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lunedì 31 maggio 2021

Colpe e meriti


“Hai fatto il vaccino?” is the new “Vlahovic rinnova?”, per questo mi leggerete un po’ distante dalle tematiche Viola, perché francamente non capisco tutta questa enfasi, per entrambe le tematiche intendo, e niente estasi suprema per i tramezzini. E poi è meglio aprire una bottiglia di Pinot Nero che un dialogo su Pioli, ho capito che è inutile visto che ognuno vede la realtà che più risponde ai suoi convincimenti, e le realtà si sa sono sempre più di una. Il Bambi per esempio prima dell’attuale compagna mi disse che aveva lasciato la precedente ed era andato via di casa, quella di via del Campuccio, che non poteva più rimanere lì dopo quello che lei gli aveva fatto, così chiesi che cosa gli avesse mai fatto, e lui candidamente rispose che l’aveva buttato fuori di casa. I tempi sono quelli del Magnum Purgatorio del resto. Figuriamoci, ancora mi rifiuto di prendere atto che “Chiesa mai alla Juve” era solo una dichiarazione di ateismo per conto terzi, che piuttosto di un altro scherzetto del genere mi guardo i film porno per vedere se tra gli attori c’è qualcuno che conosco. Ci sarebbero tante domande da farsi, va bene chiedersi se il Milan è andato in Champions per merito di Ibra o se Gattuso è andato fuori per colpa di Ibra, ma forse è più interessante capire chi ha ragione, Napoli o Trieste, se è vero che il caffè napoletano e quello triestino hanno fatto entrambi domanda per essere inseriti nel Patrimonio Unesco. Si parla di preservare dei beni come le scale elicoidali del Franchi ma allo stesso tempo certi affetti, passioni, fedi, stanno andando perduti per effetto di restauri maldestri.

domenica 30 maggio 2021

Fuga ideale


Non commentando la finale Champions per non passare da quello che cerca solo un pretesto per mettere in tavola l’argomento con l’unico scopo di rimarcare certi giudizi avventati su recenti piazzamenti per la partecipazione alla prossima edizione. Quindi vado sul sogno, agitato dalla dopamina e dalla vasca lunga, sogno e sonno cloroformizzato dal cloro. Insomma avevo il volto del cantante dei Depeche Mode, i medici mi stavano dichiarando morto, improvvisamente però sono tornato cosciente, avevo sentito l’infermiera dire qualcosa tipo “lo abbiamo perso”, ma la voce era quella della compagna del Bambi e si riferiva al derby con l’Empoli. Avevo assunto un mix letale di droghe che mi aveva procurato un arresto cardiaco di 3 minuti, ma sempre la compagna del Bambi precisò che era il tempo riferito al recupero. La fantasia del resto se ne frega di quello che ti ripugna. E poi tutti questi vestitini in bici io non ci arrivo a settembre. Gattuso, Rocco, il calcio mercato, il mio week end di fuga ideale da Calabria&Calabria è rinchiuso in un castello infestato dai fantasmi. E poi siete così sicuri che Simone Inzaghi non sia andato al posto di Lautaro? O almeno bisognerebbe che la mia mimica facciale si desse una regolata, la mascherina non è più sufficiente. Se proprio devo assolvere al compito di scrivere di calcio, so che la finale Champions smuove le coscienze, o parlare di Fiorentina per statuto, allora sono convinto che la porta del bagno vada sempre chiusa a chiave, anche quando siamo soli in casa. Sapendo di non poter chiudere così, accenno alla foto e a quello che sta succedendo finalmente di nuovo nel calcio; erano giorni di maggio tra noi si scherzava a raccogliere le ortiche.

sabato 29 maggio 2021

Footballization, storie di calcio e profughi in Libano


Ho un paio di gare oggi che affronterò con una nuova consapevolezza, preso atto che in discoteca non si potrà ballare, ai matrimoni non ci si potrà sposare, al museo non ci si potrà esporre, al bar non si potrà barare e al ristorante non ci si potrà ristorare, vado in piscina conscio che non ci potrò pisciare. Si parla tanto di Donnarumma ma a me adesso interessa altro, mi aspetto che dopo tanto Buffon sia arrivato il momento di un po’ di Buffoff. Ci sarebbe anche Inzaghi e Outzaghi ma su questo per ora soprassiedo. Tutto il tempo a ribadire che Pradè ha fatto male e chi arriva? Maleh!! Ho paura poi che noi giovani anziani se non ritroviamo entusiasmo e passione per i colori Viola andremo incontro a problematiche ben peggiori di un ceppicone in Champions o di Hagi a Malta. E’ necessario vivere nuovamente lo stato d’animo dell’eccitazione sportiva per sorvolare su certi aspetti del nostro futuro più prossimo legato all’età. Non ci voglio pensare, e per questo punto tutto su Rocco e su Rino, su Rino e su Rocco finalmente insieme come fossero Guglielmo Tell e Giovanna d’Arco, e così spero anche per voi perché in ogni famiglia che si rispetti c’è una persona designata per la decurtazione dei punti della patente, e se non è stata ancora individuata potreste essere proprio voi. La Viola sorpresa della stagione potrebbe aiutare a non pensarci. Il Bambi dopo la notizia della sostituzione di Terence Hill con Bova, se ne è uscito con quella di Iachini con Gattuso che ha visto un plebiscito di consensi, a lui ricorda molto quelli che nel PD vedevano in Renzi il nuovo Berlinguer. E se il mercato non sarà soddisfacente mi consolerò pensando a quante migliaia di vite sono state salvate grazie all’aver transennato altalene e parchi giochi.


Il titolo e la foto sono piuttosto una segnalazione

https://sportribune.it/soccerillustrated/storie/footballization-storie-di-calcio-e-profughi-in-libano/


venerdì 28 maggio 2021

L'amaro in bocca snobbando Averna e Montenegro


Con il ritorno del caldo ricordatevi di bere tanta acqua per rimanere idratati, mentre si continuerà ancora per un po’ a soffrire per certi piazzamenti Champions. Ma là dove possiamo prendiamoci cura di noi, è importante non perdere mai la stabilità mentale, ne parlavo giustappunto con la caffettiera. Consoliamoci con l’Inter dei record e del ciclo vincente che è durato tre giorni. E in questa fase di ridimensionamento anche di Rino sono qui a scrivere tutti i giorni con il risultato di sentirmi il grigio burocrate di me stesso, tanto da arrivare a leggermi dentro pronunciando pure la punteggiatura. A questo punto la domanda sorge spontanea, quali grandi giocatori lasceranno la Serie A? Mentre Pirlo, forse, malgrado debba essere considerato un vincente, andrà a sostituire Terence Hill in Don Matteo. A meno che non vada all’Inter. Che almeno sia una stagione dove non veniamo riconosciuti dalle imprecazioni, non me ne vogliate se ho letto dell’entusiasmo per Gattuso sputando i noccioli delle ciliegie di Lari. A me fanno rabbia quelli che non ci capiscono, ma in quanto tifosi Viola a noi non piacciono i viaggi, la musica, la parte sinistra della classifica, siamo appassionati di cartelle di Equitalia e infezioni alle vie urinarie. Per questo ci ha scelti Rocco per poterci dire “Chiesa mai alla Juve” e sentirci ringraziare. Alla nostra passione manca il sale come quando in Autostrada arriva il ghiaccio ma sono tutti impegnati nella manutenzione dei viadotti, un mancato rinnovo ci sconvolge come è successo con l’impatto del cuscus sulle nostre vite. Poi improvviso l’amaro in bocca, come se non bastasse Pioli, quando ho sentito un bambino pronunciare una parola fuori dalla scuola Primaria di via Maffia, sembrava scientifica. Una mamma ha subito commentato che i bambini di oggi sono così intelligenti, allora sono andato a casa e ho controllato, la parola non esiste. Facile essere intelligenti così.

giovedì 27 maggio 2021

Rino uno di noi a parte lo stipendio


Oggi parto dalla foto perché molto meglio di quanto possa fare io racconta come sia duro per il tifoso Viola percorrere il cammino della fede sin da piccolino. Oggi Pollino. E in questo senso Gattuso è il colpo di genio di Calabroccolino. Una vita da mediano impreziosita ultimamente anche da una benda alla Moshe Dayan che gli regala più carisma e sintomatico mistero. E quindi non vorrei disorientarvi troppo con qualcosa su cui concordiamo, così come la Rai che querela Fedez gettando il Codacons nella confusione più totale tanto da non sapere più da che parte stare. Emerge da un’intercettazione telefonica che Rocco ha strappato Rino nientepopodimeno che a Renzi e Italia Viva che lo inseguivano da un anno. Forse con Rino si potrebbero innescare anche buone abitudini alimentari, e già penso al panino col formaggio della buonanotte in ritiro prima della partita. E a proposito di alimentazione, ad oggi da certe tristezze di classifica sono potuto scappare adottando lo stesso metodo di quando mangio il petto di pollo e penso alla bistecca. Adesso in molti si sentono al sicuro con l’arrivo del calabrese in purezza interpretandolo come una dichiarazione d’intenti della società, ma non vorrei ritrovarmi con la voglia di gufare Pioli quando parteciperà alla Champions. Dopo questi ultimi tre anni dobbiamo essere forti e abituarci pure a confrontarci con persone che diranno di non aver ancora conosciuto tifosi Viola che abbiano avuto un recente passato facile. E poi un po’ di prudenza non guasta, il Bambi a questo proposito ha rubato un taser che ha deciso di usare su stesso ogni volta che gli sale l’entusiasmo per la difesa a quattro. Lui che già deve gestire problematiche complesse, altro che far saltare delle scale elicoidali facendo credere a un cedimento strutturale, non solo dipendenze varie, tra le problematiche più fastidiose segnalo una certa frenesia di fare un sacco di cose rinchiusa nel corpo di una persona che non ha voglia di fare una sega. Comunque se Pioli dovesse andare avanti in Champions mi aspetto frasi del tipo “Franco Battiato non esiste”.

mercoledì 26 maggio 2021

Da via dell'Orto a ortodosso è stato un attimo


Dico che uno non si deve sopravvalutare e neanche sottovalutare. Non si deve valutare proprio, perché altrimenti poi deve fare i conti con il secondo posto del Milan e il quinto del Napoli. Stiamo schisci. Rasentiamo i muri. Usciamo quando il sole è ormai calato. Il Bambi ha attinto dal materiale usato per le truffe e si è messo una barba finta. A me ha prestato una parrucca e ora giro per Santo Spirito con il Brandolino. Ci stanno cercando per rinfacciarci tutto quello che abbiamo detto sugli allenatori che credevamo ceppiconi e quelli che credevamo bravi. Ma così non ci riconoscono. Nella foto il gruppo del bar Bianchi travestito da famiglia di ebrei ultra-ortodossi provenienti dal quartiere Geula di Gerusalemme subito dopo l’inizio delle rappresaglie da parte dei rinfacciatori di giudizi avventati. Il Centi che invece ha voluto fare lo spavaldo e uscire mostrando la faccia, ha subito a petto in fuori i rastrellamenti, e dopo aver incassato le offese per l’incompetenza dimostrata, è voluto persino andare oltre. A chi lo incalzava con domande allusive tipo “ceppicome?” ha risposto che se avessero voluto ferirlo veramente avrebbero dovuto provare in un altro modo. A quel punto gli hanno sparato in un ginocchio. E’ tornato a casa zoppo, la compagna non c’era, in compenso ha trovato un biglietto di lei dove lo avvertiva che era uscita con la Cristina, amica in comune sfegatata milanista, a mangiare calabrese per festeggiare la qualificazione del Milan e l'ingaggio di Ringhio. Quando lo stavano aggredendo verbalmente rinfacciandogli tutto quello che avevamo detto, hanno avuto parole dure anche per me e per il Bambi visto che non sono riusciti a trovarci, gli hanno urlato che non solo ce la cantiamo e ce la suoniamo, ma che ce la facciamo pure dirigere dal Maestro Vessicchio. Poi in Borgo Tegolaio ho chiesto se era quella la fila per la disperazione. Alla fine abbiamo concordato che sarebbe un mondo perfetto se non esistessero le zanzare, i calzini con i sandali, e la qualificazione Champions. Per questo amo sempre di più la notte, anzi la stimo. E di Gattuso che non è uscito benissimo da una stagione di plastica in quanto Rino, diciamo che se non riuscirà a rimodellare i nostri giudizi sulla banda del Pollino che possa almeno rimodellare il naso a qualcuno che quando scende in campo tira indietro la gamba. .

martedì 25 maggio 2021

Ho pure smesso di specchiarmi


Stabilito che i miei sono eroi che per altri sono sconfortanti, e per me lo sono perché in quanto mediocri che ce la fanno alimentano la speranza di uscire prima o poi dal grigiore di un’esistenza sempre dietro la linea della palla, zero tiri in porta, stabilito ciò adesso vado avanti conscio di non capire una sega, ma con la convinzione di dovermi sforzare per cercare di palesarlo il meno possibile. E dopo la dritta della Champions con un altro allenatore, oggi sono in grado di credere anche che il capitano della Fiorentina femminile sia Denise Pipitone. Oppure “Vlahovic mai alla Juve”. Quando mi sento giù di morale perché non capisco penso che c’è gente che prova a copiare al casting di “uomini e donne”, così mi tiro un po’ su e non penso più a come sono stato ingenuo a credere che Chiesa sarebbe andato alla Juve malgrado le rassicurazioni di Rocco. Poi c’è anche un fatto di distrazione congenita, e non è un’attenuante per gli errori di valutazione che commetto, ci sono persone che muoiono e che io pensavo morti da almeno vent’anni. Vedi Terim. Devo confessare che un po’ mi rode arrivare sempre dopo, capire in ritardo, sbatterci il muso, e non solo qui purtroppo, persino il Bambi mi ha insegnato che per sopravvivere ad un attacco di uno squalo bisogna arrampicarsi su un albero. Cosa che confesso di non aver mai pensato, così come Pioli che potesse arrivare secondo. Menomale poi che non ero sul volo dirottato su Minsk per arrestare un oppositore di Lukashenko, perché all’atterraggio avrei sicuramente applaudito. Insomma, le mattine di maggio, i pomeriggi di giugno, le sere di luglio, ma la notte è sempre fonda quando si parla di allenatori alla nostra altezza. Ho smesso anche di specchiarmi per non vedere più la scena del crimine. Non solo qui si è duri ma sinceri, un amico che ha un blog sul ciclismo mi dice che anche lì ci sono utenti molto severi nei giudizi.

lunedì 24 maggio 2021

Gatto randagio


Con un ceppicone in Champions, e poi anche la Juve agevolata da Rocco grazie a Chiesa passatogli come una lima dentro la torta, emergono segnali chiari del ruolo chiave nel quale il destino ci ha messo in quanto tifosi Viola, quello di aver raggiunto finalmente lo status dei nani da giardino. Adesso coloro che lo avevano giudicato ceppicone sono quell’uno su dieci che hanno prenotato le vacanza per scappare dagli altri nove che stanno dipingendo le Maldive sulle pareti della camera. Se Rocco dirà “Vlahovic mai alla Juve”, allora comincerò a seguire la carriera dei Maneskin, perché loro a differenza della squadra vera di Rocco ce la fanno in Europa. Se poi Rocco decidesse per un allenatore che qui non venisse considerato almeno ceppicone, per me sarà un blackout emotivo tale che il rischio più probabile è quello di ritrovarmi in piazza Santo Spirito con la testa tra le mani e il pensiero di voler rinascere gatto randagio e vivere fuori della macelleria di via Sant’Agostino. Sta di fatto che malgrado un ceppicone secondo in classifica con una rosa da quinto posto continuo comunque a fermarmi per far passare i pedoni sulle strisce. Poi un consiglio ai lenzuolai per tornare alla carica ma senza il rischio che qualcuno possa poi rinfacciarglieli, dovrebbero scrivere “na na na na naaaaaa” come quando non si conosce il testo della canzone. Oppure se si sentono forti come ai tempi di via Tornabuoni dovrebbero scrivere “il tempo per migliorare l’abbiamo usato per mangiarci le unghie”. Non dovete meravigliarvi se dopo aver preso atto che la realtà è voluta andare contro a dispetto di certe valutazioni da esperti sugli allenatori, la mia espressione soddisfatta si avvicinasse molto a quelli della pubblicità del Montenegro quando portano in salvo l’antico vaso. Intendo quei competenti che non l’hanno centrato, che ci hanno pisciato di fuori.

domenica 23 maggio 2021

Gli uomini molto intelligenti devono fare una cosa alla volta per non ritrovarsi a Gubbio


Il campionato è finito e sarebbe tempo di bilanci se non fosse che non mi interessa parlare dei Cosmos, e che nel frattempo mi è capitato di leggere cosa teorizzava il medico J. Hashton in “The Book of Nature”. Non è una questione di fare citazioni per dimostrare chissà quale cultura, se avessi voluto fare quel tipo di sfoggio avrei scelto “con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions”. Il libro citato era dentro al borsello che il Bambi ha rubato a un americano nello Sdrucciolo dei Pitti, uno degli ultimi scippi prima della pandemia. Si è rivenduto tutto, documenti, macchina fotografica, si è tenuto i soldi e il libro che non ha voluto nessuno, così l’ha messo come zeppa sotto il tavolo di cucina. Insomma, ieri sera per non vedere la partita siamo usciti, quindi non mi sembra giusto adesso raccontarvi del peggior risultato post fallimento, o dell’impresa di non aver segnato al Crotone, a maggior ragione in assenza di Montiel, col rischio che Hagi vada alla Lazio e Pioli in Champions. Alla fine abbiamo terminato la serata da lui a bere una bottiglia di Muffato della Sala per dimenticare la famosa conferenza stampa. Mentre eravamo lì giustappunto a meditare sul dramma della mancanza di turisti per una città come Firenze, a un certo punto se n’è uscito denunciando che il problema riguarda anche chi come lui i turisti li deruba. Da lì la storia dell’americano nello Sdrucciolo dei Pitti e di quel libro che faceva da zeppa. Proprio vicino al mio piede, del resto il Muffato era finito insieme al Roquefort, la conversazione languiva, mi sono sentito attratto e ho cominciato a sfogliarlo. Come se fossi stato spinto da una forza misteriosa, alla fine con un considerevole sforzo per via dell’inglese ho preso atto che quel libro era arrivato fin lì per fare un po’ di luce sul passato Viola, anche se di quello qualcosa avevamo capito, purtroppo di cosa ci prospetta il futuro. Naturalmente niente di buono se ho capito bene ciò che ha teorizzato il medico americano nella seconda metà dell'800. Per quanto ci riguarda da vicino, fuori dai 40 punti che dimostrano le ambizioni di calabroccolino, quel libro ci dice senza tanti fronzoli il perché Vittorio non abbia mantenuto le aspettative del padre, ma questo per fortuna riguarda il passato, ci dice soprattutto ciò che ci aspetta se quel geniaccio di Rocco dovesse addirittura passare la mano al figlio. Un autentico dramma. Ci spiega come mai spesso i figli dei geni siano meno intelligenti di loro. Molto semplicemente perché mentre trombano pensano, invece di concentrarsi sull’atto. In parole povere per avere figli geniali gli uomini con tali grandi qualità non possono permettersi di distrarsi mentre trombano. Adesso a proposito di geni forza Atalanta.

sabato 22 maggio 2021

Menomale e per fortuna


Menomale che ricomincia la stagione delle poppe di fuori, non ne potevo più di godere per i passi falsi di Pioli o eccitarmi per le previsioni meteo. Temo che la scusa per le prossime chiusure di settembre sarà il mancato rinnovo di Vlahovic. Se almeno riuscissi a guardare oltre Rocco, la decadenza che oggi riscontriamo è addirittura precedente ai Della Valle, tutto dovrebbe essere partito dal momento in cui qualcuno ha pensato di usare il marsupio d'estate. Mi direte che i tifosi Viola hanno sempre avuto lo stesso atteggiamento nei confronti della “dimensione” che non consente di trattenere i giocatori più forti, che cioè non sono stati usati due pesi, due misure, quelle semmai sono servite per riaprire le palestre con i distanziamenti. Come diceva Flaiano ci toccherà fare progetti solo per il passato. Credere alle parole di Rocco su Chiesa equivale a pagare i 5000 dollari che servono a svincolare il milione del principe nigeriano. Oppure credere che quando i Della Valle trattennero Luca Tonic fu solo dopo aver bevuto quattro Gino Tonic. L’unica curiosità che mi rimane in questa stagione di stampo calabroccolino, è scoprire stasera a chi verrà consegnata la fascia di capitano. Le fette di prosciutto della troppa passione sugli occhi non ci permettono di vedere la realtà, quello che succede anche ai piccioni quando cacano sulle nostre auto appena lavate. Per fortuna possiamo rimanere fuori fino alle 23:00, e lo dico non tanto per rivivere certe nostalgie sulle conquiste adolescenziali, ma quanto perché questo ci permette di scansare completamente l’ultima di campionato.

venerdì 21 maggio 2021

Calabroccolino un mare di merda e una natura morta


Rocco riparte senza annunci ma con almeno la vittoria della Coppa Italia. E anche a voler voltare pagina il rischio per il tifoso Viola è quello di tagliarsi con la carta. La Fiorentina sta diventando di fatto una dipendenza affettiva tossica deleteria. Non vorrei che dopo l’annuncio del nuovo allenatore la situazione precipitasse ulteriormente fino a spingermi a comprare una 500 Abarth. Quando si parla di analfabetismo di ritorno si sa di preciso da dove? Perché io qualche sospetto ce l’ho. Quando arrivò Rocco fece grandi proclami, e li fece in buona fede così come la Beatrice dalle poppe grosse quando mi disse che voleva ballare nuda intorno al fuoco, poi è stata male due giorni solo per aver tolto la maglietta della salute. Menomale che ogni scala è buona per sedersi a pensare all’infinito, così quel poco di ottimismo che mi rimane lo tengo per me, non si sa mai. Mi capirete e mi scuserete, ma datemi pure un secondo che mi rabbuio. Così se passeremo un’altra stagione di patimento, di lotta tra il lusco e il brusco, di zero tiri in porta, e tanti tanti discorsi sul futuro roseo tipo “Chiesa mai alla Juve”, morirò per overdose di frasi fatte. Che cos’è oggi la Fiorentina? Oggi che Rocco se ne è andato senza nessun annuncio, senza nessun rinnovo, oggi che la Fiorentina può solo battere il Crotone per non raggiungere l’obiettivo stagionale di peggior annata, oggi la Fiorentina è lo specchio davanti al bancone delle pizze surgelate. Insomma, se proprio devo fare una valutazione di questo secondo anno calabroccolino dico che non sono successe un sacco di cose buone. Noi che non vediamo nessuna luce in fondo al tunnel, nessuna via d’uscita. E dal buio pesto del rilancio ci ritroviamo, smarriti, a gufare Pioli indifferenti che ad andare in Champions sia la squadra di Rocco.

giovedì 20 maggio 2021

Chiesa mai alla Juve, Gasp zero tituli, non ci resta che andare a vincere a Crotone


Dovendo togliermi subito il dente della stretta attualità sono combattuto tra il continuare a credere che l’allenatore non possa incidere più di tanto, o se unirmi al coro di “grande Gasp”, “Pirlo insulso”, “Pioli ceppicone”, e per quest’ultimo punto bisognerà tifare Juve anche se il rovescio della medaglia sarà quello di ritrovarsi un Pirlo ancora meno insulso. Ma se Pirlo da allenatore ha già vinto più del Gasp, se i titoli vinti da Ronaldo sono numericamente superiori a quelli vinti dalla totalità della rosa atalantina forse Pirlo si è avvalso dei benefici della promessa non mantenuta di Rocco “Chiesa mai alla Juve”. O forse sarà meglio non considerare il palmares degli allenatori che ci piacciono e considerarlo invece solo quando dobbiamo dimostrare la pochezza di quelli che non stimiamo. Tornando a noi poveri di rosa e di allenatore il problema di ciò che si prospetta tra mercato, rinnovi, allenatore appunto, e sospensiva Viola Park, porta alla luce un dilemma che ci si rinfaccia tutte le volte che le cose precipitano. Da Cecchi Gori, all’ultimo Della Valle, al primo e unico Rocco, il tifoso virtuoso che si astiene totalmente dall’alcol mantiene intatte tutte le facoltà mentali, ma chi le mantiene intatte non può astenersi totalmente dall’alcol in tali condizioni. Nel frattempo il Bambi vorrebbe sapere come è fatto materialmente questo "Green Pass", e quando l’ho guardato male ha voluto precisare che lo chiedeva per un amico falsario. Bambi al quale non frega niente di come viene gestita la Viola, e quindi se sta prendendo una brutta piega anche la prossima stagione. Stesso atteggiamento di quando rincara la benzina tanto lui mette sempre i soliti 20 euro. Allora gli ho detto che non può fare lo struzzo, e invece di indignarsi quando gli stranieri pubblicano video dove si maltratta la cucina italiana, lì sì che se ne dovrebbe fottere, tanto quella merda di roba se la mangiano loro. Il calcio è cambiato tanto da quando, piccoli, ce ne siamo innamorati, e quante volte ci siamo cimentati in discussioni interminabili per confrontare i giocatori delle varie epoche per capire se oggi avrebbero avuto lo stesso tipo di carriera. Ma nell’impossibilità di verificare quelle che erano le loro caratteristiche applicate alla velocità aumentata di oggi, ho invece facilmente potuto trasportare una Audrey ai giorni nostri e trasformarla in Pulgar. Giorni nostri che riportano al passato di un Italia che grazie a Rocco è più Calabria che America, a quel mese coi parenti, e di mangiate in terrazza col televisore che trasmette i film di Totò. Il sud, la 127 blu, il caldo, il viaggio. Sentire nominare mondi sconosciuti come il calcio. La mia condanna invece è pubblicare editoriali pur essendo consapevole che tacere è un’attività prestigiosa. Rocco ci sta dicendo che la felicità ce la dobbiamo guadagnare mentre l’infelicità ci spetta di default. Io per non sentire più le conferenze stampa vivo ormai su un regionale per Livorno con la speranza che salga qualcuno sul treno e si metta a suonare il violino.

mercoledì 19 maggio 2021

Nome in codice. Sottotitolo; ma come era bella Scarlett in "Lost in Translation"


Da una ricerca australiana nei cieli del mondo ci sono 50 miliardi di uccelli, dopo le prime due stagioni “ammericane” mi auguro che una buona parte di loro cachino sulle macchine di Rocco e Joe. Bene fisicamente il post vaccino, abbattiato invece per il resto. Anche se devo ammettere che oltre a non capire se Chiesa rimane, non ho mai capito che cazzo sia il free jazz punk inglese. Ho fatto Moderna ma sono ancora legato ai vecchi filmati della Digos allo Stadio, quando indossavo la Belstaff nera. Quella vera col grasso. Poi all’improvviso dietro a un muretto ho intravisto la dirigenza Viola tutta schierata, pronta a fare mercato. E i presupposti ci sono tutti, o meglio le presupposte. Secondo me non servono tranquillanti o terapie, serve fare il tifo per l’Atalanta. Almeno. Adesso c’è il TAR quando sarebbe stato molto meglio un TIR. Fa impressione leggere certe notizie sulla Viola, ma più ancora di leggere un libro in cui nessuno porta la mascherina. Non so voi, ma io non essendomi laureato ho fatto il servizio fotografico per il giorno del vaccino. Dovessi nascondere, o meglio evitare che sia troppo esplicita la situazione di merda della Fiorentina a un figlio per risparmiargli la sofferenza, o anche per evitare l’emorragia della passione, il disinteresse progressivo come una malattia invalidante, la perdita progressiva e inarrestabile dell’entusiasmo, nasconderei tutto su una chiavetta con nome in codice; ginepraio.

martedì 18 maggio 2021

Invece del Calvados


La reazione dopo il vaccino è stata quella di prendere coscienza che ritornano i baci e gli abbracci, ma non so come vestirmi. Poi mi sono sentito di fare forza a tutti coloro che per fare il tifo contro Pioli, invece del Calvados hanno ripiegato sul Calvarese pur di vedere la Juve in Champions. E non solo loro, vorrei rassicurare coloro che non sono più sicuri di saper nuotare dopo un anno di piscine chiuse. Insomma avrete capito che faccio collezione di effetti collaterali. Diciamo che questo per noi è un momento topico pur non essendo dei ratti. Dopo la conferenza stampa di Rocco, e qui il vaccino non c’entra, ho avuto la sensazione netta che non siamo soli nell’universo, siamo sgraditi. E tutto questo mentre il fruttivendolo diventa il nuovo orefice. La Fiorentina del Rocco appena arrivato e quella del Rocco ancora salvo matematicamente è presto spiegata con il sabato sera dopo tanto tempo a mangiare la pizza mentre piove. Entusiasmo e tristezza. Vi segnalo il fatto che in Canada è stata trovata una bottiglia su una spiaggia con un messaggio che potrebbe essere di una passeggera del Titanic. Lo segnalo non tanto per l’eventuale straordinarietà del ritrovamento legato al naufragio dei naufragi, ma perché essendo in Canada chissà se lo ha trovato un giocatore di hockey oppure un castoro. Se non proprio del nuovo progetto, il caro Rocco ci dica almeno che in Calabria sono finiti i vaccini perché li usano per condirci la pasta quando uno rimane sprovvisto di ‘nduja. E magari Rocco non rilancia perché da uomo Mediacom sa molto prima di noi che alla fine la pandemia si dimostrerà solo un periodo di recupero per arrivare belli riposati alla fine del mondo. Poi quando da Fazio chiede “posso avere un bicchiere di vino rosso?” mi è apparsa Madonna Sharone Stone. 63 anni, immunizzata su tela.

lunedì 17 maggio 2021

Un'altra bella partita da dimenticare


Tra poche ore sarò anche io un “vacinado”, e se Checco si tiene libero altro che Moena, questa estate si balla. Immunizzato da Rocco potrò così ricominciare a vivere da tifoso Viola libero. Sulla partita sarebbe meglio soprassedere, ma per dovere di cronaca devo dire a tutti quelli che hanno voluto sottolineare a Commisso che non c’era bisogno di essere volgare, che lui stesso ha provveduto a tranquillizzarli, lui lo fa volentieri, non gli pesa. Però dopo aver saputo che avrebbe pure riconfermato Iachini, dopo aver visto lo spot Dietorelle in cui due donne si baciano, non so come spiegare al Bambi che c’è ancora chi si scandalizza per questo. Avrete notato la superiorità tecnica dei partenopei, e mentre lo facevate, io ho invece preso definitivamente atto che quando piove per giorni e giorni noi umani ci ammaliamo mentre le piante crescono rigogliose. Perché il mondo vegetale ci è ostile non solo per colpa dei vegani, ma anche perché noi umani siamo disonesti e col Milan giochiamo tutti a perdere. Poi dobbiamo parlare dell’arbitro, ma vi rendete conto che Rocco avrebbe voluto confermare Iachini per l’ennesima volta? La stessa cosa che è successa a me quando mi venne una voglia insana di mangiare messicano e alla Rita ricordai Nacho Varga che voleva tornare in Nuevo México a cucinare taco nel locale del babbo. E sicuramente in casa Commisso le donne portano le mascherine leopardate. Insomma, durante la settimana possiamo attribuire la nostra sofferenza ai consueti fastidi quotidiani; fila per il lampredotto, scale elicoidali, burocrazia che impedisce l’uso libero della dinamite. Per fortuna c’è il fine settimana messo lì apposta per ricordarci che il problema è la Fiorentina. Un’altra sconfitta, un’altra padella da scrostare. Per la prossima stagione, visto che non mi aspetto niente di buono, potrei imparare a vedere le partite anche dal punto di vista degli altri. Per capire per esempio cosa vedevano quelli della Champions con un altro allenatore. Intanto mi alleno a guardare la vita dal punto di vista delle formiche. Adesso vado a vaccinarmi poi malgrado il lunedì vado ad inseguire la felicità con la ciabatta.

domenica 16 maggio 2021

La pazienza


Per distrarmi dalle parole di Rocco intanto ho perso le chiavi della macchina, riguardo al tornado che si è abbattuto su Wuhan non me la sento di criticare come di solito si fa qui con Pioli. Anzi, il protocollo Covid dice di arieggiare. E poi ci vuole tanta forza di volontà, adesso che finalmente è possibile, a non fare tre colazioni in tre bar diversi. Se posso dare un messaggio distensivo, dopo il ruvido e sguaiato monologo di quel peperone crusco di Rocco, anche perché abbiamo bisogno di un ambiente unito, dico agli italoamericani che di solito fanno casino anche in cucina, di fare l’amore e non fare la parmigiana con le melanzane grigliate. Sperando che la figura di merda che ci ha fatto fare il “poliziotto scomodo” Commisso, che nel sequel prende il posto di Maurizio Merli, lo gira a Firenze invece che a Civitanova Marche, non sia come il vaccino che ha bisogno del richiamo. Sarebbe veramente troppo. Se proprio devo spendere una metafora per Rocco, anche se avrei preferito farlo per una bottiglia di vino, devo dire che l’uomo Mediacom ha il fascino dei fiori morti. Il giorno dopo mi sono sentito come i poveri rossetti abbandonati da più un anno. E pensando alla povera nonna Zaira, sono altresì convinto che come lei Rocco, con l’approccio antico di chi ritorno a a casa dall’America dopo tanto tempo che si ritrova, sia pure l’unico rimasto ad amare la stracciatella. O forse è vero che ci vuole pazienza con la felicità. La foto non c’entra una sega, ma così come Rocco con la Viola.

sabato 15 maggio 2021

Fiorentini pezzenti, giornalisti puzzolenti


Anche se abbiamo le pezze al culo mi c’è scappata una bottiglia di Borgogna Bianco, adesso però pago il fico, e da cicala fiorentina tipica, per festeggiare le parole di rilancio del progetto, il rinnovo di Vlahovic, e l’ingaggio di Malesani, mi sono rimasti solo i soldi per la gazzosa. I braccini restaurarono il Colosseo, se almeno si facesse carico di realizzare il ponte sullo Stretto. L’attacco ai giornalisti è un diversivo per noi poveri di argomentazioni sportive di un certo rilievo, è manna argomentativa caduta dal cielo, visto che abbiamo speso mesi a parlare dell’allenatore del Milan. Noi convinti da Tavernelli vari che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions. Abbiamo passato le notti a guardare il soffitto pensando alle giocate di Hagi con la paura che venisse marcato stretto da Nessie. E poi dopo quanto dichiarato, chi ha qualche muffato più di lui può prendersi tutto il tempo per mandarlo affanculo con calma, tenerlo in sospeso tra un erborinato e un grande stagionato perché poi arriverà il momento che quel vaffanculo uscirà ad una sonorità più elevata. L’ordine dei giornalisti invece di denunciare le offese pronunciate dall’elegantone del Pollino, dovrebbe dare indicazioni precise ai suoi, se non addirittura un protocollo per le prossime conferenze stampa. Il giornalista si fa per dire di turno, dovrà rimanere immobile, rallentando il battito cardiaco, possibilmente con un paralume in testa. Roccuzzo si è dimenticato di dire una cosa che a noi fiorentini fa gonfiare il petto, che ci riempie d’orgoglio, che siamo cioè come il pianista alle feste, l’unico che non tromba mai. Il più lungimirante di tutti alla fine è stato Sallusti che per non essere offeso ha anticipatamente lasciato la direzione de “Il Giornale” dopo 12 anni. Adesso i giornalisti, ma anche noi tifosi, dovremo tutti fare un esame di coscienza, se non addirittura un’introspezione come succede alle pere. E un vero fiorentino, dal fondo della sala, una pera gliel'avrebbe fatta alla fine della conferenza stampa. Devo dire per entrare in qualche modo nel merito che mi sono piaciuti molto l’assunzione di responsabilità per l’ottima annata, i toni pacati ed eleganti, il progetto futuro, la varietà degli argomenti trattati, chissà se la statua a Beppe che celebra questo miracolo sportivo la paga Rocco oppure la passa il recovery fund. Rocco ci sta dicendo che per tornare al successo non serve una buona squadra, ma che la migliore garanzia è la guerra ai giornalisti. Se i DV ci consideravano dei “clienti”, ho la sensazione che con lui, presto, somiglieremo ad una bestemmia su un muro scrostato di via dei Serragli. Alla fine ho osato intavolare un discorso un po’ profondo su quanto detto da Rocco con il Bambi che ha controbattuto dicendo “Vabbè dai adesso però va meglio di prima, no?”. Che amarezza non potersela rifare più con Cognigni.

venerdì 14 maggio 2021

Guardiamo avanti (specie se c'è un didietro)


Oggi parla Rocco sperando che rilanci le ambizioni, dopodiché visto il suo patrimonio potrebbe fare un gesto eclatante anche per rilanciare il turismo; donare vaccini da mettere nella pizza. Voglio ancora credere in Rocco anche se per questo la Rita mi guarda con la stessa tenerezza di come la guardo io quando crede ancora nelle creme anticellulite. Con la paura che la conferenza stampa di Commisso assomigli troppo ad un rituale satanico. Ieri sera, forse per le aspettative, ho avuto modo di constatare che i supereroi si addormentano prima degli altri. E russano. Non solo le aspettative, non posso dormire se c’è un’anta dell’armadio aperta. Voglio dire a tutti quelli che se ne sono andati dal blog che un giorno vi riconquisterò tutti. Ma non oggi. Oggi tocca a Rocco riconquistarci. E nel caso in cui Rocco ci assicurerà finalmente una dimensione consona alle aspettative della piazza, il salto di qualità a quel punto sarà richiesto anche a chi scrive di Fiorentina, così mi impegnerò a garantire la pubblicazione di un editoriale intelligente ogni centodiciotto. Altrimenti rimarrà comunque un luogo adatto per borbottare. 

giovedì 13 maggio 2021

Lo striscione tombale


Uno zero a zero pieno di zero, uno dei quali i tiri in porta, chissà adesso quali prospettive ci aprirà questa salvezza, la prima cosa che mi viene in mente, e mi scuseranno quelli che per giustificare la classifica del Milan, in assenza di morti freschi di giornata che danno sempre tante motivazioni, in assenza di Ibra, e soprattutto in mancanza di senso del ridicolo, parlano di partite truccate, a proposito di prospettiva mi piacerebbe capire guardando la foto due, se è possibile che la dimensione del coltello sia la stessa di quello della foto uno, a quel punto, malgrado la vostra mente sia più proiettata verso la scoperta di sotterfugi a favore dei soggetti fragili, mi chiedo che razza di dimensioni avrebbero allora le poppe della foto uno? Oppure è appunto solo un problema di prospettiva. So che il tipo di prospettiva che ho proposto, invece di parlare della partita e del futuro Viola a qualcuno glielo farà diventare duro, spero che ciò non sia dovuto al difficile rapporto tra il capo mastro Commisso, cemento rapido e nuovo manovale in panchina. A questo punto sono indeciso se abbandonarmi ad un atteggiamento compiaciuto dovuto alla salvezza, o trincerarmi dietro a un solido snobismo. Quando farò il bilancio della stagione, per il quieto vivere non darò colpe alla proprietà, alla dirigenza, squadra, e allenatore, sosterrò che il colpevole è il maggiordomo, anche se coloro che non apprezzano Pioli obietteranno che ancora nessuno ha scoperto il cadavere. Cosa mi da più fastidio in questa fase della stagione? Stagione non intesa come quella calcistica, non ho animali, ma portare fuori e dentro lo stendino equivale ad avere un Labrador. Un appello ai lenzuolai perché dopo questa partita non so più davvero che altro scrivere, ci vorrebbe quindi un bello striscione tombale con scritto “Tra chi lo pensa e chi avrebbe accomodato una partita per farla finire 0 a 7 è una gran lotta di cervelli”.



mercoledì 12 maggio 2021

Camminare sui binari


Tra le cose buone del lockdown e della stagione Viola di merda, c’è che questo blend di difficoltà maturate in botti di rovere rinascimentale, ha ingenerato in quegli esponenti del M5S più illuminati la voglia di pensare alla cannabis light di cittadinanza. Così il Bambi potrà confessare la sua depressione e smettere finalmente di fingersi malato di cancro. Io invece continuerò a bere perché non seguo la politica. Poco anche la Fiorentina ultimamente. Sabato sera per esempio il secondo gol di Dusan non mi ha fatto esultare, ma solo svegliare. Già mi immagino, una volta salvi, (stasera?) e una volta che tutte le persone saranno vaccinate, che si passerà a vaccinare cose, città e animali. Intanto notizia ufficiale, a fronte della poca capacità della piazza di attrarre i giocatori più talentuosi, Adamo ed Eva abbandonano il Paradiso e vengono a stabilirsi in Oltrarno. E non c’è solo il peso della salvezza o quello della maglia, ci sono anche certi gabbiani. Ieri avevo, tra le altre, 6 serie 4x100 di cui due con la maglietta, ed è stata dura, ma la cosa più difficile è stata abbinare la camicia alla giornata di merda. Per me che è familiare l’immunità di gregge, che ho sempre pensato di essere una pecora, ricordo quando mi facevano certe domande tendenziose tipo “se tutti gli altri si lanciano nel burrone, tu che fai, ti lanci anche te nel burrone? Trovavo naturale rispondere “si”. Sono altresì convinto che se ci salviamo, di tutte le patate al forno nella pirofila noi beccheremo l’unico spicchio d’aglio. Non so se avete pensato solo alla partita di stasera, oppure se come me avete fatto caso anche ad altro, io per esempio sono convinto che l’asfalto emani odore quando piove solo per prendere per il culo l’erba bagnata. Insomma, camminare sui binari e ritrovarsi ancora in Serie A.

martedì 11 maggio 2021

Il premio di consolazione


Diciamo che a prescindere da cosa dirà Rocco dopo la partita col Cagliari, il fatto di essere un tifoso semplice, lontano cioè da striscianti inviti in striscioni in rima, mi consente di essere felice perché alle 19:30 c’è ancora il sole. A prescindere da Pioli ceppicone a momenti che fa il pari con gli intelligenti solo nei festivi. E approfittando delle belle giornate è stato finalmente possibile farsi derubare da un ristoratore. Chissà, si è risvegliato il reattore di Chernobyl potrebbe risvegliarsi anche il mio entusiasmo. Ah se solo Rocco dopo Cagliari potesse dirci “Chiesa mai alla Juve!”. E dopo la salvezza, i rinnovi e i proclami per la prossima stagione, ho come la sensazione di aver passato tutta la vita ad aspettare fermo davanti alla finestra. E guardandoci attraverso è evidente come ci sia una consapevolezza nuova in giro, una complicità impalpabile, un sottinteso “è così che si faceva?”. Anche il Bambi si sentirà un pesce fuor d’acqua? Gli ho detto che dobbiamo sbrigarci a vivere, e che se necessario dobbiamo andare pure noi in via Tornabuoni, anche se solo a mangiare il panino tartufato dal Procacci. Andare in via Tornabuoni malgrado la Protezione civile, dopo aver consigliato agli abitanti di 10 regioni italiane di non uscire di casa per non prendere il razzo cinese in testa, poi precipitato nell’Oceano Indiano (non proprio le Eolie), adesso ci consigli di stare chiusi in casa e di non mangiare l’insalata, hai visto mai le radiazioni. Hai visto mai che Hagi alla Lazio o al Siviglia sia un bisogno impellente di mutande, le Cagi come la Coca Cola con la cannuccia insomma. Cari merdoni. Durante l’anno ho fotografato tutti i brutti momenti della stagione, li terrò come premio di consolazione per il futuro. Se poi arriva un allenatore che non mi convince mi rifarò non appena saranno mature le albicocche.

lunedì 10 maggio 2021

I pellicani peggio delle lavatrici


Non voglio crederci, ma se fosse vero che siamo diventati una lavatrice, voglio comunque continuare ad essere ottimista, e per farlo penso che i pellicani nei Flinstones fungevano da cessi. Mentre la previsione sul razzo cinese che sarebbe dovuto cadere in Italia, rientra nel filone fantasy nel quale ritroviamo anche l’ipotesi che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions. O come quella di Hagi star della Superlega. Se poi dovessimo seguire lo stesso criterio che ci ha spinto a dare le chiavi della città a Prandelli, il muccone dovrebbe essere proclamato almeno Granduca di Toscana. Quindi se è possibile dire “Lazio Merda” vorrei aggiungere “ve saluta Dusan Vlahovic”. Rimane il fatto che del tifoso Viola non sai mai se sta guardando il paesaggio oppure se sta progettando di buttarsi dal ponte. E penso all’ingiustizia dei bacini d’utenza alla stessa maniera della calvizie che se si sviluppasse colpendo la parte laterale della testa potremmo avere sempre i capelli alla moda. Vlahovic ci farà rivivere le emozioni di Batistuta? Speriamo. Per adesso rimaniamo ai fatti, e questi dicono che la Muraglia Cinese era l’unica opera visibile dallo spazio prima che il Bambi cambiasse i cerchi alla Golf GTI prima serie. E già non mi aveva convinto la storia di diluire il vino con l’acqua per ridurne il grado alcolico, ma se Vlahovic non dovesse rinnovare allora me ne vado a fare il fantasma in Scozia. Il povero Bambi, poi, a metà tra la felicità per la possibilità concreta che i gobbi non si qualifichino per la Champions e la frustrazione nel dover prendere atto che il merito potrebbe addirittura essere di uno considerato ceppicone, e rendendosi conto controllando e ricontrollando sui necrologi che non è morto nessuno che possa giustificarlo, si è addormentato con la testa nella cesta dei panni sporchi.

domenica 9 maggio 2021

Lo rivenderei su eBay


Purtroppo non si può mai stare in pace noi Viola, e questa volta non c’entra nemmeno il rinnovo di Vlahovic, il Bambi ha portato il pesce rosso dal veterinario per salvarlo. Salva la Fiorentina ha voluto esagerare anche con il pesce rosso. Al pronto soccorso veterinario. Poi lo ha seppellito insieme a questa stagione. Dietro allo spettro di un crisi che abbraccia vari settori c’è lo spettro che siamo in emergenza e che bisogna lavorare in emergenza, dietro allo spettro del ringrazia che in questo momento hai ancora un lavoro, quello di sperare nella prossima salvezza malgrado siamo certi che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions e con un’altra proprietà contro la Juve. Dopo aver visto finalmente una Fiorentina all’altezza mi chiedo che senso abbia avere un presidente così ricco e una squadra che ci regala solo scampoli di assenza. Ieri ho potuto gioire ma anche riflettere, insomma i soldi, i proclami, e questi risultati mi hanno fatto pensare ai militari in stazione con la mimetica, al fatto che la stazione non è un bosco. Che si dovrebbero vestire da edicola o mimetizzarsi con la biglietteria automatica. La mia paura è che siamo diventati una lavanderia. La paura che questa gran bella vittoria sia giustappunto a gettone è destabilizzante, come per chi pensa solo a mantenere la rete inviolata e non è più abituato, insomma, si continua a trascurare tutto ciò che riguarda l’aspetto psicologico, oggi godi malgrado siano tre anni che sei invischiato nella lotta per non retrocedere, e ti rispondono “basta che c’è la salute”, come se non fosse salute il malessere interiore, tipo la paura che adesso arrivi Italiano sulla panchina Viola. E che ci arrivi direttamente da una barzelletta, lasciando il francese e il tedesco a ridere di noi. Mentre il portoghese si è fermato a Roma. Oggi prendo una pausa da certi miei pensieri, così mentre voi tenete d’occhio il Cagliari io vado a controllare la terrazza per vedere se magari c’è cascato un parafango con l’ideogramma tipo quello che si è tatuato il Bambi sul polpaccio, che non ha mai saputo dirmi cosa significasse ma gli garbava per darsi un tono. Il parafango poi lo rivenderei su eBay.

sabato 8 maggio 2021

Tra realtà e sogno


Ogni volta contro la Lazio è sempre una tortura, il ricordo di quella scelta, una delusione ancora cocente quella che Milinkovic-Savic abbia preferito la squadra di Lotito (con l'aggravante che il tempo gli ha pure dato ragione), ma anche la constatazione che i biancocelesti sono pure riusciti a tenerlo (cosa che non penso sarebbe successa da noi). E poi come abbiano fatto a trattenerlo mi sorprende come quelli che non ti dicono dove trovano gli asparagi. Comunque Milinkovic è diventato un classico, necessario tra i nostri rimpianti come il panettone a Natale, senza il suo gol alla Viola mi sentirei come Manara se non esistessero le donne. E cosa sarebbero in tempi di pandemia i mezzi pubblici senza le donne che si fanno la mano morta da sole? Adesso, dopo la proposta shock del UE vediamo se i lenzuolai escono finalmente allo scoperto, magari anche camuffando l’accento per non farsi riconoscere, con un bel “C’hai messo l’acqua nun te pagamo”. E pensare che una volta c’era chi trasformava l’acqua in vino. C’è da dire a favore dei lenzuolai che con la storia del consenso si sentono un po’ smarriti non sapendo più a chi chiederlo per fare le rime baciate. Tra il solito fattaccio di Milinkovic, e quello di averci sopravanzato come dimensione, gli incontri con la Lazio hanno acquisito tutto il fascino decadente delle vecchie stazioni ferroviarie dei piccoli paesi di provincia. La Viola stasera si presenta come il ritratto di quando l’artista ha finito l’ispirazione. Dovessimo vincere, meglio il tardi ma pure il mai non scherza. Diciamo che ieri pensavo di essere allibito, e non vorrei aggiungere che poi è arrivato oggi. Comunque scrivo mentre sogno un pareggio a reti inviolate. Al di là del punto fantasticato con entusiasmo fanciullesco, la realtà potrebbe portarmi a risvegliarmi dal quel sogno di punto salvezza, ormai vecchio. Ritrovarmi così con le caramelle che hanno i vecchi e che di solito regalano ai bambini. Pensare che una volta sia possibile fare uno strappo alla regola e mangiare le caramelle. Alla fine andare in coma diabetico e morire.

venerdì 7 maggio 2021

Lungi da me


Momenti così difficili, e mi scuseranno quelli di via Tornabuoni, l’ho vissuti solo quando al flipper si passò dalle 200 direttamente alle 500 lire. Fu doloroso, però adesso mi conforta che sia tornato in gruppo Kokorin. Che è come “vuoi ridere?” e poi ti racconta quella cosa e non fa ridere. Comunque sul giocatore russo il mistero si infeltrisce. Poi ho letto del bacio di Biancaneve, non me ne vorranno quelli degli striscioni se per me il vero esempio di bacio consensuale rimane quello tra Riina e Andreotti. Dopo il duro lavoro in piscina mi sembra impossibile che questo sia lo stesso corpo con cui uscivo tutti i giorni. Anche se è un allenamento troppo specifico visto che è bastata una Big Babol dopo svariati anni e mi sono lussato una mandibola. Dopo i DV, adesso Rocco, dobbiamo ancora soffrire tanto su questa terra, col cazzo che ce la caviamo con una semplice trombosi da vaccino. E dopo l’uomo di Broccolino può venire solo uno che ci dia la spoletta delle bombe per fare la versione m’ama non m’ama di rinnova o non rinnova. Come se non bastasse tutto ciò la compagna del Bambi si è pure dichiarata orfanella della lavanderia a gettoni in cui Nick Kamen si toglieva i jeans per metterli in lavatrice. Lei guarda agli anni 80 io non so se riuscirò a scrollarmi di dosso i 90 di Cecchi Gori, ma lungi da me solo perché mi piace dire lungi da me. Quindi beviamo tacitamente aspettando Godot a parametro zero.

giovedì 6 maggio 2021

Il motto


Si dice che il nuovo allenatore Viola potrebbe firmare all’Autogrill Cantagallo. Comunque ieri la storia del Toblerone ha suscitato curiosità tanto che mi hanno fatto sapere che all’interno della confezione gigante di un Toblerone acquisto all’Autogrill di Fiano è stata trovata dentro Italia Viva. Un sondaggio ci racconta invece che tra i tifosi Viola più impazienti non ci sono quelli in attesa di un trofeo come ci si aspetterebbe, ma stranamente quelli che da ormai troppo tempo non sono ricchi. Mentre per una corretta alimentazione il tifoso Viola più equilibrato dichiara che le cose da mangiare sono più buone quando si ha fame. E mentre noi siamo qui a fare i conti della serva per arrivare alla salvezza, un contadino belga su consiglio di Rocco, e in assenza di un Pessina e della dinamite, ha spostato di due metri il confine con la Francia perché la pietra intralciava il percorso del trattore. Intanto i tifosi che hanno ragione sono quelli che non dicono nulla. E non perdete domani Franca Leosini con una puntata speciale di “Storie maledette” dedicata al rinnovo di Vlahovic. E i tifosi più attenti all’alimentazione? In piena crisi di creatività da striscione avrebbero bisogno di LSD di malga. Quelli più fashion, anche senza guardare classifica e calendario, considerano le All Star nere uno stato d’animo. Diciamo pure senza paura di essere smentiti da altri allenatori, che la Champions League è quella cosa che capita agli altri mentre noi stiamo mangiando il lampredotto. Oserei quindi proporre un nuovo motto che potrebbe essere “Fino alla nausea”.

mercoledì 5 maggio 2021

L'asso nella manica


La mia paura vera, dopo la Serie B, è che Rocco abbia l’asso nella manica, un allenatore segreto il cui numero di telefono sarebbe stato individuato nel bagno dell’Autogrill. Si dice anche che abbia comprato un Toblerone, l’unico a farlo, io non ho mai visto comprarne uno a nessuno, e resto convinto che sia vuoto e che sia solo un addobbo per l’Autogrill. Ma se Rocco l’ha comprato davvero potrebbe smentire, così come ha fatto vendendo Chiesa alla Juve. Mentre a noi fiorentini maestri della divisione non può che far piacere vedere la famiglia Ciontoli finalmente riunita in carcere. Dispiace poi dover sempre dire NO ai figli, ma se la domanda è “ha firmato Vlahovic?”, ci tocca interpretare il ruolo di padre nella sua funzione più dura. La sola cosa che ci riappacifica si manifesta nei chiari segni di chi è vaccinato, testa alta come Antognoni, immuni, si salutano, si toccano, trombano, tutti con tutti. La vera lussuria. Loro se ne fregano della Serie B. Mentre la compagna del Bambi, non vaccinata e in perenne ansia da serie B si è svegliata con i capelli da pazza, e vistasi allo specchio, ha colto l’occasione per uscire in via Maffia con lo spruzzino insetticida a gridare lunga guerra agli afidi delle rose (con doppio senso per l’organico Viola). Se fossi meno tifoso, e soprattutto più piccolo, comprerei solo giocattoli, e invece l’ansia ci divora. Oggi ci viene da ridere per quella che provavamo quando dovevamo parcheggiare con una macchina dietro ad aspettare. Ormai è diventato inutile comprare anche il tonno al naturale, niente lo è più in questo momento. E al bagno dell’Autogrill rispondo con la sete di sapere se Vlahovic ha firmato per dire finalmente un SI ai nostri figli.

martedì 4 maggio 2021

La Serie B ci fa un baffo


Diciamo che per quei tre tagli che hanno portato il Palacio al centro del villaggio, lo scemo aveva sicuramente la maglietta Viola. Malgrado questa situazione che si ripete ormai dentro a campionati poveri di sodio, almeno il tifo si è dimostrato meno rancoroso di un tempo quando ancora faceva concorrenza al Codacons. Il tifo è più comprensivo, finalmente maturo, in quanto conscio che coloro i quali hanno costruito la squadra o coloro i quali hanno difficoltà a tenere la linea difensiva, sono in difficoltà per mancanza di qualche rotella che è stata generosamente donata per i banchi di scuola. Poi il tifo è consapevole, una volta liberati dai Della Valle e dal terzo tempo, che non può certo farci paura un Commisso in quanto uno, anche perché finalmente consapevoli di essere sopravvissuti ai parchi giochi anni 70, e ai loro scivoli arrugginiti. La Serie B ci fa un baffo. C’è rimasto solo qualche tifoso, sciolto come certi cani, quelli dell’età di mezzo, ancora un po’ confusi a tal punto da non sapere se preferire le mamme o le figlie. Tifosi dell’Inter che invece sono passati dalla fase responsabile (quella del lancio di motorino dalla curva) a quella irresponsabile degli assembramenti in Piazza Duomo. Poi va anche ricordato che la fragilità di certi equilibri difensivi è insegnata dai fiori di campo. Il mondo interiore di quelli che non hanno compreso la generosità di una difesa disposta ad esaltare le qualità di Vignato, è una favela. Mentre a chi dice che con un altro allenatore avremmo lottato per la Champions vorrei dare ragione e poi aggiungere però.

lunedì 3 maggio 2021

Un anziano signore


La tripletta più anziana nella storia del campionato ci costringe a fare il tampone per l’animo. Peggio della difesa Viola solo la pasta scotta. Non a caso la Marvel presenta un Supereroe italiano, il tifoso Viola che supera indenne anche la triplice rimonta. Insomma la difesa non ne azzecca una, quasi come me con le virgole, che si è sciolta al posto del sangue di San Gennaro. Cinque difensori per l’undicesima partita consecutiva che subiamo gol, è come avere più hub vaccinali che vaccini. Tre volte in vantaggio non sono bastate così come le parole per descrivere come non si finisca mai di provare stupore, di trasecolare, tant'è che ormai cado dal pero anche quando sono sul ciliegio. Così mi è presa forte la nostalgia di me, di quando ancora ci credevo. Neanche la fase REM funziona più tanto bene se è vero che ho fatto un sogno erotico nel quale mi vaccinavo. Finite le parole, i ritiri che non bastano, proverei punizioni di reparto iniziando questa settimana con quello difensivo abbandonato sul ciglio della strada. Senza cellulare naturalmente. Non dovrei proprio scrivere nelle giornate NO, ma aspettare quelle SI equivale a vincere alla lotteria e io non gioco. Non ho neanche riletto perché se lo avessi fatto non avrei pubblicato. Come emozione scelgo quella di aver perso il segnalibro, anche se mi ricordo di essere arrivato al punto in cui un anziano signore stava apprezzando il burro di malga messo in tavola dalla difesa Viola.

domenica 2 maggio 2021

La retrocessione


Lo sliding doors della mia vita è stato quando Scarlett ha scelto la carriera invece di una vita felice con me. Quello della mia vita di tifoso è stato quando Hagi ha deciso di andare a vincere altrove anziché farlo qui con un altro allenatore. Adesso ci sarebbe da scoprire se è nato prima il Primo Maggio o la lotta per la retrocessione. E a questo proposito la compagna del Bambi è risentita con Dio perché convinta di avere le poppe solo perché lui non aveva ancora pensato al calcio. Incazzatura che per fortuna non gli ha evitato di svelarci il mistero, attraverso un disegnino, del perché le donne vanno al bagno in due. Forse è arrivato davvero il momento, in caso di sconfitta a Bologna, di pretendere la restituzione della passione in banconote di piccolo taglio. E se perdiamo davvero sarà un “non fa niente” calibro 38. Però è proprio in questi momenti che il bieco resoconto personale può essere soddisfatto come non mai, ed è con la scusa di sentire se il cuore batte ancora per la Viola che sento la consistenza delle poppe. Scusate, tutto questo solo per scappare da quella parola, perché la fantasia se ne frega di quello che ti terrorizza. Non ho versato l’olio sul cotto, ma altro incubo ricorrente.

sabato 1 maggio 2021

Cambiare vita


Quando avrò una giornata di merda penserò a Mirante l’altra sera. Non so se è una stronzata, ma se Fonseca avesse fatto un cambio per perdere 3 a 0 a tavolino non avrebbe ridotto il passivo per la gara di ritorno? Tra un po’ non basterà più neanche che la Fiorentina ricominci a volare, bisognerà farlo soprattutto noi per non sentire più parlare di quelle fottutissime piste ciclabili. La squadra non è matura? La società non è matura? La salvezza non è ancora maturata? E il tifo? E’ senza ombra di dubbio la parte più matura della medaglia, ieri passando tra un gruppo di bambini che giocavano a 1-2-3 stella al tre ho detto “merda” e abbiamo riso per sempre. E poi molti di noi sono impegnati nell’asociale. Il Bambi è entrato anche nel magico mondo dei tappeti. Comunque alla fine falsare la corsa per la retrocessione non gli ha impedito di prenderne 6 a Manchester. Forse qualcuno ha chiuso le vie di fuga, altrimenti non si spiega perché del passato coi Della Valle molti adesso rimpiangono soltanto il futuro che avevano. Rimango sbigottito da tutta questa attrazione per l’interpretazione dei simboli, delle voci di mercato, o di un gesto tecnico, a tal punto che non trovo più nessuno capace di vedere una nuvola a forma di nuvola. Le proprietà passano, gli allenatori passano, i giocatori passano, il tifoso Viola dovrebbe cambiare vita solo per poter ricominciare a sbagliare da zero. Oggi che è Primo anche per noi.