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domenica 30 aprile 2023

Disperato erotico Samp


Vi prego, già c’è la sopravvivenza del blog almeno fino a quando Ibra vorrà, adesso non vi mettete pure a scrivere “ti amo” sull’insalata di riso. Le conferenze stampa di Cirò stanno come il sapone intimo, delicatissimo, al culo, che lì è zona di guerra. Una finale e una semifinale potrebbe essere la volta buona che la fetta biscottata non cada dalla parte della marmellata, a meno che subito appresso non passi l'uva passa, o il tempo che passa invano, a calpestarla rimettendo l’ordine cosmico a posto. Perché quando pensi di aver raggiunto la pace dei sensi può sempre arrivare quello di nausea. Così finalmente anche noi potremo fare un murales nel viale Talenti, l’immagine di Gonzalez con la scritta del Quartiere “ISOROTTO”. E sul “non metterò un penny” di Rocco ci avrei scommesso un penny. Non so se mi è concesso dire che questa finale è anche un po’ opera di Rino Gattuso, comunque visto che sono ancora qui, sempre Ibra permettendo, avrò per tutti editoriali di conforto nel caso di "mai una gioia", e vi convincerò che molti di quelli che noi riteniamo dei fallimenti (anche se con Rocco non falliremo mai), sono in realtà dei passi fondamentali per raggiungere il fallimento. E poi gli altri non hanno la fortuna come noi del blog di avere la tristezza di passaggio, alcuni hanno la tristezza che decide di rimanere. Sbirciando il campionato, invece, ancora angeli, Ibra e il ponentino che soffia sulla palla di Saelemaekers.

sabato 29 aprile 2023

Come risposta a tutto


Mentre il Blog si trascina stanco all’alba di una nuova fase, al bar Bianchi si è evidenziato da parte del Pizzichi, ipocondriaco di riferimento del gruppo, un incremento dell’uso di mele arrivato ormai a 10 al giorno. Tornando alla Cremonese la coreografia diceva “Vinci”, ma anche il DEF ha visto la maggioranza andare sotto, diciamo non proprio uno scostamento, ma piuttosto un pareggio di bilancio. Insomma, intanto abbiamo tirato fuori il naso dal solito rammarico, che non è il culo di cui sopra, ma è comunque già un passo avanti. Mentre il Bambi è lì che si scontra con la nausea da giri intorno al sole. Se poi volete che entri più nel merito della sfida contro i blucerchiati di domenica, visto che a qualcuno potrebbe dar fastidio stare dietro al Monza, posso dire come risposta a tutto, che è quasi maggio. E’ bello vivere la semifinale che può diventare finale con un’altra già conquistata, e così come sarebbe magico mettere in bacheca qualcosa, doloroso al contrario sarebbe non farlo. In previsione della peggiore delle ipotesi e dei conseguenti fiumi di lacrime sui nostri volti, mi rivolgo a quelli che mangiano male e non fanno sport, e lancio un appello per i vostri poveri fiumi inquinati, evitate almeno di buttarci i monopattini. Posso confessarvi che in previsione della chiusura del blog, oggi opzione possibile solo con la trasformazione automatica in ceppiconi di tutti coloro che l’hanno considerato tale, ho avuto non poche difficoltà a scrivere l’autobiografia che avrei pubblicato come ultimo atto, visto che arrivato a pagina 200 ancora non ero comparso.

venerdì 28 aprile 2023

Salvo come Montalbano


Salvo. Il blog è salvo, che visto il rischio corso, è come scrivere ti amo con la sabbia uscita dal costume mentre ti fai la doccia. Doccia che avrei fatto fare molto prima a Ikoné e Nico. Continuo con gli editoriali come volevasi dimostrare. Come esce il blog da questa esperienza? In finale di Coppa Italia, e con i trigliceridi che rientrano nei valori. Un blog che ha passato momenti con l’aria da ragionevole dubbio. Mentre nessun dubbio si è insinuato con la Viola in controllo e la Cremonese neutralizzata. Dodo sopra tutti. Partita bruttina, squadra sottotono, ma era importante metterlo in tasca all’hacker. Cosa intendo? Devo confessare che mi avevano hackerato il blog, ed è stato lui che per cercare di ricattarmi ha minacciato la chiusura, adesso che però la Cremonese non ce l’ha fatta, io non ho pagato, lui non è certo una fava come me che può durare undici anni, si è stufato di gestire l’ambaradan e così me l’ha restituito. Adesso rimane il problema che quando il blog lo gestiva l’hacker era molto meglio. E mi rimane anche la pistola puntata dell’hacker che mantiene l’altra condizione sulla vittoria Champions di Pioli.

giovedì 27 aprile 2023

Il caffè a letto


Potrebbe essere il tramonto oppure una nuova alba. Stasera avremo un’affaccio libero da supposizioni, scaramanzie e paure. Nel caso peggiore comunicherò il cronoprogramma della dipartita. I de profundis sono già stati scritti magistralmente da Rupert. Forse seguirò le istruzioni che Leonardo pensò per velocizzare la fila alle Poste, so che venivano montate delle eliche, ma non so cosa succedesse, comunque la coda era più veloce e i numeri apparivano prima. Dovrebbe funzionare anche qui. L’immagine mostra il possibile scenario del prima e del dopo il blog, e ritengo che lo sfacelo abbia preso l’abbrivio dai successi di Pioli. Per quanto mi riguarda il tempo che mettevo sul blog lo utilizzerò per coltivare le rughe, per eliminare il rischio di fare dei discorsi da vecchio con il fisico da giovane, cioè di non essere credibile. E non essere credibile mi riporterebbe a quando scrivevo sul blog. Forse approfitterò della rottamazione. Insomma, si chiude una porta, si tira giù anche la saracinesca. E poi forse un’ultima domanda: ma il caffè a letto chi lo paga? Ma dai, vi sembra possibile andare fuori contro una squadra così inferiore e con un doppio vantaggio? No, non ci voglio credere, anzi dirò di più, se succede chiudo il blog. Quindi forza verso la finale con l’Inter come se avesse finito la lavastoviglie.

mercoledì 26 aprile 2023

La vera Liberazione


Mi alleno e poi parto, l‘obiettivo questa volta è di acquisire una commessa importante anche sulla NA-BA dove si sta realizzando la linea ferroviaria di Alta Velocità che parte dalla stazione fantasma di Afragola, almeno fino a quando non si realizzerà la nuova infrastruttura. Precisamente sto andando ad Ariano Irpino, e quindi la prima cosa che immagino è di assaggiare un buon Fiano di Avellino. Rientro giovedì, la prima grande scadenza del blog da quando nel lontano 2011 ha visto la luce. Non so, nel caso, come mettere in atto la dismissione, forse farò come i Della Valle dando a Kurt l’incarico di rientrare come se fosse Corvino, intanto mi colloco geograficamente in Irpinia. Certo, dopo le grandi acquisizioni del Brennero, della Nuova Zelanda, e ultimo del Terzo Valico che da solo vale tre cantieri del Brennero, mi piacerebbe chiudere la mia carriera professionale con un’altra grande acquisizione sulla Napoli-Bari. Anche se ho ancora qualche anno alla pensione, nel caso, mi sentirei molto appagato, vorrei quindi arrivare ad una possibile data importante per il blog senza argomenti divisivi, tipo la pizza oppure il mio lavoro. Per questo tergiverso. Perché se c’è una cosa in cui eccello è il non applicarmi più di tanto in nulla. Alle medie e alle superiori lo scrivevano i miei insegnanti: il ragazzo non eccelle in niente. E’ stato a quel punto che ho scelto la strada di eccellere nel non eccellere, così ho ricavato formule basiche che tendono a salvaguardare lo stato di rilassamento quando la moglie stressa, per dirne una, che vorrebbe andare da qualche parte, e sarà sufficiente guardarla negli occhi e confessarle che è incredibilmenti sexy e che mi fa venire voglia di fare all’amore: sparirà come per magia. Per fortuna sono molto sereno, succeda quello che succeda, molto sereno, al punto che mi sono potuto permettere esperienze che mai avrei creduto, e che non ho difficoltà a confessare. Perché magari poi non ne avrò più la possibilità e mi rimarrebbe il rammarico. L’ho incontrato in un negozio di via Sant’Agostino, e malgrado non l’avessi mai creduto prima, dalla prima palpata ho capito che mi avrebbe fatto godere. Ero disorientato, e incredibilmente contrario perché era extracomunitario e veniva dal Perù. Così l’ho ripalpato e ho ceduto definitivamente. Me lo sono portato a casa e l’ho spolpato. Ottimo davvero il mango del Perù. Ieri è stato un giorno più importante del Natale, anche se il Bambi ha scambiato la falce e il martello con il simbolo forchetta e coltello dell’Autogrill in autostrada. Mentre domani è giovedì e potrebbe essere l’ultimo editoriale. Forse questa la vera Liberazione. Il quadro per celebrarlo l’ho già comprato.

martedì 25 aprile 2023

Pezzo di Dany Mota


Così dopo le guerre, la siccità, l’inquinamento, tra i mali del secolo entra anche il rinvio del portiere. Prima che sia troppo tardi, sia mai che Carnesecchi ne indovini tre, è obbligo fare i complimenti a Spalletti che ha praticamente già vinto lo scudetto in una piazza che per riuscirci aveva avuto bisogno di Maradona. Comunque è sempre meglio subire l'umiliazione direttamente dal portiere che fare il cambio dell’armadio. Il Bambi si è messo in testa una storia di un tizio che secondo lui rappresenta la Fiorentina prima, durante il record di vittorie consecutive, e purtroppo anche dopo. Dice che era tanto timido, che abbassava gli occhi chiunque lo guardasse, persino quando lo fissava Pinamonti, poi però si accendeva una sigaretta e diventava spavaldo, pressing alto, recupero palla nei pressi dell’area avversaria, e così quando andava in auto diceva cornuto a tutti. Poi scendeva e tornava timido come prima, persino davanti a Dany Mota. Purtroppo non possiamo accenderci sempre una bionda perché il fumo in Italia è la maggior causa di morte: dai 70.000 agli 83.000 decessi l’anno. Che facciamo, ci facciamo uccellare dal prossimo portiere-centravanti o spariamo ai tabaccai? La scelta di Italiano è naturalmente a favore dei tabaccai anche perché ci sono pure i distributori automatici. Così ho chiesto alla realtà di girarsi di culo perché di faccia la conoscevo benissimo. E che sia un momentaccio è dimostrato dal fatto che ho provato a scherzare sul rigore procurato da Amrabat, un’entrata sconsiderata, il terzo regalo al Monza, ma il Bambi appena ha sentito rigore è partito con una pappardella su quella sensazione di rigore pulito, riferendosi alla razionalità nordica, di vocazione suicida svedese, di fragole, laghi, betulle, silenzi, di uno sparo nella neve. Ma io non credo ai catastrofisti che finirà il mondo. Al massimo finirà il blog.

lunedì 24 aprile 2023

Altro che cucchiaio di legno


Se dapprima mi era apparsa come un capello nel piatto, la partita si è poi dimostrata ancora peggio, c'era uno scarafaggio. Non tanto per la sconfitta dopo il doppio vantaggio che già basterebbe per non pagare il conto, ma la cosa insopportabile a questi livelli è, dopo esserci già riusciti contro lo Spezia, la recidiva del gol direttamente dal rilancio del portiere. Roba da prima categoria, con i soliti due rincoglioniti di turno uccellati dal miracolato che non crede ai suoi occhi. A dimostrazione che tatticamente siamo trucidi, e siccome non può essere mortificante solo per il tifoso, così come l’attaccante si porta a casa il pallone dopo la tripletta, la squadra che subisce tale abominio si dovrebbe portare a casa un riconoscimento speciale tipo delle orecchie di asino. Che le ritiri e le indossi il capitano mentre rientra negli spogliatoi. Insomma tre gol coi polacchi, tre con il Monza, a questo punto quel tre suona bene anche giovedì. E fossi nella Cremonese la imposterei proprio sul rilancio del portiere, tanto è evidente ormai che siamo tardivi, quindi nell’editoriale di mercoledì vi saluterò per non sapere né leggere né scrivere. E tutti gli alibi che ho letto, confezionati non si sa perché, e comunque inaccettabili, non devono evitare per esempio all’allenatore di spiegare come possa succedere che una squadra di Serie A conceda gol dal rilancio del portiere, e siccome non lo fa ci dovrebbe essere qualcuno che allora glielo chiede. No? Hai presente quando sei incazzato per quell’atteggiamento spaesato dei due imbambolati-rimbambiti scherzati dal riconoscente di turno, e il Bambi ti dice esci che ti serve per staccare la spina, e poi pensi alle parole di non ricordo chi: “dove avrebbe mai potuto andare visto che sarebbe stato sempre in compagnia di se stesso”, e ti sdrai in via dell’Orto. 


domenica 23 aprile 2023

Di discorso in discorso


Ora e prima che gli eventi si compiano, intendo campionato e coppe, alzi la mano chi di voi ha mai visto la coperta lunga. Poi non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo felice del tizio incrociato sul marciapiede di Piazza San Lorenzo alle 21.00 di ieri con due pizze da asporto fumanti. Perché da lì si è acceso un dibattito con quelli del bar Bianchi se esistono persone più importanti della pizza. E’ così che di discorso in discorso siamo finiti a parlare di doppia faccia, del doppio gioco, della doppia morale, della doppia coppa. Della doppiezza e altre perversioni.  Se poi è vero come sostiene il Bambi che la realtà ispira i giochi, abbiamo deciso di lanciarne sul mercato alcuni, bene o male ognuno ha proposto il suo: gli ingorghi stradali, l’ansia di prestazione, le grandi delusioni di Coppa, e per ultimo il Pizzichi, gli otturamenti del water. Mentre Monza-Fiorentina mi appare come un capello nel piatto.

sabato 22 aprile 2023

Mission impossible


Dopo il ricorso accolto con restituzione dei punti anche Olindo e Rosa vogliono gli stessi avvocati della Juve. Così adesso ogni tifoso non gobbo deve tirare fuori la debolezza di volontà per continuare a credere. E per spirito di sopravvivenza, a noi amanti del bello, direi di passare direttamente dal Fuorisalone al Fuoriceppicone. Ora la passione Viola ha la passione Viola come unico argomento, ma se volete potete allegare anche un PDF. Vedo il trailer dell’ultimo film di Moretti e immagino il dibattito che possa sembrare molto un congresso del PD. PDF o PD fate voi. Per me le serate di coppa sono il momento ideale in cui chiedo al maggiordomo immaginario di informare il suo cuoco immaginario di servirmi cotolette e patatine fritte. Ma se tutto andrà a rotoli dovremo fare svuota cache anche nella nostra testa. E ho in mente un asteroide che colpisce Jovic sollevando detriti che si ammassano e formano un ex giocatore. Avete ragione a continuare a sostenere la scarsa qualità di Pioli, confesso a vostro favore che sono anni che continuo a scrivere la lista della spesa con abbreviazioni che non comprendo nemmeno io e che rendono la missione ulteriormente impossibile. Mentre il Bambi a proposito di tutte queste variabili che porterebbero alla chiusura del blog mi ha riso in faccia ricordandomi che lui con la sua gioventù bruciata ci arrostiva le pannocchie.

venerdì 21 aprile 2023

Il trailer


Segnalo a Greta per il suo diario il surriscaldamento in campo dopo lo zero a tre, inaspettato, seguito da fenomeno diffuso di cacaiola in città. E segnalo anche che con l’arrivo del primo caldo, questa volta fuori dal campo, mi boomerizzo, ascolto Califano, mi faccio trasportare da “Sapore di sale”, così il mio striscione al Franchi ieri recitava “W l’estate W la gioventù W la fica” e arbitro merda è stato aggiunto col pennarello. Poi tutto è andato a posto anche se la sconfitta mi disturba. Per Jovic è un altro NO, per Nico l’ennesimo NI, per le sorti del blog spero adesso che dopo Ibra, a Pioli non appaia pure la Madonna di Trevignano. Per l’eventuale addio, come dicevo ieri ho pensato ad una campionessa mondiale di questa disciplina che pratica sui mezzi di trasporto. Così ho pensato di produrre a mie spese un video in modo che possa rimanere in Rete a futura memoria, in breve e per anticipare, in una sorta di trailer, lei sale sul treno a Santa Maria Novella, e dal finestrino lancia un bacio all’utente medio del blog, ma l’utente in quanto medio fa schifo ad afferrare le cose, il bacio gli sfugge di mano, cade a terra e indovinate un po? Esatto, si rompe lo schermo. Non importa che vi dica quanto costa cambiare lo schermo a un bacio. Più di Nico. Adesso che la stagione entra nel vivo, dopo aver guadagnato la semifinale col Basilea, la probabile finale di Coppa Italia, e la possibile chiusura del blog, se posso consigliarvi, non tanto per l’eventuale chiusura, e nemmeno per la mancata vittoria delle due coppe, ma per una inaccettabile Champions al ceppicone, che quella rimane negli almanacchi a differenza di tutto il resto, fatevi come amici dei rappresentanti di vini. Naturalmente faccio il tifo per le coppe alla Viola e per la prima semifinale Champions con accesso diretto al secondo posto, perché vorrei togliermi di dosso quella sensazione di chiudere l’ultima valigia.

giovedì 20 aprile 2023

Siete tutti perdonati


Lo scudetto e la semifinale di Pioli portano gli sfortunati etichettatori ad assumere oggi lo stesso atteggiamento di quando lei rientra all’improvviso, ti trova con un’altra e dici “Non è come sembra”. Devo cominciare a scrivere meno per abituarvi al giorno in cui smetterò del tutto, quindi la foto di oggi è una sorta di stenografia del concetto, che tradotto significa speranza stasera in un risultato rotondo. E prima di salutare vi rimando al titolo. Poi con Kurt appronteremo la fase finale, anche se Kurt non è Cappato. Comunque, in qualsiasi direzione andrete, andateci con del vino che non sia Sangiovese. Che questo spazio possa avervi liberato un po’ da quella pesantezza tipica del tifoso Viola del mai una gioia, e quindi non meravigliarvi quando sequestreranno al porto di Gioia Tauro due tonnellate di ‘nduja prodotta in Giappone. Se Kurt sarà d’accordo ingaggerò una campionessa di addii sui mezzi di locomozione. Vi scriverò ascoltando Tenco, e vi ricorderò per i primi giorni di farvi segnare le gocce solo se non riuscirete a dormire. Ma non mi farò schiacciare dai sensi di colpa se invece vi rifugerete negli ansiolitici. Perché il silenzio di un blog deve essere rivalutato, come mi è capitato nella Chiesa di San Filippo Neri in Piazza San Firenze (raro esempio di barocco fiorentino) dove giovani uomini erano assorti in preghiera. Del resto tutti siamo sostituibili, tutti tranne Ibra.

mercoledì 19 aprile 2023

Come Toni Servillo


E’ il degrado della categoria se questo è il tempo dei meno dotati, un ceppicone tra i primi quattro allenatori d’Europa è roba da non credere. Almeno qui sul blog. E non è tanto che dopo sedici anni il Milan torna in semifinale, quanto che dopo dodici il blog rischia la chiusura. Gli angeli lo hanno adottato, mettici Ibra sempre più decisivo, mica come Osimen, ed ecco spiegato scudetto ed exploit in Champions di un ritardato. A questo punto per superare tale inconcepibile realtà che stride con i nostri giudizi, la cosa da fare è iniziare a lavorare su se stessi e poi fare sciopero. Noi oggi allegri come Toni Servillo che non so se può esserci di conforto lo spot “brava Giovanna brava” del silicone. Il Bambi però è stato tra i primi a far trapelare sprazzi di ravvedimento, è successo dopo aver detto che con il ceppicone è successa la stessa cosa di quando si mise a guardare per almeno due minuti, con sguardo di sfida, due tizi che credeva lo stessero fissando seduti in macchina, quando invece erano due coprisedili bianchi (brutti, orrendi, ma questo è un altro discorso). Certo, rimangono anche i suoi grossi limiti, e se è a questo che vi riferivate allora siamo d’accordo, malgrado la semifinale ai danni di un genio della panchina, rimane comunque incapace di aprire in due i lupi per trovare la nonna, tirare fuori la spada dalla roccia, avere un pellicano per secondo, tagliare le basette al nonno in quanto deceduto e cremato. Malgrado Ibra naturalmente, gli angeli e l’inflazione. Insomma, anche la foto ci dice che è meglio chiudere il blog prima di morire, che poi uno la mattina si alza, non trova più l’editoriale e non sa che cosa è successo. E se questa estate avvicinerete la conchiglia all’orecchio sentirete sicuramente i vespri. E’ uno shock vedere Pioli avanti in Champions, e allora per diluirlo ci metto altre realtà agghiaccianti targate 2023, tipo Bruno Barbieri che è privo del topper nel proprio letto, e per il fatto che a Mediaworld c’è un commesso nel proprio reparto. Ci vuole comunque tanta lucidità in questi momenti almeno per continuare a monitorare la scadenza degli yogurt. 


martedì 18 aprile 2023

Guida meglio di Giuda


Se è vero che Rocco potrebbe essere il proprietario ideale, dopo le ultime rivelazioni delle Iene, anche Olindo e Rosa potrebbero essere i vicini che tutti vorrebbero. Ciro Immobile che per colpa della costola rotta dovrà rimanere a letto senza muoversi mi ricorda molto da vicino Jovic.  Mentre sono contento per Nico che trova finalmente la sua definitiva consacrazione nel ripiegamento difensivo. E il giorno dopo certe parate di Sportiello muoio dalla voglia di non esserci. La foto di oggi è per via dei miei alti e bassi all'interno della passione, la Rita dice infatti che sono Clintorideo. Forse smetterò di rimanerci male sui pali solo quando morirò. Purtroppo ieri ho viaggiato nella mia passione lato finestrino dalla parte della panchina di Gasperini. Per questo bevo vino dell'Oltrepò Pavese, non solo perché è buono, ma anche perché c’è troppa acqua micellare in giro. Adesso buttiamoci sulle coppe, e Pioli permettendo, se non ce la dovessimo fare in nessuna delle due, l’unica possibilità di arrivare all’estate sarà la morte apparente. Un + sul registro a Dodo e un - a Ikoné. Buona, anzi molto buona anche la direzione di Guida che può permettersi addirittura di farsi strattonare scherzosamente da Mandragora, di fatto liberando Paparesta da Moggi.

lunedì 17 aprile 2023

L'ora dei rimorsi


Allora chissà se Corto è in un posto migliore, e non come Pioli che dopo di noi è andato a peggiorare. Così quel “ceppicone” è lì a dimostrare che a parole non sono tutti bravi. Tanto da essere assolutamente d’accordo con quello che non è stato detto su di lui. E di contro nessuno che dopo aver visto Ciro Immobile schiantarsi a Roma contro un tram, parla di quanto siano complicati gli schemi di Sarri. Un mio caro amico che anche stasera sarà in Fiesole, con quanto detto su Pioli ci ha creato un curriculum coi fiocchi, grazie al quale si è ritagliato una posizione di spicco (via Calzaioli) tra i cartomanti, così per 5 euro ti legge l’IRPEF. Ma passiamo all’Atalanta e a Gasperini, non prima di aver giustificato, sempre per il giudizio su Pioli, coloro che in quel periodo erano nella fase della vita dove non si vede una sega né da vicino né da lontano. Però c’è un’ora del giorno che è una manna dal cielo, l’ora perfetta, l’ora dei rimorsi. Alle 2 di notte ci si pente di tutto, dei carboidrati ingeriti a cena, della tipa che ti dorme a fianco, e di tante altre cose come appunto l'aver tanto denigrato. Se proprio esiste un rimorso a cui pensare, guardando l’orologio, sappiamo anche che è sufficiente fare il conto alla rovescia per un bel rimorso come si deve. Nella foto quel mio caro amico che adesso ti legge l’IRPEF in via Calzaioli. Che poi Ciro ci ha dimostrato l’umiltà del  multimilionario che prende i mezzi pubblici. Se qualcuno avesse la curiosità, nel caso peggiore intendo, di conoscere il posto della casa in cui schiaccerò il bottone, ovvero dove cesso l’attività, posso anticiparvi già da ora; in fondo al corridoio a destra. Ci sono parrucchieri e non solo, che pensano al lunedì come giorno ideale per una gita fuori porta, mi rivolgo a quei non solo, augurandomi che tra loro oggi non ci sia anche Terracciano.

domenica 16 aprile 2023

Sono pronto


Di pessimismo in pessimismo, dopo la gestione americana, l'acquisto più caro della storia Viola, quello sulla sopravvivenza del blog si sta espandendo a macchia di Leopardi. Almeno in San Frediano. Ho anche cercato di radunare l’orchestra del Titanic per l'eventuale cerimonia di chiusura, ma per colpa del reddito di cittadinanza non riescono più a trovare suonatori. Forse prima di chiudere è giusto sottolineare che Biraghi è arrivato in doppia cifra di assist, in Europa dietro solo a Cancelo. Senza dimenticare nemmeno che nel DEF non sono presenti le coperture per il Ponte sullo Stretto. Ero dal Bambi dopo aver guardato la docu serie su Schwazer (bella), e prima di andare all’Oca Bonda, eravamo lì a sentire i Police, fino a quando non ha suonato la police. Non ho paura di chiudere il blog come invece succede a chi invecchiando ha paura di morire, che poi presi dal panico iniziano pure a fare delle cazzate tipo indossare taglie slim fit invece che regular. La polizia voleva sapere dal Bambi se nell'ambiente erano previsti domani dei cori a sfavore della mamma di Gasperini. Mentre l’espressione di Malkovich non è chiara se fosse riferita all’eventuale vittoria di Pioli in Champions, a quella della chiusura del blog, o alla sconfitta dell’Inter a Milano col Monza. Insomma, sono pronto per darmi alla macchia.

sabato 15 aprile 2023

I grissini


Stasera a cena affronto con gioia i grandi primi della cucina romana, sono a “L’Oca Bonda” (grande Alonso! Lo chef, no Fernando, no Marcos) a Pozzolatico. Così visto che sono lì colgo l’occasione per capire, a proposito di Pioli trionfatore in Champions, se riesco a vedere la luna nel Pozzolatico. Giusto per ancora meglio precisare dove fosse il problema, nella Val di Sole, in Trentino, mettono la colla sui tetti per far morire di stenti gli uccellini, colpevoli di cibarsi delle mele della valle. Per dire che anche questa pratica fa parte di una chiara patologia psichiatrica. La soluzione migliore per me sarebbe quella di sparare ai trentini in modo da evitare di farli mangiare dagli orsi. Per quanto riguarda ciò che noi tifosi non sapevamo di Pioli, non è l’unica cosa che ci è preclusa, prendete per esempio la tipologia di orgasmi femminili, diversi tipi, ma a sceglierli ci vanno con le amiche. E non giudicatemi per l’orgia di carboidrati da Alonso, non fate come con Pioli, perché è vero che siamo quello che mangiamo, ma dovete considerare che i grissini sono esclusi, quelli sono gratis.

venerdì 14 aprile 2023

Così così


Vuoi ridere? E non fa mai ridere. Sembra proprio questo il refrein sulla chiusura del blog, ma non ci posso fare niente se intravedo il possibile concretizzarsi di certe situazioni scabrose che rendono inevitabile il gesto estremo. E non mi riferisco alla  buona mezza partita di Nico. Quindi sì, è ufficiale, nel caso di vittoria di Pioli in Champions il blog cesserà di esistere. Ma adesso avanti con l’editoriale sulla partita visto che potrebbe essere uno degli ultimi. Cosa dire, boh? Il clima è un po’ quello dell’ultimo giorno di scuola e mi verrebbe voglia di buttarla in caciara. Un po’ come facevano quelli che davano di ceppicone a Pioli senza nemmeno essere in procinto di chiudere un blog. Comunque per serietà e rispetto verso chi mi ha sempre seguito e sostenuto in tutti questi anni dico: bentornato autunno. E’ una bella Fiorentina in ambiente difficile come lo potrebbero essere certe stradine d’Oltrarno per gli americani. E se Nico trovasse uno straccio di continuità potrei dire che il suo prezzo non l’ha fatto la veggente di Trevignano. Anche se c’è un ma che vedremo alla fine. Per trarre del buono da qualcosa che apparentemente non sembra esserlo, la sonora sconfitta per i polacchi può sempre diventare la giornata ideale per i sofficini. Se l’inverno è stato così così, e l’autunno così così, anche la primavera sarà così così come lo sarà anche l’estate. E così così fino alla fine sarà anche l’andamento Viola nelle coppe; così così fino alle due finali. Forse così così anche fino alla fine del blog. Mentre in San Frediano, con Nico che dopo il bel primo tempo ritrova anche l’infortunio, piangono madonne. O forse è solo una mezza pensione al prezzo di una pensione completa. E non sempre si ricordano di pulire.

giovedì 13 aprile 2023

Carlo crac


Non è per fare polemica, altrimenti essendo gestore di un blog calcistico dovrei riferirmi al rendimento del giocatore più pagato nella storia Viola, ma voglio andare oltre tanto paga Rocco, e così a me sembra che ogni anno quelli ad uccidere essere umani siano più i cacciatori che gli orsi. E che il riscaldamento globale sia arrivato al livello di guardia lo dimostra il fatto che si sta sciogliendo anche il Terzo Polo. Mi viene da pensare che la Madonna di Trevignano piangesse proprio per il Terzo Polo. O forse per Piolo a rischio Champions. Intanto la Fiorentina diceva a Nico Gonzalez di non farcela senza di lui, mentre ce la faceva. Suona strano chiamare esterno d’attacco un giocatore solo perché è veloce e spesso rotola oltre misura, mi viene in mente chi chiama pasta col pesto solo perché ci butta sopra della roba verde. Sappiate poi che non sarò uno di quei vecchi con il fascino dell’esperienza, mi sto preparando per impiegare il tempo libero a tirarmi su i pantaloni, e a ricucire la passione con il filo spinato.

mercoledì 12 aprile 2023

Malinconia in vigna


Spero che abbiate fatto qualche cerimonia di saluto per l’ultima grigliata tradizionale prima della prossima che sarà di carne sintetica. E scusate se sono più in apprensione per i lavori nella vigna dell’iconico Nebbiolo Gaja, dove ne è già stata espiantata un terzo, invece di essere preoccupato per i lavori del Viola Park. Così 2,2 dei 7,12 ettari di vecchie piante di Nebbiolo del suo vigneto Sorì San Lorenzo se ne sono andate come successe alla pista di atletica del Franchi. Sarà quindi un editoriale con la mente là, a pochi passi dalle sponde di quel fiume Tanaro che divide Langhe e Roero. E se i vigneti di Angelo Gaja (classe 40) sono all’interno del cru Secondine, è d’obbligo ricordare quel “meglio secondine che ladri” a noi tanto caro, mentre qualcuno tra i più pessimisti dirà “Mai una Gaja”. MI trascino nella malinconia che poi è ciò che di più intimo ci possa essere. Forse anche per questo motivo da come mi passa il tempo sembra ieri l’altro che era Pasquetta. Aggiungo solo una comunicazione, ovvero una transizione ecologica, dal 2035 stop alle battute di Greggio. E senza mai dimenticare che sta lingua po esse Daila e po esse Lama.

martedì 11 aprile 2023

Cianfrusaglie


Esiste una parola giapponese, e qui Hidetoshi Nakata non c’entra niente, per descrivere il lasso di tempo che intercorre nel mentre in cui maturi seriamente l’idea di saltare il picnic di Pasquetta e quando invece ti ritrovi ad addentare la frittata coi piselli: Akojoneee. Altri del bar Bianchi hanno preferito citare vocaboli dell’antico aramaico giudaico, spiegando che il termine “Pasquetta” significava “Leggero rompimento di palle”. Io è da quando non penso al sesso che posso concentrarmi meglio su altri dispiaceri tipo il gol di Nzola. Il Bambi dopo la terza bottiglia di Amarone ha cominciato a sostenere che ci sono state persone giudicate ingiustamente dei guardoni solo perché colte a guardare altri due che trombavano, e così marchiati a sangue da quella infamante etichetta, oggi però la scienza li assolve perché in realtà si trattava di fecondazione assistita. Una Pasquetta, insomma, tra immagini di campi colorati con i pastelli e una mattinata pastellata. Mentre la cosa più pericolosa di questo periodo pasquale è da scegliere tra l’occasione di Shomurodov, e la bottiglia di alcol vicino al barbecue. Rimane la speranza delle coppe, e che non abbiate buttato via anche questo festivo con il telefono in mano. La cosa che più mi è rimasta impressa, oltre alla lombata di manzo del Paese dei Campanelli, è stata quando ho sentito uno urlare “cianfrusaglie” e mi sono girato convinto che parlasse dei miei editoriali.

lunedì 10 aprile 2023

L'uovo di Iginio


Ho avuto la forza di dire NO alla strage di uova sode a Pasquetta, mentre il Bambi ha cercato, invano, di dirmi che il casatiello e il tè al limone ci insegnano che con i pregiudizi si sbaglia sempre. Forse traviato dal Napoli in testa alla classifica. E io che cercavo la sorpresa nelle uova di storione. Se prima non ci fossero domande più serie tipo come mai proprio Nico Gonzalez, vi chiederei se è nato prima l’uovo di Pasqua o la sorpresa. Ma la napoletanità è ovunque, così anche sull’Isola di Pasqua è stato avvistato un moai mentre trasportava il casatiello. Quando scopri che la colomba vegan è il male minore, visto che il cognato novax del Bambi adesso combatte una nuova battaglia contro la lobby gay. Molto buono invece il pranzo a Il Paese dei Campanelli, ho notato molti selfie tra i tavoli, che sono molto meglio di referti psichiatrici, oggi che a proposito di Rete e di social, se fosse successo quel fattaccio là, si griderebbe al bullismo ai danni di un trentatreenne. Il regalo più gradito tra noi del bar Bianchi è toccato proprio al Bambi, la cui compagna, nell’uovo di cioccolato preparato da Iginio Massari, gli ha fatto trovare una confezione di Lexotan. Tra le storie più tristi delle varie tavole d’Oltrarno, motivo per il quale ho deciso di andare a pranzo fuori, si segnala l'alzarsi dopo 4 ore e riporre il bicchiere dell’acqua in quanto inutilizzato. Anche se il Bambi, forse perché aveva bevuto troppo, oppure per deformazione professionale, l’uovo di Iginio l’ha aperto con il piede di porco.

domenica 9 aprile 2023

Le mele cotte


Grazie a Igor dalle zampe più gialle della maglia dello Spezia, oggi minestrina? E anche 100 sfumature di cartellino giallo per i liguri. Nico inutile senza rigori, Ikoné inutile senza se e senza ma, Dodo in crescita a parte l’altezza, Duncan tossico, Sottil e Castrovilli da recuperare. Così oggi dal carro del gratta e vinci è uscito un pareggio, e con questo punto pre-pasquale abbiamo perso l’Ascensione. Natalità in calo e Pasqualità in aumento. Lo spirito di competizione che si percepisce nell’aria del blog, tra quelli del carro e quelli del cazzo (nel senso di testa che è quella che di Joe Pesci puzza), è tipico della gara di aerofagia e meteorismo addominale. Vi prego quindi di non degenerare nello scontro per non andare troppo indietro nell’evoluzione dell’uomo, che potremmo incontrare Gesù che esce dal sepolcro. Intanto vengo a conoscenza che nella Fossa delle Marianne, ovvero il punto più profondo dell’oceano, fanno un ragù di cinghiale che neanche in Maremma, e c’è pure la foto del proprietario insieme a Joe Barone. Mi verrebbe da dire che una mancata vittoria con lo Spezia è una spina nel financo, non solo, vista la partita la disamina risente un po’ del Governo, così aggiungo che verranno abbattuti 10 orsi per ogni essere umano ucciso. Ma soprattutto questo pareggio mi ricorda l’anziana che fugge dalla RSA per andare all'hotel vacanze da dove fa sapere “Basta con le mele cotte”. Buona Pasqualità, anche se sul carro dei vincitori oggi si mangiano i tortellini.

sabato 8 aprile 2023

La ricetta facile e veloce


Ci sono auto taroccate e l’esempio tipo è la classica 911 aggiornata esteticamente a versioni più recenti, poi ci sono evidentemente anche nuove categorie in ascesa come i carri dei vincitori, quelli in cui si sale baldanzosi pur da noni in classifica, e con le finali di coppa non proprio scontate. Ma se vinciamo anche oggi quasi quasi prenoto un volo sull’animale della foto che crede di essere un aereo di linea. E se pensiamo che per un gol in finale il carro può diventare vincente, o dove conta la classifica, per un solo punto, allora dico che per un punto passano infinite rette, quindi se uno è una retta che ti dice “dai retta, io te l’avevo detto”, è normale che poi ci becchi una tua ex. C’è da dire anche che è facile confondersi, io per esempio, specie in questo periodo dell’anno, mi succede che su certe strade provinciali, gente che va ad asparagi, quando esce all’improvviso la scambio per Vietcong. Dove non c’è pericolo di sbagliarsi è nell’innamorarsi solo di quello che si può friggere. Oppure su una ricetta facile facile, e pure veloce: tonno in scatola e fagioli in scatola. Per i più concreti segnalo invece che Emily Ratajkowski è single. C’è anche da considerare che Giuda, dopo aver tradito Gesù, si tolse la vita per aver investito i trenta denari su Nico Gonzalez.

venerdì 7 aprile 2023

Pulizie di primavera


Dal blog non sono riuscito a liberarmi, ma se non portiamo a casa niente vorrò essere moribondo per vedere la vita passarmi davanti e rivivere almeno la fuga di Desolati e Speggiorin sul Viale dei Mille. Poi vorrei rivedere anche l’allunaggio e quel piccolo passo dell’uomo che doveva essere un grande passo per l’umanità. Ma grande passo di che? Che non ci è cambiato niente. Da moribondo penserò a un porno come a un Caravaggio, con lo stesso distacco e ammirazione per un’opera d’arte altrui di tempi lontani che non mi appartengono più. Comunque, in qualsiasi direzione andrò, ci andrò con del vino. Mentre Silvio tenterà di evitare anche il processo di decomposizione. Il Bambi intanto soffre, e mentre spiegavo che tra noi e la coppa c’è una tra Juve e inter, lui pensando soprattutto ai pollini, mi diceva che tra il dire e il fare c’è di mezzo l’antistaminico. L’unico vantaggio che mi regala la finale in caso di sconfitta, sarà che con il blog potrò esprimere ancora il mio pensiero, e altre pulizie di primavera. Dalla friggitoria San Giorgio è tutto.

giovedì 6 aprile 2023

L'elogio funebre


Adesso è tutto chiaro, Nico voleva la fine del blog, solo il rigore l’ha costretto a desistere da quel piano criminoso, ma prima di affrontare la partita mi trovo in difficoltà nell’ambito lavorativo perché dopo il divieto di parlare inglese non so più qual è il ruolo dei miei colleghi. So di gente, e chiudo l’argomento, che a Napoli saranno costretti a chiamare i figli Braiano, Maicolo o Scianella. Il mio ottimismo sugli esterni dopo questa prima semifinale, è equivalente a quelli che con la quinta dose anticovid fanno l’abbonamento per 10 caffè. Terracciano decisivo, nona vittoria consecutiva, tredicesimo gol stagionale di Cabral. Anche se in questo momento dovremmo essere più preoccupati per Silvio, magari però domenica risorge. Adesso che la finale è conquistata, a meno di Gonzalez e Ikoné, deve per forza scendere in campo anche la scaramanzia, così mi sono convinto che più si va avanti con l’età e più sarà dura sopravvivere in attesa di rivedere una coppa in bacheca, un po’ come quando si va in pensione. Ma se vinciamo ci baceremo come hard disk esterni. Mentre i più disfattisti mi dicono che un seno perfetto entra in una tazza di Nescafé. Comunque non ero ancora pronto all’elogio funebre del blog.

mercoledì 5 aprile 2023

A rischio estinzione


Con ‘sta storia delle parole italiane la Cecilia che ha fatto il Classico, ieri mi diceva che stava prendendo seriamente in considerazione di usare solo il Pi Torre del Greco. Si era incontrata con la compagna del Bambi che per non saper né leggere né scrivere ha preparato una Magna Gricia. In questo contesto il Bambi si è messo a spiegare cosa vuol dire essere ultrà, un tifoso che va oltre. A prescindere dall’Oltrarno. Che si differenzia dal tifoso perché fa della sua fede una ragione di vita, spesso a scapito della famiglia, e a volte anche del lavoro. E solo a Firenze mette in secondo piano anche la Fiorentina. Intanto, questa Coppa per dimenticare a dirotto. E tra le cose surreali non ci sono solo i quadri di Philippe Charles Jacquet, c’è anche la chiusura di un blog ad opera di una squadra che sta retrocedendo. A quel punto farò l’aperitivo con latte e cereali, mentre il Bambi si lamenterà che la tartare è troppo cruda. Magari qualcuno farà esplodere pure la carica dei 101. Con l’augurio che vengano vietati anche i pavimenti di finto legno. Nel mezzo del cammin di nostra vita vi lascio in un’orgia di colombe (classiche, al pistacchio, al caramello salato, al rhum, al gianduia). Quindi il blog e il panda a rischio estinzione. Se tutto invece andrà per il meglio, una volta rassicurati, ricordatevi anche di quelle povere verdure in frigo che vi guardano ordinare un’altra pizza. Se alla Coppa Italia si aggiungesse anche la Conference allora succederà che vedremo il mare in fondo al tunnel. Se succedesse davvero probabilmente riuscirò a guardare Rocco senza il solito sguardo a serramanico.

martedì 4 aprile 2023

Ikoné?


Dovevo essere al Vinitaly, purtroppo il lavoro non me l’ha permesso, c’era però il Ministro dell’Agricoltura, che ha dichiarato “Meglio nei campi che sul divano”, per fortuna non era al Salone del Mobile. E per non parlare sempre di Viola Park e nuovo stadio ecco la storia di Annunzio Lagomarsini muratore in pensione: ha costruito un marchingegno straordinario a Castelnuovo Magra, si solleva da terra di 20 metri e ruota di 360°. L’ha fatto per soddisfare il desiderio della moglie di voler vedere sempre il sole dal soggiorno. Lei il suo terzo scudetto l’ha già vinto. Alzarsi felici di lunedì non può prescindere da tre situazioni specifiche: drogarsi, essere un parrucchiere, le rovesciate di Cabral. Certo, anche i tre punti aiutano, così possiamo dire che la vittoria è come la neve, abbellisce tutto ciò che copre. Ikoné? Anche voi quando entrate in doccia vi dimenticate di mettere l’accappatoio vicino? Sappiate che mento se chiederò di andarci a bere un bicchiere di vino, in realtà vorrò andare a bere una bottiglia di vino. Mentre se il blog sopravvive vorrà dire che già stasera sapremo con chi giocarci la finale (forse). Insomma, a me basta che non mi mettano sanzioni per le parolacce contro Nico. E se penso ai marubini, al gran bollito, al salame, al torrone, alla torta turunina, all’ossobuco e alla mostarda, significa che ho la testa solo a Cremona. 

lunedì 3 aprile 2023

Il lato negativo


Ho rivisto la parata di Terracciano su Bellanova, notevole, e anche quella di Onana su Castrovilli, con riflesso a seguire per togliere la palla a disposizione di un nostro giocatore, notevole anche quello, se allora si parla di porte ecco spiegata la foto. Gli errori di Ikoné e Lukaku sono l’altra faccia, il lato B. Mi si racconta che il lato negativo di chi è stato allo stadio è che non ha potuto sentire il profumo della primavera per colpa degli interisti che si erano cacati addosso. Mentre il lato negativo dell’abolizione dei termini stranieri sarà che XXXL si tradurrà con “ciccione di merda”. Comunque il menù del campionato ci offre polipetti alla Luciana. Insomma, una partita va giudicata dal risultato così come un libro dalla copertina, dipende pure se nella storia è morto qualche cane o qualche cavallo, oppure Lukaku che fa peggio di Pazzini a Siena. Oltre all’esercizio fisico, è importante tenersi in forma anche con della ginnastica mentale, per questo ieri ho passato quarantacinque minuti sul divano immaginando Ikoné riuscire a battere il portiere. Così rilassato, poi, ho cominciato a desiderare quello che posso avere, per sapere almeno una volta come sarebbe.

domenica 2 aprile 2023

Il troppo è come il poco


Vittoria importante, di prestigio, bella. Tutto vero, mentre le rovesciate di Cabral erano tutto un pesce d’aprile. Così il blog può adesso avvicinarsi alla semifinale di Coppa Italia con più serenità, anche se sempre con la spada di Pericle sulla testa. O Perisic, boh! Stamani mi sono svegliato bene, pensando alla vittoria e alla scoperta del vino della Torrazzetta per il pranzo della domenica, ma anche con una nuova ruga d’espressione, un po' troppo volgare però per riportarla, visto che si riferiva ai tiri in porta di Ikoné. Amavo gli esterni d’attacco ma vai a ricordarti perché. Dell’Inter, invece, quel che resta nel forno. E se Inzaghi aveva paura di perderne un’altra a Milano, ora che ha perso ha una paura in meno. Faccia come me che quando ne sento il bisogno, per consolarmi penso che è vero amore, il vino di cui possiedo almeno tre bottiglie. Ora, perdere sempre non va bene, ma neanche vincere tanto così, di seguito, perché può portare a certi atteggiamenti di assuefazione che mi ricordano quando su certe donne, dopo più di venti minuti di sesso, appare il salvaschermo. Siamo tutti contenti e consapevoli che anche un lungo viaggio comincia da un singolo passo e da un caricabatterie lasciato a casa. Troppe vittorie, troppe, mia nonna Zaira mi diceva sempre che il troppo è come il poco, e penso a John Wick se quando si confessa ricorda tutti quelli che ha ammazzato, oppure più sommariamente dice al prete di aver ammazzato qualcuno, e che non si ricorda di preciso il numero. Perché quante ne abbiamo vinte di seguito? Contano anche quelle di coppa? Forse 8? Di sicuro rimarrà indelebile l’immagine di Amrabat che mangia la banana.  

sabato 1 aprile 2023

Anche sulle uova di Pasqua si noterà il cambiamento climatico


Quelli che oggi escono con il sorriso stampato in faccia hanno un quadro in soffitta che rappresenta l’inaugurazione del Viola Park. Intanto il Papa sta meglio ma verrà sostituito per la Via Crucis, che mi ricorda un po’ l’influenza di Jovic. Se è sempre vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, allora andrei lì a fare un ponte. E a proposito di stadio e di centro sportivo, la flora intestinale va ripopolata con un piano decennale per l’impiego e le infrastrutture, a cosa servirà mai l’Enterogermina. Mentre i superalcolici una tantum della nutrizionista ce li dobbiamo giocare per forza mercoledì. Mentre tra un po’ chiederò se i vini della Torrazzetta sono deducibili dai redditi. So di tifosi che, così come fanno per le donne, si sono infatuati di Rocco ma adesso vorrebbero cambiarlo, trasformarlo cioè nella versione maschile di Csaba dalla Zorza. Altri temono che ci sia uno stop a Peppa Pig perché fatta di carne sintetica. Se Nico è stanco di Nazionale, e mi chiedete chi metterei là davanti, che ne pensate di Cabral, cantucci e vin santo? Quale altro rischio si annida oltre a quello di perdere le coppe? Quello di incontrare se stessi. Ma comunque non mi avrete mai, non affogherò i dispiaceri nella vostra tisana serale. Al limite vi diffiderò a morire, che prima ci sarò io. E non voglio sentire da chi difende la proprietà, che la mela frullata è sottovalutata. Così, alla fine della nostra vita di tifosi, il bilancio sarà che abbiamo dato i migliori anni alla coda alle Poste. Per quanto riguarda la partita con l’Inter dico solo che anche sulle uova di Pasqua si noterà il cambiamento climatico. Il mio uovo sembra Nico Gonzalez che simula. Questo editoriale è stato scritto da un’intelligenza artificiale, merde.