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domenica 1 ottobre 2023

L'acqua tonica


Premesso che a me questa proprietà fa schifo e ritroverò entusiasmo solo quando saranno state sanificate le stanze, l’episodio di Matteini è solo l’ultimo e neanche il più vergognoso, ci aggiungo per onestà che sono stanco non da ora, e che più volte avevo pensato di chiudere questo spazio, mettici il fatto che mi si scrive in privato facendo pure battute gratuite sulla mia gestione, carente perché inadeguata in quanto priva della doverosa censura a certi commenti, costringendomi a dover giustificare certe mie lacune come alla prof quando voleva interrogarmi. Siccome queste osservazioni sono pure giuste, e non pretendo che si debba tenere conto delle mie esigenze lavorative, è arrivato il momento di prendere atto che non ci sono più i presupposti per continuare. Mi piaceva chiudere il blog con una copertina, l’ultima, che rappresentasse un po’ la filosofia con la quale era nato questo spazio, e Scialpi perché a differenza delle copertine della Settimana Enigmistica, lui è già scarabocchiato di suo. Mi prenderò il tempo necessario per capire come evitare che si possa continuare a commentare pur lasciando tutto in rete. Quindi limitate in questa fase i vostri eccessi per rispetto dei più suscettibili. Mi dispiace, forse è un po’ amaro chiudere così, ma anche l’acqua tonica lo è, se però la mescoli con il gin diventa persino piacevole. E questa mia decisione bisogna farsela piacere per forza. 


Gin, anzi Gianni


sabato 30 settembre 2023

Mal comune mezzo baratro


Oggi mare ma non per il mare, sarà un po’ come lo Zen e l’arte di rallentare il passo per non dover incrociare il gobbo che abita di sopra. C’è qualcosa di malvagio in tutto questo e credo sia Nzola. E non c’è solo il centravanti da sbloccare, voglio un tabarro per l’inverno in cui avvolgermi durante i lunghi e freddi secondi tempi nei quali mandiamo a donne di facili costumi quanto fatto nei primi. Andiamo avanti così tra un alluvione e un anticiclone. Senza pensare che una volta il Bambi rise, poi smise subito. Solita feroce Marsiglia nel frattempo, agguati nella notte con AK, morti e feriti. Già 44 i morti dall’inizio dell’anno, hanno lasciato passare la visita del Papa e di Macron, poi hanno ripreso. E ora è arrivato pure Gattuso. A questo punto vorrei solo che venissero messi al bando i libri con i finali tristi e che venissero tutelati e protetti anche gli angoli ottusi. Perché a volte si cresce, altre si invecchia. So di avere una fervida emarginazione. Addeo speriamo che la legge varata per scovare i migranti falsi minorenni possa aiutare anche noi a capire la vera età di Nzola.

venerdì 29 settembre 2023

Su certe attese


Prima vanno dati i giusti meriti a Nico rientrante e subito decisivo, poi, dopo quella della pesca adesso mi aspetto la pubblicità dell’aceto balsamico che ci spieghi la crisi degli attaccanti Viola, intendo di quei 925 minuti di zero nel tabellino marcatori. Ho un ricordo vago di quando ancora i bomber segnavano, prima dell’estinzione dei taxi alla bisogna. Sono fuori per cantieri e non l’ho potuta vedere, tanto che stamani per essere meno approssimativo possibile nei giudizi avrei preferito raccontarvi di essere un alto membro della famiglia reale nigeriana con una grossa cifra da incassare. Insomma, meglio la pesca dell’Esselunga che la pera di Soulé. E sono pure consapevole che un'osservazione arguta, una mancata reazione emotiva al pari, può capitare a tutti. Il flop delle due punte sfiora ormai quello di Pino Insegno. Per questo motivo, essendo in zona, l’amaro in bocca lo combatto con un buon strudel, che non sarà Retegui che costa meno di Nzola, ma almeno ha uvetta, pinoli e cannella a volontà. Domani sarò a Marina di Bibbona per una buonissima causa enogastronomica, la mia, avrò così modo di verificare se il mio amore verso Nzola è servito a qualcosa, e siccome lo amo a tal punto da lasciarlo andare, verificherò se ha depositato le uova in spiaggia e poi preso il largo. A questo punto, di ieri salvo solo la luna di Vipiteno. C’è un gran vantaggio nella musica, a Tommaso ho insegnato ad ascoltare grandi interpreti morti così che non dovessi portarlo a vederli, purtroppo certi attaccanti sei costretto a vederli giocare. Così ho cominciato un lungo percorso che prevede meditazione Zen, arti marziali avanzate, teoria e pratica del funzionamento dei sonar, tecniche di prestidigitazione; alla fine sarò in grado, quando nel dormiveglia certi desideri prendono forma, di fermare nel buio di un sogno che diventa realtà, un gol di Nzola o Beltran da scalare a Retegui o Berardi dalla classifica marcatori. Anche se su certe attese ormai c’è fermentazione.

giovedì 28 settembre 2023

Non ti fai mai sentire


Mi rivolgo agli infortunati,  e poi a Nico che rinnova ma non si sa se gioca, e a loro dico di prendere esempio dal semaforo di via Gianicolense che mentre sprofonda continua a funzionare. Una lezione di professionalità per tutti. La Fiorentina riparta da via Gianicolense. Prima che la palla ruzzoli di nuovo è importante ricordare ancora il grande passo in avanti che c’è stato nel calcio, rimasto sotto traccia solo per volontà delle grandi majors americane, ma evidente ai più attenti, perché l’Udinese contro la Fiorentina per la prima volta nella storia di questo sport se n’è fregata di come uscire vestita nel pomeriggio, di chi incontrava, di cosa gli avrebbero detto, di cosa pensavano, di cosa sarebbe successo, di come sarebbero andate le cose, se poteva essere un bene oppure un male. Questa libertà sbattuta in faccia al campionato aiuterà anche quelle mogli dei tifosi Viola e udinesi costrette a seguire la partita, e che adesso la smetteranno di sbucciare e cuocere per ore i pomodori quando ci sono già pronti i barattoli di pelati. Liberate anche loro da retaggi culturali ormai inaccettabili. Per il resto non ci lasceranno mai soli visti tutti gli immigrati che ci mandano. O forse sono troppo legato a un calcio romantico senza rendermi conto che un tempo nelle fiabe c’era la matrigna, maghi, sorellastre, streghe, fate, incantesimi, adesso non c’è nulla, non c’è specchio a cui chiedere cosa fare, non c’è una strada di casa da trovare, le tasche bucate, tutte le briciole mangiate dai piccioni. E poi c’è da trovare il sostituto di Dodo. Mentre Ikoné l’ha ritrovata la strada per tornare a casa? Non sottolineerò più che le punte non segnano, prima perché mi sembra non aver funzionato nemmeno come scaramanzia, e poi perché il “non ti fai mai sentire” non ha fatto mai venire voglia a nessuno.

mercoledì 27 settembre 2023

Ad Malora


Devo ribadire il mio dispiacere per Dodo anche se onestà mi impone di provare più disagio nel beccare un chiodo di garofano mentre mangio. Così come è giusto che si sappia che quando vengono tagliate le verdure a rondelle uno cuoco da qualche parte del mondo muore. Il fatto dell’infortunio che apre opportunità ad altri è paragonabile a quando in Borgogna nel 74 una grandinata rovinò tutto il raccolto, così oggi con la carpa potrete apprezzare un Auxerre bianco del 76. Avrete fatto caso che dico sempre le stesse cose, quello che però voglio precisare è che non lo faccio per coerenza. Insomma, mi sto diventando estraneo. Nel frattempo possiamo dire che l’estate è tornata perché aveva lasciato il telefono e ci ha sorpresi a letto con l’autunno. Questo è tutto quello che so del meteo mentre sono in balia di me stesso. A proposito dello spot dell’Esselunga, altro che pesca, nella realtà la bambina non gli porterebbe mai una pesca, ma la maglia di Saponara che lui aveva nascosto sotto un cassetto prima di separarsi per non portarsela via. Cosa che non sarebbe successa con quella mitica di Giancarlo, che grazie e tramite Lele, ci scrive questo pensiero. Non come me che penso per sentito dire. A mia discolpa c’è anche da considerare che oggi sono 21 anni che non ho una relazione con Scarlett Johansson. E a “C’è posta per te” per noi solo atti giudiziari. Quanto al resto mi scuso se gli editoriali trasudano dei miei periodi esistenziali, adesso più Netflix che Prime.

martedì 26 settembre 2023

Non ci sarà più bisogno dell'eclissi lunare


Dalla lettera di San Paolo ai Romani: “Sto aspettando i gol delle punte, intanto ordinate”. Tengo a precisare però che il mio scetticismo è a basso impatto ambientale. Quella luce negli occhi che si chiede ai bomber oggi è la spia della riserva. Per non parlare della mia bolletta della luce nella quale sono inclusi la luce della speranza, la luce eterna, e la luce in fondo al tunnel. Certe analisi della vittoria a Udine, e in special modo la mia, risentono delle contaminazioni più disparate e disperate, rifacendomi all’analisi di quel giornalista tedesco secondo il quale Messner non avrebbe mai scalato la vetta dell’Annapurna. E se lui ha analizzato il filmato della pubblicità Levissima io mi sono rifatto al manifesto del centravanti tratto dagli highlights del posticipo Torino - Roma. E diciamo pure che il prossimo turno infrasettimanale tornerà bene per il minuto di omertà in ricordo di Matteo Messina Denaro. Settimana fortunata non solo per la vittoria a Udine, perché l’infortunio di Dodo ci regalerà la possibilità di vedere Kayode non solo nelle notturne con eclissi lunare. Se continua con questa fortuna sfacciata ci sta anche che suoni il corriere e non mi trovi in bagno. Mentre per dare i giusti meriti a chi adesso è in difficoltà, ed eliminare malintesi sulla mia soddisfazione, è giusto dire che Dodo ha fatto anche cose buone.

lunedì 25 settembre 2023

Piselli ovunque


La partita ci ha indicato chiaramente la gerarchia in porta, mentre la vittoria ha decretato il completo fallimento del mercato, pure di Lopez si dirà che viene da un’altra realtà, che Sassuolo non ha l’Oltrarno in cui ci si perde per colpa della bellezza, e che essendo così basso e leggero è entrato in forma troppo presto ed ora scaduta la condizione fisica va fatto un richiamo ma al Viola Park manca l’eco. Insomma, funziona solo ciò che non ci è riuscito vendere così come era nella volontà della dirigenza, Martinez Quarta su tutti, Kouame con l’Atalanta. E sempre più Jack (assist e gol), mentre Kayode che ce lo siamo ritrovati adesso ce lo potremo godere, dispiace per Dodo, solo per l’infortunio però. Un grazie grande come le sue mura va detto a Lucca, di Terracciano ho già parlato, e soprattutto un ringraziamento agli Dei del pallone che hanno dovuto punire l’Udinese per quella maglia improponibile. Due tiri, due gol, naturalmente non delle punte. Io mi prendo volentieri i tre punti e li preferisco a risultati e prestazioni diverse, perché sono un tifoso ottuso che pensa solo a uccidere tutte le zanzare in camera da letto e se ne frega di quelle per strada sapendo così di non uscirne mai. Diciamo senza paura di essere smentiti che i tre punti sono più pesanti di Nzola. Conosco bene lo stato d’animo di un tifoso dell’Udinese oggi, e posso paragonarlo all'archeologia industriale. Si dice che la chiave tattica di questa vittoria possa ricercarsi nello studio da parte di Italiano delle rappresentazioni falliche, parte integrante del linguaggio figurativo del tessuto urbano di Pompei, e se ci siete stati ne avrete potuto verificare la presenza insistente sulle pareti degli edifici, sulle sommità degli ingressi e sul pavimento stradale. Le indiscrezioni di spogliatoio parlano di un’evidenza materiale del fallo connessa con il culto del dio Priapo nell’antica Roma, e probabilmente rappresentava una protezione per il “malocchio”. Il Mister ha imparato meglio della fase difensiva che l’energia sessuale del fallo era sia protettiva che aggressiva: scudo e arma. Naturalmente hanno fatto gioco tutti quei gran piselloni ovunque dei giocatori dell’Udinese, ma anche quello di Nzola dovrebbe aver avuto finalmente un certo peso nella vittoria.

domenica 24 settembre 2023

La morale


Se prendo le distanze da questa squadra non è perché sono snob, né tantomeno geometra, ma è perché mi sono seduto sull’ultimo gradino di una scala di grigi. Di fatto da dopo le finali perse, con questi editoriali sto diventando un grigio contabile di momenti da buttare. Un po’ come leggere il catalogo dell’Ikea e scoprire che lui alla fine scappa dalle delusioni e torna a vivere dai suoi che hanno i mobili già montati. Prima o poi arriveranno i writers a liberarmi e dovrete andare sui muri a leggere. La foto è la dimostrazione che preferisco andare a un salone nautico con la scusa di vedere le poppe che aspettare di sapere se l’intelligenza artificiale potrà mai fare il centravanti. La morale? E' meglio una maionese fatta in casa che una disfatta fuori casa.

sabato 23 settembre 2023

Il mondo ideale per Beltran


Panino con il lampredotto siamo e panino con il lampredotto ritorneremo. A prescindere dagli attaccanti, allenatori, infortuni. E dall’attuale classifica di Lecce e Frosinone. Poi a me ‘sta cosa di comprare due attaccanti completamente diversi l’uno dall’altro, e alternarli, mi sembra un po’ come l’INPS che reputa ideale la morte appena andati in pensione. E quando cerchi il senso della vita dopo certe prestazioni ti accorgi di aver finito il vino dell’Oltrepò Pavese. E cosa succederà dopo il gol di Beltran? Quello che succede a uno dopo aver fatto l’amore con Scarlett Johansson, o si mette a coltivare l’orto o si butta dal Ponte alla Carraia. Guardare Ajax-Marsiglia senza pensare per un attimo a Saponara lo troverei tatticamente un azzardo. Nel caso in cui anche domenica i nostri eroi là davanti dovessero trovare difficoltà da addebitare al loro anomalo utilizzo, vi consiglio i Bucaneve infilati nelle dita. Insomma, dubbi solidi e certezze fragili. Mentre se It-alert funziona lo capiremo la prossima volta che compriamo non un bomber ma una sciagura. Mi consola il fatto che pioggia e autunno fanno rima con porcini fritti. Fine settimana questo nel quale vorrei andare su un Rosso Conero, ma sapendo che qui c’è ancora tanta intolleranza ai Della Valle, andrò su un Aglianico di Quintodecimo. Si dice che Beltran viene da un altro calcio, da un altro paese, da un altro modo di giocare, tutto più o meno comprensibile, non vorrei però che si dicesse un po’ come si dice a chi non ha la fibra e allora propende per Eolo che va benissimo ma basta che non piova, che non tiri vento, che non ci sia la nebbia, la neve, e che le nuvole siano rade, ovvero in un mondo ideale come la Papua Nuova Guinea. Forse lì sarebbe capocannoniere, anche se allora verrebbe venduto a gennaio.

venerdì 22 settembre 2023

Tremenda alternanza


Dopo l’affinamento in barrique dei dubbi tremendi sulla religione di Beltran che gli vieterebbe di entrare in area di rigore, e quelli sulla data di nascita di Nzola, l’unica certezza della serata rimane l’infortunio di Nico. Se davvero la civiltà è cresciuta tra il Tigri e l’Eufrate, allora ci deve essere stato per forza un girone di Conference League nel quale non segnavano solo i centravanti delle squadre avversarie. Senza parlare del feng shui, l’arte cinese di allineare la palla sul palo interno e poi farla uscire per non rovinare del tutto la serata. Primo giorno d'autunno dove invece delle foglie cadono le palle. Il colpo di testa di Nzola è stato come se improvvisamente una donna con cui stai guardando una mostra di Artemisia Gentileschi infilasse le dita nel naso. La confusione in campo? Come quando ci sono troppo solfiti nel vino. La partita col Genk ci ha detto che non è più prevista la felicità se non solo nelle pubblicità. Se dovessero punirci ulteriormente, dopo averci fatto nascere Viola non ci rimarrebbe che l’impossibilità di morire per continuare a vedere l’alternanza tra Cabral, Jovic, Beltran e Nzola. Perché non è un periodo della vita ma è proprio la vita. Pensieri, parole, opere e strafalcioni offensivi. Oppure sarà semplicemente che l’impressionante aumento di chi si spaccia per attaccante ha generato un impressionante aumento dello spaccio di stupefacenti dovuto a un crescente bisogno di evadere da tutto questo millantato credito sotto porta.

giovedì 21 settembre 2023

Hai presente quel progetto...


Oggi invece di assistere all’ennesimo esame delle punte mi rifugerò nell’ascolto di “Kind of Blue”. E nel frattempo affilo i calici. Attaccanti che comunque prima o poi dovranno ritrovare se stessi, tanto anche al check-in glielo chiedono... il gol. Gli obiettivi di quest'anno? Naturalmente le aspettative sono colate a picco dopo le due finali perse. Più umilmente mi accontento di rispolverare un vecchio sogno minore, da pareggio di bilancio insomma, quando cioè due donne dalle poppe di dimensioni simili si incrociano per strada dovrebbe scattare tipo un saluto come tra i motociclisti. Comunque tra le coppie peggio assortite non ci sono sicuramente Nzola e Beltran, ricordo invece con tristezza quella in cui lui le vietava di usare la lavastoviglie perché consumava. Su Nzola non voglio esprimermi con giudizi definitivi, si dice che i gol li ha sempre fatti e chi sono io per non crederci, di Beltran nemmeno, 25 milioni poi, resta il fatto, e questo mi deve essere consentito in una disamina del reparto più importante e di maggiore appeal di una squadra, che se dovessi andare a cena da loro comunque il vino lo porterei io. Meglio non fidarsi. Non so cosa potrà succedere dopo l’ennesimo digiuno, non ci voglio pensare, è già troppo pesante quando finiscono vin santo e cantuccini. E se qualche volta vi capita di farvi un esame di coscienza andate a controllare che magari la noce moscata da grattugiare vi è scaduta nel 2018. Forse c’è una vecchia formula per apprezzare qualcuno dei nostri attaccanti, ovvero considerarli tutti delle gran pippe, così qualcuno che ci stupisce alla fine lo troviamo. Diciamo che Miles Davis mi aiuta mentre lavoro a un progetto che serve a non creare troppe aspettative in Conference dopo la scorsa stagione, cercherò di formare dei rapidissimi vortici creando zone circolari senz’acqua nei mari, e in caso di sterilità di coppia avrò fatto un buco nell’acqua anch'io.

mercoledì 20 settembre 2023

Vercingeporridge


Stare insieme a una squadra per tutta la vita, a prescindere dai proprietari che si susseguono, sta diventando da sovversivi. Specie se i tuoi colleghi tifosi ti fanno presente che quando il saggio indica sterilità difensiva solo lo stolto guarda Vlahovic. Non è vero però che l’erba del vicino è sempre più verde, a Firenze la situazione è comunque migliore dell’amore mai nato tra Milano e i tombini. Forse sarà che a una certa uno inizia a non vedere più bene da vicino. Non so voi ma io sono costretto ad inforcare gli occhiali anche quando spolvero la passione con lo swiffer. Mi sento circondato di badanti a cui è morto il cliente. Di fatto sono scientificamente provato. Per la Rita, invece, sotto vuoto spento. Ma io in realtà lo so qual è il progetto tecnico che guida certe scelte di mercato: la crema idratante migliore è quella in offerta. Se Beltran e Nzola continueranno nel loro cocciuto digiuno non avrò scelta, in autunno, in Giappone, inizia la caccia alle foglie rosse, se qualcuno volesse seguire il mio esempio, ecco una mappa che indica la tempistica di “maturazione” delle foglie per trovare quella perfetta. Ci fossero solo i problemi legati all’attacco, o a quelli di attaccamento alla maglia, il Bambi ha problemi giornalieri più terra terra, da uomo che vive la strada e che se riceve l’It-Alert non è come in Lombardia che viene inviato l’allarme sui telefonini alle 12 per ricordare l’aperitivo, qui è meno definito, e in mezzo al fuggi fuggi generale in Santo Spirito ha buttato via tutte le bustine che aveva in tasca. Di buono c’è che possiamo rallegrarci almeno per i successi della medicina, è recentissima infatti (tardo pomeriggio di domenica scorsa) la scoperta di cosa causa la morte delle cellule cerebrali. Il vestito di Rocco.

martedì 19 settembre 2023

L'equazione


La coppia Cabral-Jovic ha dimostrato che non solo le donne hanno certe capacità, pure certi nostri dirigenti hanno il dono di prendere le cose nel frigorifero che stanno per scadere e trasformarle in polpettoni o torte salate. E magari Nzola-Beltran saranno una deliziosa tarte tatin come quella in foto. Se sarà invece il solito polpettone potremo sempre anestetizzarci il palato con il tabasco. E a quel vestito di Rocco, Joe avrebbe dovuto rispondere con il mantello di Superciuk, tanto le stelle se ne stavano a guardare da un’altra parte. Sono anche convinto che ad una nipotina regaleranno Barbie capelli crespi. Mentre il terremoto che ha fatto tremare mezza Toscana mi ha ricordato per un attimo quando successe lo stesso con il Monte dei Paschi. Il non aver studiato abbastanza mi porta invece a fare gaffe memorabili, ho scoperto solo ieri che “E=Mc²” è l’equazione più famosa della storia, quando per me invece è sempre stata vendi un bomber, ne compri uno meno forte, ti metti i soldi in tasca. Comunque sempre meglio del Bambi, per lui l’equazione delle equazioni è donna nana tutta tana. Ora però bando alle ciance, i presupposti ci sono davvero tutti, dopo il vestito disegnato da uno stilista latitante, dopo il vaffa a Gasperini, andiamo a vincere qualcosa, sicuramente per il rutto della cuffia.

lunedì 18 settembre 2023

Cose buone e meno buone


Bella vittoria e gradito regalo del Gasp che ci omaggia con un’ora di De Ketelaare. Poi le solite garanzie in positivo, Jack su tutti, e in negativo, sterilità delle punte e già 9 gol subiti, in comune con l’Atalanta che dietro è sembrata un panetto di burro centrifugato (3 gol, 3 omaggi). Ci sono poi corsi di autodifesa prestigiosi per scuse indifendibili con i quali supportare l’alternanza in porta. Kouame santo subito anche se il gol partita è il più classico di la prendi tu, no la prendo io, no la prende lui e alla fine la prende nel bocciolo il simpaticone in panca. E ve la ricordate Rosalina? Ecco, pensando agli attaccanti prolifici non ci resta che ammazzarci con i bignè. Dodo che fa la solita finta e poi ci casca sopra? Imbarazzante come Arnold che fa la pubblicità delle motoseghe alla Lidl. La nostra vita spericolata, a parte il rischio di essere investiti fuori dal Viola Park, si riduce a fare l’arrosto con l’alloro e la salvia presi in giardino. A mia discolpa del perché parlo così della Fiorentina vittoriosa, niente. Mentre con Duncan, Mandragora e il Chino a razziare il centrocampo della Dea abbiamo superato le correnti gravitazionali generate dai palloni persi di Arthur. Ma non ancora il Lecce però. Insomma, meglio i calzini di spugna invece delle calze a rete, se la rete è quella nostra a gonfiarsi. Il realismo al romanticismo. Nel frattempo la dottoressa Margaret McCollum da oltre 40 anni prende la metro per andare a lavoro. Dal 2007, prima di salire a bordo, si siede per un po’ sulla panchina della stazione per ascoltare la voce di suo marito, Oswald Laurence morto nel 2007, che registrò l’annuncio “Mind the gap”. Alcuni anni dopo l’azienda decise di sostituire la registrazione con un digitale. Margaret scrisse una toccante lettera all’azienda, chiedendo che l’annuncio di Oswald venisse ripristinato. E così fu. Da quel momento, Margaret ha la possibilità ogni giorno di sentire suo marito. Spero quindi che per la mia vecchiaia, una volta realizzata la nuova linea della tramvia che va a sud, alla fermata di Bagno a Ripoli possa essere registrato l’annuncio “Mind the gasp” ovvero la sua conferenza stampa dopo una sconfitta a Firenze.

domenica 17 settembre 2023

Nodi da sciogliere


La donna produce un ormone che comunica all’uomo che è il momento di smettere di vantare operazioni di mercato ai danni della Juve, che poi gli ex fanno 7 gol in 4 partite. Lo stesso ormone che regola anche il suo ritmo torto-ragione. Se ci vogliamo specchiare nei fallimenti degli ex venduti al nemico, specie quelli venduti a gennaio, ci merita comprare lo specchio ondulato dell’Ikea. O godere delle sconfitte di Pioli. Di contro come fai a indovinare sempre tutti i sostituti degli ex venduti al nemico, e io sono il primo degli imperfetti, oggi per esempio ho un Pinot Noir di Saint Michael Eppan da abbinare a una tarte tatin aux oignons et coq au vin, mentre ci sarebbe voluto un bel rosso di Borgogna. Diciamo un ripiego alla Retegui. Così come se cerchiamo un centravanti che fa la differenza, che fa gol di testa, di destro e di sinistro, non è il nostro. Perché il nodo tattico da sciogliere è se arriveranno prima i gol dei nostri attaccanti oppure i Ferrero Rocher nei supermercati. Ci sarebbe anche quello del portiere da districare, ma lì ho paura che ci potrebbe passare tutta la vita dietro (la linea di porta) invece che davanti. Anche se stamani il mio pensiero non è propriamente tattico ma va al maritozzo con la panna. 

sabato 16 settembre 2023

E' tutta questione di passione


Ci avviciniamo al Gasp un po’ circospetti, sappiamo che noi tifosi Viola non possiamo permetterci manie di grandezza, le hanno invece i nostri tassi d’interesse. Mi ero ripromesso di non bere, ma sento troppo la mancanza di Aristotele, se ne vanno sempre i migliori. E vista l’esperienza, se posso, il miglior rimedio dopo una sbronza rimane sempre quello di avere meno di 25 anni. La passione intanto è diventata una miscela di pazienza ed emulsionanti. Se domenica mi invitano ad un’altra batosta non risponderò, ho diritto ad una telefonata, e la userò. La mia passione poi non mi dà neanche ragione, mi ha solo messo in pausa. Forse siamo solo cibo per zanzare, e la mia sensazione è che Rocco ci porterà ad assomigliare a tutto ciò che crolla. Mesi orsono mi sarebbe piaciuto tanto sapere la data precisa in cui avremmo buttato tutto alle ortiche, poi arrivarono le due finali. Vorrei tanto che qualcuno mi intimasse di deporre la passione in modo che nessuno potesse farsi del male. Inter o non Inter, ma anche se andasse male pure con l’Atalanta, la foto ci mostra quali sono le vere soddisfazioni di settembre. Se ci dovessimo accorgere di dover abbassare l’asticella, allora la utilizzerò per scavarmi la fossa.

venerdì 15 settembre 2023

Umidità e fichi


I fichi con il Roquefort potrebbero rappresentare la vittoria sul Gasp, l’umidità il passo falso. Del resto la vittoria contro l'odiato allenatore della Dea è una fatto di chimica, e se nel retro (guardia) vedi troppe scritte come “E231”, “E150”, “E-qualcosa”, sarà meglio pensare subito alla prossima. Ci rimarrà comunque il dubbio se rischiare due anni di galera per non aver mandato i figli a scuola o tentare una rapina al portavalori per comprare i libri. Firenze è come sempre divisa. Mentre dopo l’infortunio ci si comincia a chiedere se il contratto di Mina è stato stipulato in quel lurido bar di Caracas. In attesa di sapere se odiare Gasperini ancora di più, in attesa che Mina recuperi, in attesa di una nuova e inattesa presenza di Snappo, mi sono posto il problema delle edicole che stanno chiudendo. Non è concepibile accettare inermi la loro sparizione senza pensare di trasformarle almeno in isole della meraviglia, così ho immaginato di farne un sorta di friggitorie postmoderne, campane di vetro insonorizzate per isolamento dal mondo, circoli di fantascienza estrema, uffici noleggio di scarpe sinistre. In alcune di queste nuove postazioni urbane metterei i veri tifosi Viola a promulgare la parola della curva raccontando che le storie di successo ci deprimono. Qualcuno a dire che l’unico vero amore è col pasticcere, altri a dire che preferiscono il vignaiolo. Altri ancora a enfatizzare le plusvalenze. Uno solo, forse quello in piazza della Repubblica sotto i portici (No Chiosco degli Sportivi) l’unico di matrice filosofica, e come antidoto alle croniche nevrosi del tifoso Viola potrebbe esporre il messaggio “M’importa una sega”.

giovedì 14 settembre 2023

Una nuova tendenza


Risotto col persico, unico collegamento con la foto, poi soprattutto viabilità difficile e parcheggi peggio mi sento. O forse le file sono per l’uomo che cucina, fino a Menaggio. Intanto ignoro con cura la situazione infortuni di Ikone perché in fondo siamo una tifoseria triste piena di foto felici. E poi voi non mi potete vedere, ma stamani mi sono svegliato tutto iconico. In Nuova Zelanda intanto il progetto “Central Interceptor” è arrivato a metà, festeggiamenti ma anche uno sguardo sempre vigile rivolto all’ambiente, c’è per esempio un uccello che verrà aiutato a riprodursi perché bravissimo nel corteggiamento ma incapace di concludere, una sorta di trombata di cittadinanza. E vorrei pure dirgli che mi ricorda tanto noi tifosi con le due finali. Esempi virtuosi per fortuna anche da noi con la serata di beneficenza organizzata dal Twiga che per l’occasione emetterà gli scontrini. Viste le tante iniziative a favore del cinema adesso spero solo che la prossima conferenza stampa di Rocco possa essere girata da Sorrentino. A proposito di Rocco a breve dovrà affrontare una nuova tendenza che sta prendendo campo tra una parte anziana del tifo Viola, si dice anche per essere compensata dall’impossibilità di seguire la squadra a Moena come da tradizione, così dopo aver preso atto della preparazione in fornace molti hanno scritto nel testamento di voler essere cremati al Viola Park durante l’allenamento della squadra e che le ceneri siano sparse sui piedi invertiti di Joe.

mercoledì 13 settembre 2023

Nessuna nuova da Dubai


Oggi sono sul Lago di Como lungo le rive del ramo occidentale, c’è da garantire il collegamento con la Valtellina e la Val Chiavenna mediante la S.S. 340. Una variante insomma, come le ali a piede invertito. Come una variante potrebbe essere anche quella di non offendere Gasperini. Sono costretto ad andare là verso Clooney perché non ho ancora ricevuto un’offerta interessante da Dubai. Penserò al blog solo in via cautelare. Leggo di nervosismi sparsi, di offese a pioggia, vi ricordo che chi sbaglia poi deve pagare alla romana. A buon intenditore…Alonso sarà sembrato un bidone. Oltre al consiglio di seguire l’arte giapponese del fermarsi un istante prima di dire qualcosa di cui ci si pentirebbe un istante dopo. E facendo chilometri te ne vengono in mente di cose, all’altezza di Grandola ed Uniti ho deciso, dopo il blog, di fare il paroliere: scriverò testi per liti di condominio, piazzate dal pizzicagnolo per il mancato rispetto della fila, faide di quartiere, sterili diatribe all’apericena (tipo la coesistenza di Arthur e Lopez). Mentre al Viola Park tutto procede secondo i pianti e la polizia è sulle tracce degli ormoni juventini.

martedì 12 settembre 2023

Sviluppo tattico noncurante


Le scatole con tutti i Lego mescolati di Tommaso, ricomincerei da qui la settimana di avvicinamento al match di domenica. Oppure, Alexa trovami il modo di far convivere Arthur con Lopez. Per una perfetta ripartenza mentale dopo la sosta, dentro di me avrò una sola risposta: la cosa non mi tange. Accompagnata da uno stucchevole sorriso. Nell’affrontare l’odioso Gasp preferirei saper giocare a scacchi per poter perdere in un contesto di grande dignità. Essendo così distante dalla Viola posso solo darvi consigli che non riguardino tale decadente passione, posso quindi esortarvi a uscire poco la sera, un consiglio dietetico per rimanere in forma. Se adottate tale rimedio dovete però cercare di evitare il rischio di isolamento, ed è quindi importante mantenere comunque una corretta igiene della persona per non fare come Cezanne che mal si adattava alla presenza di amici a vedere la partita. A Manet disse “Non le stringo la mano, signor Manet, perché sono due settimane che non la lavo”. La perfetta metafora del tifoso Viola in attesa che un bomber faccia gol? Quando becca il primo semaforo rosso anche gli altri saranno tutti rossi, mentre quando becca il primo semaforo verde tutti gli altri saranno comunque rossi. Ci sono quelle domeniche di tardo pomeriggio dove le partite della Viola nascono come un’idea balzana, e vanno avanti con la naturale noncuranza di una suocera in visita, solo l’idea di un tagliere di buoni salumi e formaggi, e di un buon vino salveranno i pochi tristi e affannati umani Viola. Perdonatemi ma la mia passione fa il “Fuori tutto”.

lunedì 11 settembre 2023

Dopo Gasperini il nulla


Noi tifosi Viola non solo siamo nati con un certo destino, ma l’abbiamo pure lasciato nell’altra giacca. Ci aspetta una vita troppo breve, anche se di delusioni sportive, per essere timidi al buffet. La sosta? Ci rimane solo la domenica e l’ozio, una bella storia d’amore. E se i bomber non si sbloccheranno presto, potremmo fare l’elenco partendo da quelli venduti, con ex centravanti uno percepiti tre. Il Bambi è messo peggio, a lui gli ex attaccanti tornano in mente come quei fantocci a molla che escono dalla scatola chiusa. Non sono proprio ricordi, sono più allucinazioni.  Ma se proprio deve essere solo cambiamento climatico allora voglio il cocomero 12 mesi l’anno. O forse andremo nel Valhalla delle finali perse. Tra un po’ ci rimarrà solo la soddisfazione di fare il tifo per quello che fa saltare gli autovelox. E se fossimo alberi faremmo la fotosintesi delle delusioni. So già che dopo aver affrontato Gasperini ci mancherà solo Claudio Lolli. Temo la prossima partita, spero solo perché sono un tifoso intraperdente. E se pure Gianni Morandi si è preso una pausa dai social perché non posso farlo anch’io? Forse perché la fabbrica del Vinavil compie 100 anni e voglio rimanere attaccato al quotidiano. Neanche fossi Art Attack.

domenica 10 settembre 2023

Sosta vietata


La domenica senza Viola è come la donna che non mangia la banana in pubblico, quando invece noi tifosi maschi negli anni 80 leccavamo un gelato a forma di piede senza problemi. Per questo il Bambi prende il pane, lo spezza, lo sventra, rende grazie al panettiere all’angolo di via dei Serragli, prende la marmellata di more raccolte dalla compagna per riempire il buco della sosta e non riesce ad aprire il barattolo. Maledetto il mondo. E poi la sosta è un problema ulteriore che va ad aggiungersi ad un’attualità già di per sé polverosa, superata. Voglio dire che già è passato il tempo in cui si scrivevano cose sui blog, che intanto sono passati di moda, mettici la sosta e il risultato è che non so più cosa scrivere. Peggio solo la mancata regolazione dei piedini delle lavatrici centrifuganti. Giornate contrastanti come tisana e lussuria. Il presente è quello che è mentre il passato ci mente usando il filtro nostalgia. Un editoriale di un blog del 2023 di tifo Viola, quando la Fiorentina non gioca diventa una sintesi di varie selezioni del Reader’s Digest, un po’ Postalmarket, un po’ Novella2000, un po’ Playboy. Insomma, se ogni volta che viene trasmesso lo spot del pesto al limone una pianta di basilico muore, ogni volta che gioca la Nazionale a Firenze la bistecca viene cotta a vapore. 

sabato 9 settembre 2023

La sosta


Penso che la sosta della Nazione dopo aver perso la partita di campionato dovrebbe passarla la mutua. Ci sono però quelli contrari alla mutua in questi casi, quelli che mi dicono “Hai voluto la bicicletta?" Ai quali naturalmente rispondo “No”. In questa situazione siamo al passo soprattutto con i tempi morti. Se c’è un lato positivo della sosta, ma non c’è, posso azzardare una leggera maggior propensione alla riflessione sui grandi temi della vita. Quindi adesso che stanno tagliando il grano mi chiedo chissà dove atterreranno gli alieni. Oppure un maggior ricorso alla memoria, a quando da ragazzo eravamo tutti davanti alla tv e cominciava una scena di sesso ognuno si alzava perché aveva qualcosa da fare, personalmente mi inventavo di andare a controllare se avevo fatto tutti i compiti. Mi sono addirittura ricordato di quando Salvini voleva abolire le accise. Che punizione ingiusta la sosta. Al Bambi la nazionale scombussola la quotidianità, succede che ha sonno di giorno ed è sveglissimo la notte, quando c’è la Nazionale diventa australiano e non lo sa. Solo gli spaghetti al pomodoro possono salvarci.

venerdì 8 settembre 2023

Da quando ho preso atto


Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, e per addendi s’intende Nzola e Beltran, che poi estendendo il concetto anche al tifoso Viola è come quando non porta la fede e non rimorchia nessuna lo stesso. Perché il tifoso Viola è al centro ma è morto. Non c’entra niente ma tanto non c’entra niente neppure l’editoriale, così ieri al ritorno da Barlassina mi sono imbattuto in una simpatica intervista di Richards che riporto in quanto interessante e soprattutto finalmente priva di concetti miei così avulsi da quanto vorrei esprimere. Insomma, Micah Richards racconta: “Sono andato alla Fiorentina nell’ultimo giorno di mercato ma non parlavo italiano, così ho chiesto a Balotelli come avrei potuto presentarmi. La prima volta che ho visto Montella gli ho stretto la mano e gli ho detto "testa di cazzo”. E se è vero che la Meloni bonifica, a differenza di Rocco, sono un po’ distratto dal lavoro in questo periodo per fare delle verifiche, posso solo consigliarvi di mandargli l’iban. Altra intervista top quella ai Rolling Stones “Come facciamo a stare insieme da 60 anni? Non ci parliamo troppo spesso” Che poi è il segreto del matrimonio con Rita. Mentre della rosa Viola mi piacciono soprattutto quelli che se ne vanno. E da quando ho preso atto che non avremmo strinto nessun trofeo ho ripiegato sui mazzetti di erbe aromatiche.

giovedì 7 settembre 2023

L'autunno del bicchiere mezzo pieno


Dopo la cessione di Sabiri con zero gare ufficiali disputate ci rimane solo una certezza, quella del tintinnio delle tazzine al bar. E menomale poi che la mia seconda professione è lo sdrammaturgo, a tal punto che se ripenso alle due finali perse mi sembra di essermi immaginato tutto. Fra i chiari sintomi della recessione economica non c’è solo la necessità di ridurre il monte ingaggi, ma anche la presenza delle taglie piccole ai saldi. E se non riusciamo a ricreare un certo interesse della proprietà anche in ambito sportivo, che almeno ci ridiano il tenente Colombo la domenica sera. Sarà che sto guardando la serie Vikings, che per battere quella vecchia merda del Gasp ho deciso come sacrificio agli Dei del pallone di buttare via il vetro. Per non parlare del fatto che non voglio le ferie ma la pensione. Mentre a chi mi dice che le cose buone fanno male, e non voglio usare il paradosso francese, dico che fanno sempre meno male delle batoste a San Siro. Dite sempre degli esterni a piede invertito, di un centrocampo senza muscoli, dei due portieri che non ne fanno uno, senza tenere conto che le attuali conoscenze classificano i disturbi della personalità all’interno di 10 diverse categorie, per dire di quanto sia limitata la nostra conoscenza dell’universo…calcio. Del resto Firenze nel calcio è come il cinema italiano, marginale, prendi il Festival di Venezia che parla dell’ennesima storia di tormenti familiari a Roma nord. C’è un messaggio positivo? Una speranza? Si, c’è. Ed è proprio da quel bicchiere mezzo pieno che posso affermare con certezza che in autunno non c’è solo l’aumento delle bollette, libri scolastici e benzina, no, scendono, sdraio, ombrelloni e infradito. Lo sdrammaturgo che è in me chiude e poi va a Barlassina facendo un quadro iperrealista sulla nostra condizione di tifosi Viola: nel mondo c’è Massimo Ranieri, il Principe Ranieri, ma a noi son toccati i crampi di Ranieri.

mercoledì 6 settembre 2023

Brevemente


Rocco dopo aver alleggerito ancora il monte ingaggi con la cessione di Sabiri ha offerto pizza con l’ananas a tutti. Lo scrivo con la leggerezza di chi ormai non considera più questa passione né la meta e neanche il viaggio, semmai la spia dell’olio. Non mi faccio domande sulle ultime partenze, se proprio proprio devo sprecare un punto interrogativo lo faccio solo per chiedere se le principesse portano le mutande. Che bello insomma quando diventi così forte che non te ne frega più niente del quarto gol subito. E il peggio deve ancora arrivare, nessun riferimento a Gasperini, ma a quando vi sparirà il segno del costume. Noi tifosi Viola del resto siamo come i delusi di Forza Italia e del PD, merce preziosa solo per Renzi.

martedì 5 settembre 2023

Le ipotesi sul tavolo


Secondo i voti dati al mercato e le partite fino ad oggi disputate sembra paventarsi una stagione di successo deludente. Del resto l’amore per la Viola è una reazione a catena, tu ami la squadra, lei ama non vincere niente, mai una gioia ama la tua allergia ai pollini. E se qualcosa mai cambierà saranno più peli nelle orecchie. Non criticherò più certi aspetti tecnici dei nostri giocatori qui sul blog per lasciarvi l’esclusiva, mi limiterò invece a discuterne da solo in macchina, poi quando girandomi vedrò un tizio a fianco che mi fissa farò finta di avere il vivavoce e metterò in scena una conversazione inesistente dove parlerò male di Arthur e di Nico. E più che incitare ultimamente direi piuttosto sorseggiare. Subito dopo dormire per dimenticare. Durante questa pausa per la Nazionale mi dedicherò a capire quando cominceranno a cadere le foglie, non voglio fare come quel tifoso nel parterre di tribuna impegnato per tutta la partita a cantare a squarciagola “Vincenzo io ti ammazzerò sei troppo stupido per vivere”. Ricordo con nostalgia quando ancora si poteva interloquire pacificamente anche con i muri. Alla fine l’umiliazione del Meazza c’insegna che buttarsi dal terzo anello serve a dare alla giornata un tocco di croccantezza. Mentre la collezione di figure di merda, da grande magnate qual è, Rocco dovrebbe pensare di lasciarle in eredità al Comune. Mettici oltre al gol di Thuram, che non andava a segno dalla Prima Comunione, che a settembre 2023 non sono andato in pensione. Poi così come naturalizziamo i giocatori stranieri per poterli schierare in Nazionale farei lo stesso per Adam Driver così Favino smetterà di lamentarsi che già ho questo blog sul groppone. Mentre la prossima scommessa della società, l’ennesimo da rilanciare, potrebbe essere Matteo Renzi. Vi chiedo solo una cortesia adesso, le ipotesi di formazione che mettete sul tavolo, che siano almeno vicine al vino.

lunedì 4 settembre 2023

Il gatto e la lucertola


Il gatto ha 7 vite ma purtroppo solo in una passa indenne al Meazza contro l’Inter, nessuna senza che Arthur perda una palla sanguinosa e l’avversario vada in gol, mettici una vita nella quale Nico torna comprimario (l’azione del terzo gol parte da una sua giocata ante10) Mentre la lucertola si stacca la coda per sfuggire ai voti di mercato troppo alti, a Beltran e Nzola che non trovano mai il gol, alla preparazione in fornace, alla mancanza da parte della società di interesse sportivo (temo che Arthur sia l’ennesima scommessa senza capo ne coda, il giocatore importante da rilanciare che altrimenti non indosserebbe la maglia Viola), alla mancanza di almeno un portiere buono su due, alla mancata sostituzione di Igor, all’inconsistenza di Brekalo e Sottil, alla mancanza di parcheggi per il carro dei vincitori fuori dal Viola Park. Di solito invece la lucertola si stacca la coda per sfuggire ai predatori, ma davanti a questo scempio se l’è staccata per protesta. Per la frustrazione di essersi presentati a Milano troppo sorridenti mostrando i due soli denti davanti come fossimo un bambino, e l’Inter ci ha stappato la bottiglia di birra. E’ stata un’umiliazione, ma è anche vero che l’obiettivo della proprietà è quello di andare all’Ikea indossando una maglia gialla.

domenica 3 settembre 2023

Pronostico petulante



Pronostico chiuso, sembra, ma vorrei tornare a viverla come quando andavamo in vacanza senza sapere quasi nulla dei luoghi, cose da fare, cose da vedere, di dove e cosa mangiare. Ma con Beltran finalmente a segno. Subire il pronostico è come andare accompagnati da assillanti guide turistiche petulanti e spesso inutili. Vincere e recuperare i due punti persi sciaguratamente contro il Lecce potrebbe essere un gustoso fuori programma. Ribaltare il pronostico ci vedrebbe impegnati ad essere felici, altrimenti sarebbe la solita solfa, scontata della dimensione. E poi sarebbe sprecato pure questo inizio di settembre. Sembrerebbe un fiordo. Col pronostico torneremo all’ora giornaliera di morte apparente. Insomma, sparo questa previsione contro-pronostico, un po’ al buio, sperando di non ammazzare nessun orso. Basta editoriali post pronostico rispettato su cui piangere e condividere l’insostenibile leggerezza difensiva dell’essere.

sabato 2 settembre 2023

Scrutini


Dopo il mercato si torna a parlare di calcio, non io naturalmente. Adesso si discuterà su questo centrocampo leggermente frizzante con Arthur e Lopez, se insieme o in alternativa. Per il resto voto al mercato, non hai preso il portiere, Nzola mi sembra una riserva (con la speranza di essere smentito), il centrale? Non so bene come valutarlo, ma se proprio non potete fare a meno di sapere il mio parere, sufficienza piena. Rimangono le lacune, tipo Nico bene, ma dall’altra parte? Ikone e Sottil non danno nessuna garanzia in fase realizzativa. In sintesi manca il portiere, il centrale e l’esterno, sperando che Beltran confermi le nostre impressioni. Certo ci sono i punti del Viola Park. Ricordo a chi esalta questo mercato, che di conseguenza deve bocciare quello dello scorso anno viste le operazioni in uscita. Stesso potenziale dell’anno scorso? Forse si con l’auguro che Beltran e Nzola facciamo meglio di chi se n’è andato. Molto bene gli acquisti di Infantino e Parisi, Kokorin resta. Come resta il fatto che negli anni il centrocampo è stato depauperato a favore della marchetta juventina Mandragora e dei prestiti Lopez + Arthur. So che saremo divisi sul giudizio come succede sempre da queste parti, così come rimane una delle più grandi divisioni tra Diladdarno e l’altra Firenze la scelta tra telo o accappatoio. Uno dei tanti altri argomenti divisivi, ricordo ancora quando ci fu un momento in Oltrarno in cui ci chiedevamo se Celentano era pazzo della Muti o viceversa. La cosa è andata avanti per anni e ha coinvolto anche Sant’Ambrogio, Santa Croce e lo Statuto. Per noi d'Oltrarno erano amanti. Mercato quindi a favore dell’allenatore che adesso deve dimostrare sul campo di aver dato le indicazioni giuste sui giocatori fortemente voluti. Ieri notte è stata una notte di stelle cadenti per cui il mio desiderio fisso è stato quello di riuscire finalmente a vedere un gol dei nuovi attaccanti prima del ritorno dell’ora solare. Per la fine della guerra ci ha pensato di sicuro quella accanto a me. Per lei è più importante la pace nel mondo che i gol del bomber. Alexa, dai il voto al mercato Viola.

venerdì 1 settembre 2023

Bello Nico con la 10


E’ settembre e non so che scusa mettermi. Intendo per aprire la bottiglia comprata a Parigi e festeggiare il passaggio, sì importante, ma sempre un preliminare di Conference per una bomba di frutti maturi come quella. Pericolo Rapid scampato, soprattutto nei primi venti minuti, crisi di nervi in caso di eliminazione evitata. Oggi mi vorrei vestire come quei militari in mimetica in città che evidentemente si nascondono dai posteggiatori, o dai fiorai perché hanno paura di essere attaccati dai gerani. Io vorrei mimetizzarmi per non essere visto mentre apro la bottiglia di Cabernet Franc. Forse il destino adesso può rilassarsi e visto che ama così tanto Amrabat, può aiutarci lasciandolo andare in modo da completare mercato e squadra. Questo della Conference sarà un momento, un periodo, un’era, vallo a sapere. Ma a chi ci si rivolge per sporgere reclamo ufficiale contro i sanguinosi palloni persi di Arthur? 14 orizzontale: sfruttata con successo - Occasione della squalifica gobba. Insomma, abbiamo evitato, soprattutto con un buon Nico, di fare la fine del basilico. Bene anche Ranieri che ci ha evitato di non fare quella della salvia, Centravanti? Mah! Beltran inizia sempre bene e poi scompare, Nzola speriamo sia una questione fisica altrimenti non ci resta che andare alla scoperta di una nuova delusione. E così agosto termina con una bella serata di luna e soddisfazione piena. Come dicevo, non regge la scusa del passaggio ai gironi per aprire bottiglie, eccessiva, anche perché si sa che non è possibile renderlo credibile quando la propria passione diventa labirinto. Però proprio niente niente mi sarebbe sembrato troppo al contrario, così ho cominciato a valutare solo proposte di pinzimonio (ho sempre le tre diverse vinaigrette comprate a La Grande Epicerie). Per non sentirsi del tutto smarriti e cercare comfort zone nella propria indole c’è sempre da qualche parte un bel “mai una gioia”, questa volta il bicchiere mezzo vuoto è riferito a tutte quelle che trovano bellissimo un uomo che piange, e che così potranno consolare solo quelli del Rapid. 

giovedì 31 agosto 2023

Spero di sbagliarmi


Tra il dire e il fare c’è di mezzo il passaggio del turno. C’è di mezzo anche la vicenda Amrabat, 6 mesi di tiritera, percepiti 5 anni. 2 per la questura. Forse solo se dal cielo piovesse vino saremmo a metà del cammino, e forse non basterebbe neanche quello visto il secondo tempo col Lecce. Si, è un bel bivio per dare già un’impronta alla stagione, bivio, stagione, meglio andare avanti in coppa, o meglio il pigiama lungo? Se invece non passiamo sarà una spinta forte alla riflessione che si pagherà in una notte insonne. A chi invece preferirà dormirci su, sarà importante svegliarsi proprio quando il prof ti sta per interrogare. Comunque ci vorrà del cuore bello ostinato. Passiamo e la vita ci sorride? Sicuramente sa qualcosa di me che io non so. Come già detto sono pessimista, e su questo non intendo fare ironia, oppure l’ironia sta proprio nell’essere pessimisti contro il Rapid? Ho come il presentimento che il risultato di oggi influenzerà anche i giudizi sul mercato, che almeno giochi Kayode allora. Perché temo che alla fine ci rimanga solo il culo di Arisa nella testa.

mercoledì 30 agosto 2023

A proposito di fiumi


Direi “siamo la mafia” come risposta a tutto. E lo dico senza il contributo del Cabernet Franc (Valle della Loira), una selezione bio di “La Grand Epicerie”. E poi aaaah la Tarte Tropézienne. Insomma, fatti non foste a viver con sto centrocampo. Molto bene invece il vento con i vestitini leggeri, nessuna alchimia tattica, ma una gran varietà di mutande. Anche se adesso mi aspetto la cessione di Amrabat, ma soprattutto una lettera di smentita dalla mafia. Certo, non vorrei dare l’impressione di frequentare troppi luoghi comuni. Ripensando alla Senna, al Rodano e alla Soana, col Bambi integralista fiero nella parte dell’Arno, ci siamo detti di quanti calendari Pirelli sono passati sotto i ponti. Mentre nel caso in cui il mercato non risultasse pienamente soddisfacente la Digos teme che a Rocco la lettera possa scriverla zio Misseri.  La particolarità del quadro di Klee (foto di ieri) è la sua interpretazione di Firenze dopo averci soggiornato. La particolarità di quella di oggi è la bontà.

martedì 29 agosto 2023

Certi sapori


Il dipinto di Klee nasconde una particolarità e non si tratta della lavagnetta di Italiano mostrata alla squadra nell’intervallo per affrontare la ripresa. E se c’è vita nell’universo dove comprano il vino? Perché ogni mattina un leone e una gazzella sanno cose mentre io non so come mai gli esterni giocano a piedi invertiti. Da una parte la Viola recuperata dal Lecce dall’altra io inghiottito dai colori di Van Gogh. Il Bambi prima è venuto a salutarmi e subito dopo ha voluto sceneggiare il gol del due due rappresentandosi cadavere ritrovato in una vasca da bagno di un motel di periferia circondato da confezioni vuote di benzodiazepine e bottiglie di Jack Daniels.  A proposito di statistiche, dopo quelle sul rendimento della Fiorentina di Italiano, con questi temporali la possibilità di rimanere schiacciati sotto un albero sono aumentate notevolmente. Mentre in Francia riguardo alla troppa produzione del vino si stanziano 200 milioni per distruggere quello in eccesso, da noi piuttosto si farebbero più figli. Un rientro insomma che parte dai biscotti di Alain Ducasse e termina al sapore di ottobre.

lunedì 28 agosto 2023

Qualcosa da salvare c'è


Altro giro altra delusione. Buttata via, Lecce comunque valido, e mi era parso di soffrire il loro pressing anche nel primo tempo. Bravo Corvo. Non sono affatto fiducioso per giovedì, mi rincuora solo la visita al museo d’Orsay (di quel Cézanne sono fiero possessore di un perfetta copia). Stamani parto e in riferimento all’estate posso dire che il più è fatto e il risultato è in cassaforte, non ci sarà un secondo tempo come la Viola. Pessimo Sottil, in difficoltà fisica Arthur e Bonaventura, un buon primo tempo di Beltran e Nico, enigmatico Christensen. Brekalo e Mandragora no comment. Il mio senno di poi è Kayode. Magari per rincuorarvi cerco una bellissima frase d’amore di quando ancora la passione Viola mi faceva battere forte il cuore, frase tipo “correnti fresche nord atlantiche”. Penso che un bambino che ha assistito al secondo tempo di ieri sia un bambino che non vorrà fare il dottore, l’astronauta, il pilota, il cantante, il veterinario, insomma questo bambino dopo lo scempio di cui sopra non sognerà più nulla, aspetterà solo di diventare tifoso Viola grande per potersi lamentare di tutto. Se c’è qualcosa da salvare è che l’arbitro donna non è mai cornuto.

domenica 27 agosto 2023

A fine mercato


L’appello parigino di oggi è che non vi basterà guardare i Mondiali di Atletica per dimagrire. Figuriamoci la Fiorentina. E se non ci stupiremo più per le bischerate di Mandragora sarà quella la vera sconfitta. Mentre in un altro viaggio cercherò i piaceri della carne salada, intanto rimando tutti i forza Viola a data da destinarsi; sono fuorvianti. Respirando la grandeur mi è balenata in testa l’idea di compiere un’impresa leggendaria, a dire il vero un po’ sono stato influenzato anche dalla prova della Fiorentina a Vienna, e adesso sono indeciso se attraversare a piedi il deserto della tartare (Limousine) o cercare parcheggio al Viola Park. Qui la temperatura è calata molto, mi dicono che invece a Firenze no e che il fresco ha scelto di andare in treno (con partenza dalla Gare de Lyon). Mi dice il Bambi che l’attesa del fresco non è essa stessa per nulla fresca. Oggi dobbiamo vincere e non si discute, mentre per giovedì vediamo se cancelliamo la macchia dello sgombro che ci era caduto sulle scarpe scamosciate a Vienna. Chiudo qui perché non penso ci sia niente di interessante nei titoli di coda. 



sabato 26 agosto 2023

La civiltà


Da Parigi (21 gradi) dico che i 4 elementi sono l’aria, l’acqua, il fuoco e la vinaigrette per condire l’insalata. Sabrina nel film diretto da Billy Wilder diceva ad Humphrey in procinto di andare a Parigi per affari, che se uno va a Parigi deve fare in modo di procurarsi un po’ di pioggia perché così la città diventa ancora più suggestiva. Ieri però ha fatto solo due gocce, che quindi non hanno aggiunto niente, un po’ come Brekalo a Vienna. Parola del giorno: Rive Gauche. Perché l’amore è un concetto astratto, la Tart Tropézienne un fatto reale. Giardini ovunque (belli e tenuti benissimo), mille possibilità di sedersi per riposare, acqua (buona e free) sempre a disposizione, bagni in quantità (free), pulitissima, devo dire che il Narda o chi per lui dovrebbe fare un salto da queste parti. Poi dentro “La Grand Epicerie", il Louvre del gusto, sono stato colto da una sindrome di Stendhal nella versione più gourmet, e poi ancora mercati coperti, e poi boulangerie, e Sacré-Coeur, quindi alla fine; pace e bere.

venerdì 25 agosto 2023

Più surrealista del Re


Sconfitta immeritata ma con la quale ci sarà da fare i conti al ritorno. E non merita un commento di più se non che questa volta si potrà dare la colpa alla preparazione in fornace. Stamani al  Sacre Coeur dirò una preghierina per liberare la Fiorentina da Mandragora. Per fortuna ho finalmente ritrovato gli aceti della Maille, quello di lamponi, all’arancia, speziato con la mela, e le vinagrette di tutti i tipi, con le quali ci ho subito condito la sconfitta. E se “i poveri mangiano meglio dei ricchi”, i vecchi sono più giovani dei bambini, la Smart è più lunga della Metro 5 per Boulevard Lenoir, il caldo è più freddo del gelo, allora ieri abbiamo vinto. Oppure prendiamo atto della sconfitta, prendiamo i cocci rotti e li riattacchiamo seguendo la filosofia giapponese di evidenziarne le cicatrici impreziosendole. Così anche lavorare sarebbero esse stesse le ferie. Ma in questo mondo duro, feroce e spietato, dove c’è chi è pure più avanti atleticamente, mi voglio ancora concedere il lusso di bere il caffè con il mignolo all’insù. Fermarmi a una bancarella di libri lungo la Senna e sfogliare avidamente un rara copia del Manuale del diligente surrealista, leggere le sue pagine sbalorditive che centrifugano un turbinio di idee tipo trattenere lungamente per la maglia l’avversario in area proprio davanti all’arbitro, saltando però la nona appendice dell’ultimo capitolo dove si esorta a diffidare dei manuali per surrealisti. Ve lo buco quel Mandragora!

giovedì 24 agosto 2023

La Grandeur dell'Antico Vinaio


Dal secondo caffè riconosco anche le più piccole pennellate di Monet. Grande calca invece davanti alla Gioconda come solo dall’Antico Vinaio. Certo così il capolavoro di Leonardo è fruibile quanto i bagni della Fiesole. Una “Tartine Savoyarde da Dame Tartine e Mont-Blanc da Angelina. Oggi invece vado per mercati coperti al Marais, dove pranzeremo, dovrebbe piovere, poi forse nel pomeriggio al Centro Pompidou. Se ce la facciamo andiamo anche a Le Grand Epicerie così compro una bella bottiglia di vino e del gran formaggio e me li gusto stasera guardando la Viola. Insomma, da Boboli ai Jardins de Tuileries il passo è breve. Mentre il Bambi ha uno spiccato gusto anestetico. Questa immersione nell’arte e nel cibo accresce lo spirito, ed è da ciò che si alimentano i miei pensieri parigini, forse il vino influisce percentualmente in maniera preponderante se dico che quelli della Corrida di Corrado oggi si autoproducono. Non andrò per cimiteri, anche se in quello di Père-Lachaise potrei visitare la tomba di Modigliani e dirgli che a Livorno sono tutti delle fave. Anche se è Jim Morrison ad andare per la maggiore da queste parti. E alla fine, tombe o Tamberi?