobbi, è arrivato pure novembre, quindi l’ora di pensare a tutte quelle cose bellissime che vorrei comprare durante il Black Friday e che ovviamente durante il Black Friday saranno a prezzo pieno. Ah, abbiamo parlato del tempo che influenza l’umore e richiama i ricordi, attenzione però, certe persone si definiscono meteoropatiche quando invece hanno un carattere di merda.

giovedì 4 novembre 2021

La ruggine


So che siamo tutti lì ad aspettare che Nico si negativizzi, nel frattempo rimane di grande interesse solo scoprire cosa c’è dietro le pizzerie. O meglio perché le pizze sono così buone? Ci mettono un qualche tipo di basilico con THC? Perché il giro d’affari delle pizzerie è di circa 10 miliardi l’anno, ma è davvero necessario mangiare tutta questa pizza? E il bordo? Tornando a Nico che non è infortunato e che quindi è pure bello riposato, per sfruttarlo comunque in qualche modo potremmo mandarlo al Grande Fratello Vip. Mentre per via di certe voci, e soprattutto non sapendo cosa scrivere, butto lì un gioco di parole, e se dico Giordano e le storie tese non mi riferisco all’ex centravanti della Lazio. Diciamo che questa genialata mi è venuta in mente immerso nella piscina a 31 gradi dell’hotel. Sarà che fuori piove mi è venuta in mente pure la ruggine, l’esempio perfetto di quanto corrodano certe attese; e mi riferisco al terzo scudetto, una partita decente di Kokorin, il ritorno di Nico. A Kokorin è stato pure specificato che nel “fare qualcosa di buono” non è valido friggere. Mentre sul lettino a idromassaggio ho pensato a mia madre che dopo la terza dose ad un’altra anziana a fianco ha detto che la vita è come una scatola di cioccolatini, e che non sai mai quello che ti capita. Per dire da chi ho ripreso. Diciamo allora che secondo i miei calcoli è meglio non fare previsioni per sabato. E rincuorato dal fatto che Nico sabato non è infortunato potrei affrontare anche coloro che amano l’inverno guardandoli in faccia, se non fosse che purtroppo è già buio.

mercoledì 3 novembre 2021

Mazzarri e l'energia rinnovabile


Cadono le stelle e i desideri non si avverano, lanci le monetine, uguale, magari per uno scatto in profondità di Kokorin potremo provare lanciando le stelle. Il Napoli primo in classifica dovrebbe fare da cassa di risonanza soprattutto in merito al G20, e a ‘sta Greta Thunberg, quando il primo a capire che il clima era impazzito fu Gigi D’Alessio con “Le domeniche d’Agosto quanta neve che cadrà”. Onore a Mazzarri che nel post partita di Bologna dopo l’ennesima sconfitta ha avuto l’onestà di confessare che lui sapeva che non sarebbe andato tutto bene appena vide la gente cantare dal terrazzo della casa di San Vincenzo. Poi ha aggiunto che proprio il giramento di coglioni post partita sarebbe di gran lunga l’energia rinnovabile più vantaggiosa. E se Nico non si negativizza, in autunno finché dagli alberi non è caduta l’ultima foglia dovete continuare a fotografarli, mi dispiace ma è così, non sono io che faccio le regole. Perché guardo le serie tv? Per scansare loro, politica interna, geopolitica, pandemia, terrorismo, emergenza climatica: gli esperti in tv sono sempre gli stessi. E la ragazza di colore con l’orecchino mi ha convinto che Musa Barrow è un bel giocatore.

martedì 2 novembre 2021

La terza dose


Ribery alla Salernitana mi fa tristezza come il tempo di ieri che sembrava il primo novembre. A mia discolpa lo dico in un lunedì travestito da domenica, mentre al G20 hanno fatto giurin giurello. Senza la sconfitta Viola rimane solo il rammarico di Halloween, un carnevale senza frittelle. Giornata festiva con pioggia uguale rimettersi in pari con le serie televisive lasciate in sospeso. Delusione però per il Bambi che si ritrova la vellutata di zucca quando invece pensava che per cena ci fosse la pizza. Botta di ottimismo, invece, della sua compagna, che dopo il linfodrenaggio, lo yogurt magro, Renzi, il dentifricio sbiancante, i suoi ex, adesso crede pure nel rinnovo di Vlahovic. Io per volare basso mi accontenterei di rivedere Nico Gonzalez con la Juve. Comunque meglio positivo al Covid che infortunato. E tra i pensieri più modesti anche il dubbio se esistono davvero quelli che spezzano gli spaghetti, e se sono sempre loro quelli che considerano Pioli un ceppicone. Intanto ho scoperto che i castori fanno dei raduni per mettersi d’accordo prima di costruire una diga, a parte noi che non riusciamo a decidere chi passa prima nelle rotonde, spero che almeno in società siano un po’ castori per sapere cosa fare per il dopo Vlahovic. Poi visti tempi perché no “dolcetto o vaccino?”. Personalmente punto tutto sulla terza dose per vedere una sforbiciata di Kokorin. E a proposito di G20 nella foto i festeggiamenti offerti da Totò dopo aver venduto la Fontana di Trevi a Bolsonaro.

lunedì 1 novembre 2021

Forti con i deboli


Nel calcio Viola di questa stagione, quello senza più lo zero a zero di partenza, è la volta della vittoria contro la squadra più debole, il Bambi subito dopo la partita mi raccontava di aver incrociato un tifoso di quelli un po’ snob che gli ha contestato di festeggiare esageratamente per una partita troppo facile, quando invece il bagno con le luci automatiche lo costringeva a pisciare ballando. Tripletta del non rinnovante, Saponara con i sedili in pelle, il ritorno di Castrovilli ai suoi livelli, rischi zero, bene i subentrati, tanto che in queste partite l’unico spavento sembra poter arrivare solo se ti tossiscono vicino. Si riparla di approccio giusto, intensità, personalità, tanto che siamo così tutti d’accordo che da bastian contrario qual è il fiorentino, in città si sente il bisogno di circondarsi di persone che la pensano come noi in modo da dargli torto. Per la partita di sabato l’ottimismo, invece, nasce soprattutto dal fatto che sembrerebbe proprio che prima la formazione alla Juve la facesse Ambra. L’ora indietro ha comunque permesso un’ora in più per sperare in un crollo del ceppicone, adesso non rimane che il cambiamento reumatico. Anche se i grandi del mondo hanno trovato l’accordo per fermare il surriscaldamento globale; togliere Ibra a Pioli. E poi non ho ancora capito perché i registi dei film di fantascienza non abbiano mai seguito il filone del tifoso che ammette di aver sbagliato. Ma guardando piuttosto in casa nostra, 18 punti in 11 partite dopo aver affrontato Napoli, Inter, Atalanta, Roma, Venezia e Lazio.