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venerdì 19 maggio 2023

Two finali is meglio che one


Ieri è stata la giornata mondiale delle cento sfumature di cross. Mentre il colpo di fulmine che ha avuto la società per Jovic  invece di essere avvenuto nei canonici primi 7 secondi, in quanto conclamato reato di atti osceni in luogo pubblico, sono diventati 5 con la scelta del rito abbreviato. Ho studiato in maniera così approfondita il possesso palla della Viola che quando la Rita mi chiederà di passarle la bottiglia di vino, educherò Tommaso a offrire due soluzioni di passaggio. Due finali di coppa sono un gran bel risultato, finalmente Nico decisivo con la speranza che lo sia anche nelle partite che decideranno l’assegnazione dei trofei. Essere arrivati in fondo ci regalerà comunque due grandi serate, e se andrà male ho già pensato a come compensare le delusioni sportive, pensando cioè a quella trentina di donne, forse quarantuno che trovo irresistibili, che anche loro insomma appena sveglie non hanno un alito perfetto, non sanno di lavanda, svuotano la vescica rumorosamente e non parlano, ecco perché dell’Oltrepò Pavese con i suoi orange un po’ spinti. E poi che le rese più importanti non le fai con West Ham e Inter  ma solo con te stesso. E perché non crederci a questo punto, tanto che  mi verrebbe da chiedervi qual è secondo voi l’età massima per un bambino per cui si dovrebbe smettere di credere a Babbo Natale. Il Bambi teme i risvolti negativi pensando ancora alla finale col Napoli, ha paura che se andrà male, la passione tornerà ad essere come un melone troppo maturo che nessuno palpa con interesse. Dopo la partita ha confessato di essere una persona che ha una gran voglia di festeggiare, intrappolata nel corpo di una persona che non ha voglia di fare una sega. Io invece questa coppa la voglio per un amico. Se andrà male mi rimarranno fantasmi del passato con la quinta di reggiseno.

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